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Autore: Deanspie    10/10/2014    0 recensioni
“ 'Giorno, Sam” Risponde Dean allegramente, spostando lo sguardo da te a Sam. Dean non era mai cosí allegro, neanche dopo aver riposato. Vi stupisce entrambi ancora una volta, porgendo a Sam una tazza di caffè.
“Giorno.” Sospiri, abbassando lo sguardo sulla tazza che stringi fra le mani.
“Ancora?” Sam sembra sorpreso. Annuisci e Dean sistematicamente ti ignora, voltandoti del tutto le spalle. “Non pensi di star esagerando, Dean?”
Genere: Comico, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Dean Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Ottava stagione, Contesto generale/vago
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Written by: scruffandyang

“Buongiorno.” Rivolgi a Dean il  piú brillante dei sorrisi non appena entra nella cucina con un'aspetto riposato e pronto ad affrontare la giornata, ma lui si dirige verso la macchinetta del caffè senza degnarti di uno sguardo, come se tu non fossi neanche nella stanza.
Pensavi che gli fosse passata ormai, ma evidentemente non è così. Non è poi neanche una cosa di tanto conto. Ti eri persino offerta di arrivare fino in cittá per rimpiazzare la stupida crostata che per sbaglio avevi finito il giorno prima. Era un solo pezzettino, per l'amor del Cielo! Mica ti eri resa conto che aveva intenzione di mangiarla, specialmente dal momento che era stato lui a mangiarne il resto.

Ma nulla - per le ultime 24 ore si era comportato come se neanche esistessi. Ti ha ignorata, infastidita e ha fatto il carino con Sam. Sam ti ha assicurato che non si stava sbellicando dalle risate alle tue spalle, ma che stava ridendo per il comportamento da poppante del fratello. Tuttavia questo non ti ha fatto certo sentire meglio.

“Buongiorno, Dean, _______.” Sam entra in cucina strascinando i piedi, con indosso una vestaglia e i capelli scarmigliati. Deve essere appena sceso dal letto. Anche se, noti, i suoi occhi sembrano molto meno infossati. È davvero un bene potersi riposare un giorno o quasi, quando non si deve andare a caccia, ogni tanto.

“ 'Giorno, Sam” Risponde Dean allegramente, spostando lo sguardo da te a Sam. Dean non era mai cosí allegro, neanche dopo aver riposato. Vi stupisce entrambi ancora una volta, porgendo a Sam una tazza di caffè. 

“Giorno.” Sospiri, abbassando lo sguardo sulla tazza che stringi fra le mani.

“Ancora?” Sam sembra sorpreso. Annuisci e Dean sistematicamente ti ignora, voltandoti del tutto le spalle. “Non pensi di star esagerando, Dean?”

“In che senso?” Dean beve un sorso del suo caffè e finge innocenza. 

“È come parlare a un bambino di 5 anni.” Sam si mette la mano che non regge la tazza di caffè nei capelli, frustrato. “Non capisco cosa ci trovi in lui” Sam si volta e si dirige verso la porta attraverso la quale era entrato. “È dannatamente presto per questo”. Poi va via con passo pesante.

“Dean?” L'unica  risposta che ricevi è il silenzio. Lui se ne sta a meno di due metri da te, appoggiato al tavolo con la schiena; ancora nulla. 

“Perché non mi parli, Dean?” Abbassa lo sguardo, fissandolo nei suoi stivali, come se fossero la cosa piú affascinante che avesse mai visto in vita sua. “È ancora per la crostata?” Sorseggia il suo caffè. “Dean, davvero non mi rivolgi la parola per via della crostata?!” Stai per strapparti i capelli.

“Eh già.” Ti guarda, ora, ma i suoi occhi esprimono fastidio.

"Perché?" Arriccia le labbra. Sai che vorrebbe parlare, ma aveva già infranto il trattamento del silenzio una volta e non voleva farlo di nuovo. "Per favore." Ti mordi il labbro inferiore e ti avvicini a lui. Si tira su in tutta la sua altezza, ma per il resto non si allontana da te. "Parla con me, ti prego." Appoggi la tazza sul tavolo dietro di lui e gli posi le mani sul suo braccio. Inizi a sentire già gli occhi umidi. "Non so cosa fare per rimediare." Oh, ecco che ti s'incrina la voce.

"Oh, merda, dolcezza, non piangere." Posa la tazza accanto alla tua e ti prende tra le braccia, il mento sulla tua testa. Le tue mani si stringono alla sua camicia e inizi  a tremare nel suo abbraggio. "Baby...stai...stai ridendo?" Ti afferra per le spalle e ti allontana un poco, sempre stringendoti ma tenendoti a distanza. Scuoti la testa per dire di no, ma è evidente che stai mentendo. Cerchi di stringere le labbra per evitare di scoppiare a ridere. "Fai schifo." Fa una smorfia e lascia cadere le mani sui fianchi.

"Dean, amore, mi dispiace." Trattieni il respiro, cercando di smettere di ridere. "Voglio solo che parli con me."

"E quindi fingi di piangere?"

"Beh, ha funzionato". Stringevi ancora la sua camicia fra le dita, quindi lo attiri verso di te . Nonostante la sua frustrazione, ti si avvicina.
“Mi dispiace. Non sapevo che volssi mangiare l'ultima fetta di torta." Il suo cipiglio svanisce per un attimo. “Se mi dai circa un'ora, il mio regalo per te sarà pronto." Bene, ora hai la sua attenzione.
"Regalo?" Chiede burbero e tu sorridi. Finalmente ti cinge in un abbraccio, le mani alla base della tua schiena.

“Già. Ho pensato che sarei potuta andare a prenderti una crostata, o magari... Che avrei potuto preparartene una.” I suoi occhi guizzano verso il forno per scoprire che sì, c'era davvero una crostata. Lancia furtivamente uno sguardo verso il lavandino, dove vede tutte le ciotole sporche che hai usato e che devi ancora lavare. Poi ti guarda di nuovo, stupito. “So che non è il pezzo ho preso," Ti guardi le mani. "Ma forse...credi che potrebbe andar bene ?"

"Ehi," ti fa alzare lo sguardo per incontrare i suoi occhi mettendo l'indice sotto il tuo mento. "Scusami se mi sono arrabbiato."

"E scusami tu per aver finto di piangere." Ti faceva stare male il fatto di averlo imbrogliato. Sì, lui si era comportato da immaturo, ma ti eri avvicinata un po' troppo al confine con la manipolazione, per i tuoi gusti, per cavartela con delle semplici scuse. “Non lo farò più."

"Non saprei, _________, potrebbe tornare utile mentre indaghiamo su caso." Ride quando gli fai la linguaccia. 

“Un'ora, eh?" Senti che inizia a disegnare cerchi invisibili sulla tua schiena con la punta delle dita. Annuisci. “Hai qualche idea per per ammazzare il tempo* nell'attesa?" Sorridi sollevandoti sulle punte dei piedi per baciarlo.

"Oh, ugh-è dannatamente troppo presto anche per questo!" Gemette Sam. 

Ti ritrai, interrompendo il bacio, appena in tempo per vederlo mentre se ne va arrabbiato. Non lo avete nemmeno sentito tornare in cucina, ma di sicuro si è sentito il suono della sua porta sbattere, nel chiudersi, in fondo al corridoio. Volgi nuovamente lo sguardo verso Dean, che ti sorride semplicemente.
Sorridi di rimando, ti avvicini a lui, premendo le labbra contro le sue. Dopo tutto, hai avede un'ora libera*.
 
*traduzioni del titolo






Traduzione un po' libera dall'originale di scruffandyang, da Tumblr. Gli spazi ( _____ ) lasciati sono per inserire il nome del lettore, in fondo, siete voi i protagonisti di questa storia;) 

  
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