Nel cielo, rosso di fuoco, fiamme e lamenti,
sorge il sole con le sue spire raggianti,e volan le rondini con grazia maestra
davanti alla porta, alla casa,alla finestra.
E vorrei volare, volare e volare
tra quegli uccelli dall' ala triangolare
tra le rovine del vecchio casolare
quando non so più che fare.
E lì fare il nido , tra i venti che mi avvolgono
felice delle piume che fischiano
nel cielo azzurro di nuvole e albe
non voglio scappare, solo far niente.
E invece stò qui, nelle colline di grano giallo,
ad ascoltare quello che più è bello
che sia un albero,un tramonto o un uccello
io resto qui, ma voglio partire.
E prendo lo zaino, una mappa,
e quel che mi resta
i ricordi di una vita, il vento fra gli alberi
e la mia testa.
Cammino, cammino, finché c'è qualcosa da seguire,
ma cosa seguo quando tutto mi sfugge?
Il mondo sta per crollare
,e io continuo a marciare
ma non posso tornare indietro.
Sono triste, perchè ho lasciato
quello che avevo e quello che ho amato
ma non posso più ritornare
tra le vecchie rovine del casolare.
Oh, quanto era allegro quell' edificio...
mi manca star li a guardare
i carri che sfilavano
portando odore di mare.
Ma adesso che salto
cosa ritrovo?
Un mondo di strade grige,
senza bambini,
senza colori,
e senza lavoro.
e senza lavoro.