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Autore: ely91    21/01/2005    3 recensioni
Seduto su una poltrona...a ricordare i tempi passati...a ricordare una guerra che è stata e che non dovrà tornare...una guerra che ha portato morte ai vinti e dolore inesauribile per i vincitori...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE WAR

THE WAR.

 

…la morte del popolo fu come è sempre stata:

come se non fosse morto nessuno e nulla,

come se fossero pietre quelle che caddero

sopra la terra, o acqua sopra l’acqua.

Pablo Neruda

 

 

Che senso ha avuto quella guerra? Chi si è spinto così in là da crearla? È perché tutti sanno che il male porta male….

Come eravamo giovani a quel tempo, capaci di trovare l’ironia anche nelle cose più tragiche, mantenendo sempre però, un limite di serietà che ci permettesse di superare i nostri problemi. Quante litigate, che ora mi sembrano così stupide e lontane, hanno rafforzato la nostra amicizia…

Poi è arrivata la guerra e come un fiume in piena ha travolto vite, amicizie, speranze. E noi ci siamo lasciati trasportare dal turbinio di emozioni che quella situazione provocava in noi. Non siamo stati abbastanza forti, o abbastanza sinceri. Però ce l’abbiamo fatta. Anche se abbiamo pagato caro il prezzo di aver perso fiducia nella nostra amicizia. Ora sono su questa poltrona e mi sembra di guardare un film, le immagini della mia giovinezza scorrono via senza poter essere recuperate, imprimendo in me il marchio della vergogna.

- Non ti credo Ron-

poche parole, ricche di significato. E il mio animo, allora puro e senza ferite, e il mio orgoglio, sempre maledettamente pronto a colpire…

- non ti obbligo, anzi, me ne vado.-

e lei, così disponibile ad aiutarci, a riformare l’armonia…

-Ron, ti prego, torna qui!-

le sue mani che mi fermavano e il mio cuore che batteva a mille…

il mio pentimento…me ne ero andato lasciandoli soli proprio nel punto cruciale del nostro rapporto. Proprio in quelle ultime pagine della nostra storia, quelle che avevamo sempre temuto di affrontare, ma che aspettavamo tenendoci per mano, sprezzanti del pericolo.

E tra le lacrime, io che correvo e li cercavo, dovunque, tra la scuola in fiamme, nel bosco buio, per poi trovarli alle radici del Platano Picchiatore, loro due, da soli, che lottavano contro i migliori esponenti di quella guerra.

Non avevano paura di morire, no…erano solo due, due piccoli, incoscienti ragazzini, e loro….bè, loro erano quello che erano.

Mi videro, li vidi, lottai con loro, senza paura, senza rimorso, con il coraggio che esplodeva dentro di me…

Una cruciatus…non era niente….avevo ritrovato i miei amici e cosa c’è di più bello al mondo?

 

Anche l’aria è morta,

il cielo è come una pietra.

Gli uccelli non sanno più volare,

si buttano come ciechi

giù dall’orlo dei tetti.

Lalla Romano

 

Tutto era distrutto. Il cielo grigio aveva smesso di tuonare, come se fosse caduto in coma, dopo una lunga battaglia. La mia mente non era lucida ma riconosceva benissimo quella sensazione…vittoria….vittoria a che prezzo?

Tutto era distrutto, tutto era divenuto pesante come una pietra. Di Hogwarts non era rimasto nulla. Degli studenti, altrettanto. Harry non era più cosciente, giaceva lì, steso, con la cicatrice intrisa di sangue….e lei cercava di farlo rinvenire, urlando al cielo, come nella speranza che Dio ascoltasse le sue preghiere. Non c’era l’infermeria. Non c’era Madama Chips. E Silente chissà dov’era.

Neanche gli uccelli volavano più, scivolavano inermi giù dagli alberi…tutto era sparito, anche noi.

 

Harry rinvenì grazie all’aiuto di Luna, benedetta quella ragazza. Lei aveva combattuto e il cielo l’ aveva premiata. Conosceva alcuni incantesimi di medicina niente male, ma ci assicurò che nessuno era sopravvissuto.

Se ripenso ancora oggi alle faccine allegre degli studenti novelli del primo anno, alla loro voglia di imparare, di conoscere il loro vero mondo…ma quale mondo? Un mondo di guerra, forse? Di morte, di distruzione, di assoluto disinteresse verso i valori della vita? Un popolo che sa solo credere a quello che gli conviene, un popolo troppo impreparato ad una guerra?

-Harry, abbiamo vinto-

Non so se avrebbe voluto farlo rinsavire, o davvero ci credeva. Ma lui era troppo furbo.

-Non è vero. Pensa a tutte le vittime che la guerra ha portato via come se fossero pietre-

una coltellata mi raggiunse all’altezza del cuore.

 

Da quel giorno nessuno parlò più della guerra, tutti si limitarono a brindare alla vittoria, nessuno si preoccupò di consolare le famiglie dei caduti. Di tutti gli Auror che avevano dedicato la loro vita alla lotta contro il male, di tutti gli studenti che stavano imparando a vivere, di tutti i novellini, i bambini, i professori, che più di tutti si affannavano a tirare su delle buone generazioni di maghi.

Allora vi dico: alzate un inno a chi c’è stato, a chi è caduto, anche se non vi ricordate quando; a tutti quelli che hanno lottato, e che lottano, insieme.

Alzate un inno a chi crede ancora nella magia buona, a chi spera in un mondo migliore.

Alzate un inno ai vostri figli e invitateli a meditare.

 

Non ho voglia

Di tuffarmi

In un gomitolo

Di strade

 

Ho tanta

Stanchezza

Sulle spalle

 

Lasciatemi così

Come una

Cosa

Posata

In un

Angolo

E dimenticata

 

Qui

Non si sente

Altro

Che il caldo buono

 

Sto

Con le quattro

Capriole

Di fumo

Del focolare

 

Giuseppe Ungaretti.

 

E ora che vi ho raccontato questa storia, lasciatemi in pace. Non voglio vedere nessuno. Mia moglie, Harry, i miei figli, i miei nipoti. Vorrei stare qui, per sempre, seduto su questa poltrona, a compiacermi della mia bella gioventù e a trasmettere al mondo il mio disprezzo per la guerra.

Non ho voglia di camminare per le strade, mi ricorderebbero il passato. Lasciatemi qui, come una cosa dimenticata…è questo che voglio ora…

La guerra ha distrutto tutto, me, voi, chi non c’è più. E prima o poi continuerà a distruggere. Non è pigrizia la mia, né rassegnazione: è solo un dolce lasciarsi trascinare dai ricordi, piombando nel mondo del passato…un mondo ingannevole, lontano…che suo malgrado ha lasciato delle cicatrici…

C’è un bel caldo qui, accanto al camino.

In questa vita non ho fatto altro che lottare per ciò che è giusto: lo rifarei se potessi tornare indietro…ma ora sono troppo vecchio e posso solo parlare…

D’altro canto questo è quello che la guerra ha lasciato…

Morte pei vinti, dolore inesauribile per i vincitori…

 

 

NDA:hello gente! Ttt ok???io martedì ho un ALTRO compito di mate…uhm…stasera mi sn scervellata ma nn sn riuscita a risolvere neanche un espressione…bè si vede ke x certe cose sn proprio negata!!!

Eheheh…

Che ve ne pare di qst ficci? Mia madre m aveva espressamente vietato d accendere il pc x una settimana ma avevo un sacco di idee in testa, e io nn posso stare +d 5giorni senza scrivere niente, poikè le idee m assalgonoe nn so km fermarle. Così, dp averle spiegato dei miei raptus, l’ho convinta a concedermi una mezz’oretta!!! Ora l’ho scritta, ma nn so qnd la posterò!

A me a piace abbastanza…senza contare le 3 poesie che ci ho inserito, che io adoro!!!

Naturalmente aspetto i vostri commenti…

Ne approfitto x informarvi che la fic è ispirata anke a quello che sta succedendo nel mondo babbano!

NO WAR!

p.s. chiunque incappi in qst fic, nn deve solo LEGGERLA ma anche COMMENTARLA.

Kiss

Ely

 

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