Anime & Manga > Nana
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Autore: grouchomarx    09/10/2014    2 recensioni
due ragazze decidono di trasferirsi a Tokyo. le due si incontrano in treno e per una serie di coincidenze finiscono a vivere insieme. dopo mesi di convivenza la ragazza più semplice, che Nana (la ragazza punk) chiamerà Hachi, che nel corso dei mesi aveva cambiato più di un ragazzo, affezionandocisi ogni volta troppo visto il poco tempo che passava con essi...
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai, Yuri | Personaggi: Nana Komatsui, Nana Osaki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nana si stava slacciando la camicetta quando Hachi entrò in bagno in lacrime. “Nana!” urlo buttandolesi addosso.

“Su su Hachi, fai il bravo cucciolo e calmati” disse Nana tenendo la testa dell'amica poggiata sul petto.

Hachi si sentiva così al sicuro tra le braccia dell'amica. La sua guancia era premuta contro lo sterno nudo di Nana.

Teneva gli occhi chiusi mentre sentiva la sequenza di battere e levare creata dal cuore della ragazza. Era come terapeutico, calmante.

Nana si sedette a terra trascinando Hachi con se, tenendola sempre attaccata al petto.

“Racconta ...”. Il ragazzo con cui Hachi stava l'aveva lasciata. Troppe volte Hachi era rimasta sola e indifesa perché ci aveva creduto troppo.

Nana strinse Hachi in un caldo abbraccio e poi tenendole il viso tra le mani le diede un bacio sulla fronte.

Era così tenera, così indifesa e pensava di non essere amata da nessuno. Nana. Nana l'amava pi della sua stessa vita, avrebbe fatto di tutto pur di renderla felice.

“mi sento così … sola , così inutile Nana. Anche tu non fai altro che ripetermelo” desse Hachi mentre continuava a piangere. Poi alzò il viso in cerca di conforto.

Nana vide gli occhi pieni di tristezza, di disprezzo per se stessa della dolce ragazza. E non resistette.

La baciò sulle labbra con tutto l'amore che provava. “tu non se inutile e non sei sola Hachi”.

Il bacio durò a lungo e fu il primo di una lunga serie. Si staccarono l'una dall'altra e si fermarono a guardarsi negli occhi.

Nana sfilò la maglietta di cotone rosa di Hachi, che a sua volta slacciò gli ultimi due bottoni rimasti da slacciare della camicetta bianca della coinquilina.

Assalita da mille dubbi Hachi scansò Nana e si mise in piedi davanti allo specchio. “cosa stiamo facendo Nana? Non è normale che due ragazze come noi …”

venne interrotta da una serie di baci sul collo. “No Hachi, non siamo normali. Ma che importanza ha.” continuò a baciarla dalla nuca fino alla fine della schiena seguendo lo stesso percorso con le mani lungo i lati fino ad arrivare alla gonna. La sfilò dai fianchi della ragazza insieme alle mutandine di pizzo.

Tornò in piedi e slacciandosi i pantaloni di pelle si avvicinò all'orecchio di Hachi. “you are so beautiful darling” sussurrò Nana.

Hachi si girò e cominciò a baciare appassionatamente Nana tenendo le braccia strette al suo collo.

Le sue mani invece vagavano dai fianchi, lungo la schiena fino ad afferrare i glutei della minuta ragazza dai capelli chiari. Questa si aggrappò con le gambe ai fianchi dell'altra. I loro corpi erano vicinissimi, potevano sentire l'una il calore dell'altra.

Nana entrò nella vasca con l'amica seduta sul suo grembo. Cominciarono nuovamente a baciarsi. Tanti lunghissimi baci che sembravano non finire mai.

La punk insaponò i capelli e la schiena alla ragazza con gli occhi ancora lucidi per il pianto.

Le due si sciacquarono dal sapone strette in un caldissimo abbraccio.

Nana riprese in braccio Hachi e la poggiò stesa sul letto. Si soffermò e scrutò il suo corpo.

Era così bella, così esile, così indifesa.

Si sdraiò al suo fianco senza smettere di guardarla negli occhi, le diede un bacio e cominciò ad accarezzarla lungo tutto il corpo.

Le accarezzò i seni per poi scendere con il viso e cominciare a baciarli.

Hachi cominciò a gemere, per poi nella foga del momento far scendere con la mano fino all'organo più sensibile del suo corpo.

Le loro voci si fusero in un unica che risuonava per tutta la stanza. Le loro mani, le loro bocche, i loro corpi continuarono ad unirsi e poi separarsi, per poi unirsi nuovamente per tutta la notte.

“ti amo Nana” disse Hachi mentre il sole stava ormai sorgendo. “anche io ti amo piccolo cagnolino, e sappi che da oggi non sarai mai più sola, nessuna lacrima righerà mai più il tuo viso”.

Continuarono ad amarsi appassionatamente tutta la notte.

 

PER ESSERE FELICI BISOGNA ESSERE IN DUE

   
 
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