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Autore: katyjolinar    12/10/2014    2 recensioni
I pensieri di Hiccup riguardo al padre morto, sulle note della canzone "The man who sold The world" di David Bowie
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiccup Horrendous Haddock III
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era sera. una stupenda e luminosa sera di primavera.
Non era una primavera qualsiasi, era la prima primavera che Hiccup passava come capo di Berk.
Il giovane atterrò nella piazza centrale, dopo il solito volo serale di ricognizione con Sdentato.
Si tolse l'elmo e si aggiustò i capelli, poi si guardò intorno. La piazza era deserta, tutti i berkiani erano chiusi in casa per cenare insieme ai suoi cari.
Anche lui aveva qualcuno che lo aspettava in casa; sua madre era tornata nella sua vita poco tempo prima, e insieme stavano cercando di recuperare il tempo perduto.
Ma mancava qualcosa, o meglio, qualcuno.
Hiccup si girò, fissando la statua di suo padre.
Sacri Dei, come gli mancava quell'uomo... gli mancavano i suoi consigli, le sue prediche...
Gli mancava la sua ingombrante presenza.
Improvvisamente, senza quasi rendersene conto, si trovò a immaginare di averlo ancora davanti e avere un dialogo con lui.

We passed upon the stair, we spoke of was and when
(Passammo sulle scale, parlavamo del più e del meno)
Although I wasn't there, he said I was his friend 
(Anche se non ero lì, mi disse che ero suo amico)
Which came as some surprise I spoke into his eyes
(che è venuto con una certa sorpresa che gli ho parlato negli occhi)
I thought you died alone, a long long time ago
(Pensavo che fossi morto da solo, molto molto tempo fa)

"Oh,Dei... padre mio, come mi manchi..." pensò Hiccup "Perché te ne sei andato? perché hai voluto sacrificare la tua vita così?"
 
Oh no, not me
(Oh no, non io)
I never lost control
(io non ho mai perso il controllo)
You're face to face
(sei faccia a faccia)
With The Man Who Sold The World
(Con l'Uomo che vendette il Mondo)

"Io non volevo prendere il tuo posto...non così presto. Questo era il tuo posto, non il mio..."
 
I laughed and shook his hand, and made my way back home
(Risi e gli strinsi la mano, e poi tornai verso casa)
I searched for form and land, for years and years I roamed
(ho cercato ovunque, per anni e anni ho vagato)

"Il mio posto, l'ho cercato per anni, ma non ho mai pensato fosse qui. Il mio posto è nei cieli, con Sdentato, non qui. Questo era il tuo posto, non il mio"
 
I gazed a gazely stare at all the millions here
(Fissati intensamente tutti i milioni che sono qui)
We must have died alone, a long long time ago
(Dovevamo morire da soli, molto molto tempo fa)

"perché mi hai salvato la vita, quel giorno? Dovevo morire io, non tu! Il tuo posto era qui! È sempre stato qui!"
 
Who knows? not me
(chi lo sa? Non io)
We never lost control
(non abbiamo mai perso il controllo)
You're face to face
(sei faccia a faccia)
With the Man who Sold the World
(con l'Uomo che vendette il Mondo)

"No, padre mio, non sono pronto per questa responsabilità. Mi dispiace... io... ci proverò, ma questo era il tuo posto, non il mio."

Il giovane si asciugò una lacrima, quindi diede una pacca al suo fedele drago e tornò verso casa.
Suo padre sarebbe stato sempre lì, anche se non lo avrebbe più visto.

Angolo autrice

Questa storia è nata qualche giorno fa, mentre guardavo un episodio della mia serie TV preferita, una serie che, in comune con DT ha poco, solo il mancinismo del protagonista, il nome di uno dei personaggi (Astrid) e il doppiatore italiano di un altro.

Questa canzone, di David Bowie (ne esiste anche una cover dei Nirvana, ma io sono più affezionata all'originale), compare nella trama della suddetta serie, e l'altro giorno mi sono immaginata i pensieri di Hiccup sulle note di questa canzone...

   
 
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