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Autore: istinto della luna    03/10/2014    1 recensioni
A volte ci si trova a dover combattere contro se stessi. Arriverà il momento in cui bisogna scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è facile. E' questa la vera battaglia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Amare include Sacrifici

Il buio oscurava i nostri volti, ma sapevo per certo che lei mi stava guardando; me lo sentivo.
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Sentii il suo viso avvampare al mio tocco. Sotto le mie dita, il suo sangue scorreva più velocemente, colorando la superficie del suo volto ancora offuscata. Come avrei voluto che questo momento durasse per sempre...
<> Non sapevo come mai fosse uscita una richiesta simile dalla mia bocca. Forse perché sapevo cosa sarebbe successo dopo e volevo sentire la sua voce ancora una volta. 
Lei mi guardò.
Riuscivo a vederla.
Capivo che il suo sguardo rifletteva preoccupazione mista a sorpresa.  
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Tornai a guardare il cielo e un lieve sorriso emerse dalla tempesta che armeggiava nel mio cuore.  Sentii la sua mano avvicinarsi alla mia con confusione. Gliela strinsi più forte che potei. 
Dopo un manciata di minuti, chiusi gli occhi.
Non avevo la minima intenzione di esporla ad un tale rischio per colpa mia.  Non avrei potuto proteggerla; a stento riuscivo a farlo con la mia famiglia. Mi sentivo male e il pensiero di quello che sarebbe accaduto in seguito, mi atterriva.
Se non avessi completato la mia missione, non avrei avuto più un nome, un corpo, un futuro. Strinsi i denti e continuai in quell'esausto e martellante pensiero.
Se avessi completato la mia missione, non avrei avuto più un nome, un corpo, un futuro.
Forse sarei rimasto vivo, ma quel corpo non mi sarebbe appartenuto più. 
Nonostante tutto dovevo farlo, dovevo tentare.
Dovevo salvare la mia famiglia da quell'ira spietata a e accecata.
Poi pensai a lei.
Era troppo per me.
Non la meritavo.
Se non fossi riuscito a salvare la mia famiglia, avrei dovuto salvare almeno lei.
Del resto non era colpa sua. Ero io il colpevole. Colpevole. Colpevole.
Mi svegliai da quello strano sogno a occhi aperti e la guardai. Vidi il suo contorno apparire luminoso, come se fosse circondato da luce propria.
Mi avvicinai ancora e, finalmente, una lacrima rigò il mio volto, silenziosa.  Sperai che lei non la vedesse.
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Anche questa volta lei mi guardò esterrefatta.
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La sua voce spezzò l'ultimo frammento rimasto intatto nel mio cuore. Dopo tutto Hermione era una persona intelligente: dovevo aspettarmi che avrebbe capito.
Per questo mi sentii un verme, ma continuai impassibile.
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Sapevo cosa provava per me, ma volevo averne la conferma. Una sillaba mi sarebbe bastata.
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Egoista. Egoista. Egoista.
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<>
Mi alzai per fissarla intensamente negli occhi ma non li vidi. Erano socchiusi e lanciavano zampilli di liquido freddo e scuro. Non potevo vederla così, ma dovevo sapere.
Sentii che deglutiva vistosamente.
Era giunto il momento.
Ora mi avrebbe detto la realtà, quello che provava.
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<>
La guardai un'ultima volta, prima di sparire per sempre dentro me stesso. I miei occhi freddi incontrarono i suoi, marroni e spaventati.
Levai la bacchetta.
Feci ordine nella mia mente e strinsi l'impugnatura.
Pronunciai quel dannato incantesimo.
"Oblivion"
La luce che ne seguì la investì in pieno petto, mentre un'altra lacrima scendeva dalla mia guancia indurita. Ora finalmente sarebbe stata al sicuro.
Quando tornò in sé mi fissò con disprezzo aspettandosi che io facessi lo stesso, ma qualcosa premeva le mie labbra, un'altra richiesta.
<>
Lei mi guardò sbalordita e infuriata. Glielo si leggeva negli occhi.
<>
Sentivo le gambe cedere e il fiato corto. Perché doveva sempre metterci toppo tempo per rispondere?
<> repressi un'ulteriore singhiozzo.  Troppo debole, il mio sguardo la centrava.
<>
Era fatta. Mi alzai sconsolato con il capo chino. Ero riuscito ad allontanarla da me e renderla estranea a ciò che ero costretto a vivere.  Avrebbe passato una vita migliore senza di me. Dovevo convincermene. Soltanto quando fui lontano da lei mi girai.
Era ancora seduta sull'erba disorientata a fissarmi.
Soltanto quando le ebbi voltato le spalle, mormorai: <>





Angolo Autrice:
Ciao a tutti sono Martina.
Ho voluto sperimentare le coppie, seppur inventate, di Harry Potter. Ammetto di non potermi definire fan della Dramione ma, ho avuto diversi spunti e ne ho approfittato.


Non disperatevi gente, ho appena aggiunto un sequel della storia.
S'intitola " Sacrificarsi non è il Sacrificio più grande, ma continuare ad Amare."
 
   
 
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