Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: sushiprecotto_chan    11/10/2014    2 recensioni
Time Warp! Temari è tornata bambina! Kankuro è inquietato! Rock Lee si cimenta in un’ennesima sfida!
[Scritta per la Challenge @ “Chi, con chi, che cosa facevano”. Accenni Gaara/Lee e presenza di personaggi vari ed eventuali.]
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kankuro, Rock Lee, Sabaku no Gaara, Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
- Questa storia fa parte della serie '27 novembre pieno di calzamaglie verdi'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Parole: 929 (fdp)
Introduzione: Time Warp! Temari è diventato un bambino! Kankuro è inquietato! Rock Lee si cimenta in un’ennesima sfida!
Disclaimer: Tutto ciò è di proprietà di Kishimoto, io non ci guadagno nulla. Ah, e il prompt che ha dato il via a questa fanfiction vagamente delirante e vagamente non-sense è preso dalla Challenge @Chi, con chi, che cosa facevano.
Note: Avete presente quando qualcuno scrive un testo senza alcuna pretesa? Ecco, sì, questo è il caso. Ma che bravi che siete, avete capito subito.
Scritta per la Challenge @ Chi, con chi, che cosa facevano e per la Sedicesima Notte Bianca di @ maridichallenge.
 
 
 
 
 
16) Time Warp! 5 è diventato un bambino! Se è già un bambino, è diventato un adulto.
 
 
 
 
 
 
Pausa. «Che facciamo? Kazekage?»
Per un minuto buono, Gaara della Sabbia risultò di ghiaccio, e con pupille leggermente dilatate parve guardare il vuoto di fronte a sé.
La bambina urlò tra le braccia di Kankuro, intervallando pianti isterici a occhiate intense e ricche di rimprovero destinate al marionettista e a Gaara. Era un’idea stupida pensare che Temari avesse conservato un bagliore di consapevolezza nel suo essere tornata un’infante? Forse no, decise Kankuro, ma suppose che avrebbe dovuto pensarci più tardi, e magari avrebbe potuto chiederglielo direttamente una volta che sarebbe tornata la ventiduenne tosta e terrificante di sempre. Aspettando che lei finisse di riprendersi dall’accaduto e che uccidesse chiunque si sarebbe trovato per la sua strada, ovviamente. C’è un codice d’onore che va rispettato, quando si parla di tecniche ninja imbarazzanti scagliate addosso alle proprie sorelle maggiori.
A dire il vero il piano ‘malefico’ del jonin che aveva scagliato quell’incantesimo in direzione del Kazekage non era male. Mostrare il capo della Sabbia in una forma apparentemente indifesa e ricordare ai ninja del villaggio la sua storia di piccolo mostro assassino con lo scopo di minare l’opinione del Consiglio e l’adorazione che i suoi sottoposti parevano avere per lui non si poteva dire ufficialmente male.
Il problema era che Temari aveva deciso di mettersi in mezzo, e non appena avessero ritrovato il responsabile ci avrebbe pensato direttamente lei a farlo a pezzi, una volta tornata normale.
«Manda un messaggio al Villaggio della Foglia.» Ordinò il Kazekage. Il suo tono era piatto come sempre, ma si capiva che era piuttosto scosso. «E chiedi esplicitamente di Rock Lee.»
 
Come promesso, madamigella Tsunade – ancora Hokage reggente, visto che Naruto non pareva essere capace di starsene seduto su una sedia per più di dieci secondi – gli mandò i suoi ‘uomini migliori’, tra cui anche Lee. Karin guidava la spedizione, vista la sua esperienza con strane tecniche innate che aveva studiato tramite l’osservazione degli esperimenti di Orochimaru a cui faceva la guardia nel covo assegnatole, e Sakura e Neji la seguivano passo-passo, mentre quest’ultimo di tanto in tanto lanciava occhiate al suo rivale, che aveva preso l’urgenza di attraversare il deserto come l’ennesima sfida, e cercava di procedere a un’andatura esageratamente veloce.
 
Quando arrivarono a Suna, nessuno di loro riusciva ad annusare altro che l’odore di sabbia, polvere e sudore che li ricopriva. Dopo che Neji e Sakura si furono accertati che Temari fosse in perfetta salute – sia per quanto riguardava il suo corpo che per il chakra –, Gaara li congedò volentieri, permettendo loro una notte di sonno.
Kankuro non si sentiva pienamente sicuro di come i ninja della Foglia avrebbero potuto fornir loro aiuto anche in quella situazione a dir poco fuori dall’ordinario. E sinceramente aveva la netta impressione che la presenza di Rock Lee nel gruppo fosse dovuta alla necessità di Gaara di avere con lui il suo ragazzo in un momento così strano più che per le sue abilità da ninja. Brrr, non voleva pensarci.
Così, mentre la sua mente vagava (contro la sua più assoluta volontà) su immagini terrificanti quali il suo fratellino abbracciato languidamente al sopraccigliuto Rock Lee, Kankuro cercò di concentrarsi sul domani. Sarebbero riusciti quegli impavidi eroi a risolvere il problema che affliggeva Temari, quindi Gaara e di conseguenza il Villaggio della Sabbia nella sua interezza?
 
Di sicuro sono molto bravi a fare fuori le nostre provviste, avrebbe pensato il giorno dopo Kankuro, osservandoli trangugiare quel che rimaneva del cibo dei magazzini a uso del Kazekage.
 
Inciampò tra una portata e l’altra, mentre dirigeva lo sguardo verso il terrificante Neji Hyuuga, che si limitò a spiegare la situazione con quella che si poteva definire un’alzata di spalle.
«Lee ha sfidato tutti» – te; ha sfidato te, lo corresse Kankuro mentalmente – «a una gara. Evidentemente voleva arrivare presto.»
Ti prego, non farmi tornare in mente immagini compromettenti del Sopracciglione e di mio fratello, ti scongiuro. Gli rispose mentalmente il ninja della sabbia.
«E che avete fatto? Non avete mangiato per tre giorni?»
«Beh, sì.»
«Per una cosa del genere?!»
Dopo che Kankuro ebbe esalato questa frase, Temari-in-versione-mignon girò la testa con velocità sovraumana e lo guardò malissimo.
«Voglio dire: la nostra è un’emergenza, certo, ma non fermarsi neppure a cibarsi e a riprendere le forze…»
Neji alzò ambedue le sopracciglia nello stesso istante e mantenendo un cipiglio serio. Kankuro interpretò l’azione come un’altra versione del corrispettivo-di-un’alzata-di-spalle-stile-Hyuuga e si accontentò.
Si guardò attorno. Erano tutti impegnati a pranzare, chi gioiosamente e chi meno. Karin stava puntando un cucchiaio in direzione di Sakura, quest’ultima si stava infervorando e dal poderoso entusiasmo di Rock Lee si poteva quasi dedurre (sbagliando) che il ninja avesse trovato una nuova passione a cui dedicarsi. Mentre guardava suo fratello accanto al Sopracciglione con Temari in braccio, Kankuro tentò di trovare a quella situazione un qualche senso, ma era difficile non vederla come assurda. Sua sorella maggiore che alternava ruttini, pianti e dolci pisolini attaccata al loro terrificante fratellino… ma andiamo.
 
«Ragazzi, ragazzi!»
Improvvisamente, la porta della sala riunioni (attualmente adibita a sala mensa per ninja veramente, veramente affamati) si aprì di scatto. Quello che ne saltò fuori – o, per meglio dire, dentro – fu Naruto, completamente sporco di sudore e terriccio, subito seguito da dei distrutti Sai e Suigetsu.
«Abbiamo trovato l’antidoto!»
Kankuro trovò sinceramente intrigante la storia di come la principessa Tsunade avesse deciso di usare Sai come cavia e provare a riformulare su di lui la maledizione che era stata lanciata contro Temari.
«Ma dai; così non vale.» Fu l’unico commento di un’imbronciata Karin. Straordinariamente, in questo trovò un alleato in Rock Lee.
«Non mi pagano abbastanza per tutto questo.» Esalò Suigetsu mentre si buttava – completamente disidratato – su una sedia.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: sushiprecotto_chan