Il taxi che arriva e lei che se ne va. Che scappa via come una fuggiasca.

Un flashback. L'autobus in partenza per il Messico, per le case colorate di Guanajuato e le bizzarre tradizioni della nonna. Un bimbetto con i calzoncini corti che agita la manina da dietro il finestrino, speranzoso. E lei che saluta e lo lascia andare.

Jordi deve sostenersi al marmo. Questo è peggio di tutto: peggio del cancro, peggio della sua gamba aperta inutilmente, peggio della chemio.

Il Dottor McAndrew cerca di parlare, di trattenerla. Lei risponde con una timida carezza, lo sportello del taxi si apre e lei sparisce.

Sparisce come sempre.

"Quando il gioco si fa duro mia madre smette di giocare. Si arrende!"

La previsione che, solo poche ore fa, ha fatto a Dash si dimostra sinistramente azzeccata. Eva che si era giocata un'altra chance con suo figlio a carte, Eva che aveva l'occasione per fare la mamma, ha mollato.

Se ne è andata in punta di piedi come una codarda, accampando una scusa. Senza neppure salutarlo, senza trovare il coraggio di essere sincera.

E ripensare quel sorriso, forzato ma materno, quel sorriso del quale ha un disperato bisogno, fa ancora più male a Jordi.

L'infermiera Jackson lo trova con il busto mezzo piegato, lo sguardo vitreo verso il buio che ha inghiottito il taxi e le lacrime ancora impigliate tra le ciglia.

Lascia scivolare la mano verso quella del ragazzo e, tacitamente, lo aiuta a tornare a letto.

-Le persone come Eva non meritano un figlio speciale come Jordi.

Anche la sua previsione su quella donna piombata all'improvviso a sconvolgere ogni equilibrio si dimostra corretta. E per una volta avrebbe voluto sbagliarsi.

Jordi non recrimina, non accusa. In fondo è colpa sua se ci ha creduto, se si è illuso che le cose potessero cambiare. E quando ti fidi ciecamente il tradimento ferisce ancora di più.

È solo, come sempre. Solo ad affrontare qualcosa più grande di lui.

Trema e suda. Neppure ci bada finché l'infermiera Jackson gli strofina, dolcemente, un panno sul viso e sul collo e poi gli avvicina da bere premurosa.

Il Dottor McAndrew si sente quasi in colpa mentre si avvicina e gli mette una mano sulla spalla. Un gesto paterno che non ha mai conosciuto.

"Mi dispiace!"

Articola soltanto. Jordi non risponde: fa ancora male ma non avverte più quel vuoto totale di poco prima.

Forse non è completamente solo.