THE WAR.
…la morte del popolo fu
come è sempre stata:
come se non fosse morto
nessuno e nulla,
come se fossero pietre
quelle che caddero
sopra la terra, o acqua
sopra l’acqua.
Pablo
Neruda
Che senso ha avuto quella
guerra? Chi si è spinto così in là da crearla? È perché tutti sanno che il male
porta male….
Come eravamo giovani a
quel tempo, capaci di trovare l’ironia anche nelle cose più tragiche,
mantenendo sempre però, un limite di serietà che ci permettesse di superare i
nostri problemi. Quante litigate, che ora mi sembrano così stupide e lontane,
hanno rafforzato la nostra amicizia…
Poi è arrivata la guerra e
come un fiume in piena ha travolto vite, amicizie, speranze. E noi ci siamo
lasciati trasportare dal turbinio di emozioni che quella situazione provocava
in noi. Non siamo stati abbastanza forti, o abbastanza sinceri. Però ce
l’abbiamo fatta. Anche se abbiamo pagato caro il prezzo di aver perso fiducia
nella nostra amicizia. Ora sono su questa poltrona e mi sembra di guardare un
film, le immagini della mia giovinezza scorrono via senza poter essere
recuperate, imprimendo in me il marchio della vergogna.
- Non ti credo Ron-
poche parole, ricche di
significato. E il mio animo, allora puro e senza ferite, e il mio orgoglio,
sempre maledettamente pronto a colpire…
- non ti obbligo, anzi, me
ne vado.-
e lei, così disponibile ad
aiutarci, a riformare l’armonia…
-Ron, ti prego, torna
qui!-
le sue mani che mi
fermavano e il mio cuore che batteva a mille…
il mio pentimento…me ne
ero andato lasciandoli soli proprio nel punto cruciale del nostro rapporto.
Proprio in quelle ultime pagine della nostra storia, quelle che avevamo sempre
temuto di affrontare, ma che aspettavamo tenendoci per mano, sprezzanti del
pericolo.
E tra le lacrime, io che
correvo e li cercavo, dovunque, tra la scuola in fiamme, nel bosco buio, per
poi trovarli alle radici del Platano Picchiatore, loro due, da soli, che
lottavano contro i migliori esponenti di quella guerra.
Non avevano paura di
morire, no…erano solo due, due piccoli, incoscienti ragazzini, e loro….bè, loro
erano quello che erano.
Mi videro, li vidi, lottai
con loro, senza paura, senza rimorso, con il coraggio che esplodeva dentro di
me…
Una cruciatus…non era
niente….avevo ritrovato i miei amici e cosa c’è di più bello al mondo?
Anche l’aria è morta,
il cielo è come una
pietra.
Gli uccelli non sanno
più volare,
si buttano come ciechi
giù dall’orlo dei
tetti.
Lalla Romano
Tutto era distrutto. Il
cielo grigio aveva smesso di tuonare, come se fosse caduto in coma, dopo una
lunga battaglia. La mia mente non era lucida ma riconosceva benissimo quella
sensazione…vittoria….vittoria a che prezzo?
Tutto era distrutto, tutto
era divenuto pesante come una pietra. Di Hogwarts non era rimasto nulla. Degli
studenti, altrettanto. Harry non era più cosciente, giaceva lì, steso, con la
cicatrice intrisa di sangue….e lei cercava di farlo rinvenire, urlando al
cielo, come nella speranza che Dio ascoltasse le sue preghiere. Non c’era
l’infermeria. Non c’era Madama Chips. E Silente chissà dov’era.
Neanche gli uccelli
volavano più, scivolavano inermi giù dagli alberi…tutto era sparito, anche noi.
Harry rinvenì grazie
all’aiuto di Luna, benedetta quella ragazza. Lei aveva combattuto e il cielo l’
aveva premiata. Conosceva alcuni incantesimi di medicina niente male, ma ci
assicurò che nessuno era sopravvissuto.
Se ripenso ancora oggi
alle faccine allegre degli studenti novelli del primo anno, alla loro voglia di
imparare, di conoscere il loro vero mondo…ma quale mondo? Un mondo di guerra,
forse? Di morte, di distruzione, di assoluto disinteresse verso i valori della
vita? Un popolo che sa solo credere a quello che gli conviene, un popolo troppo
impreparato ad una guerra?
-Harry, abbiamo vinto-
Non so se avrebbe voluto
farlo rinsavire, o davvero ci credeva. Ma lui era troppo furbo.
-Non è vero. Pensa a tutte
le vittime che la guerra ha portato via come se fossero pietre-
una coltellata mi
raggiunse all’altezza del cuore.
Da quel giorno nessuno
parlò più della guerra, tutti si limitarono a brindare alla vittoria, nessuno
si preoccupò di consolare le famiglie dei caduti. Di tutti gli Auror che
avevano dedicato la loro vita alla lotta contro il male, di tutti gli studenti
che stavano imparando a vivere, di tutti i novellini, i bambini, i professori,
che più di tutti si affannavano a tirare su delle buone generazioni di maghi.
Allora vi dico: alzate un
inno a chi c’è stato, a chi è caduto, anche se non vi ricordate quando; a tutti
quelli che hanno lottato, e che lottano, insieme.
Alzate un inno a chi crede
ancora nella magia buona, a chi spera in un mondo migliore.
Alzate un inno ai vostri
figli e invitateli a meditare.
Non ho voglia
Di tuffarmi
In un gomitolo
Di strade
Ho tanta
Stanchezza
Sulle spalle
Lasciatemi così
Come una
Cosa
Posata
In un
Angolo
E dimenticata
Qui
Non si sente
Altro
Che il caldo buono
Sto
Con le quattro
Capriole
Di fumo
Del focolare
Giuseppe Ungaretti.
E ora che vi ho raccontato
questa storia, lasciatemi in pace. Non voglio vedere nessuno. Mia moglie,
Harry, i miei figli, i miei nipoti. Vorrei stare qui, per sempre, seduto su
questa poltrona, a compiacermi della mia bella gioventù e a trasmettere al
mondo il mio disprezzo per la guerra.
Non ho voglia di camminare
per le strade, mi ricorderebbero il passato. Lasciatemi qui, come una cosa
dimenticata…è questo che voglio ora…
La guerra ha distrutto
tutto, me, voi, chi non c’è più. E prima o poi continuerà a distruggere. Non è
pigrizia la mia, né rassegnazione: è solo un dolce lasciarsi trascinare dai
ricordi, piombando nel mondo del passato…un mondo ingannevole, lontano…che suo
malgrado ha lasciato delle cicatrici…
C’è un bel caldo qui,
accanto al camino.
In questa vita non ho
fatto altro che lottare per ciò che è giusto: lo rifarei se potessi tornare
indietro…ma ora sono troppo vecchio e posso solo parlare…
D’altro canto questo è
quello che la guerra ha lasciato…
Morte pei vinti, dolore
inesauribile per i vincitori…
NDA:hello gente! Ttt
ok???io martedì ho un ALTRO compito di mate…uhm…stasera mi sn scervellata ma nn
sn riuscita a risolvere neanche un espressione…bè si vede ke x certe cose sn
proprio negata!!!
Eheheh…
Che ve ne pare di qst
ficci? Mia madre m aveva espressamente vietato d accendere il pc x una
settimana ma avevo un sacco di idee in testa, e io nn posso stare +d 5giorni
senza scrivere niente, poikè le idee m assalgonoe nn so km fermarle. Così, dp
averle spiegato dei miei raptus, l’ho convinta a concedermi una mezz’oretta!!!
Ora l’ho scritta, ma nn so qnd la posterò!
A me a piace
abbastanza…senza contare le 3 poesie che ci ho inserito, che io adoro!!!
Naturalmente aspetto i
vostri commenti…
Ne approfitto x
informarvi che la fic è ispirata anke a quello che sta succedendo nel mondo
babbano!
NO WAR!
p.s. chiunque incappi
in qst fic, nn deve solo LEGGERLA ma anche COMMENTARLA.
Kiss
Ely
.