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Autore: mary_manga01    03/10/2014    3 recensioni
Per il compleanno di Ludwig è stata organizzata una festa a sorpresa. Alcuni suoi amici si raduneranno a Berlino per festeggiare portando a Ludwig tanti bei regali... e magari ci scapperà anche qualcosina di romantico...
Questa storia la dedico a te Mina! Spero possa piacervi!
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Allied Forces/Forze Alleate, Axis Powers/Potenze dell'Asse, Bad Friends Trio, Sud Italia/Lovino Vargas, Svizzera/Vash Zwingli
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~03/10 Happy birthday Doitsu!

E in occasione del compleanno di Tedeschia, o anche detto Germania, ecco a voi questa storia fresca fresca! Spero vi piaccia! E ricordate di fargli gli auguri altrimenti questa sera Yagami verrà a trovarvi… No ok leggete tranquilli oggi Light è impegnato kesese (non fa ridere *sad scene*). Vabbè dai buona lettura a tutti!


Ludwig si svegliò alle prime luci dell'alba come al suo solito. Il sole filtrò nella stanza attraverso una piccola tenda finendo proprio sugli occhi azzurrissimi del tedesco. Si vestì rapidamente e fece una colazione frugale prima di dare un'occhiata ai suoi due compagni d’appartamento Feliciano e Kiku che ancora dormivano beati nei loro letti. Sistemò leggermente le coperte all'italiano spostandogli una ciocca di capelli nocciola dalla fronte e poi uscì di casa per il suo allenamento mattutino. Appena fuori di casa venne travolto dal freddo d’Ottobre che gli ricordava l’imminente arrivo dell’autunno.
Tornò a casa vero le 11:00 dopo una lunga e stressante corsa per le vie del centro. Si tolse la giacca asciugandosi un po’ di sudore che gli scendeva sulla fronte e poi si diresse verso il corridoio dell’appartamento.
- Kiku, Feli sono a casa! - gridò annunciando il suo rientro senza ottenere risposta da nessuno dei suoi due coinquilini. "Strano" pensò. Di solito a quell'ora erano già in piedi a girare per casa. Andò a controllare le loro stanze per vedere se erano ancora a letto, ma come immaginava non c'erano. A quel punto il tedesco cominciò a preoccuparsi e a inviare messaggi a raffica al giapponese, dato che l'italiano aveva lasciato il telefono spento sul comodino accanto al suo letto.
Si fecero 12:30 e ancora non aveva ricevuto risposta ai suoi numerosi messaggi. Preparò il pranzo guardando spesso la porta d'ingresso dell'appartamento per vedere se i due ragazzi erano tornati, ma niente.
Una volta finito di mangiare puntò lo sguardo sull'orologio che segnava le 2:00 in punto. A quel punto le preoccupazioni del biondo salirono alle stelle e decise di andare a cercare i suoi compagni.
- Quando li trovo li faccio passare un brutto quarto d’ora! – disse irritato alzandosi da tavola. Si mise la giacca per proteggersi dal freddo autunnale e uscì di casa tenendo il cellulare in mano e aspettando una risposta ai suoi messaggi.
Cominciò a girare tra le vie di Berlino nella speranza di trovare i suoi coinquilini, ma niente. Girò per circa un'ora a vuoto controllando nei posti che di solito i suoi amici frequentavano e chiedendo informazioni ai suoi conoscenti senza trovargli. Continuò così senza perdere le speranze quando la sua attenzione venne attirata da un ragazzo albino poco più basso di lui che chiamava il suo nome e gli si avvicinava a passo svelto tenendo le mani nella giacca blu. Era un ragazzo che Ludwig conosceva bene, suo fratello.
- Bruder! Che ci fai qui a Berlino? Non eri a Budapest con Eliza? - gli chiese curioso il biondo abbracciando il fratello.
- Si, ma poi Feli ci ha chiamato dicendoci di venire immediatamente qui a Berlino così abbiamo preso il primo aereo e siamo venuti. È successo qualcosa di grave per far venire qui con tanta urgenza il magnifico me e la sua magnifica ragazza? - chiese l'albino ricambiando l'abbraccio del fratello minore.
- Che io sappia no... però è da stamattina che non trovo ne Feliciano ne Kiku e sto cominciando a preoccuparmi davvero...- disse ansioso Ludwig osservando nuovamente il cellulare nella speranza di aver ricevuto una risposta.
- Davvero? Si da il caso che io so dove sono. Kesese! - gli disse il fratello prendendo tra le mani il telefono di Ludwig.
- Davvero Gilbert? - chiese speranzoso il biondo.
- Ja Bruder! Vieni il magnifico me ti porterà da loro! – disse per poi prendendogli il braccio trascinandolo via.
- sicuro..? – chiese poco convinto Ludwig.
- ja ja! Segui il tuo magnifico fratellone! – concluse Gilbert cominciando a camminare trascinando il povero Ludwig.
Lo portò fino al *Hops and Barley dove, come al solito c'era molto via vai.
- Bruder aspetta qui- gli disse Gilbert lasciando il fratello sull'entrata del bar entrando nella piccola sala molto affollata. Ludwig curioso comincio a cercare con lo sguardo il fratello e i suoi coinquilini e fu solo dopo che alcune persone davanti a lui si allontanarono che riuscì a vedere in fondo alla piccola sala alcuni visi conosciuti. Erano Roderich, Vash con la sorellina Lilly, Francis, Antonio, Arthur, Alfred, Mattew, Yao e persino Ivan! Cominciò ad avvicinarsi al tavolo quando davanti a lui si catapultarono le figure di Eliza, Gilbert e anche i due coinquilini che aveva cercato tutto il giorno. Feliciano e Kiku avevano in mano una grande torta alla panna con sopra scritto “Auguri Lud!”, mentre Eliza e Gilbert alcuni boccali di birra.
- Buon compleanno Lud! - gridarono in coro i quattro.
- Auguri Ludwig! - gridarono gli altri alzandosi da tavola appena notarono la presenza del tedesco.
-Mein Gott... cosa sta succedendo? - chiese confuso Ludwig.
- ma come Doitsu! Non ti ricordi neanche del tuo compleanno! - Disse pieno di entusiasmo Feliciano saltando addosso al tedesco.
- Davvero oggi è il mio compleanno? - chiese di nuovo confuso.
- certo! Auguri Doitsu-san. - disse timidamente Kiku.
- guarda anche chi è venuto! - disse ancora pieno di entusiasmo Feliciano allontanandosi un attimo dal gruppo e tornando poco dopo trascinando un ragazzo moro simile a lui.
- guarda! C'è anche il mio fratellone Lovino! - concluse infine spingendo il fratello verso il tedesco.
- tks... il mangiapatate oltre ad essere un bastardo ora è anche vecchio! - disse maleducatamente al tedesco.
- fratellone sii più educato! - lo rimproverò l'italiano.
- comunque... A... Au... AUGURI! Basta l'ho detto ora posso tornare in Italia?!- urlò poi mentre il fratellino saltellava di gioia.
- ehm… danke… - lo ringraziò un po’ seccato Ludwig mentre Feliciano gli passava una fetta di torta.
 - hei Lud! È il momento dei regali! - Eliza stava indicando un enorme pila di regali ammucchiata sul tavolo.
Con non poca fatica riuscirono a farsi strada tra la gente ed ad arrivare al tavolo dove erano seduti gli altri.
- comincia dal mio! - gli disse Feli facendo una faccetta talmente dolce che nessuno avrebbe potuto resistere.
- ok Feli qual è? - chiese Lud e l'italiano gli porse un pacco con una carta da regalo raffigurante il tricolore italiano e quello tedesco con in cima un grande fiocco argentato. Ludwig scartò delicatamente la carta e aprì la scatola che ricopriva. Dentro c'era una cornice fatta a mano che proteggeva una foto raffigurante Ludwig che sgridava Feliciano che però sorrideva dolcemente.
-be? Che ne pensi?? – chiese ansioso Feliciano.
- è molto carina Feli. – gli rispose abbracciandolo dolcemente.
- sono contento che ti piaccia! Così ti ricorderai sempre di me! – Disse sorridente l’italiano abbracciando forte l’amico tedesco.
- Danke – concluse il tedesco staccandosi dall’abbraccio.
- ora il nostro bruder! – gli disse Gilbert con voce squillante passandogli il suo regalo.
- ja ja… - Ludwig prese il piccolo pacchetto nero con un nastro argentato. Sciolse delicatamente il nodo del nastro e aprì la scatoletta contenete la croce celtica di Gilbert.
- Danke Bruder – disse abbracciando il fratello. – Danke Eliza – disse infine abbracciando anche la ragazza.
- Tieni apri questo. -  gli disse Roderich passandogli il suo regalo.
- Danke Roderich. – Lud scartò la carta bianca e rossa come la bandiera austriaca contente un libro di musica.
- parla di tutti i più grandi musicisti della storia austriaca: Mozart, Chopin, Beethoven…
- Rod Beethoven è tedesco! – lo interruppe Gilbert.
- ok… Danke! – concluse infine Ludwig.
- Ludwig apri il regalo mio e di Vash? – le chiese dolcemente Lilly passandogli un pacco rosso e blu.
- Certo. – cominciò ad aprire il pacco e al suo interno ci trovò in salvadanaio con i colori della bandiera tedesca.
- l’ha scelto Vash… - disse la ragazzina leggermente imbarazzata.
- spero che ne farai buon uso! – gli disse il ragazzo biondo dando una pacca sulla spalla al tedesco e lanciando occhiatacce all’austriaco.
- eh… d… danke… -
- hei Lud apri il mio sono sicuro che ti piacerà! – disse Francis passandogli il suo pacco. Era abbastanza sottile e con una carta da regalo con delle rose. Ludwig lo aprì e trovò l’ultimo numero di “play boy”.
- ma cosa?! –
- so che ti piacciono queste cose quindi… - gli disse malizioso il francese.
- non è vero!! Comunque… danke… - gli rispose imbarazzato il tedesco.
- ora tocca al nostro! – disse tutto entusiasta Ivan prendendo sotto braccio Arthur.
Ludwig prese un pacchetto blu, rosso e bianco dove al suo interno c’erano una bottiglia di vodka e una di rum.
- Questi sono ottimi sostituti della birra! – gridarono contemporaneamente il russo e l’inglese.
- ehm… danke! – rispose un po’ spaventato il tedesco dato che il russo aveva iniziato a ridere in un modo abbastanza sadico.
- hey hey Lud apri il regalo dell’eroe! – disse entusiasta Alfred.
- è anche da parte mia… - disse Mattew passando al tedesco una busta bianca con all’interno un biglietto con scritto
                                        Auguri  Ludwig  da  Alfred  e  Mattew!
e un buono sconto per una colazione a base di pancake canadesi al McDonalds.
- ehm… danke ragazzi… non vedo l’ora di mangiare i pancake…- disse Ludwig osservando il buono mentre Alfred e Mattew sorridevano dolcemente.
- adesso devi aprire il nostro, aru! – gridò entusiasta Yao passando al biondo una piccola busta da regalo rossa per poi prendere sottobraccio Kiku.
- vediamo cos’è…- disse Ludwig aprendo delicatamente la busta per non rovinarla.
- è un ventaglio fatto a mano. Rappresenta la bandiera tedesca… Spero ti piaccia! – disse un po’ timidamente Kiku.
- Danke… ma qui non fa poi così caldo…- precisò Ludwig guardando il suo regalo.
- Lo so, aru! Ma se Feli mi avesse avvertito prima della festa ti avrei preso qualcosa di meglio! – riproverò l’italiano che si era rifugiato dietro le spalle di Lovino e Antonio.
- C’è rimasto solo questo. Di chi è? – disse il tedesco indicando l’unico pacco rimasto sul tavolo. Non era molto grande ed era incartato con una carta da regalo gialla con sopra disegnati tanti pomodori.
- Nostro! – disse Antonio alzando la mano.
- Tuo e di chi? – chiese il tedesco allo spagnolo.
- Ovvio! Mio e di Lovi! – rispose Antonio prendendo in braccio il compagno italiano non badando alle proteste di quest’ultimo.
- T… Tu mi avresti fatto un regalo?? – chiese con tono di voce misto tra il confuso ed il sorpreso Ludwig.
- Si hai qualche problema bastardo?! – rispose maleducatamente il ragazzo mentre cercava di liberarsi dalla presa dello Spagnolo.
- no… eh… è solo strano… - concluse il tedesco prendendo in mano il pacco in questione.
- e sbrigati ad aprirlo bastardo! – disse in fine liberandosi dall’abbraccio di Antonio.
Ludwig aprì il pacco un po’ esitante. Una volta tolta la carta trovò una scatola contenente dei pomodorini freschi e una guida alla dieta mediterranea.
-ehm… d…danke. -  disse Ludwig guardando i pomodorini.
- hey crucco! Guarda che c’è dell’altro! – disse Lovino indicando una piccola scatoletta che il tedesco non aveva visto.
- come c’è dell’altro?! Io ho comprato solo quello! – disse stupito Antonio osservando la scatoletta.
- si l’ho comprato io personalmente ok?! – concluse l’italiano facendo cenno al tedesco di sbrigarsi.
Ludwig analizzò attentamente la scatoletta. Era marroncina con delle strisce dorate legata con un piccolo nastro nero. L’aprì esitante e una volta tolta la parte di sopra della scatoletta ci trovò dentro due anelli d’oro bianco.
- cosa sono questi?! – chiese Ludwig sorpreso osservando i due anelli.
- senti ti sbrighi a chiedere a Feli di sposarti così non rompe più?! – disse molto seccato l’italiano.
Tra gli invitati calò il silenzio più totale e tutti nella sala si voltarono verso di loro per vedere la scena.
- C… c… co… cosa?! – chiese imbarazzatissimo Ludwig all’italiano che lo guardava con sguardo impaziente.
- Allora ti muovi si o no?! – continuò Lovino.
- dai bruder! Lo sanno tutti che ti piace Feli! – rise Gilbert posandogli una mano sulla spalla.
- da! Siete così carini insieme! – continuò il russo facendo un sorriso infantile.
- Sii! Dai Lud!! – disse entusiasta Eliza abbracciando il suo ragazzo.
- Yes! Come on! – disse Alfred prendendo in braccio Feliciano e portandolo davanti a Ludwig.
- Ah l’amour! – continuò Francis.
- Jaa! Dai Lud! – disse Lilly avvicinandosi all’italiano.
- ti devi inginocchiare Ludwig! – Disse l’austriaco costringendo il tedesco ad inginocchiarsi.
Di nuovo nella sala del bar calò il silenzio. Tutti stavano aspettando il momento fatitico. Ludwig stava sudando freddo e tremava a tal puto da avere difficoltà a tenere gli anelli in mano. Davanti a lui c’era l’italiano completamente rosso in volto che manteneva la testa bassa e gli occhi nocciola rivolti verso quelli azzurri del tedesco.
- avanti che non abbiamo tutto il giorno! Il tempo è denaro! – disse lo svizzero facendo segno a Ludwig di sbrigarsi.
- ehm… Feli… - cominciò timidamente Ludwig mentre una goccia di sudore gli scendeva sulla fronte.
Feliciano ebbe un sussulto e si irrigidì osservando ansioso il tedesco.
- Ehm… Feli… vu… vuoi… spo… VUOI SPOSARMI?! – disse poi il tedesco tutto d’un fiato per poi tornare a guardare l’italiano.
Il moro nel sentire quella frase inizialmente restò in silenzio balbettando frasi incomprensibili finché il fratello non gli diede un pugno in testa.
- Ti sbrighi a dire di si così posso tornare a Roma in santa pace! – disse nervoso Lovino.
- I… io… -  continuò Feliciano abbassando lo sguardo sul pavimento giocherellando con le dita tutto rosso in volto.
- Come on! – disse entusiasta l’inglese.
- io… s… SI! – disse infine l’italiano saltando addosso al tedesco facendolo cadere a terra.
Tutta la sala iniziò ad applaudire alla nuova coppietta di futuri sposi mentre i due si guardavano felici e si mettevano gli anelli che gli aveva regalato Lovino che stava cercando di separare il tedesco e il fratello.
- ok! Ora che stai per sposarti non rompermi più! E scusa ma io adesso torno in Italia! – dettò ciò prese la sua giacca e prese per un braccio Antonio trascinandolo via.
- a… aspetta Lovi! – gridava lo spagnolo cercando di liberarsi dalla presa del compagno per salutare gli altri.
- NO! Noi ora ce ne andiamo bastardo! E tu… - disse puntando il dito verso il festeggiato. – vedi di trattare bene mio fratello sennò vedi cosa ti faccio crucco! – continuò infine lanciandogli un’occhiataccia delle sue.
- eheh… si…  -  mormorò seccato Ludwig mentre una vena cominciava a pulsargli sulla fronte mentre Feliciano lo guardava leggermente preoccupato.
- Ciao Antonio! Ciao fratellone! Ti prometto che presto verrò a trovarti a casa! – disse Feliciano tutto contento stringendo il braccio dell’amato.
- sarà meglio per te! – concluse infine Lovino andando via trascinando con se anche il povero Antonio che cercava di ricambiare inutilmente il saluto dell’italiano che sorrideva dolcemente abbracciando il tedesco.
- è stata una giornata piuttosto movimentata… - disse timidamente Kiku ai suoi coinquilini.
- già ma è stato fantastico! Ahah! Vero Mattie? – rise di gusto Alfred abbracciando l’amico canadese che lo osservava tranquillamente.
- g… già Alfred… molto divertente- rispose in modo calmo cercando di allontanare da se l’americano.
- Hei! Il magnifico me pensa che una giornata magnifica come questa debba concludersi in modo magnifico come la mia magnifica persona non credete? Kesesese! – rise Gilbert modesto come sempre ricevendo una padellata dalla sua ragazza.
- da dove diavolo salta fuori quella padella?! – chiese confuso l’albino accarezzandosi la testa.
- tesoro lo sai che con uno come te una padella sempre a portata di mano non fa mai male! – disse sarcastica Eliza facendo un ghigno malefico al ragazzo.
- si ma è per questo che mi ami vero? – concluse infine Gilbert baciando la sua amata venendo anche imitati da Ludwig e Feliciano.
- ehm… Gilbert… cosa stavi dicendo prima? – chiese Ivan con un sorriso inquietante sulle labbra.
- eh si… volevo dire dobbiamo finire in bellezza la giornata no? – disse riprendendo il discorso di prima.
- E sia? – intervenì Arthur portandosi la mano al mento.
- che ne dite di andare in discoteca? PAGA LUD!! – concluse infine prendendo in braccio Eliza accompagnandola fuori.
- COSA?! – chiese furioso Ludwig, ma venne totalmente ignorato e due secondi dopo erano già tutti fuori ad aspettare il tedesco.
- guarda che mi tocca fare… - concluse poi uscendo a passo lento dal locale tirando fuori il portafoglio dalla tasca. Infondo era stata una bella giornata.



*Nota birreria berlinese.



*ANGOLO DELL’AUTRICE PAZZA E PERICOLOSA, PRATICAMENTE BIELORUSSIA (no aspetta che dico!)*
Buon compleanno Tedeschia! *cominciano a volare coriandoli da tutte le parti*
Allora allora… Vi informo che questa storia mi è venuta in mente guardando una fan art (non mi ricordo né dove né quando e né perché) e non ho saputo resistere! Non capisco se sia stato il mio caro Fruf (costui è un tipo che ho inventato mentre scrivevo una recensione pensate un po’ come sto messa!) a convincermi a pubblicare questo delirio, perché sinceramente di questi tempi mi era passa la voglia di scrivere… Comunque adesso si ritorna in carreggiata! Danke Fruffetto! Comunque, spero sia stata di vostro gradimento o che almeno non vogliate mandarmi al rogo per quanto fa schifo. Se volete lasciare una recensioncinainaina per farmi sapere il vostro parere mi fareste sentire molto happy! Sono ben accettate le critiche ma abbiate pietà della mia povera anima!
AUSTRIA: ma se nessuno ti fila…
IO: ZITTO STOLTO! Io ti odio!
PRUSSIETTINO MIO ADORATO: brava!
IO: Gil amore mio! *salta addosso al magnifico Prussia*
UNGHERIA: HEY! Lui è mio!
IO: nuoo!
*epica scena simile a Mortal Kombat dove quelle due si fanno il sedere*
AUSTRIA: ehm… ok…
PRUSSIETTINO MIO ADORATO: che facciamo?
AUSTRIA: vuoi un caffè?
PRUSSIETTINO MIO ADORATO: ok.
*se ne vanno sotto braccio saltellando come dei rincoglioniti spastici di cui uno è magnifico e l’altro… vabbè lasciamo perdere…*

PRUAUSPRUAUSPRUAUS OVUNQUE!

Ok dai vi ho rotto le scatole abbastanza… Alla proxima sciau sciau!

PS: Polandia è dietro di voi con un barattolo di vernice rosa e pensa che siate Lituania! (scappate)

   
 
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