Libri > Cinquanta sfumature di...
Ricorda la storia  |      
Autore: Heart    10/10/2014    3 recensioni
Capitolo speciale della fiction "The dark power love"
L'inizio di una nuova esistenza per Christian Grey ...
Mi guardai intorno e capii che mi trovavo sul pavimento della mia stanza, senza vestiti.
Che diavolo mi era successo? Non ricordavo nulla della notte scorsa, il mi cervello si era spento nel momento in cui … solo allora diversi flash illuminarono la mia mente con gli episodi della notte. La sottomissione, la furia e l’attacco.
Solo allora mi resi conto che nella mia mente c’era un buco, che cosa mi era successo? Alzai il braccio per analizzarlo e quei denti erano spariti, mi osservai a lungo dopo avermi guardato allo specchio, non c’era traccia delle frustate .. com'era possibile?
Genere: Dark, Erotico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Christian Grey
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Bondage
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salve.
Mi dispiace essere scomparsa, ma non c’è stato giorno che pensavo alle mie fiction e non poterle aggiornare a reso la mia vita buia e vuota. C’è una ragione per cui non ho scritto, e che mi sento responsabile di ciò che scrivo. Cioè faccio troppi errori e questo influisce anche nel rendimento della storia, che ha una buona trama.
Sono delusa da me stessa, perché non riesco a migliorarmi, e non pensiate che non mi sia impegnata. Ho iniziato tutto d’accapo con la (grammatica italiana), ma purtroppo sono sempre qua.
Il mio stato d’animo è stato colpito e affondato. Ho pensato molto su questo e anche se mi sono rivolta a una beta per correggere le mie storie che purtroppo sono molte, non riesco a rimanere ferma a guardare lo schermo del PC a lungo. La scrittura mi ha salvato e le devo molto, non esercitarla è dura.
Questa storia riguarda alla mia opera “The dark power Love “ un pezzo dell’enigma, dove narrerò una vicenda, dove influiscono tanti fili. Spero solo che non ci siano quegli errori che tanto temo che purtroppo faccio, ho solo pensato che potrei darmi una smossa e cercarla di continuarla. Spero di non deludervi e scusate per la lunga premessa.
Heart
 
 
 
 
 
Cuore oscuro

 
 
Un grido, il mio.
Il dolore provocato da quella frustata inaspettata mi brucia la schiena, il fuoco è divampato come se ci fosse un incendio.
Ero in posizione supina quando arrivò, mi alzai gattoni e abbassai la testa come segno di scuse.
-Che devo fare con te? Mi disubbidisci nel momento in cui tolgo gli occhi su di te, ma questa volta non te la passi liscia, dovrai subire la mia ira.- Parole dure, fredde come la lama di una spada che ogni volta si conficcava dentro il mio animo ancora adolescente, non riuscivo a capire che cosa ci facevo in quella stanza, con lei, la donna più ambita di tutta America, ma forse era solo curiosità nel provare nuove sensazione. Cazzo ero un sedicenne che ogni giorno si scopava tre ragazze, non m’importava se erano belle o brutte, l’unica cosa che importava era sfogare quel flusso di emozioni contrastanti su qualcuno.
-Chris!- Urlò. Ritornai al presente e la trovai di fronte a me, con quelle gambe lisce, quei tacchi vertiginosi di pelle nera lucida, quel mini perizoma che faceva travedere quella parte intima.
-Guardami – disse con un tono più carezzevole, per un attimo temetti la sua ira. Nel momento in cui alzai lo sguardo, trovai due occhi diversi dal solito. Quel colore era sfumato da un argento fosforescente … non capii, fu lei ad alzare di più il mio viso per poi trovarmi alzato e di fronte a lei.
Il mio corpo era martoriato di ferite provocate dalla mia padrona, nel momento in cui la guardai i nostri sguardi, si fusero e tutto ciò che mi circondava scomparse per magia.
La padrona non toglieva il suo sguardo dal mio ed io facevo altrettanto, emanava un’aura magnetica e inquietante, nel primo momento pensai che ci fossero dei profumi particolari per riprodurre quelle visioni.
-Chris da questo momento sarai mio – rise e dalle sue labbra scorsi due zanne. Non so nemmeno perché li ho nominati, ma quella parola mi venne subito in testa come un fulmine al ciel sereno. Indietreggiai per istinto, mentre lei avanzava con un passo felino, il ringhio che si espanse mi diede il tempo si spostarmi e non cadere nella sua trappola, ma non avevo immaginato che la mia padrona fosse … le parole smisero di circolare nel momento in cui due zanne mi morsero il braccio, urlai con tutto il fiato.
-Che cosa hai fatto?- la voce era tremante, il cuore pompava forse.
-Sarai mio – disse lei.
-No!- la follia mi stravolse, cercai la prima cosa e la lanciai verso lei che venne presa in pieno, cadde al suolo, mi alzai sotto choc e mi avvicinai alla porta, mi vestii in fretta e in furia.
-Non mi sfuggirai- disse per poi cadere a terra.
Stavo sognando era un incubo, chiusi gli occhi e li riaprii ma la scena non cambiava, aprii la porta e scappai fuori, l’aria era umida tipico di novembre, il viale era deserto che ore erano? Non lo sapevo, l’unica cosa che pensavo e che dovevo andare a casa e calmarmi, ma mi sentivo osservato, mi guardai a destra e a sinistra, mentre il sudore mi scendeva dalla tempia. M’inginocchiai e mi strinsi lo stomaco, un crampo tremendo m’invase e mi costrinse a piegarmi in due, qualcosa in me si stava distruggendo, qualcosa che mi reggeva: le ossa.
L’ultimo suono che captai fu solo una risata menefreghista.
 
 
Un raggio di sole mi colpì in faccia, tale luce mi provocò un fastidio acuto per l’intera parte superiore del mio corpo.
Posai un braccio a terra e poi l’altro in modo di alzare il busto da quella superficie dura in cui ero sdraiato.
Mi guardai intorno e capii che mi trovavo sul pavimento della mia stanza, senza vestiti.
Che diavolo mi era successo? Non ricordavo nulla della notte scorsa, il mi cervello si era spento nel momento in cui … solo allora diversi flash illuminarono la mia mente con gli episodi della notte. La sottomissione, la furia e l’attacco.
Solo allora mi resi conto che nella mia mente c’era un buco, che cosa mi era successo? Alzai il braccio per analizzarlo e quei denti erano spariti, mi osservai a lungo dopo avermi guardato allo specchio, non c’era traccia delle frustate .. com’era possibile?
Il suono del telefono mi riportò al presente, lo cercai e lo trovai sul letto imbrattato dal sangue, di chi era quel colore rosso? Temporeggiai ma poi accettai la chiamata, era mia madre.
-Christian per l’amor del cielo dove sei finito?- Domandò con una voce esasperante.
-Sono in camera- la voce era rauca e distaccata.
-Allora scendi, è ora di pranzo!- chiudendo la chiamata. Com’era possibile che fosse l’ora di pranzo, quanto avevo dormito?
Camminai verso il bagno e aprii l’acqua, immergendomi in quella cascata di acqua iniziai a sentire strane vibrazioni, la chiusi, ma il suono era cessato nel momento che l’aprii di nuovo quel ritmo cadente, ritornò, ma che?
Arrivai in cucina e trovai la mia famiglia intorno alla tavola, era domenica.
-Finalmente fratellone stavo morendo di fame – Mi ammonì Mia.
-Buon pranzo!- disse la voce di mia madre. Mi sedetti al mio posto e iniziai a prendere le pietanze dai piatti. Era strano ciò che stavo avvertendo, il sapore del pesce era diverso, captavo ogni singola particella di esso, anche i vari aromi che lo avevano cucinato.
Assurdo!
Gli occhi saettavano da una parte all’altra, all’improvviso era successo qualcosa di veramente strano riuscivo a sentire i pensieri e le sensazioni della mia famiglia.
Guardai mio padre, mentre sorseggiava il vino. I suoi occhi erano ansiosi e preoccupati.
Mia madre era stanca, i suoi capelli ne erano la conferma. Nessuno riusciva a vedere il modo alquanto spoglio di quella sistemazioni, i capelli erano secchi e crespi, ma la solita pettinatura era impeccabile.
I miei fratelli scherzavano fra loro e Mia si guardava in giro come se fosse spaesata.
Sensazioni, emozioni … dolore.
Il pranzo terminò prima che capisse che cosa stava succedendo, tutti avevano preso una direzione diversa. La mia famiglia stava cadendo a pezzi e questo mi faceva male, ma infondo chi ero io? Ero un bambino con paure. Un bambino che era diventato grande e si era inabissato nelle acque più torbide che c’erano al mondo.
Un bambino che ormai non sapeva più che strada prendere … e ancora non avevo visto nulla.
 
 





 
5 anni dopo…
 
-Signor Grey siamo pronti per partire- Taylor mi apparve da sinistra, non avevo più bisogno di girarmi e vedere chi fosse, i miei sensi si erano sviluppati in un modo alquanto significante. Ci ero voluti esperimenti ed esperimenti a capire che la mia vita non era più come un normale essere umano, andavo contro natura, ma questa nuova vita non mi dava fastidio. L’aggressività che scaturivo mi dava la forza di andare avanti.
Ero diventato un uomo scaltro e furbo, con le mie percezioni avevo sconfitto gente di potere e con questo mi ero costruito il mio impero.
La notte non esisteva più, l’animale che c’era in me usciva allo scoperto e dilatavo ogni vittima che mi parava di fronte.
Due facce della stessa medaglia.
Christian calmo e freddo si trasformava in un mostro senza pudore, la mia ossessione sul sesso era diventata forte e l’avevo coltivata in un modo alquanto inquietante, le mie prede con capivano nulla durante l’atto, sono del tutto sotto potere, un potere che ho sviluppato negli anni, e me ne compiaccio.
-Bentornato Mr Grey- percorro la strada nella mia azienda e le orecchie impazzisco, una vera tortura quella di captare tutte queste oche in calore.
Potrei mettere un annuncio e farmele tutte in un giorno, ma non saprei che cosa succederebbe al mio amico qua sotto … ma tentare non nuoce a nessuno.
All’improvviso mi fermo, che cos’è questa fragranza? Un profumo delicato, di fiori.
Mi volto alla ricerca del possessore, ma non lo trovo.
Una sensazione di vertigini mi fa tremare.
-Aria di novità-
-Tutto bene Signor Grey?-
-Meglio di così, Taylor non può andare- continuando la mia camminata verso il mio ufficio.
-Signore, gli inviti sono stati mandati.- mi comunica lui.
-Ben fatto, che le danze abbia inizio!-
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Cinquanta sfumature di... / Vai alla pagina dell'autore: Heart