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Autore: Julia_Phantomhive    04/10/2014    2 recensioni
[B-Daman Crossfire]
[Trad.: Amore Infantile]
Lei ama le novità della città, i centri commerciali e i B-daman.
Lui ama i misteri, i luoghi sconosciuti e i B-daman.
Loro hanno degli amici che li ascoltano e fanno di tutto per aiutarli, ma se Riki e Sumi sono convinti che essere amici di infanzia impedisca loro di stare insieme, allora chi li può aiutare se non una festa per il compleanno del figlio del migliore amico di lui?
Una nuova storia dedicata all'amore innocente, complicato e infantile!
Perché sì, anche da adulti non riuscirebbero ad esprimersi.
-Quasi- Spin Off della serie Crossfire in Love.
Bye and Kiss
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Riki Ryugasaki, Samuru Shigami, Sumi Inaba
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Childish Love
1. Lei
 
Nel tranquillo quartiere Ovest, una ragazza mora, dagli occhi azzurri come il cielo e con un sorriso sulle labbra, vagava alla ricerca del parco. Ormai disperata, chiedeva a un bambino delle informazioni: - Scusami, mi sai dire dove si trova il parco? Ehm.. credo di essermi persa. -
Il bambino, con un sorriso gigante, alzava il suo b-daman e la sfidava: - Ti ci porto se giochi contro di me! Sei Inaba Sumi, vero? La promotrice dei b-daman! -
Erano anni da quando la ragazza faceva ufficialmente parte della WBMA e lavorava per loro come promotrice nelle pubblicità e manifesti. La sua figura era ormai famosa nel mondo B-daman. Sumi, non potendo rifiutare, tirava fuori dalla sua borsa Rabbit, che la salutava e invitava il bambino a mantenere la promessa.
Il parco era vasto e vi erano molti spazi in cui giocare sia a b-daman sia sport, perciò rimaneva sempre sorpresa per l'organizzazione ben fatta. Il bambino, che si era presentato con il nome di Kuroko, possedeva un Berga e presto era in competizione per l'ultimo blocco di Breakbomber. Kuroko era così carino, ce la metteva tutta: ogni volta che lanciava un colpo forte, era spinto all'indietro dalla rimandata, ma subito si rialzava con un musetto sporco che si puliva con la manica della maglietta. Per un attimo, Sumi intravedeva l'espressione di Riki sorridente.
Si era paralizzata nel rivederlo, anche solo per un attimo, le era sembrato di averlo di nuovo vicino. Tratteneva il fiato, quando stava per urlare il suo nome, però Kuroko la risvegliava con grida di vittoria.
Si era distratta e lui aveva vinto. Sorrideva. Era giusto così.
- Grazie mille signorina! - ringraziava Kuroko.
- Tutto bene, Sumi? Cosa è successo? - chiedeva Rabbit preoccupata.
La mora scuoteva il capo e rispondeva: - Niente. - rivolgendosi poi al bambino, urlava - Grazie Kuroko-kun! -
Il piccolo salutava e se ne andava correndo.
Sumi cercava una panchina e si sedeva. Sospirava, portando lo sguardo verso il cielo: le nuvole vagavano libere, il sole splendeva, nessuna minaccia in vista, nessun pericolo imminente. Tutto tranquillo. Passava una nuvola a forma di b-daman, sembrava Dracyan, e Sumi provava nostalgia. Quelle nuvole erano libere, libere di viaggiare come Riki.
Quanto le mancava Riki. Erano mesi che non lo vedeva: lui era un archeologo, come desiderava essere fin da quando lo conosceva, e ora lei non era più al suo fianco.
Era stata lei a fargli conoscere i B-daman, gli era stata accanto da sempre, anche per lo scambio culturale, che alla ricerca di misteri nelle rovine. Ora però era diverso, perché aveva un partner. Non solo Dracyan, ma anche Samuru andava con lui. Immagini di ricordi si sovrapponevano nella sua mente e la voce famigliare di un bambino che correva a perdi fiato la risvegliava: - Zia Sumi!! -
Si sedeva composta e accoglieva a braccia aperte il piccolo: - Josh! - lo abbracciava forte. A seguito, appariva anche Jules con calma e un sorriso stampato sulla faccia - Jules, ciao! -
La mora salutava: - Sumi, che piacere rivederti! Scusa il ritardo, Josh non si svegliava. -
- Colpa mia! - si scusava il piccolo.
- Quanto sei cresciuto, tesoro mio! - complimentava Sumi, notando la somiglianza sempre più ravvicinata al padre, a parte gli occhioni e il sorriso che erano indubbiamente parte della madre - Hai portato Dravise? Vogliamo giocare? -
Josh annuiva entusiasta. Le piaceva giocare con lui poiché era un valido avversario, tutte le mosse e le tecniche segrete per migliorare le prestazioni del proprio b-daman e quindi anche le proprie, gliele aveva insegnate Samuru in persona. Giocava senza risparmiare colpi. Per Sumi e Rabbit era una sfida ogni giorno.
Alla fine del tradizionale saluto tra b-shot, Jules invitava l'amica e il figlio a fare merenda, così da poter chiacchierare in pace e in tranquillità: - Allora, come va Sumi? Ti vedo ogni giorno in televisione, sembra quasi di averti sempre vicina! - rideva con semplicità - Di sicuro, anche Riki e Samuru lo penserebbero. - aggiungeva prendendosi un sorso di thé.
Alla mora si rattristava il volto. Sentire il nome del blu le faceva venire sempre più nostalgia.
- Va tutto bene, grazie. E a te? Come va con il bambino? - provava a sviare il discorso.
- Oh benissimo, è un bambino dolcissimo, non fa altro che riempire le mie giornate di divertimento come il padre anni fa. Sono davvero felice - sorrideva timida.
Sumi commentava: - E' tutto suo padre, di certo non potrai dire il contrario. - accarezzava la chioma mora del piccolo che mangiava una fetta di torta.
Volendo rispondere, ma non riuscendoci perché avesse della torta in bocca, Dravise parlava al posto suo: - Samuru sarebbe felice di sapere questo, anche se talvolta compara Josh a Jules. -
- Cosa? - chiedeva ironicamente Sumi, mentre l'amica già ridacchiava.
Questa volta era Josh a parlare, ingoiando il boccone: - Papà dice che assomiglio alla mamma e che lei è la persona più bella del mondo. Papà anche se lontano, dice sempre che ci vuole tanto bene e che tornerà sempre da noi! -
Era innocente, carino e gentile, che Sumi gli sorrideva.
- Anche zio Riki che cena con noi ogni volta che torna papà, dice che siamo fortunati ad avere un papà così! Zio Riki gioca molto con me e Dravise, quando papà sta con la mamma. -
- Davvero? - aveva un sorriso un po' malinconico e Jules lo notava.
- Josh, perché non invitiamo la zia Sumi a casa? - interveniva la madre - Saremo felici di ospitarti, Sumi. -
Subito la mora declinava imbarazzata: - No! Non vorrei mai disturbare tanto! -
Jules scuoteva la testa. - Nessun disturbo. Tra un po' è il compleanno di Josh e comunque eri già invitata, perché quindi farti fare un altro viaggio quando puoi star benissimo con noi? Vero, Josh? - si rivolgeva al bambino per convincere la zia Sumi ad accettare con la sua espressione da eterno bambino.
Sentita alle strette, non poteva far a meno di accettare: - V-va bene, solo per stavolta. - sospirava rassegnata, mentre il piccolo Shigami esultava dalla gioia.
 
Casa Shigami era grande ma modesta: l'ultima volta che era venuta a trovare l'amica, Sumi si ricordava perfettamente ogni singola stanza, da quella di Samuru e Jules a quella del piccolo Josh da neonato, ma ora cambiata con un lettone e vari campi b-daman. Il salotto era ben arredato: presentava due divani e una poltrona, destinata sicuramente al capo famiglia, mentre il televisore era di fronte e scaffali pieni di libri e foto rendevano il soggiorno più confortevole.
La cucina, regno di Jules, era un po' incasinata, ma subito la padrona di casa rispondeva alla sua domanda non espressa con una torta panna e fragola nascosta nel frigo. Prima di uscire aveva preparato il dolce, e non essendosi accorta dell'orario non aveva avuto tempo di sistemare col fatto che doveva ancora svegliare Josh.
Erano in cucina, mentre il piccolo b-shot era con il suo partner e Rabbit.
- Scusa per il disordine - stava iniziando a pulire - Faccio subito. Intanto un caffè? Una fetta di torta? Bicchiere d'acqua? Sono davvero senza speranza.. mi chiedo ancora perché Samuru volesse sposarmi subito! - rideva imbarazzata.
- Non è ovvio? - rispondeva Sumi senza cattiveria - Perché ti amava e ti ama ancora. E' evidente anche nelle parole che usa quando parla con Josh: Samuru tornerà sempre da voi. Voleva dimostrarti, sposandoti, che sarebbe sempre tornato da te, perché tu eri un motivo per cui tornare. Ora c'è anche Josh e mostra quanto tenga a te, non volendoti lasciar da sola, dandoti ragione per cui sperare che lui torni sempre da voi. - si riprendeva dal suo discorso all'improvviso - Ah! Scusa, non volevo... io.. non so cosa mi sia preso, Jules! Mi dispiace! -
Sumi era seduta che guardava rossa in viso i suoi piedi, quando la mora si era avvicinata e, lei che era in piedi, le appoggiava una mano sulla sua chioma. L'amica alzava lo sguardo immediatamente e l'espressione sorridente la comprendeva tale da rassicurarsi.
- Sei gentile a pensare questo, Sumi. Davvero grazie. Di certo, Samuru ha fatto tutto questo e sono felice che anche tu pensi che siamo una famiglia unita. - Sumi si buttava d'istinto ad abbracciare il bacino di Jules - Wooh! S-Sumi cosa..? Tutto bene? E' da prima che ti trovo strana. E' successo qualcosa? -
- Sei così matura! Gentile! Comprensiva! Posso capire perché Samuru ti abbia sposato! Io invece..! - non sapeva come continuare, quando Josh era apparso all'improvviso dalla porta.
- Zia Sumi tutto bene?! -
- Ah, Josh. - chiamava la madre - Va tutto bene, zia Sumi voleva un abbraccio, vuoi venire tu a darglielo? -
Il piccolo Shigami si era affrettato ad abbracciare la ragazza che commossa, ricambiava con calde lacrime, giustificandosi per gratitudine. Josh le asciugava le lacrime e poi, dopo un sorriso deciso di Sumi, convinto che stesse bene, lasciava la zia alle cure della madre.
Andato via, Jules riprendeva: - Sumi, cosa è successo? -
- Mi manca Riki, mi manca tanto. Quando torna, ci incontriamo brevemente e mi parla sempre e solo di scavi - raccontava la mora ancora un po' triste - Poi anche di te e Samuru, di Josh, Dracyan e i misteri incontrati. Non si è mai interessato a me.. - piagnucolava mentre si mangiava la fetta di torta offerta.
- Non puoi però esserne sicura - incominciava Jules pacata - Hai mai provato a chiederglielo? Conosciamo tutti Riki: è svampito, ingenuo, ma è un tipo determinato e sappiamo che ha degli obiettivi precisi perciò non si fa distrarre, ma questo non significa che tu non sia uno dei suoi interessi. Non credi? - sospirava - Ora non piangere, perché questa sera torna Samuru, e qui in casa Shigami si sorride sempre per un ritorno! -
- Cosa?! Pensavo che sarebbero tornati più tardi! - si era impanicata, non si aspettava di rivedere Riki così presto, quindi nervosa e agitata stava per svignarsela.
Jules la calmava all'istante: - Ferma. Non è detto che venga anche Riki. E' vero che molto spesso cena da noi, ma non sempre. Samuru mi ha solo inviato un messaggio per avvertirmi, perciò perché tu non fai lo stesso? Perché non gli chiedi se torna oggi e vuole magari incontrarti? Sei sempre stata tu a invitarlo perché non farlo ora? -
Era arrossita. - Perché prima non ne ero consapevole. Sono sempre stata bene con lui, non avrei mai immaginato che mi sarei innamorata di lui. E' un mio amico d’infanzia e siamo sempre stati insieme e non ho mai pensato che lui avrebbe veramente seguito il suo istinto, pensavo che sarebbe stato così per sempre: io e lui, lui ed io insieme, in qualsiasi avventura. Ora, però, è tutto cambiato. -
- Non pensi che anche lui voglia proteggere qualcuno? - suggeriva Jules - Perché credi che abbia scelto Samuru? Siccome si fida, sa che non si deve preoccupare di lui, Riki ha scelto Samuru proprio per queste ragioni. Il loro lavoro è pericoloso, lo sappiamo io, tu, Samuru e Riki stesso. Samuru sa cavarsela. Non sai quanto io speri ogni giorno che lui torni incolume, che torni. Mi basta che torni. Anche se mi fido di lui -
Un po' impaurita, Sumi chiedeva: - Q-qual è il punto, Jules? -
- Se tu fossi con lui, con Riki, non saresti in pericolo? -
- Ma anche lui..! - la interrompeva.
- Riki è cresciuto, è responsabile e sa quali sono i pericoli del mestiere, ma ama i misteri che lo portano all'avventura, lui si è preparato per questa vita. Vero? Tu c'eri, quando si allenava, quando faceva di tutto per sottoporre se stesso a interminabili ed estenuanti esercizi di sopravvivenza. - la abbracciava forte per confortarla - Sumi, ti posso dire solo che Riki ha pregato Samuru per averlo come partner. Lo so perché io c'ero. Ho pianto, ma sapevo anche che comunque Samuru amava quel lavoro che lo avvicinava al padre, e non quello che gli era stato offerto dalla WMBA come consigliere come aveva fatto Gennosuke. Capisci? Apparentemente sembra che lo faccia per se stesso, ma Samuru non è egoista. Lo fa per Riki, perché anche Riki vuole proteggere qualcuno cui vuole bene. Ti prego Sumi, cerca di capire: devi avere fiducia in lui. Ok? -
Sumi era confusa. Jules sapeva qualcosa che lei ignorava, ma anche l'amica era piuttosto scossa e non voleva interferire. Josh chiamava la madre che subito lo raggiungeva scusandosi.
La mora andava al bagno e si dava una rinfrescata al viso, usciva per una boccata d'aria nel giardino di casa e si sedeva sull'altalena legata al grande albero. Lì ricordava le giornate felici che passava dai neo sposati Shigami e con Riki, quando ancora non c'era Josh. Dove tutti si rilassavano spensierati perché incominciava l'estate e tutto sembrava solo un sogno: su quell'altalena sedeva Samuru con Jules sulle ginocchia, lei e Riki sulla tovaglia per picnic che avevano organizzato per far visita nella nuova casa.
Sembravano così lontani quei ricordi che assalivano la mente di Sumi, mentre si faceva cullare dal movimento dell'altalena; il sole tramontava e l'aria si faceva sempre più fredda, quando ripensando alla conversazione con Jules, si domandava: - Riki vuole proteggere qualcuno? ...Chi? -
- Sumi? -
La ragazza si riscattava e subito scendeva, quando notava che era stato Samuru a chiamarla e lo salutava diligente a mo' di militare: - Buonasera Samuru! -
Lo Shigami appoggiava l'attrezzatura a terra e chiedeva: - Cosa ci fai qui? - dopo qualche secondo, senza nemmeno che rispondesse, continuava - Immagino che sia stata Jules, mi sbaglio? - la corvina scuoteva la testa - D'accordo. Allora rimarrai da noi fino al compleanno di Josh. Te ne sono grato. -
- N-non è niente di che, davvero! - Sumi coglieva quella gentilezza che all'inizio era riservata a Jules, ed era felice che dopo la sua conoscenza, non fosse più così freddo e riservato come si ricordasse - Quanti anni compie? -
- Quattro. - rimasti in silenzio, Samuru si avvicinava alla porta e chiedeva - Vuoi rimanere ancora un po' fuori o entri? -
- Rimango ancora un po', grazie. Vi raggiungo subito. Non vorrei disturbare i festeggiamenti per il tuo ritorno. - si scusava Sumi un po' arrossita. Voleva chiedere di Riki, ma non aveva il coraggio di sostenere lo sguardo del corvino.
Samuru annuiva ed entrava annunciando: - Sono a casa! -
Subito un rumore di passi arrivava e si sentivano le voci contente di Jules e Josh che davano il bentornato al ragazzo; dopo qualche istante rientrava e raggiungeva una Jules tutta su di giri in cucina.
- Sumi! Che fine avevi fatto? Ah stasera viene a farci visita il mio fratellino. Ti ricordi Takeru? Beh ha incrociato Samuru e allora vuole rivedere il nipotino dopo tanto tempo! -
- E' una rimpatriata di parenti, mi sento di troppo, non sarebbe meglio se tornas-
- No! Sumi, stai tranquilla, è una cena come altre, perciò ti prego rimani, farà piacere a Josh soprattuto e un piatto in più, un piatto in meno, non è un problema. Davvero, resta. - quasi supplicava la Shigami.
Ormai convinta e per non fare un dispiacere a Jules, decideva di restare. - Va bene, grazie infinite. Allora ti aiuto a cucinare - e così si era affiancata a lei e l'aiutava come meglio poteva.
- Sai.. - incominciava Jules - Samuru mi ha detto che Riki è rimasto al sito, ma che verrà sicuramente alla festa, perciò per questa volta sei salva, Sumi! -
Sumi rideva spensierata. - Hai ragione! Non sono ancora pronta per rivederlo, però mi chiedo ancora come tu faccia ancora a sapere tutte quelle cose sul conto di Riki... per fortuna che ero io la sua migliore amica d’infanzia. -
- Oh cara Sumi, anche i maschi parlano tra loro! -.

Nota d'Autrice
Ciao a tutti! Ok grazie a Fireblast e al ritorno di Riki, l'ispirazione è tornata! Cosa vi avevo detto? Finché non torna Riki, non vi siete persi niente. Lo so, Samuru già appare dal primo episodio, però Samuru è Samuru, e lo ammetto, salterei gli episodi in cui non appare. Sinceramente, preferisco Riki a Kamon. Pensavo che Riki fosse un po' stupido, ma con Kamon hanno superato i limiti. Vi giuro, non avrei seguito Fireblast se non ci fossero Samuru e Riki. E anche gli altri.. in pratica un po' i personaggi della prima serie! ^^"
(Commento all'ultimo episodio tramesso su K2: Owww.. Riki ancora si fida di Novu, che cucciolo :3)
D'accordo, spero che anche questa fic sia di vostro gradimento e sempre, sempre, grazie a chi leggerà e recensirà! Al prossimo capitolo!
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive 

 
  
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