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Autore: Matycchi    10/10/2014    2 recensioni
"Dolcemente portò la sua grande mano a scompigliare i capelli del moretto in una carezza rassicurante e colma di quei sentimenti che invadevano i cuori di entrambi.
-Staremo insieme per sempre, Alex?-
-Sì, per sempre. Te lo prometto, Marco-"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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A letter can change your life
 
Sembrava che ci fosse scoppiata una bomba in quel piccolo studio. Non che fosse un maniaco dell’ordine, ma entrare in quella stanza gli faceva venire la nausea.
Così quel pomeriggio di Maggio -visto e considerato che non aveva niente di meglio da fare- si rimboccò le maniche fino a portarle al livello delle spalle e, dopo aver preso un bel respiro, si cimentò nell’epica impresa di far tornare il suo piccolo studio all’antico splendore.
Coraggiosamente si immerse in quel mare di fogli e foglietti. Con minuzia fuori dal normale per lui, ripulì buona parte del suo studio.
Divise per settori quel che era da buttare e cosa no.
Arrivato con molta fatica alla sua libreria, cominciò a spulciare tutti i vari documenti fino a quando non prese tra le mani una vecchia lettera.
Visto e considerato le infinite gocce che avevano impregnato la sua camicia azzurra, decise di fare una pausa per leggere il contenuto di quella lettera.
La aprì con movimenti fluidi e prese tra le dita quella carta leggermente ingiallita. Riconobbe immediatamente la calligrafia. Marco.
 
Subito cominciò a leggerne il contenuto a lui conosciuto, ma di cui non ricordava nemmeno una parola.
 
Ciao Alex,
 
quanti anni sono passati ormai? Solo tre? Quasi non ci credo. Sembra passata un eternità dall’ultima volta che ti ho scritto, e forse è così.
In questi tre anni non ho fatto altro che pensare a te. A tutti i momenti felici che abbiamo condiviso. Alle nostre liti che si concludevano ogni volta con un bacio e a tutte le risate.
Non ho mai smesso di pensare a quel tuo sorriso radioso che mostravi solo e soltanto a me.
Ai tuoi occhi blu mare e al tuo modo di fare.
Mi ricordo di tutte le volte in cui ti arrabbiavi per il soprannome che ti aveva affibbiato la Maty.
Ogni volta che io, Maty o Giulia ti chiamavamo Pingu tu iniziavi a sbraitare a desta e a manca.
Ma più di ogni altra cosa, non riesco a dimenticare la sensazione delle tue mani grandi a scompigliarmi i capelli. O le tue carezze leggere quando la mattina fingevo di dormire per crogiolarmi ancora un po’ sotto le tue mani calde.
Ricordo tutte le emozioni che provai quella sera ormai lontana. Era l’undici di Agosto e per festeggiare i sei mesi di fidanzamento hai deciso di regalarmi la nostra prima volta.
E come potrei mai dimenticare quella fredda sera del quindici Dicembre? Quella sera mi annunciasti che saresti partito per andare a Los Angeles e ricordo alla perfezione il suono del mio cuore che si rompeva e cadeva in un baratro nero, nero come la mia vita in questo momento.
Ho un lavoro e una fidanzata, ma non sono altro che un burattino in mano ai miei genitori.
Non faccio niente che possa ferirli. Sono finalmente il figlio che avevano sempre desiderato.
Tra pochi mesi erediterò la società di mio padre e nello stesso mese sposerò Sara, la ragazza che i miei genitori hanno scelto per me. Sai, nemmeno lei è innamorata di me. Lo fa solo per compiacere i suoi genitori. Ormai non credo nemmeno più nell’amore. Non da quando te ne sei andato. Tu eri l’unico che riusciva a farmi battere il cuore con una sola parola.
Ma adesso basta. Il mio scopo non era quello di farti pesare nulla, anzi, il mio scopo era chiederti come stavi. Chiederti della tua vita per mettere la parola fine ai miei sentimenti nei tuoi confronti.
Perché forse se mi farai male riuscirò a dimenticarti come non sono riuscito a fare in questi tre anni.
Forse non dovrei nemmeno inviartela questa lettera. Chissà, magari non ricordi nemmeno chi sono e ti starai chiedendo “chi è ‘sto qui?”
E forse veramente dovrei lasciar andare il tuo ricordo così come ho lasciato andare te. E se potessi tornare indietro ti impedirei di andartene.
Ti chiedo solo di ricordarti di me non come tuo ex, ma come tuo amico. Un amico che nonostante tutto ti ama ancora e non riesce a fare a meno di te. Scusa ancora se ti ho disturbato.
Ti mando un bacio,
 ti amo.
 
Tuo, Marco”

Delle braccia forti andarono a circondargli la vita e labbra carnose andarono a sforargli l’orecchio.
Lasciatosi cullare dai battiti di quel corpicino leggermente più basso di lui si rigirò nell’abbraccio.
Accolse quel volto dalla carnagione leggermente scura tra le sue mani e iniziò a riempirlo di baci veloci e fugaci.
Il più alto concluse il suo tragitto lasciando posare le sue labbra diafane su quelle invitanti e leggermente dischiuse del più basso.
Il bacio ben presto da casto divenne passionale, ma non smise di essere dolce nemmeno per un istante.
La lingua del più alto esplorava l’antro caldo e accogliente del più basso che gli teneva testa, dando così il via a una danza infinita a cui dovettero mettere fine per riprendere fiato.
Il più grande gli sorrise e ricordandosi in quel momento di una frase della lettera, accostò le sue labbra all’orecchio del più basso.
-Sei l’unico a cui mostro il mio sorriso, sei stato e rimarrai sempre l’unico-
Il più piccolo fece scorrere le sue mani lungo tutto il corpo del moro per condurle alla meta.
Le posò sul suo viso costringendolo così a guardarlo dritto negli occhi.
Il blu nel castano. Colori così differenti, ma così perfetti l’uno per l’altro.
Perfetti così come lo erano loro. Insieme dopo tanti anni.
In quel momento i loro occhi rispecchiavano i loro sentimenti e i loro cuori insieme ai loro respiri creavano la melodia più bella del mondo.
-Ti ricordi della promessa che ci siamo fatti da bambini?-
-Come potrei dimenticarla?-
Dolcemente portò la sua grande mano a scompigliare i capelli del moretto in una carezza rassicurante e colma di quei sentimenti che invadevano i cuori di entrambi.
-Staremo insieme per sempre, Alex?-
-Sì, per sempre. Te lo prometto, Marco-
Il più piccolo strinse l’altro tra le sue braccia. Sentivano l’uno i battiti del cuore dell’altro.
Chiusero gli occhi lasciando che le loro lingue tornassero a ballare sulle note di quella melodia che i loro cuori creavano.
E in quel momento entrambi ripercorsero velocemente tutto il loro percorso insieme. Un percorso difficile e pieno di ostacoli.
Ma il finale valeva tutte le difficoltà del percorso.
Perché finalmente erano insieme, felici e soddisfatti. Insieme per sempre. 

Note dell'autrice:
Ciao a tuuutti 
Finalmente sono tornata -per vostra sfortuna-
Probabilmente non ve ne fregerà nulla, ma mi scuso per l'assenza. Ho avuto problemi con sta sottospecie di PC u-u
Francamente non saprei che dire su sta cosetta. Quindi evaporo (?) 
Baci bacini a grandi e piccini
Matycchi 

P.S. Fatemi sapere il vostro parere, mi farebbe immensamente piacere ^3^ 
P.P.S. Oggi mi vengono fuori delle rime senza che me ne accorga, scusate (?)
   
 
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