Era gia calata la notte mentre mi recavo al condominio dove vi abita mia madre.
Mentre giravo l'angolo dove poco distante si trovava il portone del mio palazzo, notai che stranamente  l'albero all'angolo della strada aveva fatto crescere in maniera esponenziale le sue radici verso casa mia, o meglio, come primo impatto mi era parso che stesse fuggendo nella direzione opposta.
Girai l'angolo e li lo vidi, vicino al portone della mia abitazione, un enorme ragno, sarà stato grande quanto un gatto, aveva un colore tendente al marrone, un marrone scuro e grigiastro, con peletti che gli spuntavano da tutto il corpo e dalle zampe, aveva molti occhi minacciosi e malvagi che scrutavano tutto attorno a lui.
Mi spaventai e nel terrore presi un sasso da terra, non speravo di riuscire a schiacciarlo ma almeno di allontanarlo dalla porta quel tanto da permettermi di entrare nel palazzo.
Provai a lanciarlielo contro, ma il mio piano non ebbe successo.
Anzi scatenò la reazione opposta della creatura, che adirato cominciò ad inseguirmi.
Non potei far altro che correre via nella direzione opposta, nel girarmi notai un altro dettaglio singolare ed inquietante, sull'albero che prima mi aveva stupito c'era anche intagliato un minaccioso volto.
Non mi soffermai, ma mentre cercavo di fuggire da quel enorme e aggressivo ragno dalle zampe striate, mi resi conto che i miei passi erano pesanti e lenti, come se venissi rallentata, come se qualcosa mi impedisse o in ogni caso affaticasse la fuga.
Mentre disperatamente tentavo di scappare, il mio unico pensiero era raggiungere il supermercato a pochi metrida me, saranno stati una ventina di merti ma sembravano insormontabili, come se l'angolo di quella strada mi avesse intrappolata in attesa che quella creatura mi raggiungesse, come se fossi finita nella tela del ragno...