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Autore: _Marlee_    03/10/2014    4 recensioni
"Queste lacrime devono sparire, insomma guardati, sei cosi bella” concluse Sara spostandole anche un ciuffo di quei meravigliosi capelli biondi.
CAPMIREZ♥
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Posso parlare con la signorina Chapshaw?” disse il medico entrando nella sua stanza, Sasha uscì e Sara invece non era li “Come si sente oggi?” chiese il medio controllano la cartella “Molto meglio dottore, quando potrò tornare a casa?” chiese lei con il sorriso “Dovrà stare qui un altro paio di giorni, abbiamo alcuni valori sballati e non capiamo da cosa sono provocati” lei si preoccupò visibilmente “Ma non si preoccupi, non è niente di grave. Volevo però parlarle di suo marito, lui si è ripreso in un modo talmente tanto inspiegabile e quasi miracoloso che noi crediamo che sia..” disse lui prima che lei terminasse la frase “..un recupero fittizio?” lui rimase scioccato dalla sua paziente, solo dopo metabolizzò il fatto che lei ci lavora con questi termini e per quanto poco lei sappia cosa siano esattamente, qualcosa lo sapeva “Si, non c'è modo di esserne certi, ma quella è una delle possibili conclusioni” Jessica piangeva ormai da un po, sapeva che Chris sarebbe morto, e per quanto lo odiasse in quel momento, non poteva smettere di amarlo, è facile litigare e dirsi quanto ci si odia ma alla fine potrebbe anche finire bene, invece in quel momento no, non sarebbe potuta finire bene.

Quando il medico usci entrò subito Sasha che stette dentro pochi minuti e poi corse via, così entrò Sara “Lui morirà” disse Jessica al limite delle lacrime “Ma se sta bene” disse Sara sedendosi vicino a lei “Lui ha un recupero fittizio, inizierà a fare discorsi importanti sullo stile di vita, si sentirà bene, e poi crollerà” disse piangendo sempre piu forte, Sara sapeva esattamente di cosa aveva bisogno Jessica, si avvicinò a lei e la strinse tra le sue braccia, come Callie faceva spesso con Arizona, per proteggerla e per farle sentire che lei era li “Vuoi davvero che il suo ultimo ricordo di te sia quello di stamattina, lo so che è stato lui, lo so che quello ad aver sbagliato è lui, ma sei sicura di volerlo lasciar andare cosi?” disse Sara senza smettere di accarezzale i capelli mentre Jessica continuava a piangere tra le sue braccia “Voglio solo che i suoi bambini lo vedano prima che se ne vada, voglio solo questo” disse lei stringendo Sara “E' andata Sasha a prenderli?” chiese e l'altra annuì “Bene, prima che arrivino vuoi che ti porti da Christopher?” chiese poi perche sapeva che Jessica non se lo sarebbe mai perdonata “Si” disse senza troppa convinzione, si sedette sulla sedia a rotelle e Sara la accompagnò poco piu avanti nella stanza del marito, che appena la vide iniziò ad avere gli occhi lucidi.

“Non andare, resta qui” disse Jessica forse per sentirsi protetta e difesa, ma non lo sapeva neanche lei il perche volesse Sara vicino “Non volevo dirti tutte quelle cose, non è colpa tua se ho fatto cio che ho fatto, e neanche di Sara, la colpa è solo mia. Io e il mio ego talmente fragile da non sopportare il tuo successo, il mio carattere orribile che mi ha allontanato da te. Ho pensato cose orribili, ma ti amo Jessica, ti amo come non ho mai amato nessuna donna in vita mia, ti conosco dal liceo e per me sei sempre stata l'unica, l'unica con la quale parlavo, l'unica che desideravo sposare e l'unica con la quale volevo dei bambini. Lo sento che non mi manca molto per tagliare la linea di questo traguardo, davvero la vedo vicina, e per questo ti dico che se ami qualcuno devi dirglielo e devi dirglielo subito, perche adesso ci sei, ma domani potresti non esserci piu e avresti perso l'unica occasione per dire cio che provi. Fallo Jessica, innamorati e trova qualcuno che si prendi cura dei nostri figli che li ami e li sostenga sempre. Ma accertati anche che non sia un tipo predisposto, come me, agli errori, non lo meriti piu, non meriti una persona che ti spezzi il cuore di nuovo, l'ho fatto io, ma non ne vado fiero, pagherei per avere un altro po di tempo per dimostrarti quanto io ti ami” iniziò a parlare con fatica “So che mi ami e voglio che tu sappia che ti amo anche io, e anche io pagherei per avere un altro po di tempo con te, ma ti prego lotta altri due minuti, i piccoli saranno qui a momenti e non voglio dirgli che sono arrivati tardi, ti prego” disse lei prendendogli la mano, lui avvicinò la mano di lei alla bocca e la baciò poi si girò verso Sara e con un filo di voce le disse “Nessuno difende una persona come l'ha fatto tu, prenditi cura di lei, so di non esserti mai stato simpatico, ma te lo chiedo con il cuore in mano, falla sentire sempre protetta come questa mattina, mettiti tra lei e il mondo, so che vuoi farlo e io te lo lascerò fare” disse lui poco dopo i macchinari iniziarono ad impazzire e entrò un medico a spegnerli “Ma non provate neanche a salvarlo” urlò Jessica all'infermiera “Ha firmato i documenti, non voleva essere rianimato” disse con un tono molto professionale “Come? Non potete lasciarlo andare cosi, loro stanno arrivando, saranno nel parcheggio, ti prego non lasciarlo andare” disse Jessica pingendo contro la donna, quest'ultima non la ascoltò e usci dalla stanza “Sara fa qualcosa, di qualcosa” Sara prese la mano di Jessica “Loro non sono arrivati, è finita, lui è andato” disse Sara ancora commossa dalla dichiarazione di Christopher, Sara abbracciò Jess ma lei era irrequieta, prendeva a pugni il petto di Sara, e quest'ultima la stringeva piu forte, per farle sentire che lei era li, Jessica quando si stancò strinse Sara e pianse sempre piu forte nell'incavo del suo collo

“Non è giusto, quel figlio di puttana è morto senza dirmi cosa non andava nel nostro matrimonio” disse lei visibilmente arrabbiata e distrutta, fece irruzione nella stanza Sasha, senza i bambini “Amore, non ho fatto in tempo, sono arrivata troppo tardi?” Sara lasciò il posto a Sasha e annuì a quella domanda “Mi dispiace, non so neanche cosa dire, se hai bisogno di qualsiasi cosa sai che io ci sono” disse Sasha stringendola, entrambe erano distrutte, Sara si sentì di troppo e uscì dalla stanza e vide i due bimbi seduti sulla sedia, il maschietto che cingeva le spalle della sorellina che piangeva, Sara si avvicinò a loro

“Dov'è la nostra mamma?”chiese il bimbo “Adesso arriva, è dentro a quella stanza li” disse Sara sedendosi vicino a loro e indicandogliela “Papà invece?” chiese la piccola che forse era la preferita dell'uomo, la principessina “Anche lui è li con la vostra mamma” disse Sara non sapendo che scusa inventarsi, poco dopo vide correre il medico di Jessica verso la sua stanza, che trovò vuota, ma sapeva dove trovarla, entrò in quella di Chris e quando aprì la porta i bimbi videro “Ma come mai la mamma piange, devo andare li” disse Luke “Papà mi dice sempre di non far mai piangere le femmine e se stanno gia piangendo, bhe di trovare un modo per farle ridere di nuovo” disse lui alzandosi “Luke” disse Sara attirando la sua attenzione “Vi va una bella brioche? Conosco un posto dove le fanno buonissime” a entrambi i bambini gli si illuminarono gli occhi “Vado a prendere le chiavi della macchina che sono nella stanza” disse entrando nella stanza e vide Jessica sconvolta, di nuovo, di piu di prima, anche Sasha lo era “I bimbi iniziano a fare troppe domande, li posso portare a prendere un po d'aria? A comprargli una brioche?” Jessica annuì senza guardare Sara, lei non si fece molte domande e usci con i piccoli

“Ma tu sei Callie?” chiese il bimbo “Nella tv si, sono Callie, qui sono solo Sara” rispose lei sorridendo “Che bel nome” continuò la piccolina “Grazie, sapete che io li so i vostri nomi, Luke e Evie” disse lei sorridendo “E come fai a saperli?” disse la bimba spalancando quegli occhi azzurri come quelli della madre “Sono magica” disse Sara, doveva distrarli il piu possibile, cosi quando arrivò alla pasticceria prese quello che loro desideravano “E' buonissima, avevi ragione” disse Luke “Ho sempre ragione” e risero tutti e tre “Sai, mi è venuta un'idea piccoli, vi va un giro in giostra” chiese per tenerli lontani dall'ospedale “Siiiiiiii” esultarono entrambi e Sara sorrise.

Con Ryan non aveva mai desiderato un bambino, era lei a non volerlo, si sentiva apposto come stava, ma quelle due meraviglie così dolci e innocenti, le avevano quasi fatto cambiare idea “Sei forte” disse Luke usando il tono da duro che imparava a scuola “Ahhah, anche tu sei forte” disse Sara spostandogli il capellino e scompigliandogli i capelli. Fece salire i bimbi sui cavallini e sulle tazze, ridevano e a lei si illuminava il cuore “Perche non vieni anche tu?” chiese Evie che non era di certo una chiacchierona “Perche sono grande io” disse Sara sorridendo “Andiamo li” disse Luke indicando la ruota panoramica, lei sorrise ma prima di salire comprò uno zucchero filato per ciascuno e per lei una bella frittella, salirono e i bimbi non avevano paura, come lei temeva, anzi, guardavano in basso “Guarda quel cagnolino sembra un puntino bianco” disse Evie indicandolo con il dito Sara e Luke si misero a ridere, quando scesero erano esausti e con la pancia piena di zucchero filato.

“Adesso è ora di andare a casa” disse Sara, i due piccoletti ci rimasero un po male ma la seguirono fino alla macchina, non era tardi ma erano molto stanchi, quando arrivò in ospedale e si voltò per farli scendere notò che entrambi si erano addormentati, li prese in braccio entrambi, non erano grandi, uno aveva 6 anni e la sorellina 4, chiuse la macchina e prese l'ascensore, appena Sasha mi vide mi corse in contro per prendere uno dei due “Lei come sta?” chiese Sara “Sta meglio, domani mattina la dimettono” disse lei coccolando il piccolo Luke “E loro resteranno qui questa notte?” chiese Sara non capendo cosa fare “Io ho un incontro di beneficenza con Edoardo, vorrei ma non posso mancare, sua madre e Steven sono fuori città per lavoro. Credo che dormiranno qui” in quel momento il bimbo si svegliò e Sasha lo fece sedere “Devo proprio scappare, tu stai qui?” chiese “Certo, almeno un altro po” Sasha diede un bacio alla piccola e scappò.

Lei prese per mano il piccolo e bussò “Avanti” quando li vide entrare non sapeva che emozione la percorse, vedere Evie tra le braccia di Sara e Luke a manina le si scatenò qualcosa dentro che non riusciva a capire “Mamma lo sai cosa ci ha fatto fare oggi Sara?” a quella domanda Jesica si commosse e fece sedere il piccolo nel letto, mentre Sara si sedette sulla poltrona cullando la piccola Evie “Raccontami tutto” disse lei dandogli un bacio sulla fronte “Prima ci ha portato a prendere una brioche, poi siamo andati al parco giochi, siamo andati in tante giostre, poi ci ha comprato lo zucchero filato, e abbiamo visto la nostra città dal cielo” disse lui ma Jessica non capì “La ruota panoramica” chiarì Sara sorridendo mentre il bimbo gesticolava “Mi sono divertito un sacco, Sara è forte” a quella battuta rise anche Jessica “Lo so che lei è forte” disse guardandola negli occhi e lei sentì una scarica di emozioni, come se lei fosse Callie e Jessica fosse Arizona “Papà dov'è?” chiese Luke e a quella domanda Jessica si lasciò sfuggire una lacrima e lui con la manina glie la tolse subito dal viso accarezzandole la guancia “Il papà adesso è in cielo, con tutti gli altri angeli, a proteggere te e Evie, è andato li per essere sempre vicino a voi” disse Jessica con la voce strozzata dal pianto “L..lui è morto?” chiese il bimbo con le lacrime agli occhi “Si, ma mi ha raccomandato, niente lacrime” disse Jess spazzando via la sua ultima lacrima con la mano prima che lui la vedesse “Niente lacrime, nessuno deve piangere, lui adesso è li contento tra gli angeli, potete incontrarlo se volete, nei sogni” concluse Sara facendo voltare Jessica e Luke verso di lei “Ma come faccio a sognarlo?” chiese Luke a Sara “Tu ti addormenti e lui sa che stai dormendo e torna” disse Sara “Posso aspettarlo sveglio” disse lui piangendo un po, Jessica lo abbracciò e accarezzò via la lacrima “Questa magia funziona solo se il bimbo sta dormendo” disse Sara facendo un piccolo sorriso, e di rimando sorrise anche lui.

Jessica si alzò dal letto per far stendere Luke e la piccola Evie, cosi lei e Sara avrebbero parlato un po, magari nel corridoio “Appena sono arrivati erano cosi felici, non li avevo mai visti cosi, li hai fatti sorridere, li hai fatti svagare, non saprei come ringraziarti” disse lei però Sara notò la voce e lo sguardo diverso da prima “Tu come stai?” chiese posandole una mano nella spalla “Sto male, se solo il medico fosse arrivato poco prima adesso lui lo saprebbe” disse Jessica ma Sara era sempre piu confusa “Saprebbe cosa?” disse preoccupata “Sono incinta” 

**Ed ecco il capitolo, credo di aver sganciato una bomba hahahah, Jess è incinta, spero che vi sia piaciuto, non ci sono tanti momenti Capmirez ma in compenso vediamo Sara alle prese con i bambini e si sorprende perche credeva di non saperci fare.. Che dire, il prossimo capitolo arriverà la prossima settimana, e mi piacerebbe leggere tantissime recensioni, mi farebbe davvero piacere
A presto:)
M♥

  
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