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Autore: universostoessel    12/10/2014    7 recensioni
Martina Stoessel, una ragazza di appena sedici anni, è al terzo anno delle superiori. Descritta da tutti come una tipa chiusa, asociale e scontrosa, nasconde qualcosa di spaventoso. Non crede nell'amore, e non ci crederà mai. Sarà questo ragazzo, a farla cambiare completamente?
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È la mia prima fanfiction siate gentilixD
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Violetta
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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«smettila! basta, ti prego!» urlo, più forte che posso, piangendo. Corro, sola, in un bosco. Qualcuno mi segue, e non riesco a capire chi. Ad un certo punto mi fermo di getto; il vento sbatte contro il mio viso e i capelli si danno alla pazza gioia. Scruto un po' in giro per vedere dove sono finita. Sento ancora i suoi "sei qui" "non mi scappi"..i soliti urli. Sento un rumore, e adesso un altro, alle mie spalle. «sapevo che ti avrei trovata» Sbianco a queste parole. Decido di non girarmi. Guardo fissa l'albero davanti a me. «non ti giri?» ringhia. Sopiro, prendo coraggio. «Satana non sono fatta per l'inferno» dico girandomi. Non c'è più nessuno. Nessuno. Scomparso, dissolto nell'aria. Solo ora mi rendo conto di tutto, sto sognando. Mi sveglio di soprassalto dal letto, tutta sudata, mentre la sveglia continua ripetutamente a suonare. Do un colpo sopra di essa e la musica finisce. Oggi, quindici settembre, per me comincia il terzo superiore, un anno di cui non amerò niente..odio, odio soltanto. Sicuramente le mie compagne attireranno sempre l'attenzione come l'anno scorso. Mentre io sto seduta all'ultimo banco, da sola. Loro si sentono tutte "figa e pene" mentre sono delle semplici troiette di turno. Mi alzo dal letto con fatica per poi andare in bagno e farmi una doccia veloce. Mi vesto a mio solito con i pantaloni lunghi e stretti, le all stars, e la mia amatissima felpa larga. Copre perfettamente le mie braccia. Mi avvio verso la cucina, dove c'è mia madre che mi aspetta per fare colazione. «buon giorno amore» mi bacia sulla fronte. «buon giorno mamma» dico sedendomi. «cosa si mangia di buono?» mi sfrego le mani come nei cartoni animati. «fette biscottate» «e..?» «dai, tesoro, cosa pretendi? Non lavoro, questo è il massimo che possiamo permetterci!» Faccio spallucce. «giusto, hai ragione mamma, scusami» mi scuso. «non fa niente..vai a scuola? Altrimenti farai tardi» «infatti, vado!» dico alzandomi precipitosamente dalla sedia. Prendo la cartella che sta nel corridoio e mi avvio. Dopo almeno dieci minuti di camminata, sono lì, al mio inferno. Le otto scoccano sul grande orologio e sento campanella suonare. Mi avvicino all'entrata, sto per salire il gradino quando qualcuno mi spinge. Cado a terra, insieme a tutti i miei libri e quaderni. Intorno a me risuonano un mucchio di risate..amare, a parer mio. Mi alzo velocemente e prendo tutte le mie cose. Scappo dentro la mia aula aspettando che suoni la seconda campanella, cioè l'inizio vero e proprio delle lezioni. Ed ecco che iniziano ad entrare in classe le troie, e naturalmente non possono mancare gli accompagnatori, puttanieri. --- Weeeee vi piace il primo capitolo? Siate gentili.. È la mia prima storia! Continuo a cinque recensioni:p
   
 
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