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Autore: ariannaw    09/10/2014    0 recensioni
In fondo, ognuno di noi ha i suoi sogni. C’è chi li nasconde e preferisce custodirli in una piccola parte del proprio cuore e chi, come Anna, non ha problemi ad andare a raccontarli a tutti. C'è chi sarebbe disposto a rinunciare a qualunque cosa per vederli realizzati, chi vive per i propri sogni e li antepone a tutto. Anna è una ballerina...
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In fondo, ognuno di noi ha i suoi sogni. C’è chi li nasconde e preferisce custodirli in una piccola parte del proprio cuore e chi, come Anna, non ha problemi ad andare a raccontarli a tutti. C’è chi sarebbe disposto a rinunciare a qualunque cosa per vederli realizzati, chi vive per i propri sogni e li antepone a tutto. Anna è una ballerina, studia danza classica da quando aveva tre anni. Lei ha imparato a ballare prima di imparare a camminare e sono oramai quindici anni che preferisce mille allenamenti all’uscire con gli amici. Si esercita tutti i giorni più di due ore al giorno, studiando in accademia.
Anna era in aeroporto, aveva i suoi capelli neri e lunghissimi raccolti nella solita treccia. Era sola, e immersa nei suoi pensieri.  Era un giorno come tutti gli altri, monotono. Anna arrivò in accademia con il solito ritardo, il che le era inevitabile perché usciva da scuola solo dieci minuti prima dell’inizio degli allenamenti; si cambiò velocemente, sotto lo sguardo altezzoso delle sue compagne che erano già sistemate da parecchio tempo, e che stavano chiacchierando tra loro. Entrò in sala, e vide allo specchio quell’immagine di sé che le piaceva tanto e che la faceva sentire a suo agio. Quell’immagine alla quale era abituata. In quel momento lei non era più Anna, ma era una ballerina. Ogni tanto le piaceva chiudere gli occhi e immaginare di essere in un teatro vero, grande. Immaginava il pubblico entusiasta applaudirle calorosamente e, perché no, magari anche mazzi di rose lanciate in direzione del palco, che poi si posavano vicino ai suoi piedi. Le piaceva sognare di essere la protagonista di uno spettacolo, richiesta dai migliori coreografi del mondo, ma soprattutto le piaceva far sognare gli altri attraverso i suoi, di sogni.
Ma quello era davvero un giorno importante. La sua professoressa annunciò con un tono teso, ma allo stesso tempo entusiasta, che una tra le allieve della scuola avrebbe avuto il grande onore di volare fino al teatro di Mosca per rappresentare l’Italia in una gara a livello internazionale, che avrebbe inevitabilmente portato alla ballerina vincitrice una grandissima fama, e soprattutto le avrebbe permesso di lavorare e vivere il suo sogno nello stesso momento. Disse loro che il giorno stesso avrebbe messo un qualunque brano, conosciuto o meno, diverso per ognuna, e che esse avrebbero dovuto improvvisare e convincere lei e gli altri professori della scuola del loro talento.
Si può desiderare una cosa in modo così forte da far arrivare agli altri le proprie sensazioni senza parlare? Perché in fondo per noi esseri umani è impossibile comunicare senza usar parola. Ma a quanto pare c’è un modo. Nei movimenti, nel viso, che riesce a comunicare tutto quello che a parole è impossibile. C’erano decine di ragazze più brave di lei, più alte, più magre, più belle. Anna però aveva qualcosa di diverso rispetto alle altre, qualcosa che esse non avrebbero mai potuto cambiare. Lei nella danza non metteva solo le gambe le e le braccia, lei ci metteva anche il cuore. Ed era l’unica tra tutte le allieve della scuola di danza ad essere così tanto “innamorata” di quello che faceva. Era una delle poche che non ballava per mantenersi in forma, o così, “tanto per fare”… Lei ballava per ballare e basta, senza nessun secondo fine. Nemmeno ricorda cosa provò in quel momento, ricorda di essersi affidata alla musica, come ha sempre fatto.
È facilmente intuibile come sia andata a finire la sua storia. Riuscì a travolgere il cuore dei professori, che non vedevano una ragazza motivata come lei da anni. Ora sta volando verso Mosca. E chiunque l’ha vista ballare, sa con certezza che come è arrivata al cuore dei suoi professori, arriverà a quello di tutto il mondo.
   
 
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