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Autore: Postula Sblindo    01/10/2014    1 recensioni
Non penso vi sia mai capitato ciò che era capitato a me, e se vi è capitato vorrei sapere cosa avete fatto voi, comunque questa è la mia storia...
Genere: Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era un giorno come tutti gli altri, erano le quattro passate ed ero appena tornato dal mio dannatissimo lavoro, così, entrato nell'ingresso del condominio dove abitavo, mi diressi verso la cassetta delle lettere. C'era solo una lettera, la presi senza guardarla e chiamai l'ascensore, visto che abitavo al quinto piano e non volevo fare le scale visto che ero abbastanza stanco dalla terribile giornata di lavoro che avevo appena trascorso. Arrivato sul pianerottolo tirai fuori dalla mia tasca le chiavi ed entrai in casa mia, posai le chiavi dentro una ciotola, che usavo come porta-chiavi, e vidi lì vicino un biglietto dalla mia ragazza:
"Amore,            
oggi torno tardi perché ho molti pazienti, riesco comunque ad essere a casa per cena quindi riposati pure, la cena la preparo io appena arrivo!                                                    
un bacio, ti amo <3".
Sbuffai, anche quel pomeriggio sarei rimasto a casa da solo, però solo per poche ore, sarebbe tornata a casa per cena, quindi non avevo niente di cui preoccuparmi e da fare... O meglio, pensavo di non avere niente da fare, ma mi ero dimenticato di quella lettera... Così iniziai a guardare la lettera, che avevo nella mano sinistra, nel mentre stavo appoggiando la mia giacca sull'appendiabiti, e osservandola notai che non aveva un mittente. 
-L'avrà consegnata di persona- pensai, dirigendomi verso il divano in salotto per sedermi e vidi che al centro della lettera c'era una scritta "X Francesco", in pratica il mio nome preceduto da quell'aborto di X usata per indicare "per", -Se mi ha scritto una lettera avrà avuto anche del tempo per non scrivere questo obbrobrio!- esclamai. Già, odiavo, e odio tutt'ora, le abbreviazioni, però la cosa che mi traumatizzò di più non fu questa, ma la presenza di due date appena sopra questa scritta.                               
La prima data era quella di quel giorno, "14/09/2006", se non ricordo male, ed era anche seguita da un orario "16:43:27", per curiosità guardai l'ora sul mio orologio, era la stessa... Una piccola goccia di sudore freddo mi scese sulla fronte e il cuore mi batteva forte, mi stavo davvero preoccupando... Allora lessi la seconda data, quella appena sopra a quella odierna "14/09/2036", esattamente trent'anni dopo...                        
La mia fronte era diventata ormai un mare talmente le gocce di sudore la imperlavano, inoltre una serie di domande si stava scatenando come una tempesta all'interno della mia mente, non riuscivo a stare calmo, avevo bisogno di qualcosa che mi tranquillizzasse, qualcosa come l'achool... Andai in cucina, presi una birra dal frigo, la stappai e iniziai a sorseggiarla tornando a quel comodo divano. Forse ero riuscito a mettere ordine all'interno della mia testa, -Sarà sicuramente uno scherzo di qualche mio amico e la data pura casualità... Sarà sicuramente così, non c'è nessun'altra spiegazione...- Cercai di tranquillizzarmi con questo pensiero, ma tutto andò in frantumi quando osservai meglio la scrittura: era la mia...        
Non potevo confondermi, quegli uno così strani li scrivevo solo io, -Mi sono scritto una lettera dal futuro? Come ho fatto? Cosa ci sarà scritto?- mentre mi ponevo queste domande penso che il mio cuore abbia perso qualche battito, avevo domande senza risposte e per trovarle avrei dovuto aprire quella lettera, ma nonostante fossi un tipo molto curioso decisi di non aprirla subito, avrei per lo meno aspettato il ritorno della mia ragazza per parlarne con lei e sapere cosa avrebbe fatto al mio posto.                           
Iniziai così a provare a pensare a cosa ci potesse essere scritto, magari avrei avuto un aumento, mi sarei sposato, avrei avuto un figlio, forse avrei smesso di fumare... A proposito del fumare mi venne in mente che avevo solo una sigaretta nel mio pacchetto, e visto che avevo tempo, decisi di andarne a comprare un altro. Non fumavo molto, però fumavo e in quelle poche volte che lo facevo riuscivo a stare tranquillo, quindi ne avevo bisogno... Presi la lettera e uscii di casa.
Il tabaccaio era a pochi passi dal mio condominio, potevo andarci a piedi, e così avrei avuto anche del tempo per pensare. Tutti i miei dubbi sul futuro potevano essere risolti solo aprendo quella dannata lettera... Stavo distruggendo la mia tranquillità interiore, ma soprattutto: avrei veramente voluto sapere cosa ci fosse stato scritto su quella lettera? Penso di no, infatti la tirai fuori dalla tasca insieme all'accendino e alla mia ultima sigaretta e diedi fuoco a quell'oggetto del demonio. Bruciava veramente bene, avvicinai la sigaretta a quel piccolo fuoco, feci un tiro e gettai la causa della mia preoccupazione per terra, lasciandomela alle spalle e non pensandoci più. Non sapevo se avevo fatto la scelta giusta, però ero più tranquillo quindi mi sentivo meglio e perciò non era stato un gran male. Chiesi al tabacchiere un pacchetto di sigarette, costava 4€ e per pagarlo gli diedi una banconota da cinque, -Mi dispiace signore, ma non ho monete!- -Allora mi dia un gratta e vinci per arrotondare!- Avevo fatto bene a prenderlo, avevo vinto molti soldi, era appunto successo ciò che avevo scritto su quella lettera.
 
   
 
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