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Autore: strana90    06/10/2014    2 recensioni
Ricordate 'Genitori in trappola'? Il film che ha distrutto l'infanzia di tutti quanti quando abbiamo scoperto che Lindsay Lohan non aveva una gemella? Quello in cui due genitori si separano e si prendono ognuno una figlia per poi mandarle nello stesso campo estivo 11 anni dopo? Ecco.
Dean Campbell e Samuel Winchester, rispettivamente 13 e 17 anni, si incontrano al Camp Hunters. Segreti e intrighi del passato torneranno a galla.
Genere: Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Famiglia Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Holy
Unit for
Novices and
Trainees against
Evil forces
Revenants and
Supernatural beings
 
I  ragazzi erano tutti raggruppati all’entrata del campo dove le macchine e i pulmini si erano fermati per lasciarli scendere. Qualche genitore o parente ci stava mettendo un po’ troppo a salutare, qualcuno che arrivava per la prima volta stava facendo i capricci, qualcuno che si era già conosciuto negli anni precedenti si abbracciava e rideva, raccontandosi avventure dell’anno appena trascorso.
Camp Hunters sembrava un campo estivo uguale a moltissimi altri che si vedono in tutto il mondo, dove bambini e ragazzi dagli 12 ai 20 anni si ritrovano ogni anno per stare all’aria aperta e fare attività salutari.
L’apparenza inganna.
 
Bobby Singer ed Ellen Harvelle, i proprietari e direttori, non avrebbero potuto essere più diversi l’uno dall’altra: Il primo aveva un’aria burbera, una barba incolta, non sembrava affatto un tipo a cui qualcuno avrebbe affidato i propri figli ma sotto gli strati di plaid, alcol e parolacce nascondeva un animo buono e non c’era nulla che non avrebbe fatto per tenere al sicuro ‘i suoi ragazzi’. Ellen d’altro canto era una donna di mezza età con lunghi capelli castani e uno sguardo e un sorriso gentile, sempre disposta ad aiutare chiunque, senza mai alzare la voce o arrabbiarsi –ovviamente ad eccezione di sua figlia Jo – ma se qualcuno osava infrangere una delle regole del campo, nessuno riusciva a trattenere le lacrime davanti ad una sua ramanzina.
Si completavano a vicenda, i due, e qualcuno sosteneva persino che fossero segretamente innamorati e sposati, ma nessuno aveva mai trovato le prove di ciò; una volta uno dei ragazzi aveva chiesto a Jo se lei fosse figlia di Bobby e lei gli aveva rotto un polso. Nessuno aveva più chiesto nulla sull’argomento o fatto notare che la bionda undicenne fosse l’unica femmina del campo.
 
“Recuperate i vostri bagagli in fretta e dirigetevi all’entrata. Ash e Bobby vi smisteranno nei Bungalow.” Ellen annunciò nel megafono mentre camminava tra i ragazzi, dando informazioni e salutando i parenti. “Non si corre!” Aggiunse, praticamente urlandolo nell’orecchio di Dean Cambell quando sbattè contro di lei.
Il diciassettenne le rivolse un ghigno per nulla apologetico, prima di sistemare il suo borsone sulla spalla e continuare a correre verso l’entrata per salutare Bobby e Ash, solo per fermarsi di colpo quando una Mercedes per poco non lo investì.  Resistendo il desiderio di fischiare il suo apprezzamento per la macchina, Dean sbattè il palmo contro il cofano (non abbastanza forte da lasciare un segno però. Insomma, una Mercedes!) e gridò: “HEY! Attento a dove guidi, coglione!” e se ne andò senza guardarsi indietro per vedere chi fosse il ragazzino, di sicuro uno di quei Men of Letters che si davano mille arie.
 
“Che razza di idiota.” Sam commentò dal sedile posteriore, guardando la nuca dell’adolescente allontanarsi nella folla, prima di salutare l’autista che l’aveva accompagnato e scendere dall’auto, recuperando velocemente la sua valigia e il suo zainetto e seguendo diligentemente il flusso di ragazzi diretti all’entrata per essere smistato.
 
“Nome?”
“Sam Winchester.” Rispose il tredicenne con un sorriso, ansioso di passare il suo primo anno al campo. L’uomo dietro il tavolo, Bobby, alzò lo sguardo dalla sua lista e lo fissò con gli occhi sgranati per un paio di secondi.
“Uh.” Commentò prima di abbassare lo sguardo nuovamente. “Bungalow 7. La sveglia è alle 6, il pranzo alle 12, la cena alle 20. Benvenuto al Camp Hunters. Il prossimo!” Bobby gli consegnò un paio di fogli con gli orari delle attività prima di passare oltre.
La gente qui sembra tutta strana. Pensò Sam mentre si allontanava insieme ad uno degli altri ragazzi assegnati al suo stesso dormitorio. Tuttavia sorrise: a casa pensavano tutti lo stesso di lui: forse si sarebbe trovato bene, dopotutto. 

 
...

 


Note:
Sì, lo so. Sono una psicopatica. Perdono. 
Grazie mille a Betta3x9 per aver alimentato la mia pazzia e al gruppo WCCS per il supporto morale. Vi amo tutte e tanto. 
Spero di poter postare un capitolo a settimana, università e impegni permettendo. 
Critiche e commenti sono sempre benissimo accetti. Grazie a tutti in anticipo per aver letto. :D

Strana90
 
  
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