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Autore: NikyStellina    06/10/2014    4 recensioni
Una donna in carriera, due figli da mantenere da sola, il padre dei quali non ha voluto riconoscerli.
Bella, Madre e Giornalista si ritroverà tra le mani l'invito a un matrimonio.
A quel punto dovrà fare i conti con il passato.
Un passato che porta un solo nome Edward Cullen.
Vi ho incuriosito?
Passate ♥
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Carlisle/Esme, Emmett/Rosalie, James/Victoria
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
Capitoli:
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Salve bellezze :)
Sono stra contentissima, il prrecedente capitolo ha avuto ben 8 recensioni, abituata a 3/4 recensioni per capitolo vederne così tante mi ha fatto tanto piacere :)
Visto che la storia piace penso che la aggiornerò più spesso.
Quando sarò libera da impegni, scolastici e non, giuro solennemente che mi metto a scrivere.
Detto questo vi lascio a leggere il prossimo capitolo che sarà diviso in 3 parti... Passo a spiegare:
La prima parte sarà il risveglio di Bella dopo la serata di messaggi con Edward.
La seconda parte vedrà il risveglio di Edward e la "chiacchierata" con Tanya.
La terza parte vedrà tornare Bella a Phoenix, e quindi il discorso tanto atteso tra Eddy e Bella.
Detto questo buona lettura...

Capitolo 13
Pov Bella
-Bella, Bellina, sveglia, sveglina!- Emmett era entrato in camera mia nel suo modo molto originale di svegliarmi.
-EMMETT!! Dove diavolo di un diavolaccio la trovi tutta questa energia di prima mattina? Sembri Alice!- gli chiesi.
-Hei così mi insulti.- e mise su lla sua faccina da finto offeso.
-Scusa Emmett, dai scherzavo, a che ora si parte?- chiesi per cambiare discorso.
-Appena sei pronta.- mi disse Jazz che passava fuori dalla mia stanza in quel momento.
-Va bene, Hei ma che ore sono?- mi girai per prendere il telefono e notai che c'era una notifica di Whatsapp.
Feci scorrere la tendina per vedere chi mi aveva scritto e ERA EDWARD!
-AHHH- tirai un urlo, mi sembrava di essere tornata adolescente.
-Mmmm, Bellina?! Ti ho visto solo una volta con quella luce negli occhi davanti a un messaggio. È una persona che sta parecchio a cuore o sbaglio?- mi chiese.
-Beh si in effe...- non feci in tempo a finire la frase che dovetti lottare con Emmett per tenermi il telefono per non fargli vedere che la persona "speciale" come la chiamava lui era la stessa da sempre.
Misi la mano sotto il cuscino e misi la testa sopra a quello.
Quando Emm capì che non c'era storia mi disse che mi lasciava stare e se ne uscì.
Andai subito a leggere il messaggio di Edward.
"Buongiorno Bellì ♥
I bambini hanno voluto dormire con me stanotte...
Spero non ti dispiaccia, ma si sentivano soli nella vostra stanza ☺
Torno a casa per le 2/2.30.
Ci vediamo sotto l'albero (sai quale) alle 3.
A dopo ☺
Passo."
Ohh ma che tenero anche il buongiorno.
Risposi subito anchese sapevo che era a lavoro, visto che erano le 8 e 15 da me, da lui erano già le 9 e 15.
"Buongiorno anche a te ♥
Sei già al lavoro?
Ricordati che in quanto testimoni poi dobbiamo andare a prendere le fedi.
Ma tranquillo possiamo andarci domani ☺
Sono contenta che i bambini abbiano dormito con te ☺
Almeno non erano da soli, ti hanno chiesto di mettere la canzone vero?
Scusa ma dovevo dare a loro un po' di te, così li ho fatti abituare ad addormentarsi con la canzone..
Ci vediamo dopo sotto l'albero ;)
Passo"
Mandai il messaggio e andai a lavarmi.
Alle 8 e 30 ero pronta, mangiai velocemente una brioche e un po' di caffè e poi uscimmo di casa.
-Leah e Seth?- chiesi notando che non c'erano.
-Ci raggiungeranno lunedì insieme agli altri- mi disse Sue.
-Va bene, allora andiamo? Emmett la 101 vero?- chiesi a Emmett.
-Si Bellina, prendi la 101 verso Phoenix.-
-Bene-
Durante il viaggio di ritorno tutti chiacchieravano, io viaggiavo con la mente ai possibili scenari di quel pomeriggio.
C'earano possibili litigate oppure possibili scenarii sereni.
Speravo più nella secona opzione.
Emmett in macchina mi tirava le battutine sul mio "amante segreto". Non curandosi del fatto che seduto dietro di lui c'era mio padre.
Mio padre dopo la prima battutina entrò in modalità: Interrogatorio By Poliziotto.
Mi bombardò di domande.
"Nome,Cognome,Lavoro"
Io dal canto mio volevo zittire entrambi così chiesi a mio padre:
-Papà mi dispiace, hai dimenticato di chiedermi il codice fiscale, anzi no meglio l'intera fedina penale no?- detto questo si zittirono entrambi per un po' e poi cambiarono discorso.
Arrivammo a casa per l'una e mezza.
-MAAAAAAAAAAAAMMMMMMMAAAAAAAAA!!!!!-
Le mie pesti quando entrai dalla porta della cucina vennero ad abbracciarmi.
Ciao piccolini miei!Venite qui fatevi abbracciare!!!-
-Ma questi angioletti!? Venite ad abbracciare il nonno!- disse papà appena entrò dalla porta dietro di me.
-NOOOOONNOOOO!!!- urlarono i bamini e passarono prima nelle braccia del nonno e poi nelle braccia di Sue.
Ovviamente chiesero di Seth.
Leah non l'avevano mai vita e ora so il perchè.
Guardai velocemente l'orario tra i vari saluti si erano fatte quasi le 2.
-Vado a farmi una doccia. Esme la stanza per papà è pronta? Accompagno su Sue.-
-Sisi, secondo piano stanza degli ospiti in fondo al corridoio, so che voi volete silenzio e quella è la zona più silenziosa della casa. Per ora, quando arriveranno i ragazzi di La Push sarà comunque un casino.- disse Esme.
-Tranquilla Esme, i ragazzi faranno i bravi, sanno che ho bisogno di tranquillità e riposo.- disse Sue mettendosi una mano sulla pancia.
A Esme occorse mezzo secondo per capire.
-Oh Mio Dio!Sue?! Sei ininta?!- chiese correndo ad abbracciarla.
-Si- disse solamente per ricambiare l'abbraccio.
-Vieni Sue.- presi le loro valige e le portai di sopra.
Arrivai nella stanza degli ospiti del secondo piano e misi le valige sul letto, poi insieme le svuotammo.
-Vai a fare la doccia, io posso fare tranquillamente da sola.- mi disse.
-Grazie, vado subito.- scesi di corsa in camera mia presi le mie cose ed entrai in bagno.


Pov Eddy
Quando alla mattina quella maledetta sveglia suonò, mi stavo per rivoltare nel letto, poi però mi ricordai di avere i miei bambini nel letto mi alzai delicatamente, spensi la sveglia e senza fare rumore presi il telefono e andai in bagno e scrissi il buongiorno a Bella.
Mi vestì e scesi di sotto, mamma era già sveglia aveva preparato il caffè per me e papà, anche lui di turno all'ospedale.
-Edward sbrigati siamo in ritado.- papà era già vestito con la valigetta stava mettendo il giubotto.
Bevvi in fretta il caffè. Misi le scarpe, presi la mia valigetta salutai mamma e uscì. Salì sulla Mercedes di Papà e insieme andammo al'ospedale.
Papà andò subito nel suo studio.
Io dopo il mio solito giro in prontosoccorso.
Salì in pediatria, andai  nel mio studio e li restai per il resto della mattina.
Feci 3 ecografie e poi quando ebbi un'attimo di pausa, andai a prendermi un caffè.
Quando tornai in ufficio nella sala d'aspetto c'era una donna alta e bionda, non era una paziente, ERA TANYA! Quando mi vide aveva gli occhi iniettati di odio!
Io aprì la porta dello studio per farla entrare lei entrò subito.
Io andai a sedermi dietro alla scrivania.
Feci segno a lei di sedersi ma scosse la testa.
-Cos'è questa storia Edward?- si mi odiava, ora ne ero più che certo.
-È una storia lunga ma, ho due bellissimi bambini, due gemelli, Lucas e Liz.- le dissi.
-È una storia lunga? Edward non mi merito di sapere?- in effetti aveva ragione, si meritava una spiegazione.
-Tanya ascolta, ho fatto tanti errori nella mia vita. Primo tra tutti è stato andarmene da Forks e venire qui, ma papà aveva ricevuto un offerta di lavoro qui, Emmett e Rose erano stati accettati qui all'università, poi una mattina mio padre mi ha svegliato mi ha messo su un'aereo e mi ha riportato a Forks, durante la notte era morto il mio migliore amico.
Quando tornai  a casa entrai in camera mia e ci trovai un cartellone con scritto "auguri papà", quel giorno quella che era la mia ragazza ormai da 4 anni mi disse di essere incinta, capisci io ero sconvolto per la morte del mio migliore amico, così le dissi le parole più brutte che potessi mai pronunciare, parole che ora non sto qui a ripeterti, lei decise seduta stante di non poter continuare a stare con un bambino e se ne andò, portando con se l'altro mio migliore amico e la sua donna, non incolpo lei per questo, hanno deciso loro di andarsene con lei, lei ora vive a New York da 5 anni con i nostri figli. Vedi Tanya, io in realtà ho sempre voluto lei. Solo che non potevo averla, lei aveva un'altra vita a New York, poi finalmente quel testone di mio fratello si è decisoo a sposare la sua donna, ed ecco che lei torna, scopre perchè l'ho allontanata, e mi lascia via libera con i miei figli. Tanya io sono intenzionato a tornare con lei è inutile restare insieme non avrebbe senso. Ti chiedo solo una cosa se posso. Fa che questa nostra separazione non si ritorca contro il lavoro di Alice e Rose.- dissi questo e poi la guardai negli occhi.
Sembrava a metà tra il pianto isterico e dalla voglia di prendermi a cazzotti.
-Edward perchè non me l'hai mai detto? Avevo il diritto di saperlo! Comunque dovresti conoscermi, non mischio mai il lavoro con i sentimenti! Alice e Rosalie continueranno a lavorare per la Denali's Mode. Ciao Edward!- e se ne andò senza darmi il tempo di risponderle.
Feci un giro in reparto per controllare le neo mamme e i loro bimbi.
Andai alle incubatrice e controllai il battito dei bimbi nati prematuri,
Dopo questi giri di controllo andai di sotto all'entrata e papà mi stava aspettando.
-Finito?-
-Si! Andiamo dai! Non vedo l'ora di vedere Charlie!- dissi ridendo.
-Ah si?! Charlie?! Pensavo piuttosto la sua diretta discendente, visto che ho visto uscire Tanya in lacrime- mi disse lui.
-Spiritoso,piuttosto non è che hai un giubotto antiproiettile che ti avanza? dai andiamo.- dissi facendogli segno di partire.
Lui rise e partimmo.
Quando arrivammo a casa entrai dopo Papà e, beh, Bella aveva ragione! Charlie mi odiava seriamente. Se avrebbe davvero avuto i superpoteri da poliziotto come li chiamava Bella mi avrebbe lanciato attacchi laser con gli occhi.
Infatti si limitò a un -Ciao- appena pronunciato
.Andai di corsa di sopra, Bella non c'era, doveva essere già all'albero, uscì dalla porta della cucina quando tutti erano in salotto e mi diressi verso il fiume che girava dietro la casa.


Pov Bella
Lo vidi arrivare da quando svoltò l'angolo dietro casa.
Si fermò sotto l'albero su cui mi ero messa.
-Dai Bella esci!- midisse.
-Ciao!- dissi saltando giù dall'albero.
-Non ti stanchi mai di arrampicarti? È da quando hai 5 anni che ti arrampichi!- mi chiese.
-Arrampicarmi mi piace, si vede un mondo diverso da lassù.- gli risposi io.
-Lo so, ti ho insegnato a fare anche questo.- mi disse.
Io sorrisi.
-Comunque siamo qui per un altro motivo mi sembra, non eri tu che dovevi parlare con me?- gli chiesi.
-Si, vieni?- mi prese per mano, e io volai in cielo per un secondo.
-Allora voglio iniziare dicendo che ti lascierò spiegare fino alla fine e non ti interromperò va bene?- gli chiesi.
-Va bene, allora comicio?- io annuì e ci sedemmo sulla panchina naturale creata da un albero caduto.
-Vedi Bella, quella notte, su quella moto e su quella scogliera dovevo esserci io, solo che Emmett e Jazz avevano in mente una cosa diversa per quella serata e cioè andare a vedere il Rally su a *Little Avenue* siccome c'era uno dei miei automobilisti preferiti chaiami Jake e gli chiesi se poteva correre lui al posto mio, lui ovviamente era contentissimo di questa cosa e accettò. Quando la mattina dopo papà mi mise sull'aereo dell'ospedale senza nemmeno darmi il tempo di cambiarmi capì che doveva essere successo qualcosa,  quando arrivammo a La Push e Sam mi disse quello che era successo andai subito alla scogliera, non poteva essere vero, non ci volevo credere, ancora oggi, non sono ancora sicuro di aver realizzato che Jake non c'è più.
Papà sapeva che per stare meglio avevo bisogno di stare con te e visto che lui aveva il turno nel pomeriggio tornammo subito a casa.
Quando però tornammo scoprì di stare per diventare papà, e vabbè il resto più o meno lo sai, apparte una cosa, ho provato più volte a comporre quel numero che tu pensavi che io non avessi più, ma mettevo giù quasi subito per paura. In quanto a quello che ho scritto ieri, cioè che sono intenzionato a riprendermi ciò che è mio, ti spiego, Io. Voglio. Te. Bella! Voglio passare il resto della mia vita con te e i bambini! Ti prego permettimelo.- con questo finì la frase con le mani giunte nelle mie.
-Come farai con il tuo lavoro? E la tua vita? ormai è qui. Tanya?- chiesi velocemente.
-Con Tanya ho parlato stamattina, non stiamo più insieme.- disse.
-Edward sai, l'altra sera quando parlavo con Emm, qualcuno ci ascoltava, dimmi che non eri tu ti prego.- gli chiesi.
-Mi dispiace non posso dirti una bugia.-
-Oh no! Eri tu! Per cui sai che io provo ancora qualcosa per te?- sprofondai tra le mie ginocchia.
ERA LUI!! COME SI ERA PERMESSO DI ASCOLTARE LA CONVERSAZIONE MIA E DI EMMETT!!!!
Ok Bella calmati!
-Mi dispiace so che non avrei dovuto ascoltare, ma persavo di scoprire qualche cosa sui bambini, visto che tu non avevi mai voluto parlarmene. Puoi perdonarmi? E non solo per questo per tutto. Ti prego Bella scusami!-
-Ci vorrà tempo prima che io torni di nuovo a fidarmi di te come una volta lo sai? Però possiamo tranquillamente dire che per ora possiamo essere Amici, senza ovviamente più detestarci. E penso che se tu vuoi possiamo dire la verità ai bambini, ma solo se prometti che li verrai a trovare a New York.- gli dissi.
-Speravo in una proposta del genere! Ti dirò! Farò anche di più! Ho chiesto il trasferimento a New York.
Hai davanti a te il primario di Pediatria del New York Presbyterian Hospital.-
-Oh mio dio!.- non potevo crederci! Gli saltai addosso all'istante e lo abbracciai.
Restammo così, abbracciati, in silenzio per un tempo infinito.
-Dovremmo rientrare!- m i disse senza togliersi dall'abbraccio che tutti e due volevamo da troppo tempo.
-Si hai ragione.- lui si alzò.
-Dai scimmietta salta su!- mi disse.
Dovevo salire sulle sue spalle?
-Eddai hai detto che siamo amici no? non puoi salire sulle spalle di un amico?-
-va bene.- dissi e gli saltai in spalla.
Cominciammo a ridere e entrammo in casa così.
Per fortuna c'erano solo Esme e Carlisle, con i bambini, che quando ci videro quasi piangevano, però capirono di lasciarci soli con i bambini e se ne andarono.
Esme prima di uscire mi regalò un meraviglioso sorriso.
-Amori miei la mamma deve dirvi una cosa-
-Che cosa mamma?- mi disse la mia piccolina.
-È una cosa molto importante!-
-Mamy dai parla però- mi disse Lu.
Scesi dalle spalle di Edward e mi sedetti sul divano insieme a lui i bambini erano seduti per terra davanti a noi.
-Vedete amori Edward è..................






Buonasera :)
Che ne pensate?
Fatemi sapere se non vi è piaciuto il fatto che l'ho diviso in tre parti.
mi lasciate una recensioncina piccina piccina?
Besos♥♥
Niky♥
  
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