Sono sola in una stanza senza uscite.
Cado nel vuoto ogni volta che chiudo gli occhi,scappo da me,da te,da ciò che porti...dai graffi dai morsi,le flotte di ricordi che mettono la testa in disordine. Non vedo niente solo buio nei dintorni,solo il ricordo dei tuoi occhi che mi uccide. Forse ho sbagliato,forse ho fatto la scelta giusta,so solo che il dolore mi sta logorando in un atroce agonia che mai avrei creduto di poter provare. I momenti assieme sono finiti e non torneranno mai più,la tua follia mi spaventa ma non posso fare a meno d'amarti. Eppure mi sono allontanata sempre di più da te,sperando di dimenticarti ma sei sempre nella mia mente e non vuoi uscirne,come si può amare così tanto qualcuno?
Mi manchi infinitamente ma non posso cancellare ciò che ho visto,un coltello che cala giù rapidamente sulla sua vittima squartandola e uccidendola,e quel coltello era impugnato proprio da te,i tuoi occhi non erano più verdi e innocenti..ma gialli e sanguinari,quando si posarono su di me e ti avvicinasti la paura mi ha assalita,mi avresti uccisa se non avessi reagito,ti chiedo scusa ma ho dovuto,hai distrutto un prezioso ricordo uccidendo proprio nel luogo dove hai detto di amarmi.
Ho afferrato la prima cosa a portata di mano e ti ho colpito l'occhio destro,non accorgendomi che avevo un pezzo di vetro in mano. Il tuo sangue mi ha sporcato il viso mentre urlavi di dolore accasciandoti a terra,sono scappata a casa ma volevo solo tornare da te,ora la paura della tua ira è ciò che mi preoccupa di più,ma se questo vuol dire rivederti allora sono disposta a subirla. Saranno giorni che sono nascosta nella cantina nella penombra,ho paura che chiudendo gli occhi tu possa apparire.
Dovrei considerarti un mostro ma non riesco,porti con te morte e dolore,ma non posso scordare i gesti d'affetto fatti..il mio cervello sta per esplodere dalla moltitudine di ricordi che si susseguono e il desiderio di vederti aumenta,come ce ne sono stati di dolci con te che mi coccolavi e ridevi con me ce ne sono stati anche di spaventosi,all'improvviso cambiavi totalmente e col coltello mi graffiavi ovunque,scappavo via spaventata e tu mi trovavi bloccandomi a terra,poi leccavi le mie ferite ancora sanguinanti,come se ti piacesse vedermi provare dolore. Ho sempre sopportato essere la tua preda ma vederti uccidere qualcuno è stato troppo.
Sento la porta aprirsi lentamente,un ombra si avvicina a me fino a sovrastarmi,vengo presa per il collo e sollevata,una lacrima mi riga il viso,sono riuscita a rivederti.
-S-scusa..ti ho ridotto male l'occhio .-
Non mi rispondi,i tuoi occhi sono proprio come quel giorno..gialli e spaventosi,ma allo stesso tempo bellissimi. Con la mano libera tieni il coltello ancora sporco di sangue,cerco di allungare la mano verso il tuo viso ma tu me la pugnali bloccandola al muro,il dolore della mano perforata dalla lama è atroce ma mi sento comunque felice,mentre le lacrime scendono copiose mi lasci il collo e ti avvicini ancora di più,sento il tuo respiro sulla mia pelle.
-Sei proprio bella così sai?-
Mi baci dolcemente mentre mi accarezzi il viso.
-Sei la mia preda preferita.-