Buon compleanno testa quadra!

Il dieci ottobre era finalmente giunto, e anche se sarebbe dovuto essere un giorno felice per lui non lo era per gli altri.

Naruto era nato il giorno in cui la volpe a nove code aveva attaccato il villaggio, quindi non aveva mai festeggiato il suo compleanno.

Quel giorno avrebbe dovuto compiere tredici anni, e sapeva che l’unica persona che gli avesse mai fatto gli auguri se ne era andata abbandonandolo.

Si diresse al campo d’allenamento come gli era stato ordinato da Kakashi, ma non appena arrivò però contro ogni sua previsione trovo un enorme stendardo dei tavoli apparecchiati e tutti i suoi amici e sensei.

Tutti – BUON COMPLEANNO NARUTO! – dissero tutti in coro.

C’erano nonna Tsunade con Shizune e Sakura, l’ero-sennin con Kakashi sensei, Gai-sensei, Kurenai- sensei con Asuma-sensei e Konohamaru.

Gara con i suoi fratelli, Hinata con il suo team e Neji con il suo, Shikamaru che già dormiva mentre Ino era trattenuta da Choji e Tenten per non picchiare quell’idiota di Kiba che era trascinato dagli insetti di Shino mentre il piccolo  Akamaru da bravo cagnolino tentava di salvare il suo padrone.

Gai che acclamava la forza della giovinezza assieme a Rock Lee e Gaara sorrideva felice facendo gentilmente gli auguri, mentre Temari tentava invano di svegliare la testa d’ananas e Kankuro si divertiva a manovrare il cibo per far arrabbiare Neji che costantemente rimaneva in silenzio sorridendo assieme ad Hinata che dopo aver fatto gli auguri era svenuta.

Iruka e Shizune conversavano amabilmente con Kurenai e Asuma e ignorarono tranquillamente Tsunade che picchiava Jiraiya che faceva il pervertito e Kakashi leggeva tranquillo un altro dei suoi libri vietati ai minori e Konohamaru era andato all’attacco del cibo assieme a Choji che aveva lasciato Kiba al suo triste destino.

Una festa veramente incasinata, fra litigi, risse sorrisi e risate a squarcia gola.

Avevano comprato anche dei regali che avevano lasciato a casa del biondo, certi che gli sarebbero piaciuti.

Al taglio della torta Sakura era inciampata facendo volare il pezzo addosso ad Ino, scatenando così una reazione a catena, interrotta quando disgraziatamente due torte colpirono Neji e Gaara che contro ogni previsione si aggregarono al duello e naturalmente vincendo anche contro il festeggiato che aveva iniziato a ridere felice come poche volte lo era stato e tutti si aggregarono alla risata, ma non erano stati meno spietati perché la lotta e il compleanno terminarono solo a notte inoltrata.

Quando tornò a casa il biondo pianse veramente tanto, lacrime di gioia come mai ne aveva versate.

Asuma e Kurenai  e Konohamaru gli avevano regalato un salvadanaio a forma di rana con un biglietto dove dicevano che risparmiare è importante.

Iruka e Kakashi gli avevano regalato dei buoni per un anno di ramen e Tsunade aveva affermato che la festa l’aveva organizzata lei, quindi che si doveva accontentare.

La triade del deserto gli avevano comprato una bellissima cornice finemente ricamata dove era stata messa la foto di quella festa.

Poi c’erano stati tanti altri regali anche se senza dubbio il più semplice di tutti era stato il suo preferito.

Sul davanzale della finestra stava un bigliettino anonimo dove era finemente scritta una sola frase.

“buon compleanno testa quadra.”

- grazie Sas’ke. – una frase sussurrata al vento che mai sarebbe stata udita.

- Il miglio compleanno di sempre, grazie anche a voi ragazzi … - un messaggio ben scandito prima di abbandonarsi alla morbidezza del letto e sprofondare i un sogno dolce quanto la torta che gli era arrivata in faccia.