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Autore: baciamiharold    11/10/2014    0 recensioni
"caro diario, vorrei iniziare a raccontarti la mia storia, la storia più bella che una ragazza possa desiderare. non ti perderai nessun dettaglio perchè nessuno al mondo potrebbe mai dimenticare questa storia. inizio col dirti che a volte i sogni possono diventare realtà, proprio come nella favola di cenerentola... caro diario, non te ne pentirai di entrare a far parte della mia vita (o almeno spero)... ah dimenticavo, io sono rebecca, rebecca hill."
scommetto che chiunque vorrebbe far parte per almeno un momento della vita di una semplice ragazza londinese trasferitasi da solo un anno in un paesino lontano dal centro città, soprattutto se sarà proprio li che incontrerà l'amore... o forse l'odio.
*vivi la vita al momento, tutto il resto è incerto*
-baciamiharold
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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“I‘m half a heart without you”

 

Louis. Era Louis. Sembrava una visione ma era proprio lui, bellissimo come sempre, forse anche più bello dell’ultima volta che lo vidi. Mi ha proprio spiazzato ritrovarmelo davanti nell’unico momento in cui non pensavo a lui. Ricordo perfettamente che in quel momento mi tremavano le gambe ma avevo anche il sorriso più scintillante che avessi mai avuto. L’emozione gioca proprio brutti scherzi infatti risposi al suo “Hey dolcezza, come mai da queste parti?” con un – Ehm… no, sai… passavo di qui per… per… per andare in libreria! – così lui rispose – Ma che non ti ricordavi dove eri diretta? – rise, e ridendo fece ridere anche me. Gli chiesi con molta fatica se voleva accompagnarmi fino la, aspettandomi un semplicissimo “scusa ho da fare” o un “no” secco. Invece scelse di venire. Mi sentivo bene, avevo un non so che di strano nello stomaco e mi sentivo sollevata ma allo stesso tempo felice di essere li con lui, di camminare insieme, di averlo visto e sapevo che c’era qualcosa di speciale che mi teneva legata a questo ragazzo da cui molto difficilmente sarei riuscita a liberarmene.
Andammo in libreria, dalla quale uscimmo senza aver comprato nulla perché ci cacciarono per il macello che combinammo facendo cadere un intero scaffale pieno zeppo di libri, a causa di Louis, prima che io avessi potuto scegliere il mio nuovo libro da divorare. Poi prendemmo la direzione sbagliata per il parco ritrovandoci davanti al nostro bar, così ci prendemmo un aperitivo, ovviamente a sue spese, e dopo cercammo di arrivare in questo parco per rimanere un po’ in pace tra la natura. Anche lui era un amante della natura e ogni volta che cambiavamo argomento scoprivo un lato bizzarro della sua personalità, che molto spesso faceva parte anche del mio modo di pensare. Visti da fuori sembravamo due fidanzatini felici e spensierati che guardano il mondo con occhi nuovi e se ne fregano di tutto e di tutti. Chi non vorrebbe un ragazzo come lui? Alto con un bel fisico, occhi verdi-azzurri che cambiano a seconda del tempo, capelli castani con frangetta alla Justin Bieber, sorriso spaziale e lucente come le perle, voce pazzesca, simpatia… era tutto ciò di cui avevo bisogno. Forse Scott non era la persona adatta a me, forse il ragazzo con cui avrei voluto passare il resto della mia vita si trovava davanti ai miei occhi, ma purtroppo non avrei potuto saperlo.
A un certo punto ci ritrovammo seduti su una panchina del parco, senza nessuno attorno, il silenzio trionfò per qualche secondo, anche se quei secondi sembravo ore. Ci guardammo negli occhi. Nei suoi potevi letteralmente guardarci dentro, potevi vedere la sua anima. Eravamo vicini, molto vicini, la mia gamba destra sfiorava la sua gamba sinistra, il mio braccio era attaccato alla panchina mentre il suo era proteso e poggiato all’estremità dello schienale, come se volesse abbracciarmi senza farlo notare. Continuavamo a guardarci negli occhi, non riuscivamo a staccarci da quel legame che si era creato tra di noi solamente grazie a un semplice sguardo. Nessuno dei due aveva il coraggio di parlare, ci stavamo godendo quel momento e soprattutto mi accorsi che più lo guardavo più iniziava a piacermi. Si, mi piaceva. Inizialmente non capivo come potesse piacermi una persona che conoscevo da nemmeno due settimane, ma la risposta è semplice; l’amore arriva all’improvviso, non possiamo comandarlo e tantomeno non possiamo liberarcene. Avrei tanto voluto assaporare quelle labbra morbide e rosate. Ma io stavo con Scott.
Il silenzio si ruppe poco dopo, quando Louis chiese con voce bassa e un po’ preoccupata – Di un po’ Rebecca ,ti sei mai innamorata? – quelle parole mi colsero impreparata – Non lo so, e tu? – risposi. Vidi Louis esitare un attimo – No, ma forse questa è la volta buona che accada. – mi strinse tra il suo braccio e il suo corpo facendomi sentire come fossi in paradiso. Ormai erano passate quattro ore da quando lo incontrai e ammetto che non ero per niente stanca o annoiata da quella situazione, anzi, l’avrei voluta vivere per sempre.
Successivamente mi chiese scusa per il fatto di Facebook ma con mia grande sorpresa mi disse che dovette cancellarsi da li a causa di X Factor, visto che tutte le sue fan gli chiesero l’amicizia. Inoltre mi raccontò che l’audizione andò alla grande, i giudici votarono tutti quanti con un “si”. Due settimane dopo sarebbe dovuto partire per lavorare con i giudici a fine di superare i Bootcamp, entrare agli Home Visit e per poi partecipare finalmente al programma. Se tutto andrà bene dovrà rimanere lontano da casa per cinque mesi e ovviamente potrò vederlo solo una volta a settimana tramite la tv.
Mi riaccompagnò fino sotto casa e quando arrivammo erano circa le sette di sera. Più ci avvicinavamo a casa e più il nostro passo rallentava. Quando arrivammo Louis mi strinse tra le sue braccia e rimanemmo così per circa cinque minuti. Non volevo che tutto ciò finisse, era stata la giornata migliore della mia vita, persino migliore della mia prima volta. Quando ci si trova in ottima compagnia è facile passare delle giornate bellissime. Ci staccammo da quel abbraccio alla velocità di un bradipo, Louis mi prese la mano mentre stavo per varcare la soglia del giardino, mi voltai, ci guardammo dritti negli occhi, quasi mi sentivo svenire, sapevo che prima o poi sarebbe successo. Ci stavamo avvicinando sempre di più, le nostre labbra erano pronte a fondersi  l’una con l’altra per diventare qualcosa di indescrivibile, il mio cuore non aveva mai battuto così forte e veloce fino a quel giorno… proprio quando eravamo così vicini da sfiorarci sentii un urlo potente – Levati subito da lei! – riconobbi subito quella voce. Scott. Louis si staccò rapidamente da me, girandosi e notando con amarezza la faccia piena di rabbia che portava Scott sul volto. Ero nel panico, fino a qualche secondo prima ero la ragazza più felice della terra mente in quel esatto momento mi sentivo una vera merda. – Brava, brava Rebecca complimenti! Allora ecco cosa fai quando non rispondi al cellulare, brava. Sei una troia Rebecca, ma non ti vergogni? – disse Scott in tono di sfida – Scott, non… non è come sembra, io e lui siamo solo amici, ci siamo incontrati per caso mentre andavo in libreria – spiegai in tono cauto. Louis non mi lasciò la mano e questo mi rese le cose ancora più difficili da affrontare. – Senti Rebecca, non negare l’evidenza. Ah, fammi un piacere, non cercarmi più. Addio troietta del cazzo. – mentre girò i tacchi tornandosene da dove era venuto urlai – Scott! Scott! Dai, ti prego, aspetta! Non è come credi! – ma purtroppo l’unica cosa che fece fu mandarmi a fanculo.
Louis mi guardò con uno sguardo indecifrabile, secondo me con un misto di odio orrore e schifo nei miei confronti, dicendomi – Potevi anche dirlo che eri già impegnata… sai, avresti risparmiato tutto questo. – rimasi per un attimo con lo sguardo fisso a terra, poi però mi decisi a guardarlo negli occhi – Ma io non volevo evitarlo. – dissi con un po’ di tremolio nella voce.
 
The end.
   
 
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