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Autore: JacksonLife    05/10/2014    1 recensioni
Alex, il mio nome detto da lui suonava come qualcosa di magnifico,sempre, tutto quello che diceva era stupendo, ogni sua singola parola,ogni suo sguardo. Non era molto bravo nel farsi capire dalle persone, ma alla fine erano loro troppo stupide per capire lui,la cosa più stupenda mai esistita.
Questa è la mia storia, e voglio raccontarvela per farvi provare almeno una briciola di quello che provavo io stando con lui, e per farvi conoscere chi è realmente Michael Joseph Jackson nel suo "io" più profondo.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tatiana Thumbtzen, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta, Triangolo
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La mia è una di quelle storie che non ti aspetteresti mai di sentire,  io e lui a volte eramo opposti l’uno all’altra, a volte cosi uguali. Il fatto è che c’è sempre stato un legame cosi forte, cosi potente. 

La nostra storia pubblica? No no, non poteva esserlo,  io non ero ne sua moglie ne la sua ragazza,come ho detto c’era qualcosa di così potente che ci teneva uniti, come una calamita.Quando poteva e non era stanco passavamo ore insieme o al telefono. Era cosi bello vederci, lui non poteva uscire come una persona normale, non poteva uscire a prendere un gelato, cenare fuori senza che paparazzi, giornalisti e fans lo assalissero.

Quando penso a lui, rivedo noi due sul divano di casa sua con 2-3 coperte mentre fuori diluviava io e Michael bevevamo cioccolata calda con dei marshmallow e guardavamo i cartoni animati della disney, quelli che adorava, perché si, amavo vederlo felice. Ridevamo cosi tanto, Dio, il suo sorriso… quando la notte chiudo gli occhi, lo rivedo, rivedo lui che sorride, e non c’è cosa più bella del suo sorriso. Per me era essenziale esserci quando stava male, perché sapevo che oltre me, sua madre e liz non poteva fidarsi di nessun altro.

A volte mi chiamava piangendo, e quando eravamo lontani e stava cosi io mi sentivo così impotente perché non potevo aiutarlo davvero. Magari quando non si faceva sentire per qualche giorno e stava chiuso in casa sua andavo io li, perché sapevo che non voleva uscire.
Ma ho capito una cosa davvero importante: non esisterà mai un’altra persona come lui. Unico in tutto, una leggenda, il padre migliore del mondo, un angelo innocente e puro, un adulto con l’anima di un bambino.

E mi manca ogni giorno. Ogni giorno passato senza di lui è cosi vuoto, ma apprezzo la vita perché è una delle cose che mi ha insegnato, forse la più importante. 
   
 
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