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Autore: Menteconfusa    08/10/2014    2 recensioni
Ho "lievemente" modificato la storia di Inkheart aggiungendo un personaggio, Helen, figlia adottiva di Dita di Polvere, moglie del Principe Nero...
Genere: Fantasy, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dita di Polvere, Mortimer Folchart, Nuovo personaggio, Principe Nero, Roxane
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Helen salì sulla fune e abbandonò la mente ai ricordi.
Rivide suo padre in piedi davanti a lei e la fissava, sentiva l’odore del fuoco, caldo e pungente. Come il suo cuore.
Vide sua madre, piangeva. La pregava di tornare da lei, sussurrava il suo nome con la voce soave che possedeva solo quando cantava. Quella voce che amava tanto.
Si ricordò di sua sorella, Brianna, le tendeva la mano e le sorrideva.
Vide Jehan, il figlio di sua madre e del suo secondo marito, la guardava impassibile.
Poi vide suo marito, quell’uomo che amava più della sua stessa vita. L’unico che avesse mai amato. In braccio teneva un bambino, il loro bambino. Aveva la pelle scura come quella del padre, ma gli occhi erano grigi e tristi come i suoi.
Allontanò la sua mente da quelle persone che amava così tanto e pianse, perché solo questo riusciva a fare ora mai.
Lacrime amare, piene di dolore, rimpianti, tristezza.
Il suo cuore moriva e con lui la sua anima.
Era morta.
Il blu che la circondava era tanto, troppo. Era forse quello il mondo che tutti temevano? Si avvicinò ad un fiume che scorreva li vicino e vi guardò dentro.
Piangeva sua madre, suo padre, i suoi fratelli, suo marito e piangeva l’uomo per il quale aveva rinunciato alla vita.
In mano stringeva il dardo avvelenato che le aveva trafitto il cuore.
-Basta! Non piangete per me, basta, vi prego.-
Implorava chi non la poteva sentire, chi non avrebbe più potuto ascoltarla.
Era morta.
Fredda.
Terribilmente triste.
Infinitamente viva.
 Perché da quel momento in poi avrebbe vissuto delle lacrime che le persone un tempo da lei tanto amate, avrebbero versato. Avrebbe vissuto dei loro ricordi, dei loro tormenti, dei loro incubi.
Della loro vita.
E di nuovo i ricordi le invasero la mente, un unico, meraviglioso ricordo. Vide il viso di suo figlio, quel bambino che non avrebbe più potuto rivedere.
L’immagine sparì dopo poco. Morì con lei.
Gridò, ma era inutile, nel mondo dei morti nulla può sentirti, nulla può farti del male, perché il cuore rimane terribilmente calmo. Nel mondo dei morti sei sola, circondata da spiriti che non puoi vedere. Scaldata da un fuoco che non può bruciare la tua pelle, felice di un’emozione che non puoi provare.
Puoi solo piangere.
Il tuo cuore è purificato nelle acque del fiume che divide vita e morte e dimentichi tutto. Chi ti ha amato, chi hai amato, chi hai odiato e da chi sei stato odiato. I ricordi diventano immagini sfocate di persone mai conosciute. La tua vita è nuova, pulita,vuota.
Per tutti, tranne che per Helen. Il patto che aveva stretto con la morte le impediva di purificare la sua anima. Sarebbe per sempre rimasta con chi amava, in cambio del cielo, ciò che la rendeva più felice.
Chissà da quanto era lì. Nel mondo dei morti il tempo non passa, il tempo non esiste. Esiste solo la concezione di ciò che sei stato e ciò che non potrai mai essere.
Helen si alzò e corse via, lontano da quei ricordi, lontano dalla sua famiglia. Corse incontro alla morte, ma nulla l’accolse, solo altro blu, tanto, troppo blu che le stringeva il cuore ora mai fermo, straziato dal dolore. Dalle fiamme di suo padre. Dalla voce di sua madre. Dal sorriso di sua sorella. Dallo sguardo di suo fratello.
Dalle lacrime del Principe nero.
Dal ricordo di suo figlio.
Le fiamme marcarono i loro nomi nel suo cuore.
 
   
 
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