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Autore: kassandra_Black    03/10/2014    2 recensioni
“Hermione guarda in su o non riesco a metterti bene la matita!” La ragazza roteò gli occhi, stava iniziando a pentirsi di aver accordato a Ginny il permesso per truccarla, era quasi un’ora che ormai stava ferma mentre l’amica armeggiava con blush, ombretti e pennelli. Il suo trucco di solito consisteva in un po’ di fondotinta e una linea sottile di matita e in cinque minuti era pronta.
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Hermione Granger, Lavanda Brown, Ron Weasley | Coppie: Lavanda/Ron, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Rimmel
 
“Hermione guarda in su o non riesco a metterti bene la matita!” La ragazza roteò gli occhi, stava iniziando a pentirsi di aver accordato a Ginny il permesso per truccarla, era quasi un’ora che ormai stava ferma mentre l’amica armeggiava con blush, ombretti e pennelli. Il suo trucco di solito consisteva in un po’ di fondotinta e una linea sottile di matita e in cinque minuti era pronta.

“Abbiamo quasi finito, te lo prometto” Ginny sorrideva entusiasta.
“Lo spero bene”
“Mi ringrazierai quando avrò finito Hermione, ti sorprenderai quando ti guarderai allo specchio, i tuoi occhi vengono messi in risalto ancora di più in questo modo”

Hermione cercò di buttare un’occhiata verso lo specchio che si trovava poco più avanti, stava iniziando ad essere curiosa, l’amica notò il suo movimento e le domandò se volesse guardarsi.
“No, dai mi fido, aspetterò che tu finisca” poi gettò un’occhiata ad un ombretto glitterato che l’amica aveva in mano e le chiese a che cosa servisse quello ancora.
“Non ti allarmare, è solo per dare un tocco di luminosità, vedrai Hermione quando avrò finito avrai tutti i ragazzi di Hogwarts ai tuoi piedi.”
“Non ho bisogno di tutti i ragazzi ai miei piedi.” Solo uno, pensò tra sé. Le sarebbe bastato avere solo Ron e sarebbe stata contenta. Era quasi sul punto di dirlo a Ginny, voleva parlarne con qualcuno, ma non sapeva se fosse il caso di farlo con lei, alla fine Ron restava pur sempre suo fratello.
“Hai ragione, alla fine cosa servono tutti i ragazzi di Hogwarts quando basterebbe che ti notasse solo uno?” Per una frazione di secondo la ragazza pensò che Ginny avesse capito tutto, ma poi comprese che stava parlando di se stessa, stava di nuovo pensando a Harry. Hermione sorrise incoraggiante “ma io sono sicura che ti noterà Ginny, solo che non è molto sveglio quando si tratta di queste cose, lui e tuo fratello a volte sembra persino che si dimentichino che io sono una ragazza”
E Ginny rise ed Hermione con lei, anche se c’era ben poco da stare allegre.

Ginny riprese il lavoro mentre continuava a chiacchierare allegramente di Harry per poi passare a parlare di suo fratello Ron e dell’improbabile coppia che formava con Lavanda Brown. Mentre l’amica parlava, Hermione non poteva far a meno di compiacersi del fatto che se anche Ginny, che non aveva alcun motivo per odiare Lavanda, la ritenesse una stupida oca senza cervello, allora lei non si era ancora del tutto fatta offuscare dal pregiudizio. Si lasciò cullare dal chiacchiericcio dell’amica mentre si perdeva in un sogno ad occhi aperti, in cui scendeva per le scale e Ron era lì aspettarla, guardandola a bocca aperta e accorgendosi per la prima volta di avere davanti agli occhi una ragazza.
Scosse la testa, non sarebbe mai accaduto vero? Sarebbe sempre rimasta bloccata nel ruolo della migliore amica da cui correre in aiuto quando non riusciva a finire i compiti in tempo.

Una domanda di Ginny la riportò a più allegri pensieri “Posso applicare anche una lozione ai capelli? Giuro niente di sconvolgente, aiuta solo a ridimensionare il volume, anzi mi sembra strano che tu non l’abbia già provata.”
“Fai pure Ginny, lo sai che mi fido di te”

Poco dopo aver applicato la lozione, l’amica la guardava con espressione estremamente soddisfatta e la invitò a guardarsi allo specchio. La ragazza poteva vedere che la sua improvvisata estetista attendeva con ansia la sua opinione e aveva già deciso di dirle che le piaceva qualsiasi cosa fosse il risultato, perché non se la sentiva di deluderla, ma mentre si avvicinava allo specchio e si osservava attentamente si accorse che il risultato le piaceva, davvero.
“Wow” fu tutto ciò che riuscì ad emettere.
“Allora ti piace?”
“Ginny, wow, sei stata fantastica, non sembro neanche io.”
La ragazza l’abbracciò soddisfatta “Oh Hermione, se qualcuno oggi durante l’uscita ad Hogsmeade non si avvicina per chiederti di andare a prendere una burrobirra da Madama Rosmerta resterò molto delusa.
Hermione rise, “adesso esageri.”
 “Allora andiamo,ora?”
Annuì “aspetta un attimo solo che sistemo il tema di pozioni, l’ho finito proprio poco fa”.  Poi gettò un’occhiata allarmata alla scrivania, dove cavolo era finito il tema? Rimase un attimo immobile mentre cercava di ricordarsi che cosa avesse fatto prima dell’arrivo dell’amica. Poi si batté una mano sulla fronte, possibile che l’avesse lasciato in sala Comune?

“Ginny resta qui, vado a controllare se l’ho lasciato giù o altrimenti sono fregata” e senza neanche attendere la risposta dell’amica corse come una scheggia verso la sala Comune, per fortuna il suo tema era ancora lì, sul tavolo vicino al camino dove l’aveva lasciato. Il problema era che c’era la persona che voleva che la vedesse così più di ogni altra al mondo, insieme alla persona che lei voleva vedere meno di ogni altra. In due parole, Ron e Lavanda.

Non moriva dalla voglia di fare chiacchiere con loro al momento, ma doveva pur recuperare il tema, così si era avvicinata suo malgrado. Lavanda stava sussurrando qualcosa di particolarmente divertente nell’orecchio dell’amico, visto che questo aveva un sorriso a 32 denti stampato sul viso. Una sensazione sgradevole le aveva appena fatto attorcigliare lo stomaco. Salutò i due che sembravano non averla notata affatto.

“Hey Herm, hai finito di prepararti con Ginny?” Ron la salutò sempre con il suo solito sorriso. Perché non poteva essere rivolto soltanto a lei?
“Sì, siamo pronte, ma avevo dimenticato il compito di pozioni così sono passata a prenderlo prima di andare”
“Oh,se avessi saputo che era il tuo compito, l’ avrei copiato!”
Lo guardò con la sua espressione accigliata che ricordava tanto quella della McGrannitt “Ron Weasley!”
L’amico rise di gusto “Herm, scherzavo, non lo farei mai…senza chiederti il permesso.” Si fermò un attimo a guardarla in silenzio, poi riprese “hai qualcosa di diverso oggi, sembri…”
Qualcosa svolazzò nello stomaco di Hermione, mentre sperava che il suo sogno ad occhi aperti potesse trasformarsi in qualcosa di più. “Sembro?” lo incoraggiò a continuare la ragazza, mentre dentro di sé sperava che il seguito della frase fosse “bella o perlomeno carina”.
Il ragazzo scosse la testa “non lo so, solo diversa.”

La delusione la colpì in pieno viso.

Abbozzò un sorriso. “Lascia perdere Ron e dammi il compito, ci vediamo tra una decina di minuti per andare con Harry e Ginny ad Hogsmeade comunque, sei pronto?”
Le orecchie dell’amico diventarono improvvisamente rosse “oh, Harry non te l’ha detto?”
“Che cosa mi doveva dire?”
“Oggi vado ad Hogsmeade solo con Lavanda” le disse con fare innocente “pensavo che lo sapessi.”
“Oh, non lo sapevo” sentiva improvvisamente gli occhi riempirsi di lacrime, ma non poteva piangere. Non poteva. Ron non sarebbe andato con loro ad Hogsmeade non era così grave in fondo, no? E allora perché si sentiva improvvisamente mancare la terra sotto i piedi?

“Ma possiamo vederci per bere una burrobirra insieme.”

Hermione provò a sorridere, ma senza troppo successo. Sentiva come una nuova ondata negli occhi e per non piangere si ritrovò a pensare agli sforzi che aveva fatto l’amica per crearle quel bellissimo trucco, non poteva rovinare tutto. “E’ tutto ok Ron” si ritrovò a rispondere suo malgrado e dopo aver salutato entrambi si girò appena in tempo per asciugarsi una lacrima che colava.

Arrivò in stanza certa che il trucco non fosse più esattamente com’era prima, anche se alla fine le erano sfuggite solo poche lacrime.
“Hermione tutto ok? Hai ritrovato il compito?”
Lo sventolò leggermente per mostrarglielo, “sì Ginny, però credo che sia colato un po’ il rimmel, mi hanno lacrimato un po’ gli occhi.”
L’amica si avvicinò ad osservarla premurosa “Oh sistemiamo subito, scusami forse prima ho stressato un po’ troppo l’occhio, alla fine non sei abituata al trucco.”

La ragazza si ritrovò semplicemente ad annuire “sarà per quello”, mentre pensava che avrebbe volentieri scambiato un cuore spezzato per un occhio stressato.
   
 
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