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Autore: Kiritsubo83    06/10/2014    13 recensioni
Tratto dal primo capitolo (tre righe che spiegano molto XD):
Sei sempre stata una racchia senza possibilità di redenzione, su di te, la fiaba del brutto anatroccolo non ha mai avuto nessuna possibilità di essere applicata. Non importa se al mondo c’è di peggio, i fatti parlano chiaro: tu sei l’anticristo della ragazza ideale!
Genere: Commedia, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Armin, Castiel, Dolcetta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 5

Concerto



 
Mad Hatter: Non credo di aver capito bene… Cos’ha fatto Castiel? O__o’
Alice in Wonderland: Non ho intenzione di ripeterlo nuovamente, Armin…
Mad Hatter: “Lo psicopatico ha immesso i suoi microbi nel mio organismo! >__<”
                       -Alice in Wonderland, Oggi 00.42
Alice in Wonderland: E non citarmi, dannazione… è imbarazzante! è__é
Mad Hatter: Imbarazzante?! Ma se non ho nemmeno capito di cosa stai parlando!
Alice in Wonderland: Non fare il finto tonto. Ero così contenta per il tuo regalo. *__* (a proposito, grazie mille, davvero, è la cosa più bella che mi abbiano mai regalato <3), e poi… Poi… TT___TT non mi ci far pensare…
Mad Hatter: Molly non potresti essere un tantino meno enigmatica? Non riesco davvero a capire a cosa ti riferisci… Comunque, te l’avevo detto che mi sarei fatto perdonare, ero certo che ti sarebbe piaciuto da matti ;-)
Alice in Wonderland: Sto parlando di germi Armin! Germi! Capisci?
(Ti sarò debitrice a vita, ormai pensavo che non sarei mai più riuscita a riaverlo tra le mani)
Mad Hatter: -__-‘ continuo a non capire… Ti ha iniettato un siero che ti trasformerà in uno zombie, o ti ha semplicemente starnutito in faccia? Visto che mi sei debitrice fammi il favore di sputare il rospo.
(Spero vivamente nel siero zombie, sai che figata *__* cioè, mi spiacerebbe per te, ma poter vedere uno zombie in carne putrefatta ed ossa sarebbe il massimo!)
Alice in Wonderland: Ma quale zombie?! Mi ha… Non riesco a scriverlo ç_ç
Mad Hatter: A volte non ti capisco proprio, ma non avevate stipulato una sorta di patto d’alleanza!? Che ti avrà mai potuto fare di così indicibile? Ti ha baciata X°°°D
Alice in Wonderland: ………
Mad Hatter: Molly? <.<
Alice in Wonderland: ………
Mad Hatter: No… Vuoi dire che ho sparato una cosa a caso e ci ho preso? Buhahahahahahahahahahaha mi fa male la pancia dal ridere X°°°°°°°°°°°°°°°D sto piangendo…
Alice in Wonderland: Ma che razza di amico sei?! Ti odio!
Mad Hatter: Dai, non ti arrabbiare *3*
E’ stata un’esperienza così terrificante?
Alice in Wonderland: Non è questo il punto…
Mad Hatter: Allora vuol dire che ti è piaciuto XD
Alice in Wonderland: Arrrrrg è___é smettila di prendermi in giro!
Mad Hatter: Non resisto alla tentazione :3
Alice in Wonderland: Basta! Cambiamo discorso o avrò gli incubi 'sta notte!
Mad Hatter: D’accordo non insisto…
Alice in Wonderland: Bravo, quando vuoi sai essere un buon amico ^^
Mad Hatter: Già… Comunque, era da un po’ che volevo chiederti una cosa…
Alice in Wonderland: Spara
Mad Hatter: Non è che ti piace Castiel, per caso?
Alice in Wonderland: Preparati ad una morte lenta e dolorosa! Nessun libro ti potrà salvare 'sta volta!
Mad Hatter: Potrei sempre chiedere a Castiel di baciarti ancora! Sono sicuro che la scamperei in questo modo XD
Alice in Wonderland: Fuck!!!
 
                      

Sono passati diversi giorni da quando Castiel ti ha baciata; non capisci perché l’abbia fatto, visto che quelli come lui non hanno nulla a che vedere con te. In realtà, a parte Armin, non hai mai conosciuto nessuno che ci tenesse a diventare tuo amico, ciò nonostante hai sempre vissuto benissimo.
Il tuo rapporto con la cosa è nato comunque contro il tuo volere, per una serie di circostanze a cui non hai potuto opporre resistenza. Persino il giorno e la notte vantano una maggiore affinità di voi due.
In nessuna favola hai mai letto di un principe che sposa un rospo, non che Castiel possa essere paragonato ad un principe, forse Lysandre, ma di sicuro non è un essere verdastro ricoperto di escrescenze. Sei tu ad aggiudicarti la parte dell’anfibio. Un anfibio che, purtroppo o per fortuna, non si trasforma in principessa. Nel tuo caso è una fortuna, perché sei un rospo a cui piaceva la sua esistenza. Le principesse ti sono sempre sembrate piuttosto noiose, a dirla tutta. Ci sguazzavi a meraviglia nella tua palude, ma Castiel ha deciso di raderla al suolo.
“I rospi vivono nelle paludi? Forse mi confondo con Shrek…”
Metti un attimo da parte lo psicopatico con la parrucca rossa, perché le riflessioni profonde non sono il tuo forte. La tua mente tende a divagare già normalmente, figuriamoci quando hai in testa cose a cui non vorresti pensare.
Non esiste una coppia peggio assortita di voi due, lo sai benissimo, eppure, le parole di Ambra sono riuscite a ferirti. Come sempre le tue emozioni non sono trapelate, ma sei rimasta scossa nel constatare che quello che le usciva dalla bocca ti urtava realmente.
 
-Ma ti sei vista? Sei ridicola!- ti dice quella che nella tua mente hai ormai soprannominato Cervello Fino. Stupida Barbie ti sembrava fin troppo banale. Infondo, Barbie non è per nulla scema: possiede camper, auto di lusso, case sontuose, miriadi di accessori e vestiti che il suo ricco e bel fidanzato Ken le compra senza batter ciglio. Non ti riferisci a Kentin ovviamente, lui  è più una sorta di “Grimilde” che chiede in continuazione al suo specchio: “Chi è il più bello del reame?”. Se prima lo trovavi  irritante, dopo il suo cambiamento dovuto alla permanenza in accademia militare è diventato anche peggio.
Mentre fissi il vuoto in silenzio, fingendo di ascoltare Ambra, lei continua senza sosta ad insultarti. Ci sei abituata, quindi ti ritrovi a fare un sudoku che gentilmente qualcuno ha disegnato con un indelebile su un armadietto alle sue spalle, firmandosi con lo pseudonimo di “Enigmista”. Conosci bene l’Enigmista, non di persona, ma ti capita spesso di trovare indovinelli o giochini assurdi sulle pareti del bagno, sui banchi, persino in stazione o, come in questo caso, su un armadietto dietro la silhouette di Cervello Fino.
-Sei talmente cozza che non ti prenderebbero nemmeno per fare il mostro in un film horror!- continua lei.
“Bella idea”, smetti per un attimo di risolvere il sudoku, ritrovandoti a fantasticare sul fatto che non ti sarebbe dispiaciuto interpretare “Gollumne “Il signore dei procioni”. Anche se è un fantasy non ha importanza, dubiti che Ambra capisca la differenza tra i due generi. Probabilmente, vedere nani, elfi, orchi e altre creature simile, le farebbe credere di trovarsi davanti ad un film dell’orrore.
-Devi smetterla di stare incollata a Castiel!-
Per la prima volta da quando la conosci, ti ritrovi ad ascoltare quello che dice. Non vorresti, ma stacchi nuovamente gli occhi dal sudoku e la guardi; peccato, eri quasi riuscita a finirlo.
-Pensi che solo perché siete compagni di classe lui sia interessato a te? Di sicuro si vergogna a farsi vedere vicino ad uno sgorbio del genere!- dice alle sue due amichette, indicandoti.
La fissi ancora ma senza fiatare, la tua espressione impassibile, come sempre, la fa irritare. A dire il vero, anche tu ti senti piuttosto agitata, non capisci perché le sue parole stiano riuscendo a ferirti.
-Secondo me è pure ritardata, oltre che inguardabile!- ridacchia insieme alle sue compari.
Cominci a chiederti perché la cosa ti tocchi a tal punto da farti contorcere lo stomaco ed aumentare il battito cardiaco, ma non riesci a darti una risposta.
-E’ inutile parlare con questa!- ti guarda con disprezzo, -Stagli lontana, tu e lui non fate parte dello stesso mondo! Una come te non ha il diritto di stargli accanto! Lo capisci?!-
Guardi la sua mano che si appoggia sulla tua spalla per tirarti uno spintone, ti sembra quasi di vivere una scena a rallentatore, finisci per indietreggiare di un passo e, mentre rialzi lo sguardo, noti Castiel a qualche metro di distanza che vi sta fissando. Ti sembra quasi che voglia intervenire, non vuoi che succeda, hai paura che dia ragione ad Ambra, e senti quasi mancarti il respiro.
Il tuo viso sarà anche impassibile, ma dentro ti si agita un mare in tempesta, apri bocca rispondendo per la prima volta a Cervello Fino.
-Quindi tu e Castiel fate parte dello stesso mondo?- più che risponderle le porgi un'innocente domanda.
-E’ naturale, stupida idiota!-
-Per cui anche noi due non apparteniamo allo stesso mondo, poiché tu fai parte del mondo di Castiel, ma io non faccio parte del vostro.-
-Era quasi meglio quando stavi zitta! E’ logico che le persone belle stiano con i loro simili, io e Castiel siamo come due metà dello stesso mondo, ci completiamo l’un l’altra, ma forse sei troppo ripugnante per capirlo!-
-Hai ragione, non capisco perché tu stia qui ad invadere il mio mondo con le tue cazzate, quando potresti congiungerti con l’altra metà del tuo mondo che si trova proprio dietro di te!-
Cervello Fino ti guarda sconcertata, probabilmente non ha capito nemmeno quello che le hai detto, si gira scuotendo il capo, poi la vedi irrigidirsi e bloccarsi. Le sue amiche tengono la bocca spalancata ed hanno smesso di ridere da un bel pezzo.
Castiel la guarda con un sopracciglio alzato e le braccia incrociate, il suo sguardo è inequivocabile. Dice: “Avvicinati pure al mio mondo se desideri che ti stacchi tutti e quattro gli arti”.
La faccia di Ambra assume strane sfumature di colore: dal rosso al bordeaux, fino a tingersi quasi di viola. Puoi vedere i suoi occhi diventare lucidi, e la vergogna invadere ogni anfratto del suo essere. Abbassa la testa, -Me la pagherai- bisbiglia, per poi andarsene infuriata ed umiliata, ma sculettando con stile.
Quel giorno te la sei cavata, hai finalmente dato ad Ambra quello che si meritava, anche se non te ne fregava renderle pan per focaccia, perché ti è sempre stata indifferente come persona; le sue parole fino ad allora non ti avevano mai toccata. Ma dopo quello che è successo con Castiel, non puoi fare a meno di pensarci.
Sai che Cervello Fino ha ragione, basta guardarti allo specchio, anzi, non ne hai nemmeno bisogno, sai bene che non potresti mai piacere realmente a qualcuno. È questo che ti fa infuriare, pensavi che la tua relazione con la cosa si avvicinasse al rapporto che hai con Armin. Ti sbagliavi: Armin non ti farebbe mai del male!
Nonostante il suo caratteraccio, sai che Castiel potrebbe avere tutte le ragazze che vuole, proprio per questo ti senti presa in giro.
Non sei alta e slanciata, sei piatta come un ferro da stiro, hai le gambe storte, i tuoi capelli hanno vita propria e non stanno mai al loro posto. Inoltre, hai il sedere grosso e delle lentiggini odiose in faccia, sai essere acida come poche persone e non sei per niente simpatica. Ti rendi sempre più conto che, probabilmente, Castiel ti ha solo fatto uno scherzo di pessimo gusto.
Eppure non ti sono mai interessati i ragazzi. Certo, sei dotata anche tu di occhi, quindi riesci a notare quando un individuo di genere maschile ha tutte le cose al posto giusto. Il fatto è che,  probabilmente, gli unici uomini per cui tu sia mai riuscita a prenderti una vera e propria cotta sono gli eroi dei libri che leggi.  E Castiel sarà anche un bel ragazzo, ma è lontano dall’essere un valoroso guerriero elfico o roba del genere, le orecchie a punta non gli starebbero nemmeno bene, ne sei certa!
Sei disorientata, spaventata, confusa. La cosa non ti piace per niente. Non ti sei mai sentita così. Non vuoi sentirti così.
Ti guardi allo specchio disgustata, non hai mai cercato di apparire carina, non sei carina, non sei nemmeno minimamente passabile, eppure lui ti ha baciata.
Hai sentito la sua bocca morbida sulla tua, il suo respiro sulla tua pelle, hai schiuso le labbra per la sorpresa, lasciando che quel bacio diventasse più profondo.
Ti copri la faccia con le mani, ti vergogni, sei brutta fuori, brutta dentro; per lui è stato solo un gioco, uno scherzo meschino.
Non ha nemmeno cercato di parlarti o di riappacificarsi con te, tu l’hai snobbato e lui ha seguito il tuo esempio, come prima dell’incidente della carta pesta, quando non esistevate l’una per l’altro.
Ti dai un ultimo sguardo allo specchio, sai che non piangerai, perché sei abituata a queste cose; hai promesso ad Armin che saresti andata con lui a quella dannata festa a scuola. Non importa se la cosa sarà su quel palco a suonare, non ti importa se avrà gli occhi di tutti puntati addosso, se una bella ragazza riuscirà a rimorchiarlo e lui ti passerà accanto con lei al suo fianco senza nemmeno vederti. No, non ti importa!
Arrivi a scuola e ci metti un po’ prima di riuscire a trovare Armin.
-Sei proprio carina sta sera- ti dice con un sorriso, un sorriso che saprebbe sciogliere qualsiasi ragazza sulla faccia della terra, ma non te. Ok, forse solo un pochino.
-Piantala- sbuffi, mettendo il muso.
Si abbassa per baciarti la fronte, come farebbe una mamma che saluta sua figlia all’entrata dell’asilo. Ti pulisci con il dorso della mano.
-Quanto sei sdolcinato!- dici, facendo finta di essere irritata. In realtà è già riuscito a strapparti un sorriso.
-So quanto apprezzi questo mio lato!- ti fa l’occhiolino.
Ridete entrambi, quel ragazzo, in qualche modo, riesce sempre a farti sentire meglio. Alzi lo sguardo verso di lui.
-Grazie.- sussurri, senza capire se sia riuscito a sentirti, visto il casino che c’è in palestra.
Ti chiedi perché sia stata organizzata una festa di fine anno un mese prima della fine effettiva della scuola, senza contare che c’è poco da festeggiare, visto che smantelleranno la tua oasi. Ora non potrai nemmeno fare finta di frequentare i corsi estivi per poi nasconderti in biblioteca a leggere. Il tuo umore torna ad essere nero, ti incupisci di più nel pensare che la preside abbia trovato i fondi per questa stupida festa, ma non per salvare la biblioteca.
“Dannata vecchiaccia!”
Sta volta Armin non ti salverà dalla valanga di depressione che ti ha appena investito. Gli rivolgi uno sguardo afflitto, così ti afferra entrambe le guance tra il pollice e l’indice, tirandone le estremità per farti sorridere forzatamente.
-Ahi! Sei impazzito?!- grugnisci, strofinandoti le guance rosse per la torchiatura appena subita dalle sue dita.
-Se preferisci posso usare una lama per inciderti sulle guance un bel sorriso- ti rivolge un’espressione degna di Jack Nicholson nel film Shining.

Lo guardi perplessa per un istante, poi, dalla tua bocca esce una risata fragorosa. Ti sbagliavi, Armin è riuscito nuovamente a tirarti su il morale, persino dicendo una cosa tanto stupida e lugubre. Ti scompiglia i capelli e ti prende per mano trascinandoti tra la folla. Ti sembra strano che, proprio lui, voglia andare sotto il palco per sentire la musica. Ti chiedi da quando abbiano iniziato a piacergli questo genere di cose. Per quello che ne sai, le feste e la ressa non fanno parte dei suoi interessi. Un dubbio ti assale, ma non fai in tempo a rifletterci su, che la band torna sul palco.
Sì, sei arrivata appositamente in ritardo, infondo cosa te ne frega di sentire suonare quel cretino!
I ragazzi riprendono il concerto dopo aver fatto una pausa, Lysandre annuncia che la prossima canzone sarà cantata da Castiel, poi afferra una chitarra lasciando il microfono all’amico che sistema l’asta alla sua altezza.
Non sapevi che Lys sapesse suonare uno strumento: che poi sia un basso, una chitarra, o un ukulele, per te non fa alcuna differenza, tanto non ci capisci niente. Non ti aspettavi nemmeno che la cosa sapesse cantare; auspichi dal profondo che stoni e faccia una figuraccia.
-Spero che, dopo questo, qualcuno riesca finalmente ad aprire gli occhi!- dice al microfono Castiel, prima di iniziare a suonare. Una frase che ha poco senso, ma non hai intenzione di rimanere ad ascoltare una canzone che probabilmente ha scritto per fare colpo su qualche ragazza.
Senti le urla del pubblico: chi invoca il nome di Lysandre, chi quello del batterista o del bassista; non sapevi nemmeno i loro nomi fino ad un’istante fa, anzi, te li sei già dimenticati a dire il vero. Stranamente, i commenti e le urla che senti bruciare come marchi a fuoco sulla pelle, sono quelli rivolti a Castiel, ti chiedi il perché, ma non sai darti una risposta, anzi, la risposta è palese ma non l’accetti.
Lo sai già che è popolare.
“Sbruffone da due soldi!”
Lo sai già che un sacco di ragazze gli corrono dietro.
“Pallone gonfiato!”
Sai anche che non ha un così brutto carattere come vuol far credere.
“Stupido decerebrato!”
E’ bello, lo è ancora di più su quel dannato palco.
“Maledetto idiota!”
Vorresti andartene, ma rimani lì a guardarlo.
 

VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=Gaxttkt4Mlg
 

Sei rimasta impietrita a fissare Castiel per tutta la durata della canzone, ovviamente nessuno ha minimamente sospettato che la “Molly” in questione fossi tu, nessuno potrebbero mai pensare che uno dei ragazzi più popolari del liceo abbia avuto il coraggio di baciare la ragazza più sfigata dell’intero istituto. La cosa non è alla tua portata e, comunque, la maggior parte delle persone che ti conosce anche solo di vista è convinta che il tuo nome sia davvero troll!
La canzone finisce, l’intera scuola urla e strepita, Castiel ti fissa e si passa il dorso della mano sulla fronte per asciugarsi il sudore. Le tue gambe si muovono da sole, ti fai largo tra la gente e scappi.
Ti chiedi su cosa dovresti aprire gli occhi, perché a te è sembrato solo che abbia ripetuto alcune frasi che vi siete scambiati quel maledetto giorno e… Cavolo! Ha praticamente detto davanti a tutti che ti ha baciata. Arrossisci per la prima volta nella tua vita, o almeno, non ricordi che ti sia mai successo.
Esci dalla porta della palestra, ritrovandoti nel cortile praticamente deserto, appoggi il palmo della mano contro un albero e abbassi il capo fissando il terreno sotto ai tuoi piedi.

 
Kiss, Kiss Molly’s lips
Kiss, Kiss Molly’s lips
Kiss, Kiss Molly’s lips
Kiss, Kiss Molly’s lips
 
Ti viene il vomito per tutte le volte che ha ripetuto quella frase, più ti arrovelli il cervello, e meno capisci come una persona del genere possa cantare davanti a tutta la scuola un simile ritornello. Non che Castiel ti sia mai sembrato vagamente interessato ad essere il “re” del liceo al pari della cara Cervello Fino. Ma hai sempre pensato che le persone popolari non volessero compromettere la loro fama mischiandosi a nerd, stramboidi, o sfigati di vario tipo. Tu fai sicuramente parte di tutte e tre le categorie, anche se non ti senti tale, perché ti piace dedicare tempo alle tue passioni, ti piace saper usare il cervello e non essere una totale cretina.
Hai sempre avuto un autocontrollo invidiabile, ma per colpa sua sei cambiata. Inizi a farti pena da sola, e questo ti disgusta.
Ti sei sempre andata bene per quello che eri, ti accettavi ed eri fiera di essere così. Ora, invece, ti ritrovi a farti complessi sul tuo aspetto esteriore, non vai più bene, sei troppo poco, solo perché improvvisamente lui ti sembra tanto… No, tanto non è la parola giusta, importante è quella a cui avresti dovuto pensare.
Le tue riflessioni vengono bloccate dal tocco di una mano calda che si appoggia sulla tua spalla.
-Pensi di non parlarmi ancora per molto, dopo tutto questo?-
Scatti in avanti come se uno scorpione ti avesse morso, così facendo sei almeno sicura di aver stabilito una distanza di sicurezza tra te e la cosa. Non riesci nemmeno a girarti, Castiel è addirittura sceso dal palco per seguirti, ma senti provenire ancora dei suoni dalla palestra: probabilmente Lysandre sta improvvisando.
-Potresti almeno avere la decenza di guardarmi in faccia, quando ti parlo!-
Scuoti la testa vistosamente in senso di diniego, non vuoi che ti veda, non vuoi che veda il tuo viso, con un espressione che probabilmente nemmeno tu sapevi di poter assumere.
Senti il suo petto appoggiarsi alla tua schiena, sussulti, ti accorgi di aver calcolato davvero male quella distanza. Ora non ti senti più al sicuro. Ti chiedi perché, quando serve, nelle vicinanze non ci sia mai un drago pronto ad incenerirti: ti sarebbe utile, visto che ti senti terribilmente fuori posto in quella situazione.
-Qual è il problema Molly? Invece di continuare a scappare potresti dirmi chiaramente che non sono il tuo tipo!-
-Mi chiedo cosa ti passi per la testa. Perché proprio io? Pensavo fossimo amici ormai!-
-Mi spiace, ma io non voglio essere tuo amico…- te lo dice con lo stesso tono di voce che avrebbe nel leggere la lista della spesa.
Vorresti girarti e tirargli un pugno in mezzo agli occhi, ma non vuoi che ti legga in faccia che ci sei rimasta male. Sì, ti fa male.
Serri i pugni, reciti mentalmente un mantra per cercare di mantenere la calma, ma ripetere a raffica la frase: “Crepa maledetto idiota” non serve a farti stare meglio.
-Allora che vuoi ancora?- ribatti in maniera altrettanto inespressiva, perché, se a lui non importa nulla del vostro pseudo rapporto, a te frega ancora meno.
Ti allontani ancora una volta da lui, ti sembra quasi di giocare al gioco dell’oca: è nuovamente il tuo turno, tiri il dado e avanzi di due caselle, sfortunatamente per te, anche a Castiel è appena uscito un due. Te lo ritrovi nuovamente addosso, le sue braccia ti cingono le spalle, contrai i muscoli ma rimani ferma. Non è più il tuo nemico, ma ha detto chiaramente di non voler essere nemmeno tuo amico.
“Allora cosa siamo?”
Non capisci.
-Se non sei un mio amico perché mi abbracci? Non ti vergogni a farti vedere in giro con una come me?- vomiti le parole senza riuscire a trattenerle, perché ormai quel pensiero ti gira in testa da troppo.
-Finalmente l’hai detto. Era questo che ti preoccupava tanto? Sei davvero stupida! Ma, d’altronde, ne ero già al corrente.-
-Perché non vai a fare bungee jumping senza elastico!?- esordisci, seccata per le sue affermazioni.
Con una mano ti accarezza i capelli, poi ti stringe in un abbraccio più forte ed appoggia il mento sulla tua testa.
-Sei proprio un tappo!-
-Non ascolti mai quando ti dò un buon consiglio, vero? Sparisci Castiel!-
Odi quando continua a parlare ignorando quello che gli dici, e purtroppo sai che continuerà su quella strada.
-Mi verrà il mal di schiena ogni volta che dovrò baciarti…-
Per poco non ti schizza il cuore fuori dalla bocca, una vampata di calore ti investe come una secchiata di acqua bollente.
-C… Cosa sei, un vecchio? Comunque non ti devi preoccupare, io non ho alcuna voglia di farmi baciare da te!-
-Io credo di sì invece.-
-Stai delirando!-
-Ne sei convinta?-
-Mai stata più certa di qualcosa nella mia vita!-
-Ma se sei cotta di me…-
-Tsk.-
-Non mi importa se non vuoi, ti bacerò ancora.-
Nonostante l’ultima dichiarazione di Castiel sembri quasi quella di uno maniaco squilibrato, ti senti più rilassata, come se ti avessero liberata da un grosso masso che ti premeva sul cuore. Ovviamente, sai che ha detto quella frase solo perché è consapevole di quello che provi, ed i battiti che hanno preso a martellarti violentemente nel petto e che non sai come fermare, ne sono la prova.
-Perché mai dovresti farlo?- sussurri titubante.
Se fosse stato davvero uno scherzo, con molta probabilità Castiel non ti starebbe abbracciando in mezzo al cortile, rischiando di essere visto da chiunque, e, soprattutto, non avrebbe cantato quella canzone.
-Perché?- chiedi nuovamente incitandolo a rispondere. Ti innervosisce quando ci mette tanto, sai che lo fa apposta.
-Perché sei un troll!-
-Ma che risposta è?!- ribatti stizzita.
Castiel ti fa girare verso di lui, abbassi lo sguardo ma ti alza il mento verso l’alto, riportando i vostri occhi a guardarsi.
-Allora sarà perché mi piaci…-
Ti viene quasi da sorridere. Ti viene da sorridere nello stesso modo in cui hai gioito per il regalo di Armin, anzi, di più. Molto di più.
-… anche se sei una cozza!- aggiunge.
La tua espressione appagata si trasforma in una smorfia d’ira, apri la bocca per controbattere, ma ti ritrovi le sue labbra sulla tue.
Stavolta chiudi gli occhi e ti lasci andare, non sai bene a cosa stai andando incontro, e forse domani troverai un nuovo pretesto per tornare ad odiare il tuo ex nemico.
Si stacca per un attimo dalle tue labbra, ti accarezza il viso e tu rimani impietrita a fissarlo.
Le tue lentiggini scompaiono sotto il colore paonazzo della tua faccia, vorresti sprofondare nel terreno, e vista la tua altezza basterebbe davvero poco.
Vedi la porta anti panico della palestra aprirsi, una ragazza bionda con indosso un vestito che le mette in risalto il bel fisico esce, guardandosi intorno alla ricerca di qualcosa o qualcuno.
Sgrani gli occhi quando ti accorgi che è Ambra. Avresti avuto la stessa reazione con chiunque ti avesse vista tra le braccia di Castiel, insomma, qualsiasi persona nel vedere una scena simile avrebbe pensato ad uno sbaglio: Castiel ha probabilmente perso la vista! E’ inciampato e si è aggrappato a lei per non cadere. Sta facendo un fioretto in cambio di una chitarra nuova! E’ una scommessa con la quale vincerà tanti di quei soldi da poter vivere di rendita per il resto della sua vita!
Il volto sconvolto di Cervello Fino ti fa reagire d’istinto: cerchi di svincolarti dall’abbraccio del tuo partner. Castiel non ti lascia andare, per lui la presenza di Ambra non è un elemento molto significativo, non solo non la degna di uno sguardo, ma continua a guardarti negli occhi.
-Non hai ancora capito che neppure se ci fosse l’intera scuola a guardarci me ne importerebbe qualcosa? Non voglio più essere solo un tuo amico!-
Castiel distoglie per un attimo lo sguardo da te, si morde un labbro e scuote lievemente la testa, come se si stesse dando dell’idiota per la frase appena detta. Non sai come sei riuscita a capirlo, ma pensi che ci sia lo zampino di Lysandre in quelle parole. Se non fossi tu la protagonista di quell’assurda vicenda, probabilmente, gli staresti già ridendo in faccia.
Ti blocchi, il tuo sguardo vaga posandosi su imprecisati punti del cortile, solo per non guardare direttamente negli occhi Castiel, un paio di volte si ferma anche su Ambra che è rimasta pietrificata a fissarvi come fosse una statua di sale, forse nella speranza di svegliarsi da quell’incubo.
-Mmmmlh…- è l’unico suono che riesci ad emettere.
Castiel ride, un po’ per la figuraccia che ha appena fatto, un po’ per il tuo assurdo verso, poi torna a guardarti serio, affonda le sue dita nei tuoi capelli e ti bacia ancora.
Ti sembra tutto un po’ strano, ma una cosa è certa, non dubiterai mai più di te stessa, nemmeno se dovessi scoprire che quello che stai vivendo è davvero uno scherzo della cosa. Insomma, dopotutto è piuttosto piacevole come scherzo. Che importa se non sei Miss Mondo, a lui piaci così, te l’ha dimostrato e te lo sta ribadendo ora.
Un urlo agghiacciante sgorga dall’ugola di Cervello Fino, vorresti ridere, ma preferisci goderti il bacio di Castiel.
 
Fine.



Angoluzzo mio: Ho come l’impressione che questo angoluzzo sarà più lungo del solito, questo perché ho sempre un mucchio di cose inutili da dire (dai, cerco di farla breve XD).
Ok, la storia è finita (finalmente), che dire, non ricordo nemmeno quale fosse l’idea originale, so solo che l’ultimo pezzo mi ha dato dei seri problemi. Potrei continuare a cambiarlo all’infinito, non mi soddisfa per nulla! Anche mentre sto scrivendo queste parole, ho come l’impressione che prima di pubblicarlo lo cambierò nuovamente.
Ma lasciamo stare...
Passiamo al video: Mi scuso se fa schifo o se sembrerà avere poco senso, in effetti avrei voluto descrivere vagamente il momento del bacio tra Castiel e Molly (in modo scherzoso, ovviamente).
Ma non avevo voglia di disegnare, non ho mai tempo e sono sempre stanca. La metà dei disegni ripassati a trattopen li ho fatti in macchina durante la pausa pranzo, questo vi dovrebbe già far capire molto ç_ç
Colpo di genio: non avendo tempo e voglia di disegnare le mani di Molly che scartano un regalo, ho fatto delle foto... A volte mi stupisco della mia astuzia u.u (purtroppo non avevo carta regalo con unicorni che vomitano arcobaleno ;__;)
Vabbè, prendetelo per quello che è: una cacata XD
Passiamo ai ringraziamente: Mialex1 grazie davvero per tutto, sei stata fantastica e mooolto paziente XD
Grazie anche a voi che avete commentato: ina6882, Mozzafiato Mahoney, gaiatnt00, Lilith Lawliet, cisqua92, RandomWriter, Chico Chan, DidiMahomie.
Ovviamente ringrazio anche i lettori silenziosi *w*

Ok, è finita... Ma sentirete ancora parlare di me Muhahahahaha (sì, è una minaccia u.u)
A presto.

-Kiri-



P.s: qualcuno sa dirmi perchè mi ha saltato il capitolo 4 ed è passato direttamente al 5:
1: molly
2: castiel
3: tregua
5: labbra
6: concerto
Perchè non ha segnato 4 invece che 5?
Come risolvo?
  
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