Film > La Mummia Saga
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Autore: lallipumbaa    02/10/2014    2 recensioni
La sabbia del deserto egiziano scorre come in una clessidra, lenta e inesorabile, legando due epoche lontane.
Londra, 1935. La famiglia O'Connell riabbraccia un membro della famiglia finalmente a casa e Ardeth Bay arriva all'insaputa di tutti sulle tracce di un'antica minaccia.
Due anime legate da un'antica promessa: "Ci rivedremo, Kosey, te lo prometto. Ti aspetterò per l’eternità se necessario, ma staremo insieme nuovamente. Sarà un’altra vita, saranno altri tempi, ma ci ritroveremo. È una promessa."
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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−Prologo−

 

Erano tempi antichi. La figura dell’Alta Sacerdotessa di Hathor era una delle figure più influenti di tutto l’Antico Regno, ma rimaneva sempre e comunque sottomessa all’autorità maschile. Fino a quando non venne scelta lei, Amunet, la figlia del Faraone. Data la sua capacità di comunicare con la divinità a lei consacrata e dei poteri che sembrava le fossero stati donati dalla nascita fu dichiarata intoccabile da tutti, per paura che a causa di un qualsiasi cambiamento corporale e mentale potesse cambiare qualcosa e così alterare le sue capacità e la benevolenza della dea nei confronti della famiglia reale. E così fu. La giovane Amunet fu reclusa alla vita religiosa del tempio, circondata dalle dame di compagnia, fino a quando non fu chiamata per guarire una delle guardie principali della Guardia del Faraone. Febbricitante, pallido e con una ferita infettata: fu così che incontrò per la prima volta Kosey. Lo guarì, rimanendo con lui giorno e notte, fino a quando la febbre non svanì e la pelle della ferita sulla gamba non tornò di un colore sano. Visto il distacco dell’uomo nei confronti della figlia, nonostante la sua devozione visto che le doveva la vita, decretò che gli fosse affidata la protezione della ragazza. Col passare del tempo la guardia si affezionò alla ragazza, vedendone l’anima umana e sofferente sotto le vesti dell’Alta Sacerdotessa, e se ne innamorò. Una notte, lontano da occhi indiscreti, lungo le sponde del Nilo che raggiungevano la dimora, le dichiarò il suo affetto e la sua devozione scoprendo di essere ricambiato da lungo tempo. I due mantennero il loro amore segreto per molto tempo, fino a quando a causa di fato inverso in una battaglia il Faraone, già superstizioso e dedicato agli dei, a causa delle insinuazioni del suo fidato Consigliere Okpara, che più di ogni altra cosa bramava il potere, cominciò a sospettare che la figlia avesse potuto fare qualcosa per contrariare la dea. La mente annebbiata dai dubbi e il destino del suo regno appeso ad un filo, fece irruzione nel tempio gettando la figlia nelle mani dei guaritori, i quali accertarono che la figlia non era più pura come le era stato ordinato. Su tutte le furie e ritenendola la causa principale della decadenza del suo regno, la incarcerò accusandola di alto tradimento. Kosey fu mandato al fronte e, sempre su consiglio del suo fidato e infido Consigliere, fu commissionato ad un assassino il suo omicidio. La guerra fu vinta per miracolo e il faraone, avendo risparmiato la vita della figlia, per festeggiare la diede in sposa ad Okpara. Con Kosey morto ogni ragione di vita era sparita. Okpara era un uomo infido, disgustoso. Venuta a sapere dei piani del marito per deporre il padre, Amunet tentò di ucciderlo. Sfortunatamente ad ogni tentativo andò a vuoto, ma lui, consapevole di ciò che intendeva fare, la accusò davanti a suo padre di tramare contro l’impero. Grazie agli insegnamenti di Kosey riuscì a difendersi bene prima che l’arrestassero riuscendo a rubare una lancia, disarmando e stordendo qualche guardia. Fu accusata nuovamente di alto tradimento e condannata a morte. Il giorno dell’esecuzione capitale fu chiamato a raccolta il popolo per dimostrare che nessuno poteva mettersi contro il Faraone, nemmeno la propria progenie, senza rischiare la propria vita. Era inginocchiata a terra, il collo dritto, gli occhi chiusi aspettando il contatto con la lama fredda sulla sua pelle. Sentì un boato e un tonfo. Riaprì gli occhi trovandosi davanti il cadavere del boia con una freccia nel collo. Alzò lo sguardo e non volle chiedere ai suoi occhi. Anche incappucciato avrebbe potuto riconoscere quegli occhi: in mezzo alla folla e con un arco in mano Kosey aveva appena ucciso il boia. In poco tempo neutralizzò le altre guardie e salvò la ragazza scappando dalla folla inferocita. Ma durante la fuga, una freccia avvelenata scagliata da Okpara stesso colpì Amunet al fianco. Riparati in un nascondiglio in un’oasi, Kosey cercò invano di salvare l’amore della sua vita che, poco prima di spirare, gli promise che un giorno sarebbero stati nuovamente insieme, in un’altra vita e in altri tempi. Promesso quello la vita l’abbandonò.

******************** Bene, spero che questa storia vi piaccia :) Da amante della storia in generale e più precisamente della storia dell'antico Egitto, non poteva scapparmi la saga della Mummia!! Questo è solo il prologo, ma spero di riuscire ad aggiornare una volta a settimana e mantenermi così attiva per rispettare le scadenze. Spero sinceramente che possa piacervi (sperando che ci sia qualcuno che la legga) e grazie a chiunque recensisca sia positivamente che negativamente (anche quelle neutre vanno benissimo!). Amo leggere i vostri commenti :) E per ora... ci sentiremo al prossimo capitolo! Un bacione, Lalli
   
 
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