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Autore: Alexis Potter    22/01/2005    11 recensioni
Allora...siccome i libri della saga di Shannara mi sono piaciuti molto e mi è piaciutp molto il personaggio di Wren Ohmsford ho deciso di scrivere questa one shot su di lei...spero vi piaccia, recensite vi prego!!! Mi farebbero molto piacere i vostri commenti!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La guerra era finita e Wren Elessedil si apprestava organizzare la vita del suo popolo nelle quattro terre. Era tutto perfetto, e lei lo sapeva, ma le mancava qualcosa…il ricordo di Gavilan la tormentava, se soltanto lei non avesse ricevuto lo scettro degli elfi da sua nonna lui non avrebbe desiderato rubarglielo e non sarebbe mai morto. Più e più volte Triss le aveva detto che era stato un errore del principe e non suo, che egli avrebbe dovuto rispettare la scelta della regina, ma qualsiasi cosa dicesse il capitano della guardia nazionale niente poteva cambiare il passato… La nuova regina degli elfi si era resa conto che Gavilan non era l’uomo che credeva e il sentimento che provava per lui era stato seppellito nel passato, come la perdita di Garth del resto. Un leggero bussare alla porta la fece voltare e diede l’ordine di entrare, appena vide Triss si sedette sulla poltrona di fronte al camino e lo salutò –Ciao…pensavo fosse successo qualcosa, invece sei solo tu!- l’elfo la fissò con uno sguardo strano e borbottò –Solo io certo…- poi si riprese e continuò in tono rispettoso –Mia signora…l’Alto consiglio mi ha chiesto di informarla che dovrebbe prendere marito al più presto…hanno detto che la regina deve lasciare degli eredi!- lei lo fissò, poi chiese –Che cosa hai Triss?- lui scosse la testa e rispose –Niente…può scegliere uno chiunque fra…fra i suoi pari…- lei scattò su –Non sposerò nessuno per obbligo, quando lo farò sarà per amore e non possono impormi di farlo adesso!- il capitano della guardia Nazionale la fissò esasperato, poi esordì –Senti Wren…che ti piaccia o meno dovrai sposarti e avere dei figli…stà a te scegliere con chi, oppure lasciare che scelgano loro…-lei sgranò gli occhi e ribatté –Ma ti sembra giusto? Credi sia giusto imporre a qualcuno di sposarsi? Mi meraviglio di te…- lui la interruppe –Queste sono le leggi degli elfi, una regina senza eredi non può arrivare lontano…basterebbe un attentato e si rischierebbe che il regno cada nel Caos…non è perché sei te, è perché non vogliono rischiare che la casata degli Elessedil si spenga!-. La ragazza abbassò lo sguardo e chiese –Vuoi che mi sposi con uno di loro Triss?- lui la fissò, poi rispose sincero –No…ma io sono solo un soldato e il mio parere non conta! Perché volete sapere cosa penso?- lei voltò lo sguardo e mormorò –Niente…te l’ho chiesto perché siamo amici…- lui abbassò lo sguardo tristemente, poi uscì dalla stanza. Wren si morse il labbro…bugiarda…era solo una bugiarda! Sapeva bene perché aveva rivolto quella domanda a Triss, voleva sapere cosa provava per lei, ma l’elfo non si lasciava mai sfuggire niente, oppure era realmente così, solo un amico che la proteggeva dai pericoli. Ormai per lei Triss non era più un amico, aveva iniziato a vederlo con occhi diversi e in poco tempo si era innamorata di lui e, se lui non l’amava non poteva obbligarlo a sposarla e non lo avrebbe fatto, a costo di perderlo. Lui era un uomo bello e attento, sveglio e sincero, e non l’avrebbe mai lasciata, di questo era certa. Chissà se l’Alto consiglio avrebbe accettato senza protestare la sua scelta se l’elfo in questione non era uno dell’Alto rango, chissà cosa avrebbero detto se avrebbe proposto Triss…no, lei non l’avrebbe mai fatto. Intanto Triss stava organizzando la protezione della regina per quella sera come era sua abitudine fare e pensava a quello che gli era stato detto…perché Wren gli aveva fatto quella domanda? Cosa avrebbe voluto sentirsi rispondere? Di certo non quello che lui provava in quel momento, sapendo che tutte le possibilità di ottenere il suo amore erano andate perdute…non poteva dirle semplicemente “Wren non voglio che sposi uno di loro perché io sono innamorato di te da tanto tempo e solo insieme potremmo essere felici!” risponderle così avrebbe significato perdere tutta la stima che lei nutriva per lui e probabilmente anche il suo lavoro, e non poteva rischiare di essere sostituito e mettere la vita della “sua” regina nelle mani di un elfo inesperto e irresponsabile! Sistemò tutto e andò a riposarsi, quella sera si sarebbe occupato personalmente di proteggerla. Appena giunse la sera la regina degli elfi si diresse in giardino e raggiunse l’Eterea, l’albero sacro, l’albero che proteggeva il divieto, l’albero che una volta era stata la sua antenata Amberle Elessedil, innamorata di Wil Ohmsford, e che adesso li proteggeva tutti da attacchi dei demoni. Si inginocchiò ai suoi piedi e mormorò confusa –Che devo fare Amberle?- non vedeva l’albero, ma la ragazza che era stata, colei che aveva sacrificato il suo amore per salvare il suo popolo e questa, dopo un po’ le rispose con dolcezza “L’amore, regina degli elfi, è la cosa più bella e terribile che possa capitare! Nel mio caso è stato terribile…rinunciare a lui e sapere che si sarebbe fatto una nuova vita con un’altra, con lei per di più…ma per te può essere diverso Wren…tu hai salvato il tuo popolo e sei viva, il resto della tua vita puoi ancora scriverlo da sola!” la ragazza, che non si aspettava una risposta, cercò di interrogarla su ciò che sapeva, ma questa non le rispose più, con un ramo le accarezzò il viso e la spinse nella notte, lasciandola intontita e confusa. Fra le ombra Triss osservò la scena, ma non si mosse, aspettò che la regina si muovesse, cosa che accadde dopo pochi minuti e la seguì, sempre silenziosamente, senza farsi notare. Wren si sedette sulla sponda del fiume, nei giardini della vita, immaginava, anche se non percepiva la sua presenza, che uno della guardia la seguisse, ma non le importava, ormai si era abituata a questo e comunque nessuno di loro si sarebbe avvicinato troppo a lei, per poter notare che alcune lacrime le stavano solcando il viso. Un sibilo la fece voltare e si asciugò in fretta gli occhi, salutando il gatto screziato –Stresa…cosa ci fai da queste parti?- questo emise un sibilo e rispose –Vedo come stai signora…Hsst! Hsst!- lei tornò a guardare il fiume e chiese ironica –E come dovrei stare? Sentiamo…- l’altro si sistemò meglio, accovacciandosi lì accanto, e rispose –Male! Hsst! Hsst! Hai parlato con l’elfo?- lei lo fissò per un po’, poi chiese ingenuamente –Di che stai parlando Stresa?- il gatto alzò gli occhi al cielo, esasperato. Triss, dietro un albero, ascoltava la conversazione interessato e sentì la risposta dell’animale –Con il capitano…con Triss…Hsst! Hsst! Gli hai detto cosa provi?- lei lo fissò sbigottita e cercò di parlare, ma lui la interruppe –E’ ovvio che ti…Hsst…sei innamorata di lui! E sarebbe ora che glielo dicessi…- la ragazza era avvampata e cercò di smentire –Ma cosa stai dicendo? Sei forse impazzito? Da dove ti vengono certe idee?- Stresa rise e parlò –Non sei brava a mentire! Hsst! Hsst! Non deve essere molto sveglio se ancora non l’ha…- l’altra lo interruppe secca –Triss è perfetto! Non offenderlo…- il gatto screziato la interruppe –Allora vedi che ho ragione? Non avresti reagito così se non fosse vero! Hsst! Hsst!- lei abbassò lo sguardo e ammise –Ok…hai vinto! E’ come dici te…ma non dirglielo, ti prego, lui non mi ricambia sicuramente e io non voglio che lui mi sposi solo perché deve, perché e l’uomo che ho scelto, voglio che mi ami e se non è così preferisco tenermi tutto dentro!- l’altro si apprestò ad andare via, ma le disse un’ultima cosa –Prendi tutto il coraggio che puoi, regina degli elfi, e corri a dirgli la verità! Hsst! Hsst!- e se ne andò silenziosamente, lasciandola a fissare davanti a sé senza sapere cosa fare. Dietro i cespugli Triss aveva ascoltato tutto, il suo cuore batteva all’impazzata, tanto che sembrava volergli saltare via dal petto. Lei aveva ammesso di amarlo, aveva ancora delle speranze, prese tutto il coraggio necessario e si fece avanti. Wren alzò la testa al sentire che qualcuno le arrivava alle spalle, chiuse gli occhi, conosceva quei passi leggeri e silenziosi, doveva essere il turno di guardia di Triss, ma perché le si avvicinava? Forse credeva che qualche cosa non andasse, non poteva avere sentito la sua conversazione con il gatto screziato, non avrebbe mai osato tanto. L’elfo le si sedette vicino e mormorò –Sono solo un soldato, però le voglio bene signora, e voglio che sia felice!- lei lo guardò, gli occhi lucidi pieni di disperazione e chiese ingenuamente, tendendo le mani affinché lui le stringesse –Fino a che punto mi vuoi bene capitano?- lui strinse forte le sue mani e la fissò con uno sguardo carico di sentimenti e rispose –Fino a che punto? Al punto più alto Wren…perché…vedi…io…ti…amo!- poi le lasciò le mai e abbassò lo sguardo, chiedendosi come gli era venuto in mente di esprimere i suoi sentimenti. Lei lo fissò, incapace di pensare, poi gli prese le mani e con voce carica di gioia repressa a fatica mormorò –Anche io Triss! Anche io ti amo…- successe in un attimo, il capitano l’attirò a sé e con estrema dolcezza posò le sue labbra su quelle della regina, un bacio dolce e casto che regalò loro forti emozioni. Lei si staccò e lo guardò –Posso chiederti una cosa?- lui annuì e lei proseguì –E’ un po’ che ci penso…tu mi hai detto che devo sposarmi, ma posso scegliere anche un soldato? Che né so…un capitano della guardia nazionale per esempio…- l’altro rise e la strinse a sé, poi le rispose –Spero proprio di sì mia regina, perché non ti lascerò ora che mi hai detto cosa provi per me!- lei lo allontanò e chiese scherzosa –E chi ti ha detto che parlavo di te?- lui la guardò con dolcezza e lei lo baciò di nuovo, perdendosi nel suo abbraccio. La mattina successiva Wren si diresse nelle sale dell’Alto consiglio e esordì sicura –Credo di poter scegliere l’uomo da sposare amici…siete d’accordo?- tutti i presenti annuirono e lei continuò –Allora ci tengo a informarvi che ho deciso…ma non l’ho scelto per il rango, ma perché lo amo, e, qualunque cosa voi decidiate, io sposerò lui! Volevate che mi sposassi, ma lo farò con l’uomo che ho scelto io…la persona che mi protegge da tempo! Triss, il capitano della guardia nazionale!- e dettò ciò tese una mano all’elfo che la prese timidamente, mentre nella sala si propagavano mormorii di disapprovazione, finchè Barsimonio Oridio si alzò in piedi e parlò –Mia regina…vostra nonna, la regina Ellenroh Elessedil sarebbe pienamente d’accordo con me nel darvi la benedizione dell’Alto consiglio! Per quanto Triss non appartenga al vostro rango ha dimostrato di valere più di molti vostri pari! Per vostra nonna era un altro figlio e sarebbe felice, ne sono sicuro, di vedervi insieme!- i due giovani si scambiarono uno sguardo e Triss, inaspettatamente, preso da una felicità incontenibile la baciò, davanti a tutto il consiglio, in tutta risposta lei gli passò le mani intorno al collo e l’elfo le fece fare una giravolta, stringendola a sé possessivamente. Barsimonio Oridio sorrise e applaudì, seguito da tutti gli altri membri del consiglio e sentenziò –Lunga vita ai sovrani degli elfi! Lunga vita a Triss e Wren Elessedil, re e regina degli elfi!- e tutti pronunciarono quelle parola, felici per l’amore che i due dimostravano di provare nei confronti dell’altro e della loro felicità. Felicità che non si estinse dopo il matrimonio, ma continuò fino alla loro morte. SPERO VI SIA PIACIUTA!!! CI TENGO A PRECISARE CHE NON SO SE WREN AMASSE VERAMENTE TRISS, MA L'IDEA MI E' PIACIUTA FIN DALL'INIZIO E VISTO CHE TERRY BROOKS LASCIA IN SOSPESO L'ARGOMENTO SONO STATA ISPIRATA A SCRIVERLA!!! VI PREGO RECENSITE!!!
   
 
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