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Autore: harrysbook    04/10/2014    0 recensioni
"Ti ringrazio per le notti in bianco passate a parlare, quando tutto era buio e l’unico rumore erano le nostre voci e lo schioccare dei baci.
Ti ringrazio d’esistere, di essere capitato nella mia vita nel momento in cui ne avevo bisogno.
Hai dato un per sempre ai miei giorni contati, e non riuscirò mai a ringraziarti abbastanza per questo."
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Caro amore mio,
è il quattro ottobre del 2014 e io mi trovo steso su una barella d’ospedale in un’autoambulanza che probabilmente sta correndo verso qualche sala operatoria.
La cosa brutta è che non so se dopo questo ti rivedrò, se chiuderò gli occhi o li aprirò trovandoti seduto su una di quelle scomode sedie accanto ai lettini di quelle stanze vuote, bianche, spoglie e impregnate di quella puzza di farmaci e quanto altro.
Non so se questa è l’ultima lettera che ti scrivo, non so nemmeno da dove sto prendendo la forza di dettare queste parole a Liam ma ora poco importa.
Forse ora sarai immerso nei tuoi sogni, tranquillo e non sarai a conoscenza che il tuo fidanzato sta lottando contro la vita e la morte, e non voglio che tu lo sappia.
È sera, proprio come la prima volta che ci siamo incontrati. Incontrare quei tuoi occhi verdissimi un po’ ha fatto male al mio unico polmone funzionante, il mio cuore perse dieci battiti alla vista di quei due smeraldi.
Non te l’ho mai detto ma mi sono innamorato di te dal primo momento.
All’inizio facevo di tutto per evitare che accadesse, ma era già successo ed era stato inevitabile.
Sai, amarti è stata la vittoria più belle tra mille sconfitte.
Mi hai dato la forza di andare avanti, di non mollare, di alzarmi ogni giorno con il sorriso e la mia solita ironia perché sapevo che tu saresti stato il protagonista di un altro giorno che sicuramente avresti reso fantastico.
Tu sei fantastico, migliori tutto, anche le cose bruttissime.
Hai reso migliore la mia vita che sembrava non avere un senso.
Mi hai fatto sentire speciale, mi hai donato mille emozioni.
Il tuo sorriso ha reso speciale qualsiasi cosa.
I sabato sera passati davanti ad una pizza con la tua o la mia famiglia, a ridere e scherzare.
I film visti e rivisti decine di volte, perché così mi andava, e tu dovevi subirti i soliti centoventi minuti che avevi sopportato anche la settimana prima.
La tua guida spericolata che mi spaventava a morte e mi faceva restare ancorato al sedile, facendomi urlare a volte.
La tua risata che riecheggiava, bellissima e pura, la mia canzone preferita.
Le tue stronzate, le tue figure di merda.
Il tuo rossore sulle guance, gli occhi grandi e sgranati, i ricci scompigliati che cerchi di tenere a bada in qualsiasi modo.
Tutto di te è fantastico.
Tu sei fantastico, rendi bellissimo tutto ciò che ti circonda, le giornate dei tuoi cari.
Mi sento un po’ stupido, sento il petto che mi brucia e le macchine frenare bruscamente.
La sirena continua ad avvertire tutti che un povero idiota ha bisogno di medici, dottori, macchine strane, fili, siringhe, fasciature.
Quando avrai tra le mani questa lettera, so che non riuscirai a non piangere, ma ti scongiuro di sorridere, perché è di quello che ho vissuto.
Il tuo sorriso mi rendeva vivo.
Mi faceva uno strano effetto, un formicolio all’altezza dello stomaco.
Il nostro viaggio a Venezia, la nostra prima volta, la seconda e anche la terza.
Il tuo corpo semplicemente perfetto.
Il tuo respiro caldo e i tuoi baci soffici su di me.
I tuoi gemiti e il modo in cui ti muovevi sotto di me.
La tua schiena inarcata e i ricci abbandonati sul cuscino.
Entrare in te era come tornare a casa dopo un viaggio lunghissimo.
Accogliente e giusto.
Perché così mi sentivo, al posto giusto, nel momento giusto.
Niente era sbagliato.
Io ero in te, tu sotto di me.
Tu eri mio e io ero tuo.
Non avevamo né un inizio, né una fine.
Ti chiedo scusa per i pomeriggi passati nelle sale d’aspetto per colpa mia, quando so che avresti preferito stare incollato al televisore a giocare a GTA V.
Ti chiedo scusa per le lacrime, per i progetti andati male, per le gite annullate, per i kilometri che hai macinato a furia di andare avanti e indietro.
Ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me, per le belle giornate, per i sorrisi, per l’allegria.
Ti ringrazio per l’amore, l’affetto, gli abbracci, i baci e le carezze.
Ti ringrazio per le notti in bianco passate a parlare, quando tutto era buio e l’unico rumore erano le nostre voci e lo schioccare dei baci.
Ti ringrazio d’esistere, di essere capitato nella mia vita nel momento in cui ne avevo bisogno.
Hai dato un per sempre ai miei giorni contati, e non riuscirò mai a ringraziarti abbastanza per questo.
Okay, Harry Edward Styles?



 
Harry lesse le parole trattenendo il respiro.
Liam lo pregò di leggere il contenuto della busta solo una volta da solo e il riccio così fece.
Non sapeva nulla, ma capì subito.
Harry era steso sull’erba del prato dove si incontrarono la prima volta lui e Louis, lasciava cadere le lacrime salate e calde, ma sorrideva. Le stelle dominavano il cielo, rendendo l’atmosfera da mozzare il fiato.
“Okay, Louis William Tomlinson”
  
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