Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Sarah_00    07/10/2014    5 recensioni
Un amore nato da un errore.
Un amore non capito.
Un amore nascosto ma che ora può essere vissuto normalmente.
E se per loro non esistesse una vita normale?
E se fossero destinati a dover sempre lottare per la loro storia?
Se creassero un loro tipo di "normalità"?
Zayn e Hope.
Separati per un anno intero e adesso di nuovo uniti.
Pronti a combattere ancora.
Pronti ad amare ancora.
-“Zayn… pensavo che adesso potessimo vivere una vita normale.”
Dice.
“Beh, per noi questo non è normale? È sempre stato così e … io voglio continuare così. lo so, forse è stupido ma … non so se posso farcela in modo diverso.”
(...)
“Cosa cazzo vuoi spiegare?! Io mi sono fidata di te! Cazzo! Ti ho fatto entrare nella mia vita, ti ho amato! E tu? Tu mi hai solo mentito, per tutto questo tempo! Vorrei non averti mai conosciuto! Perché cazzo non potevi prendere Zoe e non confonderti? Eh? Perché tutte a me?”
Urlo ancora mentre altre lacrime si fanno spazio sulle mie guance.
“Hope, io ti amo davvero.”-
Riusciranno a vivere questa vita fondata sul loro tipo di "normalità"?
Dopo "The mistake." arriva il sequel "This is our normal.".
Genere: Avventura, Dark, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Demons.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

#crediti: Sabren.
 
   



 

True.


Dopo un bel po’ mi decido ad entrare nella stanza dove riposa Zayn. Apro cautamente la porta rivelando la sua figura distesa sul letto e con le coperte a riscaldare il suo corpo. Mi avvicino stando attenta a non svegliarlo e mi siedo sul materasso. Ha un viso così angelico. Le ciglia lunghe e scure che accarezzano gli zigomi sporgenti, pelle ambrata e liscia ricoperta solo da uno strato di peluria, labbra carnose, naso dritto. Sembra un dio greco. Come fa un ragazzo all’apparenza così celestiale a vivere in un inferno?
Pian piano mi sto rendendo conto che lui non è la persona che credevo fosse diventata. Perché il ragazzo dei miei pensieri non mi avrebbe mai mentito, non avrebbe rischiato la vita, non avrebbe stretto un patto con Niall e non sarebbe ferito ad una gamba da un proiettile che poteva ucciderlo. Perché tutte quelle bugie? Perché coinvolgere i ragazzi?
Mi sento usata, tradita, umiliata e ancora tradita. Tradita da lui, dal mio migliore amico, da mio cognato e da due grandi amici di cui mi fidavo ciecamente, almeno fino a oggi pomeriggio. Come hanno potuto tutti mentirmi così? Perché farlo? Zayn cosa voleva nascondermi? È ormai ovvio che sia tornato ai suoi vecchi giri e truffe, ma perché? Da quando? Cosa mi sono persa mentre viaggiavo nel mio mondo fatto di sogni e gioia?
Le ore dopo le passo senza vedere o parlare con nessuno. Mi limito a stare in un angolino a riflettere e rimuginare. I ragazzi provano ad interagire con me, a creare un legame. Io resto distante. Non riesco neanche a guardarli in faccia. Mi sento troppo tradita e presa in giro.
A causa dei farmaci Zayn dorme molto più del previsto, quindi decido di andare a riposare anche io, ma ogni volta che chiudo gli occhi rivedo la mia mano che afferra il coltellino e trafigge la gamba di Jo. Allora decido solo di restare distesa affianco al moro, senza guardarlo, anche se mi è difficile. Riesco a sentire il suo respiro anche se sono di spalle a causa del letto non molto ampio. Mi concentro su questo suono cercando di eliminare tutti quei pensieri brutali.
All’alba decido che posso anche smettere di fingere di dormire e quindi mi alzo per andare a preparare un po’ di thè. Il maglione di Liam che indosso è enorme rispetto al mio corpo e quindi ho seriamente paura di sfiorare la fiamma con il tessuto e andare a fuoco. Fortunatamente ne esco immune e quindi torno in camera. Guardo fuori dalla finestra la città prendere pian piano vita mentre altri pensieri invadono la mia mente. Niall di certo ha preso in giro anche Zoe, quindi. Vorrei tanto fare qualcosa per aiutare la mia gemella. Ma non saprei neanche cosa dirle e come. Sto aspettando solo che Zayn si svegli e mi dica tutto lui. Liam, Harry, Louis e Niall volevano spiegarmi cosa fosse accaduto, ma io non ho voluto. Devo sentirlo dire da lui.
Dopo una decina di minuti, sento Zayn muoversi nel letto. Aspetto che abbia le forze per parlarmi e non lo guardo neanche. Ormai la tazza è tiepida se non fredda, ma continuo a stringerla tra le mani come se mi potesse riscaldare da un freddo che ho solo dentro di me.

“Hope.” Parla con voce impastata dal sonno.

“Buongiorno.” Affermo fissando una signora che porta a spasso il suo cagnolino.

“Mi dispiace.” Dice improvvisamente.

“Oh, beh, non so neanche per cosa. Se per l’avermi mentito, per il fatto che abbia dovuto pugnalare un uomo o perché ho quasi assistito alla tua morte?” rispondo senza ancora degnarlo di uno sguardo.

Sospira e posso immaginare che si stia mordendo il labbro come fa sempre quando è nervoso.

“Per tutto.” Ammette in un altro sospiro.

“Mi puoi dire tutto quello che mi hai nascosto fino ad adesso, per favore?” chiedo con gentilezza ironica e trattenendomi da una sfuriata. Cerca di alzarsi, deduco dai rumori del materasso, ma si ferma gemendo e rendendosi conto che la gamba non sta ancora benissimo.

“Cazzo, parla e basta!” urlo ormai non facendocela più. Un altro sospiro e poi un ultimo movimento.

“Dopo che quel mese al mare ti ho colpita per sbaglio, ho aspettato di tornare a casa mia e ho chiamato Jack. Ho accettato di lavorare per lui per tenerti al sicuro. Non potevo permettere che ti facessi ancora del male, non a causa mia. Grazie a questo giro, ho iniziato a guadagnare più del previsto e Niall aveva bisogno di soldi per poter vivere con Zoe qui. Quindi abbiamo creato l’alibi del lavoro nel locale. Non ho mai, credimi, mai fatto fare lavori sporchi a Niall. Lui mi aiutava solo a coprirmi con te e io gli davo una percentuale tale da poter vivere in pace. Ho comprato la casa e ho fatto tutto il possibile per darti quello che hai sempre voluto. Credimi quando ti dico che volevo solo che tu stessi bene. Vederti così felice, piena di vita e spensierata mi rendeva l’uomo più fortunato della Terra. Volevo proteggerti dal mio mondo, perché mi sono reso conto che io non posso uscirne, ma potevo almeno salvare te. Tenerti al sicuro da ogni oscurità. Ti amavo, ti amo troppo per permettere che il mio inferno diventi anche il tuo. Perché, anche se vivo in un inferno, quando torno a casa e ci sei tu, con il tuo sorriso, con la tua felicità, i tuoi occhi pieni di vita, trovo il mio Paradiso. La mia fetta di Paradiso Terrestre. Se anche tu vivi nel mio inferno, che sollievo potresti trovare?  Non avrei mai voluto che tu soffrissi così e che tu vedessi una scena tipo quella di ieri sera. Mi dispiace.”

Sospiro cercando le parole giuste per tutto questo. Vorrei riflettere sul suo discorso, ma ci sono ancora tante domande e devo sapere tutto quello che mi ha nascosto fino ad ora. Ho bisogno di sapere.

“Perché la chiamata nel bagno durante la festa al matrimonio di Liam? Perché le lacrime?”

“Tu…hai sentito la mia chiamata?” chiede confuso.

“Sì.”

Silenzio.

“Mi sentivo… in colpa. Tu mi stavi aprendo il tuo mondo, ti stavi concedendo interamente a me, e io invece segretamente lavoravo per un figlio di puttana. Non volevo ci fossero più segreti tra di noi. Volevo anche dirti tutto quando era ormai finito, ma ancora non è finito. E mi dispiace.” Si scusa per l’ennesima volta e strizzo gli occhi.

“Io non mi stavo concedendo interamente a te, Zayn. Io ero già tua e da tanto tempo.” Rispondo con voce spezzata dal dolore di quelle parole.

“Hope io…”

“Perché i ragazzi sono qui?” lo interrompo cercando di fermare le lacrime imminenti.

“Avevo bisogno di loro per mettere su il piano per potermi liberare di Jack. Jo è un suo amico, dovevo consegnargli la busta. In cambio doveva dirmi dov’è Jack per potermi liberare di questa situazione. Però quel figlio di puttana si è tirato indietro e mi ha ordinato di fare un’altra commissione. Mi sono rifiutato e poi beh… il resto lo sai.” Finisce di spiegare.
Resto immobile rivolta ancora verso la finestra. Il sole lentamente si sta alzando in cielo, la signora è rientrata in casa con il cane, una prostituta esce da un auto e si sistema la minigonna, gli uccellini cinguettano, un ragazzo è seduto su un muretto con una sigaretta tra le labbra. Oltre la porta della stanza, si sentono i passi di Liam, ne sono certa per l’orario. Harry di sicuro sonnecchia ancora sul divano con Louis affianco. Immagino Zoe stretta tra le braccia di Niall mentre riposa inconsapevole di tutto quello che sta succedendo.

“Hope, quando ieri sera mi hai detto che mi ami, in macchina, lo…lo pensavi davvero?”

Fisso la mia mano ancora stretta alle tazza e solo quando una lacrima cade su di essa mi rendo conto di star piangendo.
Resto in silenzio, senza avere la forza di parlare, ma anche solo di guardarlo. Non volevo che mi vedesse fragile, ma lo so che lui sa che non lo sono. Io non sono fragile. Non lo sono mai stata del tutto. Non l’avrei amato altrimenti. Se fossi stata davvero fragile sarei già morta da un bel pezzo a causa sua. Ma invece sono qui, viva, ma morta dentro. Pronta a combattere ancora una volta.

“Sai, questi ultimi giorni sono stati un inferno. Sì, un inferno simile a quello della tua vita. Vederti così strano, sentirti così distante. Così tanti dubbi, così tante domande. Pensavo mi tradissi con un’altra. Che mentre io ti amavo tu amavi un’altra. Per la prima volta nella mia vita non avevo paura di perderti, morivo dalla voglia che succedesse. Cercavo dappertutto una prova per incastrarti, per poterti urlare contro e sbatterti fuori di casa, fuori dalla mia vita. Ma adesso…adesso che so la verità, rimpiango che tu non mi abbia rimpiazzata. Strano come il momento peggiore della tua esistenza si possa tramutare in un momento migliore di un altro.” Faccio una pausa e questa volta guardo verso di Zayn semidisteso sul letto che mi fissa in un modo che non posso neanche spiegare. “Da ora in poi, basta bugie. Voglio sapere tutto quello che c’è da sapere e non proteggermi più dal tuo inferno, perché ci sono dentro dal giorno in cui ci siamo conosciuti.”

Annuisce appena mentre abbassa lo sguardo sulle sue gambe. Le lacrime che prima ignoravo adesso infuocano le mie guance.
Dopo le mie parole, un’altra ondata di silenzio invade quella stanza. L’aria diventa troppo pensante da respirare e i minuti troppo lunghi per far finta di niente e aspettare. Si sentono perfino i sussurri di Liam mentre borbotta tra sé e sé. Siamo tutti noi così coinvolti. Zayn sembra una voragine che trascina tutti al suo interno. Tutto quello che possa succedere a lui, diventa inesorabilmente un problema comune. Ma come non capirlo? Non può tenersi tutto questo per lui. È troppo. Peccato che abbia coinvolto gli amici e non me. Diamine, Liam si è sposato da pochissimo e adesso invece di godersi questo momento sta pensando ai problemi di Zayn. Non la vedo giusta come cosa. Deve sempre subire e mai godersi la sua vita. Adesso ha una nuova famiglia, non dovrebbe stare qui e lasciare la povera Dani da sola. È tutto così ingiusto. La vita è ingiusta.
Mi allontano dalla mia postazione e vado in cucina per posare la tazza. Come avevo immaginato, Liam sta facendo colazione mentre Harry e Louis dormono sul divano.

“Ehi, come va?” mi chiede sforzandosi in un sorriso.

“Si è svegliato. Mi ha detto tutto quello che è successo.” Spiego mentre capovolgo la tazza rovesciando così il thè ormai gelido. Ne metto a preparare dell’altro mentre mi volto verso di Liam.

“Avrei voluto dirtelo, Hope. Mi dispiace. Non sai quante volte ho provato a chiamarti e a raccontarti tutto o a venire fuori all’Università. Ma non potevo fare una cosa del genere a Zayn e poi…non ha tutti i torti, adesso sei molto più in pericolo.” Afferma seriamente dispiaciuto. È impossibile farsi mentire da Liam, glielo leggi negli occhi e nell’espressione quando ti sta dicendo la verità.

“Da quanto lo sapete?” chiedo dopo un sospiro. Stringe la tazza e per un attimo sposta lo sguardo da me al thè.

“Dal giorno dopo il mio matrimonio.” Risponde in un sospiro. Sospiro anche io. Ormai i sospiri sono l’unico sfogo comune.

“Torna da Dani.”

Scuote la testa e prende un sorso dalla tazza tra le sue mani.

“Torna da lei, Liam. Questi sono i giorni più belli, dovresti stare al tuo viaggio di nozze, non qui.” Ribadisco.

“Non posso. Non sapendo che Zayn, tu avete bisogno di me.”

“Zayn è grande e vaccinato! Non puoi sempre risolvere i suoi problemi! Devi pensare alla tua vita! Adesso hai la tua famiglia, hai tutto quello che hai sempre desiderato. Non sprecare tempo qui. Io sto bene. Passerà anche questa e vedrai che rimpiangerai di aver perso tempo qui. Ti sto implorando! Non perdere tutto a causa di questo inferno. Non mentire a Dani, non rischiare la vita per…per noi. Danielle ti ama, non merita tutto questo. Come pensi che si senta adesso? Lacerata dentro perché il suo fresco marito invece di stare con lei chissà che sta facendo. O forse al contrario non sospetta niente, crede in te e pensa che…che è un momento di passaggio, che tutto tornerà come prima, ‘è questione di tempo’. E poi capisce che no, non è questione di tempo, perché questo tempo non passerà mai, che ormai sei incatenato a questo inferno e lo è anche lei. Si sentirà tradita e umiliata per le tue bugie, ma ti amerà lo stesso in un modo che non puoi neanche immaginare. Preferirebbe essere lei al centro dell’inferno, basta che tu ne stia fuori. Avrà voglia di urlare e di scappare via da tutto, di dimenticare, di non averti mai incontrato. Ma poi si pentirà anche solo di averlo pensato e starà sempre lì, al tuo fianco, con le lacrime negli occhi, con il cuore frantumato ma con le spalle ben ferme, pronta a sopportare ancora, ancora e ancora. Aspettando una fine che non arriverà mai.”

Mi rendo conto di stare urlando e singhiozzando ormai troppo tardi per fermarmi. Troppo tardi per fare in modo che nessuno senta ciò che ho dentro da tutto questo tempo. Non pensavo di riuscire a cacciare tutti questi  sentimenti che covavo segretamente. Il mio dolore, il mio amore, le mie ferite. E se Danielle stesse per provare lo stesso? Devo provare ad impedirlo ad ogni costo. Non merita di soffrire così tanto, nessuno lo merita. Meglio morire.  In un secondo mi ritrovo tra le braccia di Liam che mi accarezza e cerca di calmarmi. Ma io mi sento ancora più una stupida. Volevo salvarlo e invece con quella sfuriata ho dimostrato di aver davvero bisogno di lui come ha appena detto. Dopo poco altri passi si avvicinano ed Harry e Louis si uniscono al nostro abbraccio.

“Piccola, vedrai che troveremo una soluzione.” Mi dice Harry con la voce ancora impastata dal sonno da cui l’ho svegliato brutalmente.
Il rumore della teiera ci fa staccare e fingo un sorriso mentre asciugo le lacrime sulle mie guance.

“Scusatemi.” Affermo per poi riempire la tazza. Sento i loro sguardi sulla mia schiena e cerco di far finta di niente. “Vado a vedere come sta.” Sussurro per poi sparire dai loro occhi amorevoli e rifugiarmi nel corridoio.
Entro nella stanza dove Zayn si trova e la prima cosa che vedo è lui disteso con le mani sul volto. Serro gli occhi ed espiro rendendomi conto che di certo ha sentito tutta la mia sfuriata. Mi avvicino lentamente e poggio la tazza fumante sul comodino al suo fianco.

“Ti ho preparato del thè.” Mormoro appena. Non risponde ma riesco a riconoscere dei singhiozzi soffocati. Mi siedo con cautela sul materasso e lo osservo. Dopo un po’ si decide a guardarmi. I suoi occhi sono così distrutti che vederli mi colpiscono il cuore come mille coltellate.

“Come ti senti?” chiedo poggiando la mano sulla sua.

“Non compatirmi.” Sussurra scuotendo la testa.

Gli accarezzo il viso umido e lo guardo come si guarderebbe il proprio mondo.

“Ti amo.” Gli dico e riesco a percepire il suo cuore battere più forte di prima.

“Non lo fare. Vai via.” Quasi implora.

“Zay, ti amo.” Ribadisco avvicinandomi a lui. Lo guardo dritto negli occhi caramello mai stati così spenti come adesso.

“Anche io.” Sussurra stavolta.
Mi scosta i capelli dal viso e li porta dietro al mio orecchio soffermandosi con la mano sulla mia pelle.

“Ti proteggerò, Hope. Farò tutto il possibile per non far spegnere la luce nei tuoi occhi.” Mi promette “Tutto il possibile.” Ribadisce e asciuga con il pollice un’altra mia lacrima.
Annuisco trattenendo i singhiozzi. “Lo so.”
Si sposta leggermente e mi lascia distendere al suo fianco. Appoggio la testa sul suo petto e per un attimo mi sembra di tornare alla settimana scorsa. Quando tutto per me era fantastico, dove esisteva solo un noi felice.

“Hope…tu puoi uscirne.” Mi sussurra. Lo stringo più forte.

“No, non posso.”

“Sono io quello nei guai, non tu.”

“Ormai sei parte di me, non posso andare in nessun posto senza una metà di me stessa.” Rispondo per poi dargli un piccolo bacio sul cuore.

“Come fai ad amarmi lo stesso?” chiede dopo aver premuto le labbra sulla mia fronte. Alzo le spalle.

“Ti amo e basta.” Sussurro. Lentamente inizia ad accarezzarmi. Il battito del suo cuore è così rilassante e il suo respiro regolare così dolce. Con il mento contro la mia fronte inizia a cantarmi “You and I”, come ogni volta. Questa canzone è ormai la nostra colonna sonora e la nostra marcia militare. Chiudo gli occhi e mi lascio cullare. Mi mancava davvero tanto.


 
“Basta.” Sento mormorare improvvisamente nel silenzio e nel buio assoluto. Riapro gli occhi che ho quasi scordato di aver chiuso e riesco a sentire il petto di Zayn alzarsi e abbassarsi troppo in fretta. Sta singhiozzando. Lo guardo aggrottando la fronte mentre si asciuga le lacrime.

“Zay?” sussurro con voce impastata dal sonno. Non posso credere di essermi addormentata. Stavo così bene che mi sono lasciata andare. “Ehi, che succede?” chiedo alzandomi dal suo petto per poi guardarlo dritto negli occhi caramello.

“Succede che sono un disastro vivente, succede che ti sto rovinando, succedere che mi ami quando dovresti odiarmi, succede che dovrei essere morto. Sì, morto. Era la cosa migliore.” Spiega, e le lacrime continuano a scendere.

“Ehi, ehi, ehi, no, Zayn, no. Non dire stronzate, tu meriti di essere qui, con me. Non potevi lasciarmi così. Non potevi abbandonarmi.” Affermo facendo intrecciare le nostre dita. “Non è colpa tua se…se ti trovi in questo casino. È stato il destino. Lo stesso che ci ha unito.” Abbozzo un sorriso. Mi fissa per un tempo indeterminato e poi mi tira a sé abbracciandomi così forte da farmi mancare il respiro.

“Mi sento così egoista, ma non posso fare a meno di te.” Gli accarezzo i capelli strizzando gli occhi.

“Ho bisogno di te, Zay. Ne ho bisogno.” Sussurro e lui mi stringe ancora più forte.

“Fra tutte le bugie che ti ho detto, l’unica cosa che ho sempre detto con sincerità è che ti amo da morire.” Sento uno strano calore nel petto e delle lacrime salire, ma riesco a trattenerle. Sapere che mi ha amata per davvero forse è la cosa migliore che possa chiedere adesso.

“Ti amo anche io.” Rispondo senza lasciarlo un attimo.

            







Spazio della scrittrice xx

Okay, zalve pimpe. Lo ammetto fa pena. Scusatemi. 
Cambiando argomento, AMO STEAL MY GIRL. NON SO VOI, MA IO ME LA SPOSEREI, O MEGLIO, SPOSEREI LORO OuO.
Vogliamo parlare poi di WHERE WE ARE? IO NON CE LA FACCIO PIU' AD ASPETTARE, LO DEVO VEDERE ADESSO.
Okay, finiti gli scleri, vi voglio tanto bene e grazie per le recensioni, fatemi sapere del capitolo e che ne pensate anche della canzone nuova dei nostri boys e se andrete a vedere il FILM OuO. 

Un bacioo <3 xx








 


 

 
   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Sarah_00