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Autore: Storm of ice    10/10/2014    2 recensioni
Questa è la prima fanfiction che scrivo di questo genere, in realtà ho voluto fare un esperimento prendendo il carattere del cantante Adam Lambert e del suo chitarrista Tommy Joe Rattlif e unendolo a quello di Naruto e Sasuke. Questa ovviamente è una Sasunaru e spero che vi piaccia.
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Deidara, Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke, Sasori/Deidara
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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La Mazda MX 5 di Sasuke sfrecciava agilmente sull'asfalto della Tangenziale Nord di Los Angeles, diretta verso il centro della metropoli.
Il paesaggio mutava velocemente mentre all'internò dell'abitacolo regnava un pesante silenzio che, quasi impediva, ai due ragazzi di respirare, tuttavia a spezzare questa strana atmosfera, fu proprio la risata di Sasuke.
-Non ridere- inveì subito Naruto – è stato davvero imbarazzante-
- Scusa, scusa. Hai ragione, ma non riesco a smettere- disse l'altro non riuscendo a frenare le risate che gli stavano facendo lacrimare gli occhi.
- E poi non puoi lamentarti. Sbaglio o sei stato tu il primo a saltarmi addosso?- chiese il cantante guardando il biondo con fare ammiccante, sempre stando attento alla strada.
- Non ti sono saltato addosso- rispose Naruto lanciando all'altro uno sguardo truce – e poi non mi sembra che ti abbia dato fastidio- continuò.
- E chi si lamenta, anzi- disse il cantante sorridendo sotto ai baffi.
-Ah, ah, ah molto divertente. Invece, vogliamo parlare del fatto che tutto questo non sarebbe successo se fossi passato io a prenderti?- chiese a sua volta il biondo. Tuttavia, proprio in quel momento, lo sguardo color onice di Sasuke e quello color zaffiro di Naruto si incontrarono e dopo una battaglia, durata pochi secondi, scoppiarono entrambi a ridere.
Dopo che si furono affievolite le risate, il chitarrista disse:
- E va beh, lo ammetto, hai ragione, è stata colpa mia, ma non ho resistito - disse il biondo abbassando lo sguardo, poi cercando di cambiare, discorso, continuò
- … Comunque, mi dici dove stiamo andando?-
Sasuke capendo l'imbarazzo che era nato nel compagno, dopo quella piccola rivelazione, rispose:
- Se per te va bene, avevo pensato di fare un giro in centro, poi di andare a pranzare e decidere cosa fare nel pomeriggio-
- Perfetto ma … - disse Naruto con fare dubbioso - … sei sicuro? Voglio dire, potrebbero esserci dei paparazzi o qualche tuo fan potrebbe riconoscerti. Non correrai dei rischi in questo modo?-
- Beh dovrei chiederlo al mio capo- disse Sasuke, facendo nascere un sorriso selle labbra del compagno.
- Divertente- disse il biondo.
- Comunque anche se fosse? Non possiamo nasconderci per paura di quelle sanguisughe. Io voglio trascorrere ogni momento, ogni attimo di questa relazione alla luce del sole. Perchè tu lo meriti … meriti questo ed altro ed io non ho intenzione di tappare le ali alla nostra storia ancor prima che nasca- disse il moro mentre spostava la mano, che stava sulla leva del cambio, su quella dell'altro e la stringeva intorno ad essa.
Naruto era stupito, non pensava che Sasuke, come lui, provasse già qualcosa di così forte, e questo un po' lo spaventava.
Ma la determinazione che esprimeva la voce del moro, gli diede la forza di accettare, definitivamente, il tumulto interiore che si era creato all'interno del suo cuore dal momento stesso in cui aveva incontrato, per la prima volta, lo sguardo del cantante.
- Grazie- disse semplicemente il biondo.
Per il resto del tragitto parlarono del più e del meno, alleggerendo notevolmente l'atmosfera e conoscendosi meglio.
Quando, finalmente, riuscirono a raggiungere la loro destinazione, parcheggiarono e scesero dall'auto.
La prima cosa che fece il biondo, dopo aver appoggiato i piedi sul marciapiede, fu stiracchiarsi e sciogliere i muscoli.
- Odio il traffico di questa città- disse il chiacchiera.
- A chi lo dici, a San Diego non era affatto così- rispose il moro.
- Ah vero, tu sei originario di San Diego … Ti sei trasferito per le audizioni?-
-Uhm veramente no … In realtà sono entrato in una compagnia quando avevo 18 anni, recitavo e cantavo nei musical, ho viaggiato molto per questo, così alla fine mi sono trasferito qui, nella città che non dorme mai. Diciamo che grazie alla compagnia, ho spiccato il “ volo ” -
- Musical, eh? Ora capisco molte cose- disse il biondo.
- Che vuoi dire?- chiese il moro mentre cominciava a camminargli accanto.
- Mi riferisco alla tua presenza scenica. Sicuramente tu hai un talento naturale, riesci ad incantare qualsiasi persona ti posi lo sguardo addosso, in più tutti gli spettacoli a cui hai partecipato ti sono serviti come allenamento per affinare questo tuo talento – disse il biondo.
- Sai, non sei il primo che mi dice una cosa del genere- disse Sasuke.
- A pensarci bene, mi sa che dovrò stare attento, dato che tutti quelli che ti vedono sono affascinati da te, qualcuno potrebbe portarti via da me- disse il biondo con fare imbarazzato e guardando dal lato opposto a quello del moro.
Invece per Sasuke, quella situazione era un po' strana, di solito non era così “timido”, anzi il contrario, lui si prendeva tutto quello che voleva infischiandosene di quello che pensava la gente.
Ma questa volta era diverso, c'era qualcosa nello sguardo del suo chitarrista che riusciva, stranamente, a mettere d'accorda sia il cuore che la mente, che in quel momento stavano gridano all'unisono:
“ Ma sei un idiota? Prendigli subito la mano … dai che finalmente hai trovato quello giusto … Su,su … Ma dobbiamo dirti tutto noi?”
Alla fine, però, fu proprio il biondo che, dopo aver superato il suo imbarazzo per l'affermazione precedente, fece la prima mossa e afferrò saldamente la mano del compagno. Allora Sasuke, spostò lo sguardo verso il basso e incrociò le proprie dita con quelle del chitarrista, dopo di che lo alzò di nuovo e disse:
- Così va meglio, non credi?-
- Si, hai ragione … va decisamente meglio- rispose Naruto.
Cominciarono ad incamminarsi per la strada affollata di persone che passeggiavano tranquillamente o che si fermavano ad ammirare le vetrine sfavillanti degli innumerevoli negozi.
Immersi in quella confusione, i ragazzi si sentivano a loro agio e non fecero caso al rumore prodotto dagli scatti fotografici fatti da alcuni paparazzi.
Per tutta la mattinata continuarono a vagare per i vari negozi che riuscivano ad attirare la loro attenzione, comprando tutto ciò che volevano.
Sasuke si sorprese, nel costatare che anche a Naruto piaceva fare shopping, anche se la maggior parte degli acquisti verteva su vestiti per bambini, oppure capi di color nero.
Così passò la mattinata, tra un acquisto ed una chiacchierata.
Quando giunse l'ora di pranzo, risalirono in auto, dopo aver riposto le innumerevoli buste che si erano accumulate durante la mattina, e si diressero verso il ristorante dove aveva prenotato Sasuke.
Il
Taste ,un ristorante molto famoso a Los Angeles, si trovava a West Hollywood in una zona poco affollata.
Era molto celebre sia per la sua ottima cucina sia per la privacy che garantiva ai suoi clienti, che, nella maggior parte dei casi, era composta da personaggi famosi del mondo dello spettacolo.
Sasuke e Naruto entrarono nel locale e subito un cameriere gli si avvicinò.
- Buongiorno Signor Uchica-
- Buon giorno Samuel, come sta la famiglia?-
- Stanno tutti bene, Signore. Mi sembra che abbia prenotato un tavolo per due, giusto?-
- Si. Ti presento Naruto Uzumaki- disse il cantante presentando il compagno al cameriere.
- Piacere di conoscerla, Signore- disse quest'ultimo.
- Piacere- disse Naruto spiazzato dalla familiarità che aveva il moro con il cameriere.
- Signore preferisce stare in sala oppure in veranda?-
- Non so, che ne dici Naruto?-
- Preferirei stare in veranda, se è possibile- rispose cortesemente il biondo.
- Certamente, prego seguitemi- disse il cameriere che gli fece strada e li fece accomodare al tavolo.
- Ecco a voi il menù, sapete già cosa desiderate bere?-
Naruto diede un'occhiata veloce al menù dopo di che disse:
- Una bottiglia di
Chateau Pétrus - disse Naruto
- Ottima scelta, Signore. Ve lo porto subito- detto ciò il cameriere si allontanò.
- Sono sorpreso, non sapevo ti intendessi di vino- disse il cantante con fare stupito.
- Beh, con la mia famiglia, si impara questo ed altro- disse Naruto abbassando lo sguardo.
Allora Sasuke si alzò dalla sedia e baciò il biondo con fare appassionato, dopo di che si mise nuovamente a sedere come se non fosse successo niente.
Naruto era rimasto stupefatto dalla naturalezza che il moro esprimeva con i suoi gesti affettuosi, ma dopotutto, questo nuovo lato del carattere del compagno, non gli dispiaceva per niente.
Così trascorsero anche il pranzo immersi in un clima di intimità e gioia, e dopo aver pagato il conto decisero di fare una passeggiata in spiaggia. In quel periodo dell'anno quasi tutta la popolazione di Los Angeles trovava il tempo per andare a fare una passeggiata sul lungo mare, il clima clemente dei primi giorni di giugno permetteva alle persone di passare un po' di tempo sotto i raggi del sole.
Naruto e Sasuke camminavano mano nella mano, scherzavano e ridevano, spensierati come qualsiasi altri ragazzi della loro età.
Non erano più un cantante famoso e il suo chitarrista, erano semplicemente loro stessi, due uomini che stavano scoprendo i sentimenti che provavano l'uno per l'altro. Ma all'improvviso il cellulare del biondo squillò avvisando che era arrivato un messaggio.
Sasuke vide la faccia del biondo cambiare improvvisamente e si preoccupò molto quando lo vide crollare a terra, così gli si avvicinò e si sedette dietro di lui, abbracciandolo da dietro e cullandolo.
Quando vide il viso del compagno rilassarsi un pochino, sempre accarezzandogli le braccia, gli disse:
- Va un po' meglio?-
- Si, grazie … scusa, non mi capita spesso di essere così ridicolo- rispose il biondo con un sorriso stiracchiato.
- Non dire sciocchezze, non mi devi chiedere scusa … a giudicare dalla tua espressione, devono essere delle brutte notizie. Ti va di parlarne?-
- E' una lunga storia-
- Ho tutto il tempo del mondo – rispose il moro.
Naruto fece un respiro profondo e poi cominciò a parlare:
- Mi ero appena trasferito a New York, come sai non ero affatto felice, oltre al fatto che mio nonno mi rendeva la vita un inferno. Mi denigrava, disprezza la mia vita e le mie scelte, anche sul letto di morte … Ancora non mi spiego perchè abbia incluso anche me nel testamento- disse Naruto con fare sconsolato.
- Non devi perdere tempo a pensare a lui, non ne vale la pena. Dai vai avanti, tenerti tutto dentro non può farti altro che male- disse Sasuke, continuando ad accarezzare le braccia del compagno, capendo che la parte peggiore del racconto doveva ancora arrivare.
-Già hai ragione …- disse il biondo facendo un altro respiro profondo e raccogliendo i suoi pensieri.
-Prenditi tutto il tempo che vuoi – disse il moro depositando piccoli baci tra i capelli del chitarrista nel tentativo di farlo rilassare ulteriormente.
- Non vado fiero delle mie azioni – riprese a dire il biondo – e non cercherò di giustificarmi, non sono quel genere di persona. Comunque, appena arrivato cominciai ad uscire ogni sera, non tornavo quasi mai a casa, trovavo sempre qualcuno da cui farmi ospitare, non so se mi spiego … -
- Fin troppo bene – disse Sasuke non nascondendo affatto il suo fastidio.
- Dai, non devi essere geloso- disse il biondo ridacchiando.
- Ma chi è geloso, di certo non io- controbbattè il moro.
- Ok,ok meglio se continuo il mio racconto … -
- Buona idea- disse Sasuke depositando un bacio sul collo del biondo e facendogli il solletico.
- … Ecco, stavo dicendo. Vivevo una vita completamente sregolata, cercavo di riempire quel vuoto interiore con l'alcol. I miei genitori tentavano in tutti i modi d'alleviare questo mio malessere, ma io mi chiudevo sempre più in me stesso. La mia giornata era scandita dal lavoro, in cui davo tutto me stesso, e dalle serate passate a bere in giro per le discoteche e i locali della grande mela. Una sera raggiunsi il fondo, non avevo mai bevuto così tanto e … -
Naruto si interruppe improvvisamente, non sapendo che parole usare.
- Va avanti tranquillamente, sono qui con te e per te- lo rassicurò ancora una volta il cantante.
-Ok, non c'è un modo delicato per dirlo quindi … Andai a letto con una ragazza. So che può sembrare strano, cioè io sono gay fino al midollo, non sono mai stato attratto dal gentil sesso, mai neanche da ragazzo. Ero ubriaco e non sapevo cosa stavo facendo, io … -
Ma il moro l'interruppe dicendo:
- Non ti devi giustificare con me, tranquillo, continua altrimenti non riuscirai a sfogarti completamente.- dopo di che gli diede un altro bacio sulla guancia, per sottolineare le sue parole, perchè lui non lo giudicava, tutti hanno i propri demoni e tutti hanno fatto degli errori.
-Ok … l'indomani mattina mi svegliai in una camera d'albergo, con una sconosciuta nel letto. All'inizio mi stupì, non mi ricordavo niente. Poi i ricordi riaffiorarono e io scoppiai a piangere. Preso dai sensi di colpa mi scusai con la ragazza e gli chiesi il nome.
Si chiamava Hinata. Gli diedi il mio numero di cellulare e gli dissi che se avesse avuto bisogno di qualsiasi cosa, non avrebbe dovuto esitare a chiamarmi. Passarono un paio di settimane e mi arrivò un suo messaggio in cui mi diceva che aveva urgente bisogno di parlarmi. Ci incontrammo, io ero molto più sereno rispetto al nostro ultimo incontro, infatti dopo quel giorno, avevo capito che non potevo continuare su quella strada per l'autodistruzione. Comunque, ci incontrammo e senza mezzi termini mi disse che era incinta e che il bambino era il mio. - Sasuke trattenne il respiro e disse: - Quindi, questa Hinata, è … -
- Si è la madre di Alex. All'inizio, come puoi immaginare, rimasi estremamente sorpreso ma la cosa che mi sconvolse di più fu il fatto che aveva deciso di abortire. Aveva preso quella decisione senza consultarmi, mi aveva incontrato solo per riferirmela.
Devo dire che la decisione che presi fu dettata più che altro dal mio desiderio egoistico che non dal mio buon senso. Le proposi un accordo. Io volevo diventare padre e quella mi sembrava un occasione più unica che rara, così gli dissi che l'avrei assunta , proprio come una madre surrogata. Non avrebbe avuto nessuno rapporto con il bambino, le feci firmare un contratto in cui rinunciava a tutti i suoi diritti come madre naturale e a qualsiasi pretesa futura sul piccolo. Non volevo che Alex potesse essere sfruttato per estorcermi qualcosa. Col senno di poi penso che questa sia stata la mia migliore decisione.
Il 18 ottobre il mio piccolo angelo venne al mondo e lei scomparve dalle nostre vite. Tuttavia non mi fidai, così, grazie a Jiraya, chiesi ad un'amica di famiglia, che fa parte della corte suprema, di fare un ingiunzione in modo tale che qualsiasi azione legale Hinata e la sua famiglia avessero iniziato per riavere Alex o per sfruttarlo,non avrebbe visto sorgere neanche un'alba.-
- Wow un'azione davvero drastica – disse il moro.
- Già, ma necessaria. Quando suo padre ha scoperto che il figlio che Hinata aveva partorito, era l'erede della famiglia Namikaze, beh, ha deciso che gli faceva più comodo averlo nella loro famiglia in modo tale da poterci portare via tutto ciò che abbiamo. Questa ne è la prova. … - così Naruto fece leggere al compagno il messaggio che la ragazza gli aveva inviato.
“ Non mi importa niente del marmocchio, l'unica cosa che vogliamo io e la mia famiglia sono i tuoi soldi e se per averli ti dovrò portar via quella fecce che è tuo figlio, beh lo faremo e dopo che ti avrò tolto tutto, farò capitare un incidente mortale a quel “povero” bambino e mi divertirò a vedere la disperazione sul tuo volto. Così voi Namikaze smetterete di sottovalutare noi Hyuga”
Sasuke era impietrito, come poteva esistere una persona così meschina.
Ora capiva perchè il compagno si era accasciato a suolo dopo aver letto quel messaggio.
- Non ti preoccupare- disse il cantante – si sistemerà tutto, vi proteggerò io-
-Grazie – disse il biondo dandogli un bacio. 
- So che non possono fare niente, anche perchè l' FBI ha già provveduto a fermare qualsiasi loro azione sul nascere. Ma quando mi arrivano questi messaggi, mi sento come se mi crollasse la terra sotto i piedi.-
- Lo so è terribile, ma non sei solo ci sono i tuoi amici che ti sostengono, i tuoi genitori e ci sono io. Non devi portare questo peso da solo. - disse il moro. -Grazie per avermi ascoltato- sussurrò il chitarrista sulle labbra dell'altro.
- Di niente- rispose Sasuke prima di azzerare la distanza che li separava e dare inizio ad un bacio mozzafiato.
Rimasero li, su quella spiaggia che andava sempre più spopolandosi, per un po' di tempo, a coccolarsi e a sussurrare parole dolci, fino a quando il cantante non si alzò e porgendo la mano all'altro disse:
- Su torniamo a casa, c'è un principino che ci aspetta e che vuole essere coccolato -
- Si, hai ragione – rispose l'altro afferrando la mano che glie era stata offerta e alzandosi. Così, sempre mano nella mano, arrivarono all'auto, salirono e si diressero versa case del biondo, che sorrideva sereno, conscio del fatto che Sasuke sarebbe stato sempre li a sostenerlo.  







Ed eccomi qui ^^ So di esserte in estremo ritardo * schiva i forconi della folla inferocita * Per questo spero che questo capitolo vi piaccia ^^
Ringrazio la mia beta Psyche07 per sopportare i mie deliri e tutti coloro che seuono/recensiscono/leggono la mia storia.                       
Vi ricordo che una recensione allunga la vita di uno scrittore u.u
Fatemi sapere cosa ne pensate ^^                                                                           

 

   
 
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