Libri > Percy Jackson
Ricorda la storia  |      
Autore: GaladriellePeriwinkle    06/10/2014    6 recensioni
| Spoiler "La Casa di Ade" | Assolutamente Caleo! |
Piccola one shot su come (spero) Leo torni a Ogigia, e anche le riflessioni di Calypso. Un filino comica. Completamente Caleo, dato che non ne ho mai viste. Buona lettura!
*shipping Caleo* *prende bandiera e la sventola "Caleo is the best"*
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calipso, Leo Valdez
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lui non tornerà. Lo so.
Come non è tornato Percy, Leo Valdez non tornerà. Perché nessuno trova Ogigia due volte.
Non dovevo aiutarlo. Dovevo solo mandargli i pasti. Perché così ci ho passato del tempo e com'era OVVIO mi sono innamorata.
Stupida, stupida me! Avrei preferito bruciare lentamente nel Tartaro.
Prima Ulisse, poi Drake, Percy e poi questo maledettissimo e bellissimo Leo Valdez! Mille anni passano prima che possa arrivare un altro eroe, e io in questi mille anni posso solo coltivare fiori e struggiarmi. Mi sveglio, mi struggio d'amore mentre coltivo fiori, pranzo, mi struggio d'amore mentre coltivo fiori, mi lavo, ceno, dormo. Ecco cosa faccio nella mia vita!
Quando è partito Ulisse ho pensato "Okay, okay, la supererò." Ma NO! Ovviamente non potevo, e poi è arrivato Drake. Dei, stupida Elisabetta. Se Drake fosse stato single quando è arrivato qua avrei avuto una possibilità, vivere per sempre felice con quel figaccione. Ma NO! Ovviamente aveva già la ragazza, e valori morali e dovevo tornare a casa e bla bla bla. Poi, solo qualche anno fa, è arrivato Percy.
Perché aveva quei capelli neri e quegli occhi verde mare che ti facevano venir voglia di tuffarti tra le alghe e morire lentamente ma felicemente? E poi qualcuno mi può spiegare perché tutti quelli che arrivano devono essere uno più bello dell'altro?!
E poi mi cade come un meteorite Leo Valdez! Perché?! Non sono passati mille anni! E perché mi ha illusa di avere una possibilità di scappare da questo inferno?! "Il Garage di Leo e Calypso: Riparazione di Auto e Mostri Meccanici. Frutta fresca e verdure. Sidro e spezzatino. Io canterei e lui potrebbe prendere fuoco".
No, no, no. Lui avrà sicuramente la ragazza da cui tornare. Penelope o Elisabetta o Annabeth o qualche nome di qualche ragazza da cui ora è tornato e probabilmente sarà tra le sue braccia. E CHE CAVOLO!
E ovviamente dovevo peggiorarmi la situazione baciandolo. Però dovevo tappargli quella boccaccia, non doveva continuare a dire che sarebbe tornato a prendermi, perché tanto NON succederà!
Ora che ci penso, quello è stato il mio primo bacio. Oddei! L'avrò sicuramente baciato da schifo. Scommetto che quando è rabbrividito mentre lo baciavo era per il disgusto. Perché sicuramente è un esperto baciatore grazie alla sua Elinnalope (Elisabetta-Annabeth-Penelope).
E se... però... se è rabbrividito per la sorpresa? Se in realtà non c'è nessuna Elinnalope?
No. C'è per forza. Anche se non ha rispettato la regola dei mille anni... aspetta.
E se lui fosse diverso? Se davvero è single? Se davvero è innamorato di me? Se davvero può tornare?
NO. Devo smetterla di illudermi.
Che poi non è neanche giusto che solo perché mi sono schierata dalla parte di MIO padre, un Titano, ora sono intrappolata in quest'isola. Insomma, gli Dei pretendono che i loro figli stiano dalla loro parte nelle guerre ma non posso fare lo stesso anche io?! Tecnicamente anche io sono una mezzosangue. Magari non è completamente vero che sono una semi-dea, sono una semi-titana, però è uguale! Dovrei essere al Campo Mezzosangue, ad allenarmi a combattere contro i mostri, ad essere la ragazza di Leo Vald... ehm, si, insomma, dovrei stare al Campo Mezzosangue. Io sono una mezzosangue. Questo non è il mio posto.

Per farla breve, questi sono i miei pensieri mentre scavo l'ennesima buca per piantare dei fiori, quando all'improvviso sento un rumore strano. Non sono gli uccellini, non è qualche animale selvatico e i suoi passi nel bosco, non è il vento.
Che cos'è?
Alzo lo sguardo e vedo un'enorme cosa di bronzo che sputa fuoco. E sta venendo verso di me. E all'ultimo secondo capisco che devo spostarmi.
BANG!
L'ultima cosa che il mio cervello registra prima di svenire è un ragazzo mingherlino, coi capelli neri e la faccia da folletto sporca di fuliggine.

***

 
Pic. Pic. Pic. Sento il rumore di gocce che cadono in un secchio. Non è pioggia, è il suono delle gocce di un rubinetto chiuso male.
Mi rendo conto che sono sdraiata su un letto morbido. La testa mi pulsa fastidiosamente, e la sento molto pesante. Apro gli occhi, cercando di capire dove sono. Sono in una piccola stanza con pareti di legno, una scrivania da disegnatore, un armadio grosso di un materiale non identificato, una cassettiera simile all’armadio, una piccola finestra circolare e un tavolino quadrato con un’elica e dei vari cassettini. Non è la caverna, decisamente.
Mi alzo e mi tolgo le coperte di dosso, nervosa. Dove sono? Cammino verso la porta e la apro piano. E’ un sogno? Si, dev’essere un sogno. Non sono sicuramente su Ogigia.
Sono in un corridoio stretto, con le pareti di legno. Sia alla mia destra che alla mia sinistra ci sono altre porte. Dovrei bussare? Meglio di no. Rientro nella stanza confusa.
-Okay, okay. Cerca di stare calma. SVEGLIATI!- mi dico. Mi butto sul letto e mi do dei colpi sulla testa, col risultato che mi fa sempre più male. Sento dei passi e scatto, allarmata. La porta si apre, e mi confermo che è un sogno. Devo essermi addormentata mentre coltivavo e sto sognando che Leo Valdez è tornato e mi ha portato via da Ogigia. È così. Sì, è così.
-Calypso, mi dispiace per esserti caduto addosso! Ma ora devi stare sdraiata, Piper ha detto che hai una lesione interna o qualcosa del genere…- esclama Leo. Mi viene incontro e mi abbraccia. –Sono contento però che sei sveglia.-
Io sono pietrificata, perché il calore del suo abbraccio non sembra il calore di un sogno. –Sei… sei tornato davvero?- riesco a balbettare, e qualcosa di bagnato mi scivola lungo la guancia. Sto piangendo?!
Sento la testa di Leo annuire sopra la mia.
-Non sto sognando, vero?-
Scuote la testa.
Alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi. E capisco che non sto sognando, Leo Valdez è riuscito davvero a ritrovare Ogigia, ora non mi interessa come, ed è riuscito davvero a portarmi via da quell’inferno.
Mi sporgo e lo bacio, perché sono felice, dopo tre mille maledettissimi anni sono riuscita ad andare via.
Mi abbraccia con più forza e mi tira su, portandomi alla sua altezza.
-Sei tornato davvero!- esclamo felice, e rido, e ride anche lui, e qualcuno si sporge dalla porta e dice, divertito: -Valdez! Niente smancerie sulla nave!-
-Parli tu, Jason? E poi chi sei diventato, il Coach?- risponde Leo. Mi sporgo e vedo un ragazzo alto, biondo, con due occhi azzurri e una maglietta viola.
-Ehm… ciao.- saluto imbarazzata.
-Ora delle presentazioni!- dice Leo, si gira e dice: -Calypso, Jason. Jason, Calypso.-
-Lo so bene chi è, Valdez- dice Jason, ci saluta e va oltre.
-Come hai fatto?- Poggio la mia fronte sopra la sua e sorrido.
-Te l’ho detto, non posso aprire il Garage di Leo e Calypso senza Calypso, non so cantare!-
-Ammettilo che ti sono mancata!-
-Certo che mi sei mancata! Per chi prendi?-
-Ma come hai fatto a tornare?-
-Dovevo baciarti un’altra volta…-
-Non è una risposta!-
-Non ti soddisfa?-
-Uhm… puoi fare di meglio.-
-Va bene. Qualche settimana fa ho trovato a Bologna un astrolabio strano, e non riuscivo a farlo funzionare. Poi quando ti ho chiesto un cristallo…-
-Mi ricordo…-
-… ho pensato che forse l’astrolabio era collegato a te, e avevo ragione!-
-Ti rendi conto che ora che sono tornata nel mondo non ti libererai di me tanto facilmente?-
-Sono pronto a prendermi le responsabilità e le conseguenze…-
Non riesco a non smettere di sorridere! Dopo tre mila anni (tre mila anni, quindi 1.095.750 giorni!) un eroe è davvero riuscito a trovare Ogigia, a portarmi via!
-Senti… io ho un piiiiccolo problema… Negli ultimi tremila anni ho frequentato solo quattro ragazzi, compreso te… quindi non ho molta esperienza con…-
Leo mi bacia di nuovo. –Non mi importa niente! Però anche io ho… cioè, c’è un piccolo problema…-
Mi preoccupo. –Cosa succede?-
-Ehm… tu sai che conosco Percy, e… ehm, siamo da poco riusciti a tirarlo fuori dal Tartaro…
-CHE COSA?! PERCY ERA NEL TARTARO?!-
-E’ una lunga storia… ma comunque, è… qui.-
Ora capisco l’agitazione di Leo. Percy è stato anche lui a Ogigia, se ne è andato però promettendomi che avrebbe convinto gli Dei a “perdonarmi”, e a portarmi via da Ogigia. Invece niente.
-Non… non c’è problema tranquillo. Ma a proposito, cosa sarebbe il “qui”?-
-Qui sarebbe l’Argo II! E sarebbe ora che tu conosca gli altri…-
Sorrido. -Leo Valdez, sei semplicemente...-
-Ssssh, non c'è bisogno di dirmi che sono fantastico. Perché io mantengo sempre le promesse.-



Ciao, sfortunato lettore giunto qua!
Questa cosa risale ai miei tempi bui di scrittrice di fanfiction, ovvero quando avevo appena finito la Casa di Ade. Ho shippato la Caleo in un modo inimmaginabile e ho urlato NO RICK NON PUOI FINIRE IL LIBRO COSI' LEO DEVE TORNARE ORA DA CALYPSO SLKDJALSKKASFKFASLSDJVOIVBSDLVAIALBALVLBA e venni sedata da mia madre.
Finito l'effetto del sedativo, andai su EFP alla ricerca di Caleo, ma mi deluse. Quindi ho detto "perché non scriverne una io?" e così l'ho fatto. L'idea iniziale era di fare una storia a più capitoli, ma al terzo capitolo finii le idee, così unii i primi due capitoli, ma ancora non la pubblicai.
E ora, che stavo scrivendo il capitolo di una mia interattiva *pubblicità occulte time* (se volete farci un salto, eccola:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2824629&i=1 ) e perdendo tempo mi stavo ordinando la cartella delle fanfiction e ho detto "massì, pubblichiamo 'sto schifo".
Spero che almeno un po' vi sia piaciuta dato che tecnicamente è la prima fanfiction che ho scritto çç
Cibbo bblu a tutti! *^*
Gala

 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Percy Jackson / Vai alla pagina dell'autore: GaladriellePeriwinkle