Capitolo 2

Mi risvegliai il giorno dopo con gli occhi arrossati e gonfi. Non sapendo che ore erano, mi alzai dal letto e lentamente aprii la porta accanto per darmi una sistemata. Dal piano di sotto risuonò un urlo acuto che mi fece sussultare;rapidamente mi aggiustai i capelli e mi vestii con un pantalone a sigaretta con sopra una canottiera. “Dove è? Perché ancora non è in piedi?”era Louis che gridava, chiedendo dove mi trovavo, decisi di aspettare che si calmasse ma invece mi venne a prendere Zayn con una faccia tutta assonnata. “Lo sai che lui ti vuole alzata per le 9:00, perché non mi semplifichi il lavoro!” disse uno Zayn incazzato, sussultai per il suo tono ma lui volente o nolente mi strattonò per un polso portandomi fino al piano di sotto “Dove cazzo eri finita!!” mi gridò Louis. Io tremavo dalla paura perché quando lui si arrabbiava mi picchiava ed anche forte. “Ero a cambiarmi, non mi ero resa conto dell'ora”dissi tremante, tirò un sospiro pensante e cambiò completamente tono “Vuoi fare colazione?” chiese con tono molto dolce, troppo”Va bene” risposi. Mi misi a tavola insieme a Zayn, un ragazzo biondo con gli occhi azzurri, sembrava un orsacchiotto, e un ragazzo con i capelli castani e gli occhi color nocciola “Buongiorno Hope” disse il biondo “Buon giorno..” “Niall, mi chiamo Niall” risposi con un semplice cenno di capo. Erano tutti intenti a fare colazione tranne Louis che stava fissando il telefono immerso in chissà quali pensieri “ Mi stai ascoltando?!” tuonò Zayn, mi girai verso di lui “scusa, non ero attenta puoi ripetere?” “Ho detto che le lezioni te le darà Liam- indicò il ragazzo con gli occhi color nocciola- e che dei tuoi vestiti se ne occuperà Niall”. Non capivo perché mi tenevano rinchiusa in quella casa, me lo chiedevo tutti i giorni ma non trovavo una risposta; era molto strano non essere a contatto con il mondo esterno, è molto stressante non sai mai cosa fare. Aiutai a sparecchiare, ero io che pulivo ma non mi pesava, e mi avviai per andare di sopra ma venni bloccata da Liam “Tra 10 minuti ti voglio trovare nella biblioteca, iniziamo con la chimica” “D'accordo” risposi e così salii di sopra a prendere i libri. Mentre prendevo un quaderno cascò un foglio con scritto: Alla mia piccola Hope, la tua mamma Gemma e il tuo papà Greg. Era un piccolo foglietto rosa con allegata una foto di una bambina bionda e due persone: una donna e un uomo. Lo nascosi sotto il cuscino del mio letto e mi recai in biblioteca. Dopo aver studiato, abbiamo cenato e sono andata in camera; il foglietto era ancora lì così decisi di rimandare il dilemma al giorno dopo. Mi addormentai subito per la mia stanchezza ma sempre con il dubbio di quella dedica.

Buonsalve a tutti, mi dispiace aver pubblicato così tardi il secondo capitolo ma ho avuto problemi con il computer. Spero vi piaccia