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Autore: puciu    10/10/2008    4 recensioni
Un giorno mi prese la curiosità di sbirciare al di fuoriquello che gli altrichiamavan realtà.
Genere: Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un giorno mi prese la curiosità

di sbirciare al di fuori

quello che gli altri

chiamavan realtà.

 

Strappati lembi di vite vissute

risate vuote

dolci affanni

e subdoli inganni

 

non mi avevano mai incuriosita

 

Che sciocca, la vita!

(Mi attirava a mo' di calamita).

 

Uscii.

 

Con passi attutiti

scivolai tra le strade

osservando incrociarsi le vite

degli altri.

 

Quindi presi la via centrale

 

pensando che fosse la mia.

 

Sembrava tutto così familiare

guardando gli altri dal mio piedistallo.

Ma quando toccai quel cemento caldo

misi senza accorgermene il piede destro in fallo.

 

 

Così adottai una risata sguaiata

e la offrii agli altri per ogni cazzata.

 

Vomitai l'anima sul marciapiede

e la calpestai subito dopo.

Sognai sogni di fango

che già prima di nascere

morivano un poco.

 

Sparì ogni passione procace, mordente.

Ogni mio desiderio cadde nel niente.

 

 

(Feci una smorfia

ardente di rugiada

quando un fiore rosso

nacque in mezzo alla strada.)

 

 

E quando infine mi artigliai dall'interno

e riportai al posto la mente,

fui perfino sorpresa

di ritrovarmi piangente!

 

Ero stata macchiata

dal mio essere avara

(di vita!)

 

 

Tentai di ritrovare il mio posto

 

ma la strada era stata sbarrata.

 

 

Volta la carta.

Sì, volta la carta, ancora una volta.

 

 

Volta la carta, mia voglia amara.

Ma tutto ciò che potrai trovarci dietro

sarà, purtroppo, soltanto una bara.

  
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