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Autore: Colpa delle stelle    02/10/2014    7 recensioni
[Vaniglia/Grisam]
L'estate e la pace erano lontane.
- Per me adesso è estate – confessò Grisam tenendo gli occhi bassi. - Mi sembra sempre estate quando sono qui con te. -
Ma il calore che avvolse il petto di Vaniglia non poteva essere più reale di così.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Grisam Burdock, Vaniglia Periwinkle
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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• È SEMPRE ESTATE QUANDO SONO CON TE •


 

Il giardino di casa Periwinkle era invaso dalla neve, candida e bianca, che ancora scendeva dal cielo plumbeo. Dalla torretta in cui si trovava, Vaniglia riusciva a guardare la maggior parte dei fiocchi che cadevano e che si disperdevano in quella distesa infinita che aveva nascosto l'erba del giardino.
Più ci provava e più le riusciva impossibile pensare all'estate in un momento come quello. Quando il freddo ghiacciava i vetri delle finestre e condensava in nuvolette i suoi respiri, il sole e il caldo della sabbia sembravano troppo lontani, quasi irraggiungibili.
Vaniglia sentì distintamente la porta della torretta aprirsi, ma non ci diede peso. Felì la raggiungeva sempre dopo aver terminato le faccende che le assegnava Dalia, e Tomelilla era rinchiusa da giorni nella Stanza degli Incantesimi, sembrava non avesse tempo da dedicare a nessuno. Cicero probabilmente era nella stanza delle gemelle, a scrutare il cielo con il suo telescopio, ma l'aria in quella camera diventava ogni giorno più pesante e Vaniglia a volte faticava a rimanere vicina al padre. Era impossibile non paragonare l'uomo a Pervinca: assumevano la stessa identica posizione quando si piegavano sul telescopio e lo puntavano verso le stelle.
La mano che le si posò sulla spalla le era familiare, ma non apparteneva a nessuno di loro.
« Ciao Babù. »
Grisam si sedette vicino a lei sul pavimento, incurante del freddo del legno, e seguì il suo sguardo fuori dalla finestra.
Vaniglia si voltò verso di lui e gli sorrise. Non il solito sorriso stanco e rassegnato, che ormai riservava a chiunque anche solo provasse a risollevarle il morale. Quando c'era Grisam vicino a lei, Vaniglia lottava continuamente contro i sensi di colpa. Contro la felicità istintiva che il mago dai begli occhi grigi le suscitava con un solo sguardo.
Era strano vederlo lì per lei. E anche se Vaniglia sapeva che lo stava facendo solo perché Pervinca non era lì con loro, solo perché entrambi condividevano lo stesso identico dolore per la sua fuga, non poteva che esserne contenta.
Quando erano loro due, soli nella torretta, il suo cuore sembrava incapace di calmarsi, batteva sempre talmente forte che Vaniglia aveva il terrore che si potesse addirittura sentire.
« Non sei passato a prendere Flox oggi? » gli domandò Vaniglia, raccogliendosi le gambe al petto e appoggiando il mento alle ginocchia.
Grisam scosse la testa.
« In realtà, non dovevo neanche passare » commentò, senza guardarla. « Non dovrei nemmeno essere qui. E non so perché ci sono. »
Vaniglia fece un sorriso amaro e distolse lo sguardo dal naso a patata di Grisam.
« Capisco. » sussurrò.
Nascose un sospiro rassegnato nell'incavo del gomito e tornò ad osservare i fiocchi di neve.
« Sei uguale a lei e forse vengo qui proprio perché me la ricordi, perché stare vicino a te è come stare vicino a lei. »
« Non potremmo essere più diverse, lei ed io. »
« Lo so. »
« Non siamo uguali nemmeno fuori. »
« So anche questo. »
Grisam si tolse la cuffia dalla testa e un po' di neve cadde dai suoi capelli, ma Vaniglia non se ne accorse.
« Perché sei venuto, Grisam? »
« Non mi vuoi qui? »
« Non è questo. »
Il cuore di Vaniglia batteva freneticamente, ma la giovane strega non si accorse nemmeno di quello.
Mantenere lo sguardo fisso verso il villaggio fuori dalla finestra era tremendamente complicato e quando Vaniglia si girò, se ne pentì all'istante. Il volto di Grisam era a qualche centimetro di distanza dal suo e quella vicinanza le faceva male.
Credeva di averlo superato. Aveva finto di averlo superato solo per il bene della sorella e nonostante ci avesse provato, con tutte le sue forze, a dimenticarlo, non ce l'aveva fatta.
Non aveva dimenticato quanto Grisam le fosse piaciuto. E quanto le piacesse ancora.
« I tuoi occhi sono di poco più chiari, hai più lentiggini intorno al naso e sorridi sempre, più di quanto lei non abbia fatto e mai potrà fare. »
« Perché mi stai dicendo questo? »
Il mago del Buio strinse forte tra le mani la cuffia rossa, ma mantenne lo sguardo fisso negli occhi chiari di Vaniglia.
« Perché non sono più sicuro di quello che voglio, Babù. »
Il cuore di Vaniglia fece una capriola e il respiro le si smorzò in gola.
Sin da bambina, aveva affrontato la vita con il sorriso sulle labbra e con tanto ottimismo, ma il suo carattere, al contrario di quello che molti pensavano, non l'aveva aiutata. Pervinca era più forte di lei, lo era sempre stata, e Vaniglia era quasi certa che avrebbe continuato a vivere nella sua ombra, destinata a perdere quello che amava proprio per quella forza che tanto ammirava nella gemella. Ma forse si sbagliava.
« Abbiamo parlato tanto di te, Pervinca ed io » confessò Grisam, allontanandosi un poco, e Vaniglia arrossì, al solo pensare che quella vicinanza tanto agognata le mancasse già.
« E ho passato anni a pensare che tu per me non fossi altro che un'amica speciale, la sorella che non avevo mai avuto. »
Vaniglia trattenne il fiato.
« Non è più così? »
« Lei mi manca e so che le vorrò bene, nonostante tutto quello che ha fatto » ammise Grisam, chiudendo gli occhi. « Ma non più come prima. »
« Niente sarà più come prima. » sussurrò Vaniglia.
Il silenzio che finì per circondare di nuovo la torretta non era più così pesante, persino il cuore di Vaniglia aveva smesso di battere forte.
Le parole pronunciate da Grisam erano ancora più belle di come le suggerivano i suoi sogni più remoti.
« L'estate sembra così lontana in momenti come questi. »
I fiocchi di neve avevano smesso di cadere, ma le nuvole nere erano come ghiacciate e promettevano tempi ben peggiori di quelli. L'estate e la pace erano lontane.
« Per me adesso è estate » confessò Grisam tenendo gli occhi bassi. « Mi sembra sempre estate quando sono qui con te. »
Ma il calore che avvolse il petto di Vaniglia non poteva essere più reale di così.
 


Angolo d'autrice:

Vaniglia e Grisam sono la mia OTP, non potevo non dedicare loro almeno una storia. E il fatto che sia fluff, stupisce persino me stessa.
Tanto amore per Pervinca, sempre e comunque.
Alla prossima,
Colpa delle stelle

   
 
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