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Autore: Ingestita    06/10/2014    2 recensioni
A Londra è ormai arrivato l'inverno eppure Harry Styles, incurante del vento gelido che gli sferza il volto, sta camminando da ore per la città. Ha le mani affondate nelle tasche del cappotto di lana e in testa una vecchia canzone d'amore di cui non riesce a ricordare il titolo, ma che gli fa inevitabilmente pensare a Louis.
Songfic ispirata a "Romeo and Juliet" dei Dire Straits.
Genere: Angst, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! 
Sarò breve, anche perchè è la prima volta che pubblico qualcosa e non saprei bene che dire.
Questa OS è ispirata a Romeo and Juliet dei Dire Straits (nel testo, a sinistra e in corsivo sono riportate alcune strofe), per me una delle canzoni più belle nel panorama musicale "contemporaneo". Forse sono un tantino esagerata o forse no, ma se non l'avete mai sentita andate ad ascoltarla perchè merita davvero. Questo è il link youtube: https://www.youtube.com/watch?v=tim4VzHUUyQ
Mi scuso in anticipo per gli eventuali errori/orrori presenti ma essendo momentaneamente senza una beta mi sono dovuta arrangiare. Spero non ci sia niente di particolarmente raccapricciante!
Buona lettura :)


 
 
It was just that the time was wrong

 
A lovestruck Romeo sings the streets a serenade
Laying everybody low with a love song that he made
Finds  a streetlight, steps out of the shade
Says something like “You and me babe – How about it?”

Harry si alza dallo sgabello, si abbottona il cappotto e dopo aver lasciato una banconota da venti sterline sul bancone del bar esce e si avventura nella fredda notte londinese. Appena mette un piede fuori dalla porta una ventata d’aria gelida gli sferza il viso, ma lui si limita ad alzare il bavero della giacca e a stringersi nelle spalle per cercare di trattenere un po’ più di calore. Barcolla leggermente ma non se ne cura: non è mai stato particolarmente coordinato nemmeno da sobrio. Sono poche le persone che si arrischiano ad uscire per strada a quell’ora quindi decide di ringraziare mentalmente la sua buona stella perché decisamente non è dell’umore adatto per fermarsi a scattare foto o firmare autografi, non in questo momento. Con le mani in tasca e lo sguardo basso si avvia verso casa -che poi non è nemmeno sicuro di poterla definire casa visto che lui non sarà lì ad aspettarlo al suo rientro- canticchiando a mezza voce una qualche vecchia canzone su un amore finito male.
Ebbene sì, Louis l’ha lasciato.
Juliet says “Hey it’s Romeo. You nearly gimmie a heart attack”.
He’s underneath the window; shes’ singing “Hey, la, my boyfriend’s back.
You shouldn’t come around here singing up at people like that.
Anyway what you gonna do about it?”
Juliet, the dice was loaded from the start
And I bet, then you esplode in my heart
Andi I forget, I forget the movie song
When you gonna realize it was just that the time was wrong, Juliet?

Louis Tomlinson è stato la sua prima vera cotta e questo Harry non ha mai avuto problemi ad ammetterlo pubblicamente.
Probabilmente se gli fosse stata concessa una qualche possibilità di scelta non avrebbe optato per l'innamorarsi di un paio di occhi azzurri riflessi nello specchio di un bagno durante i provini per partecipare a The X-Factor. O forse sì. In ogni caso questo non ha la benché minima importanza perché Harry è consapevole che dal momento in cui il suo sguardo ha incrociato quello di Louis non ha avuto alcuna via di scampo.
Ricorda come se fosse ieri il cuore che gli esplodeva nel petto ogni volta che quello strano ragazzo dai capelli color caramello gli sorrideva, la difficoltà nel ricordarsi le parole delle canzoni quando lui era nei paraggi, i brividi che gli percorrevano la spina dorsale anche solo quando le loro mani si sfioravano accidentalmente.
Ma la cosa più incredibile era stato scoprire che Louis si sentiva allo stesso modo. Glielo aveva detto chiaramente lui stesso, pochi giorni dopo essere stati riuniti assieme ad altri tre ragazzi in una specie di boyband “in prova”.  “Credo che tu mi piaccia, Harry Styles” aveva esordito il suo angelo, gli occhi celesti puntati spavaldamente nei suoi ma un lieve tremolio nella voce a tradirne l'insicurezza. Gli occhioni verdi di Harry si erano spalancati per la sorpresa e con le guance chiazzate di rosso e solcate da due profonde fossette si era sporto per sfiorare teneramente le labbra del maggiore, accostando poi la bocca al suo orecchio e sussurrandogli: “Io invece sono certo che tu mi piaccia, Louis Tomlinson”.
Come può un sentimento nato in modo tanto spontaneo essere sbagliato? Proprio non riesce a capacitarsene. Anzi, se deve dirla tutta gli sembra assurdo che Louis l’abbia lasciato perché “è tutto così difficile Harry e l’amore non dovrebbe esserlo. Amarsi dovrebbe essere semplice come lo è preparare una tazza di the”. In quel momento avrebbe voluto afferrarlo per le spalle e urlargli che invece si stava sbagliando, che se c’è una cosa che la sua amata letteratura gli ha insegnato è che i grandi amori sono tutto fuorchè semplici e che anche fare un buon the è più complicato di quanto sembri perché servono ingredienti di ottima qualità e tanta, tanta pazienza; ma non è riuscito a farlo ed è per questo che ora se ne sta in piedi di fronte a casa di Louis, che poi era anche casa sua prima che lo costringessero ad andarsene. Le tende sono tirate e dalle finestre non filtra nemmeno uno spiraglio di luce. Magari anche lui è uscito stasera, oppure sta semplicemente dormendo. Harry invece non dorme da quella sera.
Il riccio lancia un ultimo sguardo verso quella che era la loro camera da letto e mormora: “Quando capirai che è stato solo il momento ad essere sbagliato, Lou?”. Poi si volta e se ne va.
 
Come up on different streets, they both were streets of shame
Both dirty, both mean, yes, and the dream was just the same
And I reame your dream for you and now your dream is real
How can you look at me as if I was just another one of your deals?

Ormai sono passati quattro anni da quel fatidico giorno in cui “hanno perso a X-Factor ma hanno vinto il mondo”, come amano dire le fans.
Naturalmente non era stato sempre tutto rose e fiori ma lui, Louis, Liam, Niall e Zayn condividevano lo stesso sogno e questo li aveva spinti a sostenersi a vicenda sia durante il programma sia dopo, quando gli One Direction erano diventati una boyband conosciuta a livello mondiale. Ancora stentavano a credere che il loro sogno fosse effettivamente diventato realtà ed erano profondamente grati a tutti coloro che ne avevano permesso la realizzazione ma gli impegni erano davvero tanti, i viaggi in aereo ormai all’ordine del giorno e i ritmi si facevano sempre più serrati. Iniziavano a dimenticare il colore delle mura di casa, il sapore dei biscotti fatti dalle proprie madri o le risate delle sorelle e per quanto la loro amicizia si fosse consolidata la sensazione di solitudine a volte era inevitabile.
Harry e Louis però avevano trovato un metodo efficace per combatterla: se ne stavano stesi sul divano, la testa del più piccolo poggiata sulle gambe dell’altro che giocava pigramente con i suoi ricci, e nonostante tutto si sentivano a casa.
Harry si era talmente abituato ad essere l’ancora di salvataggio di Louis che l'essere diventato uno di quei problemi da cui il ragazzo una volta sarebbe fuggito rifugiandosi tra le sue braccia, gli sembra ora amaramente ironico e terribilmente sbagliato. Perché è questo che ormai rappresenta per il suo angelo: un fastidio, una seccatura, come quell’assolo che non riesci mai a rendere come vorresti o come il chewingum che ti si attacca alla suola delle scarpe e non vuole saperne di scollarsi da lì.
When you can fall for chains of silver you can fall for chains of gold
You can fall for pretty strangers and the promises they old
You promised me everything, you promised me thick and thin, yeah.
Now you just say “Oh Romeo, yeah. You know, I used to have a scene with him”.

Sono quasi le quattro del mattino quando la sveglia sul cellulare di Harry inizia a suonare ricordandogli che nel pomeriggio ha un impegno di lavoro. Non ha nessuna voglia di partecipare a quell’intervista perché sa che l’attenzione del pubblico sarà concentrata soprattutto sui famosi Larry Stylinson e che, come al solito, Louis sminuirà il loro rapporto oppure glisserà candidamente ogni domanda sull’argomento.
Dopo il loro primo bacio avevano deciso di comune accordo di mantenere “segreta” la loro relazione e di parlarne solo con i famigliari e gli amici più stretti, tra cui gli altri membri della band. I tre ragazzi si erano dimostrati più che felici per loro e non avevano perso l’occasione per punzecchiarli amichevolmente, anche durante i concerti. Forse però la cosa era un po’ sfuggita di mano e quando in rete avevano iniziato a circolare troppi video a sfondo romantico sulla loro bromance i manager avevano deciso di assumere una fidanzata a tempo pieno per Louis. Eleanor Calder era stata scelta sotto la supervisione dei diretti interessati, rimasti colpiti dal suo aspetto dolce e dai modi di fare gentili e affabili. Nonostante la tensione iniziale la ragazza aveva finito per conquistare la fiducia e la simpatia dei due ed era diventata la confidente di entrambi, ma soprattutto la migliore amica di Louis.
Harry ricorda ancora molto bene le promesse fattegli dal suo fidanzato quando l’agenzia aveva comunicato loro la decisione presa. Quel giorno aveva pianto senza ritegno tra le braccia del maggiore, che intanto gli accarezzava i capelli e gli cantinelava all'orecchio: “Andrà tutto bene piccolo, te lo prometto”. Ora invece il suo angelo guardava in telecamera sorridendo e diceva: “Tra me e Harry non c’è mai stato nulla, siamo solo buoni amici”.

 
Juliet, when we made love you used to cry
You said “I love you like the stars above, I’ll love you ‘til I die”.
There’s a place for us, you know the movie song
When you gonna realize it was just that the time was wrong, Juliet?

 
Eppure lui è certo che gli amici, per quanto possano essere in buoni rapporti, non si baciano e men che meno fanno l’amore.
Nella sua mente è ancora vivida l’immagine di Louis che lo sovrasta sul divano e gli sorride malizioso e gli sembra ancora di sentire il suo profumo impregnato nelle lenzuola e i suoi gemiti a riempire il silenzio della casa.
A volte però pensa di aver vissuto un sogno e allora si alza, apre l'ultimo cassetto del comodino e recupera la polaroid, quella scattata la prima volta in cui l’aveva visto piangere. Stavano insieme da un po’ di mesi ormai e mentre si coccolavano sul letto sfatto Harry aveva visto le guance dell’altro rigarsi di lacrime. Il suo primo pensiero era stato di aver fatto qualcosa di sbagliato, quindi si era fatto coraggio e con voce tremante gli aveva chiesto: “Va tutto bene Lou?”, maledicendosi poi per la stupidità di quella domanda perché se stava piangendo era ovvio che ci fosse qualcosa che non andava. La sua risposta però l’aveva spiazzato. “Ti amo troppo Haz” aveva detto il suo angelo con voce tremante, “ti amo talmente tanto che la cosa mi spaventa e il solo pensiero di alzarci da qui mi fa stare male. Sono stanco di doverci nascondere, vorrei solo poterti tenere per mano durante i concerti e non dovermi preoccupare di nulla”. Il più giovane allora l’aveva stretto tra le braccia mormorandogli: “Lo so amore”. E Louis aveva sorriso, perché aveva Harry al suo fianco e non gli serviva nient'altro per essere felice. O almeno era quello che pensava allora.
I can’t do the talks like they talk on the TV
And I can’t do a love song like the way it’s meant to be
I can’t do everything but I’ll do everything for you
I camn’t do anything except be in love with you
And all I do is miss you and the way we used to be
And all I do is keep the beat, the bad company
And all I do is kiss you through the bars of a rhyme
Juliet, I’do the stars with you any time

 
In tutta sincerità quello che più manca ad Harry è il modo in cui lui e Louis si capivano con un semplice sguardo. Non lo ammetterebbe mai con nessuno ma ogni tanto, quando la malinconia che lo assale si fa insopportabile, riguarda le vecchie interviste o i video diaries che tanto si divertivano a fare e gli si stringe il cuore perchè non si capacita di come quella connessione che c’era tra loro possa essere svanità così, da un giorno all’altro. Si rivede più piccolo e più impacciato, con le labbra rosse e gonfie, i ricci più indisciplinati del solito e gli occhi lucidi perché Louis l’aveva baciato fino a pochi secondi prima di sedersi a fianco a lui su quelle scale e iniziare a mordicchiargli la spalla, il volto coperto a metà dallo stupido beanie di lana che si ostinava ad indossare. Ora non potrebbero nemmeno sedersi vicini.
Ma nonostante tutto, durante il tour, Harry lo guardava con la coda dell’occhio mentre si esibivano e sorrideva internamente quando vedeva che inconsciamente stavano copiando l’uno le mosse dell’altro. Poi tutto era precipitato talmente in fretta che quasi non se n’era accorto: il momento prima Louis gli ammiccava da sopra la spalla di Liam e quello dopo gli sbatteva la porta in faccia urlando che era stanco di tutto, stanco di fingere, stanco dei ritmi di vita impossibili del tour e anche di lui.
And a lovestruck Romeo sings the streets a serenade
Laying everybody low with a love song that he made
Find a convenient  a streetlight, steps out of the shade
And says something like “You and me babe – How about it?”

Quando Harry arriva davanti al cancello di casa sono ormai le cinque e mezza del mattino: il sole sta sorgendo sui tetti anneriti di Londra e lui sta ancora canticchiando quella stupida vecchia canzone. Si concede un breve momento per ammirare quello spettacolo e sul viso gli si disegna involontariamente un piccolo sorriso; è privo di fossette ma è pur sempre il suo massimo da un paio di giorni a questa parte.
Rientra in casa, poggia il cappotto su una sedia e si avvia con passo deciso verso il mobile bar. Tre dita di scotch sono decisamente quello che gli ci vuole per arrivare vivo a fine giornata. Sta per recuperare un bicchiere quando il suo cellulare emette un bip, segnalandogli che ha appena ricevuto un messaggio. È di Zayn.
“Sono con Louis. So che non lo vuole dare a vedere ma credimi, ci sta male anche lui. Gli manchi Haz”.
Harry sospira e decide di riporre la bottiglia nel mobiletto in favore di una bella doccia e di una breve dormita, nel tentativo di recuperare almeno qualche ora di sonno. Quando finalmente si addormenta, sul suo volto oltre al sorriso sono comparse anche due inconfondibili fossette.














Ringrazio tutte le anime pie che sono arrivate in fondo a questa storiella e niente, se volete lasciare qualche pensiero/commento/insulto random sentitevi liberi di recensire!
A presto (spero)

S.
  
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