“Stiles,è successo qualcosa a Lydia”
Dopo aver sentito quelle parole,Stiles credette di avere un attacco di panico.
Era con Malia quando ricevette la chiamata.
Lui e la sua fidanzata stavano guardando un film insieme quando,all’improvviso,Scott lo aveva chiamato per avvisarlo di ciò che era successo.
E ora Stiles stava guidando verso l’ospedale.
Lydia era stata trovata in camera sua,sul pavimento.
 Un barattolo di plastica contenente pasticche era rovesciato al suolo.
Era svenuta.
Forse aveva preso troppe pillole o,forse,non ne aveva preso proprio.
‘Com’è potuto succedere?’ si chiese Stiles.
Come avevano potuto lasciare Lydia da sola?
Si sentiva colpevole,come ogni volta che accadeva qualcosa.
Ma in quel caso,Stiles era colpevole.
Non avrebbe dovuto lasciarla da sola.
Si rese conto di quanto fosse stato stupido ad averla abbandonata.
Che,forse,lei aveva avuto bisogno di lui in alcuni momenti.
Arrivato in ospedale corse all’ascensore,indirizzandosi al 2°piano,dov’era ricoverata Lydia.
Un’ondata di terrore e ansia catturarono Stiles,quasi soffocandolo.
Pensò al peggio.
Aveva paura di perderla.
Era consapevole di non averla mai avuta veramente,ma era comunque spaventato.
Lydia era parte di lui,nonostante lei non lo sapesse.
Se le fosse accaduto qualcosa,lui non se lo sarebbe perdonato mai.
Si offese mentalmente per tutto.
Doveva capire quanto stesse male Lydia.
Doveva starle accanto,abbracciarla di più,ripeterle di più che non era stata colpa sua.
Non era per colpa di Lydia se Allison era morta.
Ma lei ne era convinta,e questo le faceva male.
Lydia aveva perso la sua migliore amica,la sua ancora.
E Stiles doveva starle accanto.
Aveva creduto che non avesse bisogno del suo aiuto,che fosse forte e che potesse farcela da sola.
Ma si sbagliava.
Nessuno si salva da solo.
L’ascensore si aprì e lui corse per il corridoio alla ricerca della stanza in cui si trovava Lydia.
Scorse da lontano la sagoma di Scott e lo raggiunse.
Lui e Kira erano seduti sulle sedie di plastica,davanti alla porta della stanza.
Kira sembrava molto preoccupata.
Fissava la porta,Scott e i passanti.
Scott guardava per terra.
In realtà,guardava il vuoto.
‘Forse anche lui si sente in colpa’ pensò Stiles.
“Ehi” disse poi con voce spezzata.
Scott e Kira alzarono lo sguardo su di lui.
“Stiles” esclamò Scott alzandosi,seguito subito dopo da Kira.
“Come sta?” chiese Stiles,spaventato della risposta che stava per ricevere.
Scott lo guardò con tristezza.
“Hanno detto che è solo svenuta. Non le è successo niente di grave,per fortuna” disse dopo una lunga pausa “si riprenderà” disse posando una mano sulla spalla di Stiles.
Lui si sedette.
Era stanco,ma voleva aspettare che Lydia si risvegliasse,per essere sicuro che stesse veramente bene.
Pur essendo leggermente più sollevato di prima,non poteva non sentirsi comunque in colpa.


 
 
Un dottore uscì dalla stanza di Lydia.
Stiles si alzò,preoccupato.
“Allora?Come sta?” chiese con la voce spezzata.
Non voleva nemmeno parlare,voleva solo ricevere notizie positive in quel momento.
“Si è risvegliata. Sta bene.” Disse il dottore “uno di voi può entrare” continuò poi,prima di andare via.
Senza dire niente Stiles entrò,lasciando Scott e Kira meravigliati.


 
Non appena entrò,la vide.
Il volto pallido,gli occhi aperti e confusi,di quel verde intenso che solo a guardarlo ti fa perdere un battito.
“Stiles” esclamò lei con voce debole.
Lui si sedette accanto al letto.
La fissò con timore.
Aveva temuto il peggio.
Solo al pensiero di perderla si sentiva morire.
“Mi hai fatto spaventare,Lydia” disse lui guardando il pavimento.
Lei si guardò le mani,sentendosi piccola e fragile.
“Mi dispiace” rispose,mentre calde lacrime le rigavano il viso pallido che,poco a poco,riacquistava colore.
Stiles alzò lo sguardo e le accarezzò il viso,asciugandole le lacrime.
Le prese la mano e la strinse.
“Non farlo mai più” disse,con una punta di rabbia sulla sua voce.
“Va bene” disse lei,guardandolo finalmente negli occhi.
Si guardarono per pochi minuti,prima che lui si alzasse e si dirigesse verso la porta.
Lydia non avrebbe mai voluto far preoccupare Stiles.
Sapeva quanto fosse importante per lui.
Era consapevole del fatto che,se lo fosse successo qualcosa,lui sarebbe stato devastato.
Si sentì tremendamente in colpa.
Chiuse gli occhi,pensando alle sue calde mani che le accarezzavano il volto.
Si sentiva una bambina,ma le piaceva quella sensazione.
In fondo,anche lei aveva bisogno di sentirsi piccola e amata,qualche volta.



 


SPAZIO AUTRICE:
sono tornata con un'altra (orribile) one shot sugli stydia,yee *esulta*.
non so perchè mi sia venuta in mente questa cosa,sarà perchè in questo periodo sono depressa a causa della scuola e non riesco a pensare a cose felici e romantiche come nelle favole.
Comunque spero che vi piaccia,e se non vi piace pazienza.
Vi chiedo solo di lasciare una piccola recensione,esprimendo il vostro parere riguardo alla storia.
Accetto ogni tipo di critica,affinchè sia costruttiva.
Scusate per gli errori grammaticali,sono leggermente distratta oggi ahaha.
Un bacio,
cascy