UN SORRISO CHE
VIENE DAL CUORE
Tutti vestiti da
cuochi…
La ciurma di
cappello di paglia era proprio vestita da cuoco…
Sanji con una bottiglia di olio
tra le mani, Nami seduta con un mestolo sporco di
panna al quanto invitante, Zoro che teneva con una
mano un piatto con delle cose al quanto ambite da portare l’acquolina in bocca,
mentre ovviamente l’altra mano era occupata a reggere la bottiglia che stava
bevendo. Poco più indietro c’erano invece Nico Robin
che trasportava una teglia con dei dolcetti e per finire Usop
e Chopper; il primo con grande euforia portava
un'altra teglia ricca di pagnotte appena sfornate e che lasciavano un profumo
al quanto invitante nell'aria, mentre il secondo era agganciato a ciò che il
cecchino trasportava, sembrava che stesse volando.
E Rufy invece?
Ovviamente era in
prima fila seduto per terra che stava mangiando…
Dei dolcetti che
avevano un sapore invitante… e poi quel profumo era così… era così…
Ad un tratto si
sentì un urlo che sovrastò la Merry!
-AAAHHHHH!!!!
-Ehi che succede Usop????? – Disse allarmato Chopper.
-QUESTO PAZZO DI
RUFY MI HA MORSO!!! CHE MALE DANNAZIONE!!!!
Detto questo il
cecchino tirò al ragazzo di gomma un colpo sulla testa in modo che si potesse
accorgere dell’errore appena compiuto…
-Mmh? Che succede? –
Domandò Rufy al quanto stordito e con la bocca
impastata dal sonno.
-COME CHE SUCCEDE??? NON VEDI CHE MI STAI MORDENDO LA GAMBA??? NON SONO MICA
UN POLLO!!!
-Ah scusa! Non me
n’ero accorto… sembrava così vero il sogno… - Sorrise.
-Che cosa stavi sognando Rufy?
- Chiese curiosa l'alce dal naso blu.
-Ovviamente stavo
mangiando dei dolcetti ma cosa davvero divertente eravamo
tutti vestiti da cuochi!!! - Rise.
-Wow! Doveva
essere proprio divertente!
-Si, ma non per la
mia povera gamba... guarda che morso! - Disse rammaricato il cecchino.
-Sentivo un
profumo così delizioso da lasciare l'acquolina in bocca... un profumo... mmh... proprio come questo!
-Come questo? -
Dissero i due compagni.
-Si...
Rufy tornò lucido...
Ma se aveva
sentito tale odore non c'era altra spiegazione... la
colazione era quasi pronta!!!
Si alzò e con
grandissima velocità corse verso la cucina della Merry lasciando i suoi due
amici ancora interdetti...
-Stava sognando
sentendo l'odore del cibo che Sanji stava
preparando...
-Eh già... ehi Usop andiamo anche noi a mangiare?
-Molto volentieri
Chopper... mi è venuta una gran fame!
Risero...
Ed anche loro con molta rapidità si diressero
in cucina.
La colazione ormai
era pronta...
Appena arrivarono
videro Rufy che stava sbavando come al suo solito e
non vedeva l'ora di mangiare, mentre Sanji, invece,
cercava di tenerlo calmo ed al tempo stesso lanciava baci d'amore a Robin che era già seduta a tavola
e mentre aspettava si stava dedicando alla sua solita lettura.
All'appello
mancavano solo Zoro e Nami...
I due erano sul
ponte...
La rossa era dai suoi
mandarini, stava assaporando quella dolce brezza mattutina che l'avvolgeva ed
intanto controllava la direzione del logepose...
Presto, se i suoi
calcoli non erano errati, sarebbero arrivati a Water Seven.
Era al quanto pensierosa...
Era da mesi che viaggiava
con i suoi compagni e si era resa conto di quanto fossero importanti per lei...
tutti indispensabili...
Dal suo capitano
che l'aveva salvata da quel triste passato che l'aveva avvolta per ben otto
anni, dal quel simpatico cecchino bugiardo ma un vero genio nell'inventare cose
assurde, dal piccolo dottore dolce e tenero ma forte e determinato allo stesso
tempo, dalla sua amica che era una grande archeologa
coraggiosa, dal cuoco che non perdeva occasione nel corteggiarla ma anche nel
starle sempre vicino preparandole pranzetti deliziosi e per finire lo
spadaccino burbero e freddo all'apparenza, uno vero scansafatiche, ma pronto
sempre a difendere i suoi compagni a qualsiasi costo, soprattutto era proprio
lei che salvava in continuazione.
Era tutto così strano...
Era certa che non poteva più separarsi da loro... perchè
loro erano la sua famiglia...
Sarebbe diventata
ancora più forte e determinata!
Il suo sogno era
tutto, la voglia di avventura pure ed i suoi amici
erano fondamentali per lei...
Aveva già pianto
abbastanza... quelle calde lacrime che erano cadute per l'ultima ad Arlong Park e non sarebbero più fuoriuscite... era una
promessa che si era fatta... ormai era tutto finito e poteva andare avanti con
il sorriso... con i suoi amici... verso quel suo ambito sogno, che non era solo
per lei, ma anche per sua madre Bellmer.
La colazione ormai
era servita ma i suoi pensieri erano molto più forti e profondi di ogni altra voce che le risuonava intorno, aveva lo
sguardo come se fosse perso nel vuoto.
Fissava il mare...
Quel
grandissimo oceano che li avrebbe portati verso grandi avventure...
Poco più distante
c'era lo spadaccino che in tutta tranquillità continuava a schiacciare il suo
solito pisolino.
La rossa non si
era accorta della presenza del ragazzo...
Lo spadaccino,
intanto, stava sognando qualcosa di al quanto
movimentato, e questo era percepibile dall'espressione tesa che aveva
assunto...ma cosa stava sognando?
Era in un luogo al
quanto lugubre e misterioso...
C'era un silenzio
profondo...
Solo... non vedeva nessuno dei suoi compagni... nessuna faccia nuova...
nessuno... era completamente solo...
Dei forti rumori
risuonavano con prepotenza ed un vento tempestoso iniziò a farsi sentire
portando lo spadaccino a correre sempre più velocemente.
Non aveva una meta
precisa, sapeva solo che l'unica cosa che doveva fare era scappare... da cosa
non lo sapeva... ma doveva correre...
Certo, non era da Roronoa Zoro scappare di fronte
al pericolo, ma sentiva che qualcuno stava piangendo ed invocando aiuto.
Ad un tratto si
ritrovò in una stanza... era molto simile alla cabina della Going
Merry dove stavano le ragazze...
Vide una figura in
piedi che gli stava dando le spalle...sapeva molto
bene di chi si trattasse...
-Nami, ma che sta succedendo? - Chiese al quanto
confuso lo spadaccino.
La ragazza era
sempre ferma immobile con lo sguardo rivolto verso il basso, quando ad un
tratto iniziò a parlare...
-Non ce la faccio più Zoro... non ce la faccio
più...
Lo spadaccino
rimase interdetto...
Non era la solita
voce isterica che accompagnava tutti i giorni la vita sulla Merry,
ma una voce affranta e triste...
La confusione
ormai regnava sovrana nella mente di Zoro...
Ma nonostante tutto non rispose, aspettò che
la navigatrice continuasse a parlare.
-Sono solo un peso
per tutti... incapace di combattere e fifona in tutto e per tutto... forse
determinata solo in quello che più mi preme... sono solo un peso... un grande peso... non ce la faccio più... mi viene da piangere
ma voglio trattenermi, resistere ed andare avanti come ho sempre fatto...ma
adesso mi sono resa conto che questo dolore che porto
avanti, ma soprattutto il fatto di essere solo un ostacolo per tutti voi è
molto più grande di qualsiasi altro peso... ho deciso di lasciarvi...
-Non capisco perchè dici così... stai
solo dicendo un mucchio di sciocchezze come al tuo solito...
-Non sono
sciocchezze è solo la verità... una triste verità...lo
sai anche tu che è così Zoro...
-No, non lo so...
-E' sempre vivo dentro di me il passato, che
si ripresenta come un fulmine a ciel sereno e mi
provoca altro dolore... quel dolore che cerco invano di soffocare...una
cicatrice che forse adesso si è ricucita ma che porterà sempre un peso nella
mia vita, perchè non potrò
mai dimenticare...
Zoro non rispose...
Era serio, sempre
con lo sguardo fisso sulla rossa che continuava a dargli le spalle.
-Dovrei reagire ed
andare avanti... è quello che tutto sommato sto
facendo, ma a fatica... non so se sono degna di essere una vostra compagna... è
palese a tutti che sono un peso... non sono in grado di difendermi...
-Ma sei sempre un'ottima navigatrice...
-Forse... ma non
abbastanza per portarvi sani e salvi verso il One
Piece... mi sono resa conto che forse sarebbe meglio dirvi addio...
-E come mai questa decisione così estrema?
-Per il fatto che
presto rincontreremo gli uomini pesce... ed io non voglio
vedere altro sangue... non voglio vedere altro dolore... voglio solo sapere che
tutti voi stiate bene e sempre con il sorriso dipinto sul volto, arrivando fino
alla realizzazione dei vostri sogni... non chiedo altro...
-Sei una sciocca
mocciosa...
-Per quale motivo?
-Perchè ci arriveremo a qualsiasi costo... non
sarà un nemico in più a fermarci...
-Forse... ma io
non voglio vedere altro dolore... voglio che tutto questo strazio finisca... non
riuscirei a sopportare di separarmi da voi...
-Ma è quello che stai facendo... ti stai
comportando da codarda...
-Perchè lo sono... voglio lasciarvi liberi e sapere che starete bene... mi basta questo...
-Rufy non te lo permetterà...
-Invece dovrà capirlo... lo dico per voi Zoro... è meglio così... ormai sono marcata a vita dagli
uomini pesce... certo, ora sono libera di venire con voi, ma sareste sempre
braccati...
-Siamo pirati...
-Non importa... voglio dirvi addio...
-Sei solo una testarda...
-Non vuoi capire,eh Zoro?
-Cosa dovrei capire? che sei scema? grazie, ma già lo so...
-Dovresti capire
che non ce la faccio più ad andare avanti così, voglio finire tutto... preferirei morire...
-Non dire
sciocchezze...
-E' così invece... non riesco a sopportare
altro dolore... è troppo pesante per me... sono stanca Zoro...
La voce della
rossa iniziò a cambiare, si poteva chiaramente sentire che era avvolta da quel
dolore straziante accompagnato dalla paura di rivedere gli uomini pesce.
Ancora una volta Nami stava soffrendo per quei maledetti esseri viscidi.
Zoro, e questo come gli altri membri della
ciurma, non poteva permettere che la sua navigatrice soffrisse così
ingiustamente.
Lo spadaccino odiava sentirla parlare in quel modo... non era da lei...
Ma si ricordò quella volta ad Arlong Park... quella scena straziante che si era
presentata davanti ai loro occhi...
Lacrime che
scivolavano lungo il suo bel viso distrutto dal dolore, quel pugnale che
entrava nella sua carne cercando di eliminare quel tatuaggio che le aveva cambiato la vita.
Basta...
Si erano
ripromessi di non vederla più piangere, perchè non
c'era cosa peggiore che potesse trafiggere il cuore.
Anche se era ferito, dopo quel terribile scontro
avvenuto con Mihawk, Zoro
non si era arreso ed aveva combattuto per la salvezza di Nami,
perchè quello era il loro scopo... liberarla da
quella lunga agonia...
Ad un tratto Nami si voltò per guardare lo spadaccino dritto negli
occhi...
La rossa piangeva, dei lacrimoni scendevano
prorompenti lungo le sue gote...
Erano straziati
dal dolore quei grandi occhi nocciola che avevano sempre un'espressione
furbetta.
-Non riesco più Zoro... non riesco
neppure a trattenermi... mi vedi? Piango come una bambina... sono tanto
patetica... ma non ci posso fare niente... siete tutti
importanti per me... preferirei dirvi anche addio sapendo di soffrire
terribilmente, ma lo farei comunque, perchè vi devo
tutto...
Lo spadaccino
rimase immobile...
I suoi occhi si
spalancarono...
Ancora una volta Nami stava continuando a soffrire...
Ancora una volta
stava male...
Ancora una volta
stava piangendo...
Voleva andarle
incontro, cercare di sollevarla, anche se non era da lui, ma non poteva vedere
piangere la sua navigatrice... questo era troppo...
Non c'era incubo
peggiore...
Odiava veder
soffrire una donna.... specialmente se quella donna
era Nami...
Fuori sembrava
impassibile, anche se i suoi occhi dicevano il contrario, ma dentro fremeva di
rabbia e dolore nel vedere la navigatrice in quelle condizioni.
Non riuscì a
muoversi...
Ad un tratto sentì
un colpo sulla sua testa...
Un colpo???
Ma come era possibile?
-Ehi Zoro svegliati! Guarda che la colazione è pronta!
-Na-Nami???
-Si sono io, che
scoperta! Si può sapere che diavolo che ti prende? Sembra che hai visto un fantasma...
-No,
ma che dici... solo che...
Ma si bloccò...
Allora era stato
solo un sogno...
Eppure sembra tutto così reale... così strano...
Adesso era ancora
più confuso...
Perchè proprio Nami
aveva sognato?
-Solo che?? Allora
vuoi continuare la frase??
-No niente... stavo sognando e come al solito mi hai svegliato strega!
-Ah scusa tanto se
sono venuta a chiamarti per farti riempire quella dannata pancia che ti
ritrovi...
-Poteva chiamarmi
qualcun altro... hai dei modi assurdi di svegliare la
gente... tu e quella tua dannata voce stridula...
-Senti sono venuta
io perchè ovviamente sono già tutti a tavola e
manchiamo solo noi! Poco fa è venuto ad avvertirmi Sanji,
così ho detto che sarei venuta io a chiamarti visto che
ti ho intravisto sul ponte, che stranamente, te la stavi dormendo! Sei proprio
uno scansa fatiche!!!
-E tu sei una
rompiscatole!!! Quando imparerai a tacere?
-E tu quando
imparerai ad essere meno scimmione ed a ridarmi i miei soldi???
-Ancora con questa
storia??? Ma sei proprio una strozzina!!!
-No, voglio solo
ciò che mi appartiene... erano i patti...
-Ma quante volte
te lo dovrò spiegare???
-C'è poco da parlare... sono i fatti che
contano ed io voglio i miei soldi!
-Sei proprio una
strega...
-E tu uno spadaccino squattrinato...
-Ehi ragazzi
ancora a litagare?
I due si voltarono
in direzione della voce che aveva preso la loro attenzione...
Era
Rufy, stava scendendo le scale per dirigersi verso il ponte proprio dai
suoi due migliori amici...
-Ma che ci fai qui? Non credo proprio che sei venuto a chiamarci... - Disse dubbiosa la rossa.
-Infatti, stavo venendo sul ponte...
-Non mi dire che
avete già mangiato tutto!!!! - Si allarmò
Zoro.
-Si invece... ed
era proprio delizioso!
-Maledizione... scommetto che non mi avete lasciato niente,eh?
-Eh si... è finito
proprio tutto... ma Sanji ha messo qualcosa da parte
per te Nami...
-Come al solito...
- Sussurrò Zoro.
-Era ottima la
colazione oggi!!! - Sorrise il capitano.
-Maledizione, mi
hai fatto perdere tempo mocciosa! Ora dovrò aspettare
che arrivi pranzo!
-Cavoli tuoi! Se
ti svegliavi prima ciò non sarebbe accaduto!
I due continuarono
a discutere senza esclusione di colpi nelle parole, mentre Rufy
li stava osservando divertito, era sicuro che non sarebbero mai cambiati!
In quel momento
Nico Robin uscì dalla cucina ed osservò la scena...
Si poteva notare
che quei tre erano molto uniti, un'amicizia ed un legame gradissimo,
impossibile da spezzare.
Anche se lo spadaccino e la navigatrice
discutevano in continuazione, si poteva notare che alla fine era solo un modo
per dimostrare il loro affetto.
Sorrise...
Rufy era rimasto interdetto, ora i due stavano
ridendo, la rossa sorridente prese il cappello di
paglia portandoselo al petto, mentre Zoro aveva
tirato un pugno affettuoso al suo capitano e continuava a ridere a crepapelle.
Erano un trio
molto unito.
Ad un tratto però
fu Sanji a riportare tutti alla realtà...
-Ehi spadaccino
dei miei stivali hai fatto perdere tempo alla mia
sirena!
-Ma che diavolo vuoi damerino?
-Niente... anche perchè senza colazione sei rimasto
tu! - Sorrise.
-Dannato...
-Luce dei miei
occhi se vieni in cucina la tua colazione è già
pronta! L'ho messa da parte appositamente per te!
-Grazie tante Sanji!
Sia Nami che Zoro si diressero in cucina...
Rufy si posiziò, come
al suo solito, proprio davanti alla Merry ammirando
il mare e la loro prossima destinazione, Nico Robin,
al contrario, si prese una sdraio in modo da potersi
dedicare alla lettura, accompagnata dalla dolce brezza che regnava intorno alla
nave.
Chopper ed Usop invece si erano recati in cambina
continuando a portare avanti i loro esperimenti.
-Ehi spadaccino ma
dove stai andando?
-In cucina non
vedi?
-Stai senguendo la mia dea o sbaglio?
-No, solo impressione... la cucina è fatta per prendersi qualcosa
da mangiare e siccome non mi hai lasciato niente ed ho fame vado a mettere
qualcosa sotto i denti...
-Fai come ti
pare...
Detto questo Sanji sistemò tutto per Nami, finchè non preparò
una fresca limonata per la sua archeologa preferita.
-Vado a portare da
bere a Robin... se hai bisogno chiamami pure quando
vuoi mia adorata!
-Certo, nessun
problema... grazie di tutto Sanji...
-Ehi vedi di non
darle fastidio carciofo!
-E tu pensa a non rompere biondino...
Il cuoco si
diresse sul ponte mentre i due rimasero soli...
Ad un tratto la
rossa prese la parole interrompendo quel silenzio che
ormai li stava sovrastando da qualche minuto...
-Ehi Zoro...
-Mh?
-Vuoi parte della
mia colazione?
-Cosa? Mi offri
qualcosa? Non sei così avara allora...
-Veramente è solo perchè non ho più fame...
non fraintendere spadaccino squattrinato...
-Non è che te la
devo pure pagare?
-No, la colazione
no... anche se non sarebbe una cattiva idea! - Sorrise con sguardo furbetto.
-Sei proprio una
strega...
Il ragazzo iniziò
a mangiare qualche biscotto accompagnato da una tazza di caffè.
Era
seduto vicino alla navigatrice, solo che quest'ultima,
a differenza sua, dava
le spalle al tavolo.
-Sei
sempre il solito spadaccino... - Disse la rossa con un mezzo sorriso.
Zoro rimase interdetto...
La guardò di
striscio ed improvvisamente gli venne in mente il suo sogno...
L'aveva davvero
colpito vedere la ragazza piangere in quel modo, proprio come
era accaduto ad Arlong Park.
Senza rendersene
conto uscirono poche parole, ma che portarono a far sorridere entrambi...
-E tu sei e rimarrai sempre la nostra
navigatrice Nami... costi quel che costi...
Furono semplici
parole dette in un sussurrò, ma che fu percettibile
alla rossa.
Rimase senza
parole...
Il suo sguardo era confuso, ma quelle parole erano belle ed importanti per
lei...
Sorrise...
Si guardarono e si
sorrisero complici, finchè il cuoco non tornò in
cucina notando che i suoi due compagni avevano un sorriso sincero dipinto sul
volto, non facile da ammirare tutti i giorni...
Solo loro potevano
sapere che cosa fosse successo realmente quella
mattina in cucina...