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Autore: The Sorrow    04/10/2014    1 recensioni
Fuoco, fuoco ovunque. L'intero quartiere si era trasformato in una polveriera pronta a scoppiare in qualsiasi momento.
Genere: Drammatico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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GOB



When they kick at your front door
How you gonna come?
With your hands on your head
Or on the trigger of your gun

When the law break in
How you gonna go?
Shot down on the pavement
Or waiting on death row





Fuoco, fuoco ovunque. L'intero quartiere si era trasformato in una polveriera pronta a scoppiare in qualsiasi momento. Le divise blu marciavano, con il petto gonfio di potere, l'animo corrotto ed imbrattato di nero e il manganello pronto a dispensare falsa giustizia. Abbattevano le porte in nome della legge. Usavano le manette per arrestare finti criminali. Il pezzo di piombo volava via dalle loro armi; voleva scappare, nascondersi, trovare un luogo migliore dove passare il resto della sua misera esistenza.
E dove poteva andare se non dentro ad un cranio?
Le divise blu erano belle, bellissime. Chi aveva una divisa blu poteva fare di tutto, era libero come una rondine in primavera. Perché loro avevano un ruolo, un occupazione, un compito cruciale che gli era stato assegnato dalle persone con l'istruzione alta. E non potevano disubbidire, proprio no. Non era possibile, non era giusto, non era corretto.
Le divise blu lasciavano la burocrazia ai burocrati, la filosofia ai filosofi e la politica ai politici. Ma Brixton era di loro proprietà. E nessuno poteva permettersi di dire il contrario.
I disordini li creavano e li distruggevano a loro piacimento, dipende da come girava il sole e da come ingrassavano le loro tasche. Le porte venivano abbattute, le mani venivano legate, le preghiere venivano controllate.
Nessun urlo poteva vivere a Brixton, veniva subito represso. Non sarebbe stato utile lasciarlo girare libero per le strade a far venire strane idee alle persone. Nessun funerale per questi urli ma solo una sepoltura veloce ed uno sputo in faccia.
Le divise blu dominavano Brixton.




"Ivan, muoviti. Non possiamo farci beccare".

"Hai mai sentito una canzone punk, Joe?".

"Ma che stai dicendo? Forza, sbrigati".

"Arrivo. Ma tu dovresti ascoltare di più la musica del mondo".

"Vai al diavolo".



You can crush us
You can bruise us
But you'll have to answer to
Oh, the guns of Brixton



Era un ragazzo sveglio, Ivan. Già, proprio un ragazzo sveglio. Che cosa avesse fatto di male per finire in quel tugurio nessuno lo sa. Ci era nato e basta. Amava quelle strade, quel sole, quell'aria inconfondibile. Ma non era quello il suo posto. Almeno secondo l'opinione delle divise blu.
Ivan non amava stare fermo. Era una cosa che lo irritava, gli dava fastidio. Perché evitare un muretto con calma quando puoi scavalcarlo? Perché non fare le pernacchie alla legge quando quest'ultima si circonda di idioti? Qualcosa stava cambiando e Ivan lo sapeva. Per questo correva come un matto, ignorando gli strilli di Joe. Voleva essere lui l'artefice di quel cambiamento. E lo sarebbe stato, accidenti, lo sarebbe stato. Aveva tutto quello che la gente aveva sempre chiesto: un cervello funzionante, delle gambe agili e svelte e tanta voglia di fare. Forse gli mancava un po' di buonsenso ma per quello c'era Joe: la sua spalla, il suo braccio destro, la sua coscienza abbastanza pulita. Una coppia esplosiva, un fuoco che non smetteva mai di ardere nemmeno sotto la pioggia.
Ivan aveva un piano. Un piano assurdo, sconclusionato e folle ma pur sempre un piano. E l'avrebbe messo in atto quel giorno stesso.



"Allora? Ci siamo?".

"Quasi, devo solo collegare questi fili".

"Ivan, tra poco arriveranno".

"Non ti preoccupare, è tutto sotto controllo. Ancora un minuto".




All'improvviso qualcosa era cambiato nell'aria. Si sentiva un'atmosfera nuova, più libera, più pacifica. Le note galleggiavano, trasmettendo un messaggio di libertà.
Ivan aveva preso la pistola di Brixton. E aveva sparato.
Le piazze si riempirono di gente, cantavano tutti. Anche chi non era nato sotto il sole di Brixton.
Joe sospirò.

"Ci siamo riusciti".

"Questo è solo l'inizio, Joe. È solo l'inizio" commentò Ivan.



The money fells good
And your life you like it well
But surely your time will come
As in Heaven as in Hell



Abbatterono la sua porta alle cinque del pomeriggio, senza alcun preavviso. Trovarono Ivan e Joe intenti a festeggiare.
Le divise blu non potevano sopportarlo.
Le divise blu dominavano.
Le divise blu dovevano sopprimere ogni urlo.
E riempire le loro tasche.

La musica durò per poche ore. Poi il silenzio.
L'odore di sangue inquinava l'aria.
Le pistole di Brixton erano mute.


You can crush us
You can bruise us
But you'll have to answer to
Oh, the guns of Brixton















Il testo in corsivo è tratto dalla canzone "The Guns of Brixton" dei Clash, contenuta nell'album "London Calling"(1979)











  
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