Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Kere_Krawl    10/10/2014    0 recensioni
Chi è la Regina delle Nevi? Cosa ci fa a Storybrooke e cosa potrebbe avere in comune di Elsa? Ho provato a rispondere a queste domande e, che dire... E' nato questo! Spero vi piaccia!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
L'anziano sovrano se ne stava da giorni nella suo studio, seduto sulla sua grande poltrona rossa vicino alla finestra aperta. Tra le mani reggeva un quadro: un piccolo ritratto di un giovane bambino biondo e di una ragazza, poco più grande di lui, dai capelli così biondi da sembrar bianchi. Sospirò, appannando uno dei vetri colorati della finestra. Una folata di vento gelido entrò nella stanza, e lo fece rabbrividire. Nonostante ciò non si coprì: lui amava il freddo. Alcuni al freddo associano la fame, la tristezza, la solitudine. Frederik I di Arendelle al freddo associava l'emozione, un timido bacio scambiato di nascosto da occhi indiscreti dietro ad una tenda rossa, il sorriso di gioia che lei aveva quando insieme, all'altare, avevano detto "Si, lo voglio". Sorrise, e una lacrima calda gli tagliò una guancia. Roseanne, pensò, quanto mi manchi. Un forte rumore lo strappò dai suoi pensieri: urla di soldati, il bat, il clangore delle armi che si scontravano. Poi il silenzio. L'uomo non si scompose: sapeva cosa stesse succedendo e, a dir la verità, stava aspettando quella visita da un bel po'. Il portone dorato si aprì, rivelando una snella figura femminile. Vestita di un semplice abito bianco, la donna si fece avanti nella stanza, osservandone ogni particolare con i grandi occhi azzurri. Lunghi capelli talmente biondi da sembrar bianchi le incorniciavano il viso ovale. Guardò l'uomo e sorrise. << Padre. >>
<< Astrid. >> disse l'uomo << Ti stavo aspettando sai? Mi chiedevo quando saresti venuta. >>
La donna si sfregò le mani, facendo cadere dai palmi una lieve polvere bianca. << Astrid... Era da tanto tempo che nessuno mi chiamava più in quel modo. Ora preferiscono chiamarmi la Regina delle Nevi. Anche se devo ammettere >> concluse, con un sorriso malizioso << Che non mi dispiace affatto. >>
<< Come vuoi >> disse il re, scuotendo la testa. << Cosa ti porta da queste parti? >>
<< Sono qui per parlarti di una persona. Nostra nipote, Elsa. >>
Frederik ridacchiò sotto i baffi.
<< Ah, si. Quella ragazza, che talento. Ha poteri simili ai tuoi, vero? Si direbbe abbiate entrambe preso da tua madre. >>
<< Può darsi, anche se la ragazzina non ha nemmeno la metà dei miei poteri. >> commentò Astrid, pacatamente.
<< Oh, certo. Beh dimmi, cosa vuoi da lei? >>
<< Niente che ti riguardi. >>
<< Astrid >> commentò Frederik << Speravo fossero bugie. Menzogne, maldicenze messe in giro dalle donnette quando vanno a fare il bucato alla fonte. Invece no, allora. >>
Astrid lo guardò con sfida, ergendosi in tutta la sua statura: lo sguardo di commiserazione del padre le metteva più rabbia che di qualsiasi insulto avesse potuto sputarle contro.
<< Quel bambino che hai rapito, Kay. Lui ha risolto per te l'enigma vero? Sai qual è l'ingrediente finale dell'incantesimo? >>
Astrid annuì, lentamente. << La speranza. Mi serve la speranza di quella ragazza. >>
Il vecchio re la guardò: quella una volta era la sua bambina. L'aveva vista crescere, ridere, correre nell'erba. Ma ora davanti a sé non vedeva altro che un essere  calcolatore, crudele, una creatura che non assomigliava lontanamente a quella che lui aveva conosciuto.
<< Non funzionerà. >>
<< Certo che lo farà >> rise lei. << Dovrò solo riportare la ragazza ad Arendelle e compiere il rituale nel tempio della città. Tutto andrà per il meglio. E, quando tutto sarà finto, il ghiaccio e la neve saranno sotto il mio unico controllo. Sono potenti sai? >> disse, piegando la testa in modo quasi infantile. << Non dovresti mai sottovalutare il potere del ghiaccio e della neve. >>
<< Mi hai proprio deluso, sai? Ti sei ridotta a dare la caccia ad una ragazzina? Per altro, una di famiglia? >> le sbraitò addosso il padre.
Astrid fissò l'uomo senza scomporsi.
<< Si chiama istinto di sopravvivenza. Ad ogni modo, darle la caccia non era così necessario. Avevo già trovato un modo per tenerla sotto il mio controllo fino a che non fossi stata sicura di ciò che mi sarebbe servito nell'incantesimo. Pensa >> esclamò, iniziando a passeggiare per la stanza << Era tenuta sotto controllo nella segreta più profonda dell'Oscuro Signore. Ma, guarda caso, non appena sono andata a riprenderla,
lei era scomparsa. Puff. Volatilizzata. Nemmeno Tremotino si spiegava come fosse potuta succedere una cosa simile. >>
<< Che bella coppia di maghi. In due non sono in grado di ritrovare una ragazzina, per giunta intrappolata. >>
<< Per questo sono qui a parlare con te. Dimmi, padre caro, tu non ne sai niente vero? >>
<< Io? Cosa avrei potuto fare io? >> esclamò Frederik, dandole le spalle.
<<  Hai ragione, hai ragione. In effetti, deve essere stata una fortuita coincidenza l'aver trovato questo. >> Con un gesto noncurante della mano, la donna fece apparire un piccolo blocco di ghiaccio. Al suo interno, un uomo dalle minuscole dimensioni aveva le braccia alzate, come a tentare un ultimo, disperato gesto di fuga.
<< Era un po' riluttante all'idea di dovermi seguire, così ho dovuto... Raffreddare i suoi bollenti spiriti >> disse, sorridendo. << È un elfo. Per giunta, è uno di quelli che serve qui a palazzo: vedi, ha il tuo stemma sul mantello >> concluse, picchiettando un dito sopra il blocco di ghiaccio.
<< Sappiamo entrambi che queste minuscole creature sono in grado di spostare oggetti dal peso enorme con la forza del pensiero. Chiamami pazza, ma credo proprio che questo nostro simpatico amico si sia introdotto in qualche modo nella segreta e sia riuscito a spedire Elsa da qualche parte. Non ho ragione? >>
Frederik respirò e si voltò verso la donna lentamente. Aveva scoperto tutto: stava solo aspettando che lui facesse la più ovvia delle confessioni. << Ho dovuto farlo. >>
<< Più quella ragazza vive, più io mi indebolisco. Sacrificheresti la mia vita per la sua? >> gridò Astrid, abbandonando per un momento la maschera di distacco e pacatezza che aveva indossato finora. << Il vecchio deve lasciare il posto al nuovo: tu hai dominato il gelo fino ad ora, ora è il suo turno. E' il momento che ci sia una nuova Regina delle Nevi. Mi dispiace ma è il cerchio della vita. Ed è giusto. >>
<< Giusto? >> la donna si pose davanti al padre attraversando a grandi falcate la stanza. << Tu vuoi parlare a me di giustizia? Tu hai lasciato governare Arendelle a Oleg quando era più che giusto che fossi io a governare! Sono la maggiore, era un mio diritto! >> La donna stava fulminando il padre con lo sguardo, mentre attorno a lei ruotavano vorticosamente decine di piccoli fiocchi di neve. << Non ti ho lasciato governare, è vero. E lo rifarei ancora. Ti sei lasciata dominare dal tuo potere. Ne tua madre, ne Elsa lo hanno fatto. Ed è per questo che ritengo che Elsa sia meglio di te: lei ha un cuore. Tu hai solo un pezzo di ghiaccio. >>
<< Beh, padre >> commentò lei con voce grave << almeno in qualcosa ci assomiglieremo dunque. >>
La scarica di potere della figlia lo colpì, inaspettatamente forte. Lei lo aveva solo sfiorato con la punta delle dita, ma dentro di lui decine di appuntiti blocchi di ghiaccio stavano crescendo, andando a stringergli il cuore. Persino respirare era diventata una fatica immane. Barcollò, poi rovinò a terra, sbattendo la testa sul pavimento in pietra. << Ti do' un'ultima possibilità, padre. Lei dov'è? >> Frederik la guardò e riuscì ad emettere quella che sembrava la parodia di un sorriso. << Non è più qui. Ne in questo luoghi, ne in questa epoca. Hai perso. Astrid >> mormorò << Se sei ancora li dentro, sappi che ti ho voluto bene. >> Poi gli occhi gli si fecero opachi e, alla fine, non ci fu più nulla. La Regina delle Nevi diede una fugace occhiata al cadavere di suo padre, poi la sua attenzione fu attirata da qualcos'altro. Un punto della sua mano destra stava lentamente cominciando a perdere consistenza: attraverso di esso, come da una lastra di ghiaccio, riuscì a vedere per un attimo il pavimento. In preda alla disperazione, chiuse gli occhi e lanciò un urlo di rabbia. Quando li riaprì, ogni cosa attorno a lei era coperta da uno spesso strato di ghiaccio.
                                                                                                             
                                                                                                                       * * *

 
La Regina delle Nevi se ne stava seduta sul suo trono di cristallo, nel suo immenso palazzo di ghiaccio. Era impaziente: aveva mandato i suoi uomini a prendere una cosa e mal tollerava che facessero tardi. Il portone si apri, rivelando due mostri fatti di neve che si trascinavano alle spalle quello che sembrava un enorme sacco. Poi il sacco iniziò a muoversi e a lamentarsi. << Tiratelo fuori >> ordinò, con un tono glaciale. Un uomo cadde a terra, battendo il viso. Restò lì, ad agitarsi. Non aveva gli occhi, quindi non poteva vedere niente. << Tu devi essere un Veggente, giusto? >> chiese la Regina. L'uomo alzo le braccia, i palmi rivolti verso il volto della donna. Su di essi erano comparsi due occhi azzurri. << Perché sono qui? >> chiese, tremando. << Non temere. >> la voce della Regina si fece dolce come il miele. << Una ragazza, Elsa è scappata, e io ho bisogno di lei. Voglio che tu, con le tue doti, la cerchi e mi dica dove posso trovarla. >>
<< E se... E se mi rifiutassi? >>
<< In tal caso >> disse la Regina, non abbandonando lo stesso mieloso tono di voce << Tu e tutta la tua famiglia sarete trasformati in statue di ghiaccio. A te la scelta. Credo che la mia sia una proposta vantaggiosa, no? >>. L'uomo tremò un'ultima volta. Alzo le mani al cielo e iniziò a parlare. << La ragazza è in un altro mondo. Un mondo difficile da raggiungere. E in un epoca molto lontana dalla nostra. >>
<< Lo so, lo so. >> disse lei con impazienza. << Ma c'è un modo per raggiungere questo mondo e quest'epoca? >>
<< Due saranno le volte che il ponte tra questo e l'altro mondo ti potrà portare là. La prima volta tutto verrà spazzato via. La seconda volta, una tempesta ti porterà nell'epoca che ti cerchi. >>
<< Ottimo! >> La Regina si era fatta improvvisamente euforica. << Quanto dovrò aspettare affinché il ponte si apra di nuovo allora? >> Le mani del Veggente tremarono lievemente. << Trenta. Trent'anni. >> La Regina fissò l'uomo.<< Trent'anni? >> chiese, con rabbia. << Molto bene. Se così deve essere, così sia >> sentenziò, lasciandosi cadere sul trono di cristallo. << Ah, per quanto ti riguarda... >> Un lieve gesto della mano e il Veggente si trovò intrappolato in una glaciale morsa ghiacciata. << Cosa intendente fare, signora? >> chiese una delle due guardie con riverenza. << Dobbiamo prendere la ragazza. >> rispose lei. << E ,per averla, temo dovremo aspettare. >>
<< Ma voi resisterete fino a quel momento? >>
La Regina alzò una mano: una cupola di ghiaccio circondò il castello. << Fino a che non sarà il momento, noi resteremo qui. Io dormirò e voi lo farete con me. >> Tutte le guardie e i mostri di neve intanto si solidificavano sempre più: dopo pochi secondo tutto il castello e ogni cosa al suo interno era congelata. La Regina ammirò la sua opera. << Quella >> disse, riferendosi alla cupola << impedirà al primo ponte di portarci via.  >> disse, mentre anche addosso a lei si andava formando una spessa lamina ghiacciata. << Ci risveglieremo quando il ponte per l'altro mondo si aprirà nuovamente. >> Alzò fieramente la testa verso il cielo, mentre il ghiaccio su di sé aumentava sempre più. << Inizia ad avere paura Elsa. Ti sto venendo a cercare. E giuro >> disse, sottolineando l'ultima parola inasprendo la voce << Giuro che ti troverò. >>
 
NOTA DELL'AUTORE: Questa one-shot è nata dopo aver visto la 4x02, soprattutto i momenti finali xD Che dire, mi piace troppo questo personaggio e ho provato a darne una mia... interpretazione!! Fra parentesi, Frederik e Oleg sono rispettivamente il nonno e il papà di Elsa... Il che fa della Snow Queen la zia paterna di Elsa! Spero vi piaccia, e mi raccomando recensite: mi aiuterete a migliorarmi, e quindi ve ne sarei infinitamente grato! 

Un saluto a tutti!! :D 
Kere_Krawl 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Kere_Krawl