Un nuovo posto da visitare. Una nuova città. Vie straniere. Castelli, ponti, musei da vedere. Treni e fermate della metro da trovare. Gente che corre affannata, persone che camminano tranquillamente. Strade larghe, strade strette.
Cielo grigio poi il sole, il vento della sera che travolge la nuca. Italiani che sono in ogni dove, francesi, tedeschi, mezzo mondo concentrato in quel posto.
E tu cammini con la tua macchina fotografica in mano. Cammini e cammini senza fermarti se non per immortalare qualcosa che ti ha colpito e che non deve per forza essere famoso e importante. Un murales nascosto dietro a un palazzo. Un artista di strada che gioca con le bolle di sapone. Lo scoiattolo curioso che si avvicina. Poi riprendi a camminare.
Niente cuffie nelle orecchie, ti giungono i suoni del traffico e di delle lingue parlate da coloro che ti affiancano. cammini e non pensi a niente. A niente di niente.
Cammini, cammini e guardi e osservi, immortali ma nessun pensiero ti nuoce. Senti vuoto, senti nulla ma non ti dispiace perchè è bello il silenzio che ti sta creando il viaggiare. Pace e forse un po' di malinconia traspare dal tuo viso perchè subito chi ti conosce chiede se c'è qualcosa che non va.
Ma in quel momento non c'è niente che non vada se non il silenzio a cui non sei abituata perchè a casa è un continuo pensare e ripensare con la voglia di cancellare. Ma li in quel posto nuovo no. Che sia Londra, Vienna, Berlino, Tokyo è indifferente.
Tu cammini e basta. Non fai altro. Non riesci a fare altro.
Ed è bello quel silenzio che solo un posto estraneo può darti. E quando torni a casa lo cerchi nelle piccole cose ma non riesci.
Ci provi e non riesci. Quindi aspetti quel momento in cui ti troverai in un nuovo posto, in una nuova città, in nuove vie da percorrere e osservare. Aspetti quel momento solo per riavere quel silenzio.