-Pronto?- la voce impastata di sonno risponde dall’altro capo del telefono.
-Hey kirino-senpai! Cosa stai facendo? Eri sul divano a vederti qualche noiosissima sopopera?-

Scusami
Se ho bisogno di chiamarti qualche volta per sentirmi meglio

-No Kariya. Sono le 23:30… ero a letto che prendevo sonno … o almeno ci provavo. Ora affonda la faccia nel cuscino e fammi dormire!- eccolo. Chiude la chiamata in malo modo lasciandomi appeso con le parole che tentano di uscire.

Se ogni notte io ti sento così forte che rimango sveglio

Resto a fissare il cellulare dove la scritta “Chiamata Interrotta” lampeggia per alcuni secondi per poi sparire e lasciare posto all’immagine di sfondo. Una tua foto. Eri bellissimo, con il tramonto di sfondo e piccoli residui rosa dei dango sulle guance.

Se ho lasciato la tua foto accanto al letto e non l'ho tolta mai

Eri venuto così bene che ho stampato quell’immagine e l’ho messa sul comodino. La notte la stringo forte invece per potermi illudere che tu sia con me. Che possa sentirti o annegare silenziosamente nel profondo cielo dei tuoi occhi e accarezzare i tuoi capelli sciolti, rosa e belli come fiori di ciliegio.

Se rileggo quel messaggio che mi hai scritto prima di andar via

Entro nei messaggi e apro la tua conversazione. Non ti ho più risposto da quando mi hai scritto di esserti fidanzato con il capitano, non riesco più a scrivere. Non perché non voglia ma perché appena ci provo la vista si appanna e le lacrime bagnano il cellulare.

Scusami
Se non sono stato come mi volevi e se non son perfetto

Sei un baka senpai. Il più grande baka. Non ti sei mai reso conto che cercavo solo di attirare la tua attenzione, che volevo solo che tu ti concentrassi su di me. Perché non te ne accorgi?

Se non ti ho telefonato per il giorno del tuo compleanno

Mi ricordo ancora quel giorno. Mi ero avvicinato per farti gli auguri e dichiararmi quando il capitano ti prese per i fianchi e ti baciò. Il mio cuore si crepò e andò in migliaia di frantumi con l’orchidea di cristallo che ti avevo preso.

Se non resto indifferente ora che c’e’ un altro al posto mio

Eppure non voglio rassegnarmi. Soffro ogni volta che gli sorridi e mi sento morire, a volte ho pensato pesino di gettarlo nella fontana e annegarlo, ma non avrebbe sofferto comunque quanto sto soffrendo io.

Se non riesco a fare a meno di pensare a quanto e’ colpa mia

Forse se lo avessi preceduto ora terresti me per mano, baceresti me ogni giorno e aiuteresti me a rialzarmi quando cado. E ora come ogni giorno mi butto sul letto dopo aver spento il cellulare, prendo una scatoletta di sonniferi dal cassetto e ingoiati tre mi faccio portare via da un sonno vuoto e forzato, cercando e sperando di non sognarti mentre tra le braccia stringo la tua foto.

Angolo Autrice:
io trovo che questa foto dica tutto