Ero steso su di un letto, mi faceva male la schiena e non riuscivo a percepire i suoni. Piano piano ricominciai a sentire i suoni. Non riuscivo a comprendere dove mi trovavo, ero stordito e l'unica cosa che sentivo, oltre al fruscio delle foglie, erano due voci che mi giravano nella testa. Una sembrava spaventata e impotente, chiamava un nome, forse il mio, ma non ricordo nemmeno come mi chiamo. La sua voce si univa ad un ricordo confuso di una spiaggia e di varie esplosioni. La voce era di un soldato che urlava:-Logan! Logan!-, l'altra invece era più dura, fredda, quasi come se fosse un Dio a parlare. Il ricordo era più sfocato, urla di dolore, una fossa e tre soldati che mi deridevano. Nonostante il ricordo fosse sfocato la voce era ben distinta, ma l'uomo l'uomo sfuggiva alla mia vista. Un rumore molto forte mi fece ritornare in me, era la porta della mia camera. Tre dottori erano appena entrati insieme ad un uomo scortati da tre soldati armati di Honeybadger silenziata. Non conoscevo ne i dottori ne i soldati ma l'uomo al centro mi sembrava di conoscerlo. Era alto ed aveva un fisico da veterano. Direi che era quai sulla cinquantina ma non ne ero sicuro. I dottori avevano una fiala in mano e una siringa nell'altra. Uno aveva anche una ciotola con un impasto di foglie e altre cose che sembravano disgustose. L'uomo al centro disse:-Ciao, Logan! Non sembri in gran forma! Come ti senti?-. Avevo paura di rispondere ma avevo finalmente la conferma del mio nome ma non di chi erano quei soldati e perché ero lì. Riconobbi subito l'uomo, era quello dei miei incubi della fossa, quello che non riuscivo a vedere.-Sai Logan, non capisco perché sei così ostinato a non parlare!- disse l'uomo. Ero sempre più convinto che non ero li per caso e alla fine decisi di dire qualcosa:-Cosa ci faccio qui!?!? E chi siete voi?-. L'uomo sembrava abbattuto dopo aver sentito quelle parole.-Logan, tu sei sotto l'effetto dei farmaci dei federali. Io sono colui che li comanda e che ti ha salvato dall'ipocrisia del governo americano. Io sono Rorke!!!- disse l'uomo al centro. Quelle parole mi fecero venire i brividi, d'un tratto era come se avessi ripreso memoria e che il mondo mi fosse caduto addosso. Io ero lì, sulla spiaggia dopo il contrattacco ODIN e mio fratello Hesh era ferito. A quel punto Rorke mi aveva preso e trascinato fino ad un elicottero dove mi aveva sedato. I pezzi combaciavano tutti, ero stato gettato in una fossa come accadde a Rorke e mi diedero quell'impasto velenoso, mentre quei soldati nella mia camera mi deridevano. -Allora, cosa ne pensi dei federali? Mi pare che ti trattino abbastanza bene. Sai da quando tuo fratello ti ha lasciato a morire, come tutta la tua squadra, abbiamo deciso di prenderti con noi, per evitare di essere lasciato a morire-. Mi ricordai di mio padre che era morto davanti ai miei occhi, una volta mi disse che tutti possono essere piegati, tutti potevano fare la stessa fine di Ajax. Mi feci coraggio e parlai:-Cosa vuoi Rorke? Mi verranno a prendere e per te sarà la fine!-. Non si mosse nemmeno di un centimetro, rimase impassibile difronte alla mia impotenza. -Ahahahah io non ci spererei! Ci hanno abbandonati, tuo fratello a te come tuo padre a me, non meritano rispetto!-. In effetti nessuno aveva ancora provato a liberarmi e mi ricordai che anche mio padre lasciò a morire Rorke. Avevo paura, paura di quello che poteva accadere. Rorke fece cenno al dottore che versò la fiala nell'impasto. -Questa volta proviamo ad addolcire il sapore del veleno, così almeno lo mangi più volentieri!-. Quell'uomo era un pazzo glielo leggevo negli occhi, aveva perso tutto e tutti ed era stato abbandonato. Mi passò la ciotola e disse:- Pensaci su, potresti essere il mio secondo oppure essere il capo delle forze di terra. Sarai il mio braccio destro. Sarai il Necromante! Il simbolo dell'organizzazione!-. Era sempre più sicuro di se. Non volevo assolutamente cedere e ma lui mi colpì alla pancia ed io aprì la bocca dove lui verso l'impasto che aveva un sapore migliore del solito. Le gambe cominciarono a tremare, dovevo vomitare, gli occhi mi bruciavano e la testa mi scoppiava, stava entrando in circolazione il veleno!   Faceva freddo, la mimetica non bastava a riscaldarmi, ma sapevo che i brividi non erano solo per il freddo. Chissà Logan che fine ha fatto, dopo due anni di prigionia spero di rivederlo ancora vivo. -Eccoli, li vedo, Rorke è sulla collina!- disse Keegan che sembrava avesse appena visto un fantasma. -Ciao Hesh, vedo che sei ancora vivo! Dove sta Merrick? Ah, aspetta, l'ho ucciso io! Ahahahah!- disse Rorke -Lascia stare Rorke non hai speranze contro di noi, rivoglio mio fratello!-. Non feci a tempo a dirlo che un gruppo di soldati con la mimetica nera ci accerchiò. - Ahahahahah, sembri leggermente sorpreso. Che ti prende hai paura?- Rorke era sempre più vicino, non aveva paura del fatto che impugnavo un fucile e che avrei potuto sparare da un momento all'altro. Ma c'era qualcos'altro di strano, stava fissando un soldato nero. Gli fece cenno di avanzare verso di lui e quando fu più vicino lui si tolse la maschera nera. Difficile da distinguere mentre era di lato. Rorke gli puntò una pistola alla testa ma poi la girò e gliela porse. -Sai Hesh, sono passati molti anni e ho perso molti uomini in battaglia. Questo ragazzo è il mio braccio destro, nonché, capo del nostro nuovo battaglione. Ti presento....il Necromante!!!- il soldato si stava voltando. Bastò guardarlo meglio per riconoscerlo....era Logan! Fu quando si girò verso di me completamente che vidi nei suoi occhi l'orrore di quello che aveva passato: le cicatrici, gli occhi scavati e vuoti. - Logan, spara! Ricordati ti hanno abbandonato!- non ebbi il tempo di controbattere...