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Autore: hoilnientedentro    11/10/2014    0 recensioni
Allora, questo è solo uno sfogo.
Scritto alle due di mattina, in una notte piovosa come poche. Riesco persino e sentire le gocce di pioggia che battono contro il vetro della finestra.
È scritto male, ci sono un sacco di errori e forse è anche un discorso senza senso.
Spero potrete perdonarmi.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E ora mi sento immensamente sola.

Forse perché il letto è grande e freddo.

Io sono fredda.

Ho le mani gelate e la fronte bollente.

O forse perché non ci sei più tu.

Non ti do la colpa di niente, lo sai.

È colpa mia.

È colpa del mio modo di fare, del mio modo di pensare, del mio modo di parlare, del mio modo di camminare, di come tengo la sigaretta tra l'indice e il medio della mano sinistra la mattina, di come sposto sempre il peso del mio corpo da una gamba all'altra, indecisa, di come mi sistemo malamente i capelli quando sono stanca, del fatto che la sera non mi strucco, passo le notti a piangere e la mattina mi ritrovo con tutto il trucco colato che evidenzia le occhiaie che ho da quando sono nata.

È colpa del fatto che mi butto via, mi rovino con tutto quello che trovo, ma non farci caso che non è niente di nuovo.

Del fatto che bevo per dimenticare, per dimenticare te e tutti gli altri che m'hanno illuso e poi abbandonato alla fermata di quell'autobus che avremmo dovuto prendere insieme, senza una meta precisa, solo per scappare da sto mondo.

"Mentre una mano t'accazerra un'altra ti smembra."

Ti ho amato. Davvero forte.

Sì, era amore.

Eri il mio ossigeno, la mia dipendenza più grande.

Senza di te non riuscivo a stare.

Avevo bisogno della tua approvazione su qualsiasi cosa, del tuo buongiorno perchè la giornata andasse nel verso giusto, della tua buonanotte perchè non facessi incubi.

E ora che ci penso sono ancora dipendente.

Dal tuo modo di fare, dal tuo modo di sorridere quando mi vedevi, dal fatto che mi mettevi sempre al primo posto su tutti.

Mi mancano quelle volte in cui mi dicevi che ci saresti sempre stato e che non mi avresti abbandonato.

E mi manchi sopratutto in questi momenti.

Perché qui, vicino a me, sotto le coperte, magari abbracciati.

Sai, ci saresti proprio bene.

Così magari mi riscalderesti anche un po'. Il mio cazzo di cuore, freddo e insensibile da quando te ne sei andando. È stato lacerato troppe volte.

Mi manchi cazzo, e non te lo so dire. Perché m'hanno insegnato che troppo amore manda via le persone.

  
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