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Autore: psychoforstyles    03/10/2014    4 recensioni
Sabato, 12 marzo 2011
Oggi Louis è incredibilmente tranquillo, nonostante la sera precedente avesse litigato con Liam. I ragazzi dormivano tutti tranne Harry, ovviamente. Lui era sempre il primo ad alzarsi. Arrivato in cucina vide il suo ragazzo con un paio di enormi pantaloni e una maglietta verde. La prima cosa che pensò Louis quella mattina fu su quanto Harry fosse bello. D’altronde, Harry vedendo Louis con i pantaloni della SUA tuta e il SUO maglioncino rosso non poté che pensare lo stesso del suo ragazzo.
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Mercoledì, 13 febbraio 2013
Il compleanno di Harry era passato ormai da quasi due settimane ma a Louis non importava, perciò continuava a trattarlo come se ogni giorno fosse la sua festa e il riccio non riusciva a capire il perché.
"Haz, Haz...svegliati." ecco come si svegliava Harry da due settimane, con la vocina dolce di Louis che lo incitava ad alzarsi da quel morbido e caldo letto dove erano abbracciati.
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FANFIC ISPIRATA A FAN ART
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Wild heart


Oggi vi racconterò la storia di due ragazzi che, contemporaneamente al loro sogno, realizzano la loro storia, una storia incredibilmente complicata e che li distrugge giorno dopo giorno, ma che li unisce sempre di più. Questi ragazzi si chiamano Harry Styles e Louis Tomlinson, due dei membri della famosa boyband chiamata One Direction.
 
Sabato, 12 marzo 2011

Oggi Louis è incredibilmente tranquillo, nonostante la sera precedente avesse litigato con Liam. I ragazzi dormivano tutti tranne Harry, ovviamente. Lui era sempre il primo ad alzarsi. Arrivato in cucina vide il suo ragazzo con un paio di enormi pantaloni e una maglietta verde. La prima cosa che pensò Louis quella mattina fu su quanto Harry fosse bello. D’altronde, Harry vedendo Louis con i pantaloni della SUA tuta e il SUO maglioncino rosso non poté che pensare lo stesso del suo ragazzo.
“Buongiorno Loulou, che ci fai già sveglio alle otto e mezza del mattino? Di solito ti svegli alle undici.” disse Harry interrompendo quel continuo scambio di sguardi. Lou pensò che fosse la cosa più dolce che avesse mai visto. “Non riuscivo a dormire.  Che c’è da mangiare?” rispose l’altro cercando di sviare l’argomento Liam, e lui questo lo capì. “Sto facendo i pancakes, se aspetti due minuti te ne do un po’” disse Harry rivolgendogli uno dei suoi migliori sorrisi. L’unica cosa a cui Louis riusciva a pensare in quel momento era a quanto fosse bello.
Finita la colazione andarono in salotto, dove Louis si sdraiò sul tappeto. “Ehm…non penso che sia fatto per sdraiarcisi sopra, amore.” Amore, l’aveva chiamato amore e questo lo faceva sorridere. “E dai Haz, vieni a farmi le coccole, daai.” Disse Lou facendo la faccia da cucciolo a cui Harry non sapeva resistere. Infatti eccoli sdraiati per terra a coccolarsi, l’uno opposto all’altro.
“Mi piace il tuo naso.” Disse il maggiore “Il mio naso? Che cos’ha il mio naso?” disse il riccio iniziando a toccarselo. Louis rise così forte che Harold fu costretto a zittirlo con un bacio per non svegliare gli altri.
Dopo vari minuti passati tra coccole e baci, Harry prese coraggio e fece al moro quella domanda che da
tanto si teneva per sé “Loulou, io mi chiedevo se…ecco…se tu volessi venire a vivere con me.” E Louis a quella frase rimase un po’ interdetto “Intendi solo io e te?” chiese “Solo io e te.” Rispose il riccio. L’unica risposta che Louis diede fu uno dei baci più belli che Harry avesse ricevuto in tutta la sua vita.


 

 

Venerdì, 20 maggio 2011
 
Louis e Harry sono esattamente davanti al portone della loro nuova casa. Ci hanno messo due mesi a trovare quella perfetta, ma finalmente ce l’hanno fatta. E’ una casa molto grossa color crema di due piani con un giardino sul retro con la piscina. “Haz, apri la porta.” Disse Lou impaziente di entrare. Il riccio fece quello che gli fu ordinato e entrò assieme al suo ragazzo. “E’ un po’…vuota, ecco.” Fu l’unica cosa che Harry riuscì a dire. “Il camion dei traslochi dovrebbe arrivare a minuti. Nel frattempo potremmo andare a vedere le stanze e decidere come le arrediamo, ti va?” chiese Louis. Il riccio annuì e iniziarono a esplorare la loro nuova dimora. Al piano di sopra ci sarebbero state due camere da letto, una matrimoniale per loro due e una con tre letti singoli per gli ospiti; avrebbero messo un bagno al piano superiore e uno al piano terra e una sala giochi sempre al piano superiore; la cucina sarebbe stata subito accanto all’ingresso, di fronte all’enorme salotto. Volevano mettere anche una sala della musica, dove avrebbero potuto provare con i ragazzi e dove ci sarebbe stato un pianoforte per Louis. I loro pensieri furono interrotti dal campanello, erano arrivati i camion dei traslochi.
 
“Basta, sono distrutto.” Affermò Louis buttandosi per terra. “Ma Lou, tutti questi scatoloni non si svuotano da soli.” Lo rimproverò Harry “E’ tardi Haz, ritorniamo dai ragazzi. Qui continueremo domani.” Ma Harry non aveva intenzione di tornarsene a casa “Dai amore, ancora due scatoloni e poi andiamo.” Il riccio sapeva che quando chiamava il suo ragazzo “amore” questo non sapeva dirgli di no. E infatti “Va bene, ma solo due chiaro?” E fu così che Lou si ritrovò a fissare Harry tirare fuori le sue cose dalle scatole. Pensò a quanto fosse bello con quei suoi splendidi ricci e quella camicia bianca che gli fasciava perfettamente il corpo. In quel momento il liscio si rese conto di quanto fosse fortunato ad averlo tutto per sé.


 
 

Lunedì, 24 dicembre 2012
 
Louis oggi era felice, era il suo compleanno e sentiva che sarebbe successo qualcosa di magnifico.
“HARRY, HARRY, HARRY!” Urlò Lou scendendo di corsa dalle scale con solo il maglione blu di Harry “Tesoro, sei a casa!” continuò. Infatti il riccio era dovuto andare a Holmes Chapel per problemi di famiglia e aveva paura che non riuscisse a tornare a Londra in tempo. Harry corse ad abbracciare il suo Louis che lo aspettava in fondo alle scale, quanto gli era mancato. “Non mi sarei mai perso il tuo compleanno Loulou.” Disse Harold sorridendo “Come mai indossi il mio maglione?” chiese ancora il riccio. “Mi mancavi e, in questo modo, potevo sentire il tuo profumo. Comunque avevo freddo.” Rispose Louis ridendo. “Mi vuoi dire che il qui presente ventiduenne ha freddo e se ne sta tutto nudo con solo un maglione addosso?” “Guarda che ho le mutande, pervertito!” e Harry a questa frase non poté far altro che non fosse ridere.
“Ho un regalo per te, amore.” Disse il riccio “Regali!” Urlò il liscio facendo ridere ancora di più il suo ragazzo. Harry tirò fuori dal suo borsone un pacchetto rosso che gli fu subito rubato da Lou. “Calmati Tomlinson! E’ fragile” “Fragile?” chiese Louis aprendo il pacco. Rimase stupito dal contenuto “Un gattino!” esclamò “Come si chiama?” “E’ tuo, scegli tu.” Rispose Harry con il sorriso sul volto. “Lo chiamerò…Fluffy” “Fluffy? Ma non è un po’ comune, Loulou?” “Ma…a me piace.” Disse Louis facendo un faccino dolce, tanto come quello di Fluffy. “Non ho detto che non mi piace, ho solo detto…” “Ssh, qui comando io perché sono il festeggiato e il maggiore.” Disse il ragazzo con autorità e un sorriso stampato in faccia. “Va bene, amore”.
 
Ora i due ragazzi sono sul loro gigantesco letto matrimoniale a coccolarsi. Dopo il secondo regalo di Harry: un mazzo di rose.
"Mi ami?" chiese Harry al ragazzo "Che domanda stupida, Harold. È come chiedere se mi piace respirare." rispose Lou. "Che intendi? Non ti seguo." disse dubbioso il riccio. "Intendo dire che è come se tu mi avessi chiesto 'Ti piace respirare?', perché tu sei un po' come il mio ossigeno. Un'altra domanda poteva essere 'Ti piace mangiare?', perché tu sei come il mio cibo, assaggio un po' di te e non riesco più a smettere...proprio come Niall da Nando's!" e qui Harry rise davvero tanto, non solo per la battuta veramente squallida del suo ragazzo, ma anche per quello che aveva detto. Vi starete chiedendo "Perché uno dovrebbe ridere a una frase come quella?" e io vi rispondo "Perché Harry non riesce a esprimere quello che prova in questo momento per Louis, se non con una risata."


 
 

Mercoledì, 13 febbraio 2013
 
Il compleanno di Harry era passato ormai da quasi due settimane ma a Louis non importava, perciò continuava a trattarlo come se ogni giorno fosse la sua festa e il riccio non riusciva a capire il perché.
"Haz, Haz...svegliati." ecco come si svegliava Harry da due settimane, con la vocina dolce di Louis che lo incitava ad alzarsi da quel morbido e caldo letto dove erano abbracciati. "Ancora cinque minuti, Loulou." "Se stai qui ancora cinque minuti, ti sveglierai a mezzogiorno in punto." Harry a quella frase reagì d'impulso, alzandosi come una molla e Louis scoppiò in una fragorosa risata. Il ragazzo strinse gli occhi abbastanza incazzato per poi urlare un "Vaffanculo Tomlinson". In effetti non era mezzogiorno come aveva affermato l'altro, ma erano solo le nove e mezza.
"Scusami tesoro, ma non ti svegliavi! Comunque ti ho preparato la colazione: pancakes!" "Morirò avvelenato, me lo sento" affermò il riccio con fare teatrale "Sfotti poco Styles, intanto lo so che adori i miei pancakes!" "Si si, li adoro ma..." "Ma? Non li vuoi? Così mi offendi" "Scusa Lou...ma non mi sento molto bene, penso sia la pizza ai peperoni di ieri sera" affermò Harry dispiaciuto. Louis l'abbracciò affettuosamente "Tranquillo sweetie, non mi sono offeso. Li daremo ai ragazzi che sono giù" Harry annuì solamente, senza dire una parola. Louis lo fissò per un po’ facendo lentamente scomparire il suo sorriso capendo che c’era qualcosa che non andava. “Che succede piccolo? So che qualcosa non va, quindi non fare il finto tonto.” Disse il ragazzo “Perché mi stai trattando come se tutti i giorni fosse il mio compleanno? C’entra qualcosa con la discussione che hai avuto con i manager e di cui non hai ancora voluto dirmi niente?” disse Harry sottolineando quest’ultimo particolare. Louis rimase senza parole. Sapeva che il suo ragazzo non era uno stupido ma non avrebbe mai pensato che arrivasse a scoprire questo suo piccolo inganno che consisteva nel distrarlo e che, in realtà, serviva anche per distrarre lui. Ormai avrebbe dovuto dirglielo. Prese un lungo sospiro e iniziò a dire tutto quello che era successo nell’ultimo periodo “I manager hanno deciso che dovrò farmi vedere molto più tempo con Eleanor e non sono d’accordo e neanche lei visto che, miracolo divino, si è trovata un ragazzo reale. Nonostante le nostre proteste e a quelle di Paul, loro non hanno cambiato idea. Ma mi sono detto ‘Non è chissà cosa Lou, so che fa male a Harry ma potrai passare tutto il tempo che vuoi a casa con lui’. Ma subito dopo i miei pensieri sono stati infranti da una stupidissima e schifosissima frase” il ragazzo si fermò un attimo a fissare il suo fidanzato che aveva già gli occhi lucidi e si stava mordendo il labbro. Louis non avrebbe mai voluto continuare quel discorso che stava distruggendo entrambi, ma doveva farlo perché Harry, nonostante l’immenso dolore che stava provando, lo voleva sapere. “Mi hanno detto che uno dei due avrebbe dovuto trasferirsi in un’altra casa.” Sputò il ragazzo dagli occhi azzurri evitando il contatto visivo con il riccio e guardando la finestra alle sue spalle, da cui si poteva vedere la piscina di quella che sarebbe stata ancora per poco la loro casa.
Inutile dire che Harry aveva puntato le sue iridi verdi su Louis, incredulo di quello che aveva sentito. Iniziò a piangere e a singhiozzare “Gli hai detto che non l’avremmo mai fatto, vero Loulou? Gli hai detto che noi avremmo combattuto?” chiese speranzoso. “Certo che l’ho fatto” rispose Louis facendo tirare un sospiro di sollievo a Harry “ma loro mi hanno dato il contratto in mano e mi hanno detto di leggere alla fine. La scelta era tra farci separare o essere lasciati insieme ai ragazzi in mezzo a una strada.” Al riccio cadde il mondo addosso. Non era arrabbiato con Louis per la decisione, perché l’avrebbe presa anche lui se fosse stato al suo posto. Era incazzato con i manager che continuavano a voler nascondere al mondo la loro relazione.
Louis spostò lo sguardo dal muro agli occhi del suo ragazzo, aspettandosi di trovare due occhioni verdi pieni di lacrime, ma trovò tutt’altro. Vide due occhi di un verde spento, che una volta erano verde speranza ma che adesso hanno perso tutta quella speranza che era rimasta. Vide anche due occhi pieni di odio e di disprezzo, occhi lucidi che urlavano “salvami”.
Il liscio si avvicinò al riccio e lo abbracciò, cercando di trasmettergli tutto l’amore che provava nei suoi confronti e sperando che l’altro ricambiasse, cosa che fece subito. Harry trascinò Louis sul letto, si girò dalla parte che dava sulla finestra e si mise a fissare il cielo azzurro delle nove e mezza.
Louis si fece trascinare giù da Harry che, dopo essersi girato, abbracciò da dietro facendo delle piccole carezze sul suo petto e dando qualche leggero bacio sulla sua schiena nuda.
Passarono così la mattinata, a darsi forza l’un l’altro, cercando di superare tutto quello che continuava a distruggerli giorno per giorno.


 
 

Giovedì, 20 marzo 2014
 
Per Louis e Harry era il giorno delle pulizie di primavera e, come bravi fidanzatini, si scambiavano coccole e baci tra un lavoretto domestico e l’altro.
In questo momento i due ragazzi erano intenti a spolverare delle mensole e, essendo troppo alta per entrambi, il riccio teneva sulle spalle il suo ragazzo che spolverava con il suo spolverino rosa spargendo tutta la polvere sul viso di Harry che continuava a starnutire.
“Siamo un disastro con le pulizie Boo” disse ridendo il riccio “Non hai ancora visto come pulisce Zayn” rispose. “Zayn? Ma da quando pulisce?” e a questa affermazione scoppiarono a ridere.
Era un sacco che non erano così felici e che non ridevano così spensieratamente. Per la questione della casa avevano risolto tutto, ne avevano comprato un’altra che veniva usata qualche volta da Harry o da qualche suo amico, di cui Louis era, ovviamente, geloso.
“Visto che non abbiamo fatto colazione, ti va se faccio un caffè e qualche brioches?” chiese il riccio “Solo se le brioches sono alla marmellata” rispose il liscio. L’altro sbuffò roteando gli occhi e ridendo per la scena.
Harry va in corridoio, prende portafogli e cellulare e urla un “Io esco!” al suo ragazzo. “Honey, hai intenzione di uscire in pigiama?” chiese Louis ridendo. “Oops” disse ridendo il ragazzo “Hi!” rispose l’altro. Scoppiarono a ridere e si baciarono.
Sia Harry che Louis pensavano la stessa cosa: erano fortunati ad essersi incontrati.
“Ti amo.” Mormorò il ragazzo dagli occhi azzurri tra un bacio e l’altro “Non sai quanto ti amo io, amore” rispose il ragazzo dagli occhi verdi.


 
 

Sabato, 24 agosto 2019
 
Harry, Louis e Toby erano al parco a fare una passeggiata come ogni sabato mattina. Louis e Harry si erano felicemente sposati nel 2017 e avevano deciso di adottare un bambino qualche mese dopo il loro matrimonio. All’inizio doveva essere una femmina, ma quando hanno visto Toby se ne sono innamorati.
Il piccolo ha due anni e mezzo, ha i capelli castani chiari e lisci e gli occhi verdi, praticamente la copia di Harry e Lou.
E’ stato difficile per loro, ma alla fine ce l’hanno fatta. Nel 2016 hanno fatto coming out e Lou ne ha subito approfittato per fare la proposta ad Harry. La band è ancora al completo, anche se ognuno dei ragazzi ha una famiglia propria. Cantano ancora e sono al loro ottavo album.
Dopo il coming out molti fans hanno smesso di seguirli, non possiamo negarlo, ma loro non si sono fatti scoraggiare e sono ancora in cima alle classifiche di tutto il mondo con le loro canzoni.
“Papà, mi prendi il gelato?” chiese Toby a Harry “Certo tesoro, alla crema e cioccolato giusto?” il bambino annuì alla domanda del padre. “Io e Toby ti aspettiamo dai giochi. Sbrigati Honey.”
Quando il riccio arrivò da suo marito gli chiese dove fosse finito il bambino “E’ laggiù a giocare con quella bimba.” rispose “Il nostro piccolo fa conquiste.” "Allora digli di continuare più tardi a fare strage di cuori, mi si sta sciogliendo il gelato in mano” disse Harry. Louis spostò lo sguardo dal bambino a suo marito e scoppiò a ridere per la faccia assurda di quest’ultimo che stava cercando di non far sciogliere il gelato.
Fu il pomeriggio più bello che i due ragazzi passarono dopo anni di lotte.











Spazio autrice

Salve a tutti :) Premetto che questa os non è il massimo, ma non mi dispiaceva e così ho deciso di pubblicarla.
E' tipo da giugno che ce l'avevo ferma e ad ottobre è resuscitata lol
Spero solo che vi piaccia e se vi va potete lasciare una piccola recensione :)
Per chi leggeva la mia storia "Maia Devine" volevo dire che l'ho cancellata per due motivi:
1) non sapevo come continuarla
2) faceva schifo.
Detto questo, spero davvero che vi sia piaciuta o che vi abbia provocato anche una minuscola emozione hahah


psychoforstyles xx
   
 
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