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Autore: Shiva_Mizuhara    22/01/2005    4 recensioni
La mia prima ff di Yu-Gi-Oh! Vi prego leggetela! Non è male! E più va avanti più diventa interessante!
Genere: Azione, Drammatico, Generale, Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mia prima ff su Yu-Gi-Oh! Spero piaccia! Ho scritto che è una ff v.m.18 perchè più in là penso che ci sarà qualcosa di crudo... Potrebbe essere qualsiasi cosa: sesso, droga, violenza... Per ora non c'è nulla di sconcertante... Ma sarà un misto di sentimenti, violenza, yaoi, avventura e problemi! -___^ Un'ultima cosa: Ho messo i nomi in originale perchè mi piacciono di più! :-P
Joey Wheeler: Jono-uchi Katsuya
Serenity Wheeler: Shizuka Katsuya
Tea: Anzu Mazaki
Tristan Taylor: Honda Hiroto

Jono-uchi si svegliò di soprassalto nel cuore della notte. Nonostante fosse pieno inverno sudava come un matto e le coperte del letto erano talmente in disordine che pareva avesse fatto una rissa nel sonno. Con affanno si volse verso il comodino dove era posta la radiosveglia: mancavano solo una decina di minuti alle quattro del mattino. Il ragazzo emise un sospiro di sollievo e si rimise composto sotto le coperte, ripensando a ciò che aveva sognato.
Nel suo sogno si trovava nel bagno di quello che pareva essere un autogrill, da dove si potevano scorgere, attraverso le finestre, i distribuitori della benzina e più avanti un'autostrada deserta resa suggestiva dal grigio pallore lunare in contrasto con il tertro colore della notte.
La vicenda accaduta in quel bagno era fin troppo nitida nella mente di Jono-uchi: Appoggiati alle file di lavandini, posti proprio sotto le enormi finestre, c'era lui intento a pomiciare con un'altra persona. I due corpi si avvinghiavano tra loro dando vita ad un affettuoso gioco di baci e abbracci, le loro mani correvano lungo i loro corpi e scompigliavano passionalmente i loro folti capelli. La misteriosa persona che baciava Jono pareva molto alta e slanciata, la pelle sembrava morbida e levigata ed era leggermente abbronzata anche se in natura doveva essere stata di una carnagione molto chiara che si era scurita in seguito grazie al sole della scorsa estate. Il collo era sensuale ed elegante, quasi fosse stato creato apposta per essere baciato. In quella figura c'era però qualcosa che non quadrava.... Era un uomo! E a Jono gli ci volle poco per apprendere che in quel sogno il suo patner... Altro non era che Honda!
Il biondino tentò varie volte di riaddormentarsi ma senza successo. Alla fine si arrese e si diresse verso la sua scrivania e tentando di non far ruomore accese la radio e mise un cd di musica rock, tenendo il volume molto basso sperando di non svegliare nessuno. Dopo ciò si adagiò sulla sedia, immerso nei suoi pensieri. Com'era possibile? Honda era solo un'amico, anzi, il suo migliore amico. Assieme a lui aveva passato le sue disavventure da teppista e sempre assieme a lui s'era deciso ad intraprendere un'altra strada, abbandonando la distruttiva carriera da bullo e conoscendo Yugi. Eh già, Yugi! Pure lui era un suo caro amico ma con lui non c'era l'intesa e la comprensione che c'era con Honda. Jono assieme al piccolo ragazzo si trovava bene ma qualche volta si sentiva incompreso. Non riusciva a confidarsi completamente con Yugi. Tra Jono e lui c'era una specie di barriera che limitava il suo agire. Forse erano le enormi differenze che c'erano tra loro o forse era perchè, nel suo inconscio, si sentiva inferiore rispetto a lui. Fatto sta che con Honda riusciva a parlare liberamente di ogni stronzata che gli passava per la testa invece con Yugi si conteneva ogni tanto.
L'esplicito sogno omosessuale gli aveva fatto venire seri dubbi sulla natura della sua amicizia con Honda. Certo, con i suoi amici parlava di cose sconce ogni tanto (questo accadeva per lo più durante l'intervallo o quando Anzu non era nei paraggi)o gli prestava alcuni video porno che comprava di nascosto ogni tanto e con Honda si divertiva persino ad alzare le gonne delle studenti durante le lezioni o a spiare nello spogliatoio delle ragazze. Tutti questi scherzetti idioti facevano apparire Jono come un maniaco ma ad in fondo era una bravo ragazzo più di quanto sembrasse e quegli scherzi servivano solo ad attirare un po' l'attenzione... In realtà non aveva mai avuto davvero una fidanzata e non si era mai legato sentimentalmente con qualcuna....... O quasi? Forse l'unica donna con cui aveva legato un rapporto sentimentale era Mai ma non era neanche molto sicuro che si potesse chiamare veramente amore. Per lui Mai era una delle tante persone che aveva conosciuto nella Città dei Duelli e che era solito reputare semplicemente come un amico. Però ogni tanto aveva l'impressione che per lui la ragazza avesse avesse un ruolo più incisivo nella sua vita, ogni tanto aveva persino il dubbio di amarla. Questo pensiero però spariva quasi subito dalla testa di Jono, per lasciare spazio ad un sorriso di risentimento e alle parole: << Che stupido che sono, Mai è un ricordo lontano... Si sarà completamente scordato di me e poi... E' troppo grande... Devo piantarla di pensare a simili stupidaggini romantiche...>> Il biondo era fermamente convinto che tra lui e la giovane donna non ci sarebbe mai potuto essere niente per numerosi motivi come ad esempio il fatto che lei era una donna di mondo e le donne di mondo sono solite a non legare sentimentalmente con nessuno altrimenti una volta partite per giungere alla ricerca di altre città ed altre avventure avrebbero sofferto molto la separazione da una persona cara. Pensava che questo tipo di vita non fosse adatto per chi si affezionava facilmente alla gente. Poi c'era un fattore ancora più importante: Mai era decisamente più grande di lui! E questo portava ad avere gusti e stili di vita molto differenti...!
Jono guardò nuovamente la radiosveglia: Erano passate da poco le cinque... Mancavano tre ore e sarebbe dovuto andare a scuola... Pensò che forse era meglio così... Forse rivedendo Honda avrebbe compreso che il suo era stato solo un brutto incubo e che lui era decisamente eterosessuale!
"Jono-uchi!" Shizuka, la sorella di Jono, entrò nella stanza del ragazzo. Il ragazzo spense di scatto la radio. << Cosa ci fai alzata a quest'ora?? Dovresti essere a letto!"
"E me lo chiedi? Hai fatto un tale ruomore...!"
Il biondo arrossì dall'imbarazzo: "Da-Davvero? Eppure sono stato attento a non fare casino... Papà ha sentito?"
Il volto della ragazza si oscurò: "Figuriamoci... Sta sera, a cena, era talmente sbronzo... Si è ubriacato per l'ennesima volta... Quand'è così non lo svegliano neanche le cannonate..."
Jono percepì il velo di tristezza che avvolgeva Shizuka... Era già abbastanza depressa di suo... Forse era meglio non confidargli il suo sogno anche se sentiva il bisogno di parlarne con qualcuno...
"Jono-uchi, senti... Perchè sei sveglio a quest'ora? Di solito dormi come un ghiro..." Chiese sorridendo dolcemente Shizuka, per sdrammatizzare il discorso. Il biondo distolse lo sguardo dalla sorella e tentò di raccontargli tutto, senza imbarazzarsi.
"Secondo te cosa dovrei fare? Ho pensato di dirglierlo ma non sono sicuro che sia la cosa giusta..." Disse Jono appena ebbe finito di raccontare. "Dirgli del sogno? No, non penso sia ancora il momento...! O penserà che tu stia scherzando o nel peggiore dei casi avrà dei dubbi sulle tue tendenze sessuali... E questo potrebbe portarlo ad aver paura di frequentarti... Secondo me era solamente uno stupido incubo... Comunque se dopo questo tu avessi ancora delle indecisioni ti consiglio di parlarne con Yugi, sei tu quello che mi dice sempre che l'amicizia è importante... Non penso che i tuoi amici ti abbandoneranno proprio nel momento del bisogno..."
Jono sorrise: Shizuka aveva ragione! Era lui che metteva sempre al primo posto l'amicizia! Honda, Yugi, Anzu... Erano suoi amici! E proprio lui che aveva sempre predicato la lealtà e l'amicizia si tirava ora indietro? No, se l'avesse fatto sarebbe andato contro la sua filosofia e contro sè stesso. Doveva dirlo a Yugi e forse persino ad Anzu! Almeno avrebbe avuto anche un consiglio da un punto di vista femminile...
"Mmh? Jono, cos'hai deciso?"
"Hai ragione, devo confidarmi con loro, gli amici servono a questo... Giusto?" La ragazza sorrise felice: "E' quello che mi hai sempre detto tu... E mi pare giustissimo... Ora però conviene andare a letto... Altrimenti non avrai neanche la forza di alzarti per andare a scuola..."
Il ragazzo ridacchiò: "Hai ragione... Buona notte Shizuka!"
"'Notte... Fratellone!" Salutato il fratello la ragazza si diresse verso l'uscio della porta e se ne andò nella propria camera.
Jono-uchi fece un sospiro e si infilò in fretta sotto le coperte. Era contento di essersi confidato almeno con sua sorella, si era tolto un peso... Ma ora restava la parte più difficile: Raccontarlo a Yugi.
Sentiva che in qualche modo stava tradendo la profonda amicizia che c'era tra lui e Honda. Lui e il ragazzo erano soliti a confidarsi l'un l'altro ma ora era diverso: il problema era Honda stesso. Come fare? I due si confidavano reciprocamente tutto ciò che accadeva: Le piccole cottarelle, i film che guardavano, i litigi dei genitori, i brutti voti... Tra di loro non esistevano segreti... Ma questo era un caso speciale, doveva farsi forza e raccontarlo a Yugi, anche se aveva la disperata paura che così facendo si allontanasse da lui.
Il biondino si sistemò ben bene sotto le coperte. La luna illuminava debolmente la stanza e il volto pensieroso del sedicenne. Si rigirò varie volte nel letto finchè non trovò la posizione adatta per dormire, dopodichè chiuse gli occhi, ancora immerso nei suoi pensieri. Non vedeva l'ora di vedere Yugi, sperando che l'avrebbe aiutato.

  
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