Quella notte mi svegliai di soprassalto, aprii gli occhi e attorno a me, il buio. 

Allungai la mano per chiamare Niall

"Niall" dissi con un filo di voce 

"Amore, che c'è?" Sentii dire 

"La luce" 

"Si, aspetta" disse allungandosi verso la piccola bajour, e accendendo la luce.

Feci dei respiri profondi, ero sudata. 

Chiusi occhi e cercati di calmarmi.

"Amore è tutto ok" disse il biondo baciandomi 

"Sai che non devi spegnere la luce Niall" 

"Dormivi" si giustificò

Scoppiai a piangere, c'era un motivo per cui io avevo così tremendamente paura del buio, solo che il biondo non lo conosceva. 

Mi abbracciò forte cercando di calmarmi.

"Perché hai così paura del buio?"

Mi guardò dritto negli occhi, erano bellissimi, così azzurri, così limpidi, così sinceri. Abbassai lo sguardo.

"Sai che puoi fidarti di me" 

"La mia è una storia complicata" affermai velocemente, cercando di sviare il discorso 

"Io ho tutto il tempo del mondo per ascoltarla" lo guardai, era lì che aspettava me. Mi fidavo di lui, solo che non trovavo mai le parole per parlargliene. 

"Avevo 3 anni quando i miei divorziarono, non ricordo il momento esatto in cui accadde, io ricordo solo che a un certo punto non vivevo più con mio papà, lui se ne andò di casa e lo vedevo solo ogni tanto, quando ne aveva il tempo. Mia mamma cadde in depressione, perse il lavoro, a casa non avevamo quasi più nulla, avevamo dovuto vendere tutto. Una sera ci tolsero anche la luce, ma io ero piccola, avevo poco più di 4 anni e odiavo stare al buio, chiamai mia mamma e lei era ubriaca, uscii di casa e se ne andò chissà dove, quella sera mi ha lasciata sola, al buio. Ho pianto tutta la notte, avevo paura, ricordo di essermi sentita solamente persa, avevo bisogno della mia mamma. Da quel momento ho un problema con il buio..." Mi fermai un attimo e respirai

"Amore.. Io" disse Niall, lo bloccai e continuai a parlare

"All'età di 7 anni sono finita in una casa famiglia, mi avevano tolto a mia madre, mio padre non si trovava più e io non avevo nessuno oltre a loro. Era un posto orribile, una specie di galera. Avevo chiesto alle suore una piccola luce, per la notte, ma non me la diedero, mi dissero che dovevo smetterla di fare la bambina. Ma come potevo smettere? Io ero una bambina. Mi costrinsero a dormire con la luce spenta, i letti erano scomodi, e tutto sembrava puzzare di  un odore che non so spiegare. Rimasi lì 5 anni. A 12 anni scappai, non volevo stare li. Non sapevo dove andare, ero sola. Non ricordavo neanche dove si trovava casa mia, perché ero troppo piccola l'ultima volta che c'ero stata. Così andai in una piccola chiesa che si trovava da quelle parti, era notte e non c'era nessuno. Mi addormentai fra quelle panche e pensai che quel posto non era male, e almeno c'era la luce. 

Comunque li poi il parrocco della chiesa si prese cura di me per qualche giorno, era buono. Poi mi fece affidare a Rose e Rob, quelli che tu conosci come i miei genitori. E in effetti lo sono davvero. Sono la mia famiglia, mi hanno accolto come una figlia e ovviamente per me non è stato assolutamente facile, ma loro mi hanno aiutata, ho superato quasi tutti i miei problemi, ma il buio no, il buio lo odio, mi ricorda quella notte a casa, da sola. Mi ricorda tutte quelle notti passate nel buio più totale in una stanza che puzza. Il buio mi rende fragile. Avrei voluto raccontarti tutto prima ma non ne avevo la forza"

Niall mi guardò e mi sorrise comprensivo 

"Sono felice tu mi abbia raccontato la tua storia. Sara, quello che hai passato ti ha resa la donna più forte che conosco. Se hai paura del buio terremo mille luci accese, e se un giorno te la sentirai potremmo provare a dormire al buio e io giuro che ti stringerò a me tutta la notte. Ora ti proteggo io amore"

"Facciamolo ora" 

"Cosa?"

"Dormiamo al buio, abbracciati"

Mi sorrise e mi baciò, ci sdraiammo e mi strinse a se, poi allungò un braccio e spense la luce. 

Mi strinsi ancora più forte a lui e respirai il suo odore.