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Autore: Rossella Gallo    09/10/2014    0 recensioni
Tratto dalla storia: "No, non sei strano sei solo un ragazzo in via d'estinzione"
Lei ha perso tutto, cerca un modo per distrarsi da tutto il nero che la circonda.
Lui il suo modo per distrarsi.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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" Scarlet! Scarlet! Sveglia!"
Mi sentì chiamare, era mia zia che come ogni mattina, mi risvegliava per iniziare un'altra insulsa giornata. Perchè non lasciarmi stare!? Ormai la mia vita non ha più un senso, nessuno può capirmi, neanche io mi capisco.
Mi alzai da quel scomodissimo letto per non sentire più le urla di quella isterica che era stata l'unica ad accogliermi nella sua casa. Mi vestì, presi lo zaino e mi recai in cucina per fare colazione.
"Giorno cara"
"zia"
"sbrigati o farai tardi" mi disse con quell'aria severa che aveva sempre.
Senza rispondere presi lo zaino e uscì dalla casa in cui ero ospite. Nelle orecchie mi ficcai gli auricolari, l'unica cosa che mi dà la forza di andare avanti per quella che ormai non è più vita. Con passo sostenuto mi recai in quel posto che tutti odiano che invece io amo perchè mi distoglie dai miei soliti pensieri, più comunemente chiamato scuola. Entrai nella mia solita classe a testa bassa stanca di tutti gli aggettivi che mi venivano attribuiti senza nemmeno conoscermi; mi sedetti in ultima fila e fu lì che notai qualcosa di strano qualcuno si stava sedendo accanto a me, non sapevo cosa  fare se alzare la testa e capire chi fosse o restarmene ad ascoltare musica e scarabbocchiare sul mio quaderno dei disegni. Avendo più coraggio del solito quel giorno, alzai la testa e mi ritrovai una chioma rossa davanti ai miei occhi. Lui vedendomi mi sorrise, distolisi immediatamente lo sguardo, da troppo tempo nessuno mi sorrideva più, solo mia madre lo faceva. Entrò in classe il professore e tutti come quasi comandati da qualcosa ci alzammo in piedi in segno di saluto,passato qualche secondo ci risiedemmo senza garbo.
"Ragazzi" iniziò il professore " oggi vi farò conoscere il vostro nuovo compagno di scuola, Michael vieni qui"
Il ragazzo accanto a me si alzò e raggiunse il professore.
" Salve a tutti, sono Michael Lewis,ho 17 anni sono stato bocciato più volte, mi sono trasferito qui  da poco  per motivi familiari"
Michael...quel ragazzo era diverso, non era per nulla in imbarazzo mentre si presentava ad un'intera classe, cosa che sicuramente sarei stata io al suo posto, aveva un non so che di alternativo. Uno alla volta il professore stava facendo presentare tutta la classe a quell'individuo alternativamente attraente. Arrivò il mio turno, ero un pò a disagio perchè tutti gli occhi erano puntati su di me ma soprattutto i suoi occhi erano su di me.
" Ehm...mi chiamo Scarlett, Scarlett Morgan, vivo qui a Forks da quando i miei...da quando l'ho deciso io."
Appena finì di parlare suonò la campanella presi le mie cose e più velocemente che potessi uscì da quella classe, la quale mi era sembrata più piccola del solito. Mi recai in mensa, il posto che più odiavo e mi sedetti distante da tutti gli altri individui che popolavano quel luogo. Uscì il mio solito panino dallo zaino e prima ancora che potessi darne il primo morso qualcuno spostò la sedia accanto la mia e ci si sedette, alzai la testa ed era di nuovo lui con la sua solita chioma rossa.
"Ehi, prima non abbiamo avuto modo di parlare, piacere Michael" allungò la sua mano verso di me, ero a disagio non sapevo che fare,così con molta cautela afferai la sua mano.
" Scarlett"
"Come mai non sei come tutti gli altri a gridare e parlare animatamente?" e adesso cosa voleva da me!? Tutto ad un tratto qualcuno mi rivolgeva la parola e si preoccupava anche per me.
"Semplice non ne ho voglia. E tu invece perchè non sei con loro?"
" Semplice ti ho vista qui tutta sola è ho preferito vivamente te a loro." Cosa davvero c'era in quel ragazzo che non andava?! Non vedeva che nessuno mi rivolgeva la parola, che non esistevo, e lui volevo rovinarsi la reputazione già dal primo giorno di scuola?
" Meglio che tu non ti faccia vedere con me non vorrai rovinarti la reputazione già da ora, vero!?" Il ragazzo rimase sorpreso da ciò che avevo detto e anche dal mio tono un pò più alto del solito, non era l'unico anch'io ero meravigliata da me stessa.
"Gli altri non  riescono a vedere la tua vera identità, io riuscirò a farti emergere da tutto quel nero che ti circonda, è UNA PROMESSA."
  
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