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Autore: lagunablu    12/10/2014    5 recensioni
Unima. Sono passati tre anni da quando il team Plasma è stato battuto, ma ora una grave minaccia incombe sulla regione e rischia di sconvolgere da vicino la vita di una nuova Touko. La ragazza questa volta non è sicura di potercela fare, o per lo meno non da sola.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: N, Touko, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Amarezza

Una vampata di aria calda investì in pieno Touko, ma lei non ci fece caso.
Charizard aveva appena annullato il Turbofuoco su Sigilyph, per non danneggiare se stesso e ora stava lanciando Lanciafiamme ovunque.
Sembrava come impazzito.
La mole del Pokémon Fiamma era grande e ciò veniva sfruttato da Touko a suo vantaggio.
Usando lo Psichico del suo Pokémon Pseuduccello poteva mettere in seria difficoltà il nemico, che inizialmente le era sembrato un ostacolo insormontabile.
La situazione in poco tempo era migliorata per la Campionessa, ma nonostante l’andamento della lotta Red non sembrava affatto turbato e anzi guardava placido la follia del suo compagno senza muovere nemmeno un dito.
Sembrava quasi compiaciuto dalla piega che stava prendendo il combattimento.
Touko non lo conosceva bene, anzi affatto, però sapeva sicuramente cosa comportava quello sguardo.
L’Allenatore aveva un piano, un asso nella manica e questo non era un bene, dal momento che le condizioni dell’ala di Sigilyph peggioravano di minuto in minuto. Eppure il Pokémon coraggiosamente  continuava a combattere.
«Usa ancora Psichico» ordinò Touko per la terza volta.
«Non ti sembra di essere un po’ ripetitiva?» le chiese svogliatamente Red.
«Finché la tattica funziona…» mormorò la brunetta mentre Charizard veniva nuovamente sbattuto a terra dalla potente forza telecinetica.
«Spero tu ti sia divertita, perché adesso…» Red si alzò il frontino dagli occhi «Posso anche smetterla di giocare»

Detto questo schioccò le dita e a quel suono il Pokémon Fiamma smise di muoversi alla cieca e si assestò vicino al suo allenatore.
«Charizard, finiamola con Ondacalda» sussurrò freddamente.
Ecco il momento che Touko temeva. Sigilyph non aveva di certo le forze per contrattaccare o per tentare di schivare l’attacco.
Venne infatti colpito in pieno e si posò al suolo.
La situazione si era nuovamente ribaltata.
«Ancora» ordinò perentorio Red.
Quest’ultimo attacco fu fatale per Sigilyph che, già provato in precedenza, si accasciò a terra esausto.
Touko fissò con gli occhi sbarrati la sconfitta del suo compagno, frustrata per non essere riuscita a organizzare una quanto meno dignitosa difesa.
Certamente sapeva che contro Charizard avrebbe avuto non poche difficoltà e si era già preparata mentalmente a quel momento, ma nonostante ciò non poté evitare di andare per qualche secondo nel panico, visto che ora le rimaneva un solo Pokémon.
L’ultimo.
Poi sarebbe finita.
Si riscosse subito da quei pensieri controproducenti.
La lucidità non poteva mancarle in quel momento, era la sua arma principale.
«Allora chi sceglierai ora?» le chiese Red falsamente disinteressato.
Già chi poteva scegliere?
Quella lotta era tutta di un altro livello, il suo avversario era l’immortale campione… chi sarebbe potuto andare bene?
Per un momento fu quasi tentata di lottare con Zekrom, ma sarebbe stato oltremodo scorretto da parte sua utilizzare un leggendario. 
E vincere in quel modo era l’ultima cosa che avrebbe voluto.
Almeno in quello aveva conservato i suoi sani principi.
Sfogliò mentalmente le Pokéball dei suoi fedeli alleati, senza però molti risultati. Non che loro fossero deboli, era Red troppo forte.

A pensarci meglio però c’era un Pokémon che andava bene, uno nel quale Touko aveva completa fiducia.
L’unico che vedeva adatto per quella speciale occasione.
Il solo che aveva sempre portato con sé.
«Mi affido a te. Sei la mia ultima speranza» biascicò impercettibilmente sfilando dalla borsa la sua ultima Ball.
La Ball di Samurott.

 

 

Belle fissava il Pokégear che teneva saldamente in mano. Aveva chiamato cinque volte di fila Komor  e lui non le aveva mai risposto. Dove si poteva essere cacciato?
La bionda non riusciva a nascondere la preoccupazione che provava per il ragazzo, che ultimamente era più strano del solito e non poteva far a meno di chiedersi cosa stesse tramando.
Appoggiò sconfitta il Gear sopra il tavolinetto nel bar di Levantopoli, posto dove si era recata quella mattina.
Subito si perse nei suoi pensieri vagando con lo sguardo da tavolo a tavolo. C’erano coppiette che chiacchieravano amabilmente, mentre nel bancone si trovavano per lo più affaristi con tanto di giacca e cravatta che leggevano attentatemene  i loro giornali. 
Poi con la mente tornò al suo tavolo. Il caffe ormai si era raffreddato.
E in più N se ne era andato.
N l’aveva ingannata.
N era andato a cercare Touko.
I suoi pensieri erano sconnessi, ma vertevano tutti intorno ad un unico fulcro: cosa le avrebbe fatto l’amica non appena fosse venuta a conoscenza del suo incontro con N?
Da una parte Belle avrebbe voluto avvisarla, ma dall’altra pensava a cosa le avrebbe potuto dire? “Ehi ciao, sono così stupida che ho svelato alla persona che odi dove ti trovi e ora quella persona sta venendo da te”.
No pessima idea.
Touko avrebbe potuto barricare la Lega per sempre quella volta.
Però c’era  una remota possibilità che l’amica, una volta parlato con N, potesse cambiare e ritornare quell’allegra ragazza di un tempo. Magari tutto si sarebbe sistemato e sarebbe tornato come prima.
E Touko l’avrebbe perdonata e sarebbe venuta a lavorare con lei dalla professoressa Aralia… no aveva decisamente bisogno di un altro caffè.
Ne chiese un altro ad un cameriere che passava di lì e poi si mise a far girare il cucchiaino tra le dita con aria stralunata.
La stanchezza le stava giocando brutti scherzi.

 

 

Un maestoso Samurott entrò teatralmente nel campo lotta e si preparò subito in posizione di attacco.
«Forza Samurott» disse Touko per non perdere ulteriore tempo «Usa…»
Il suo ordine fu bruscamente interrotto dal Campione di Kanto che alzò la mano e fece segno di aspettare.
Il ragazzo estrasse la Pokéball di Charizard dallo zaino e richiamò il suo compagno.
«Perché lo hai fatto?» chiese la brunetta incuriosita dall’azione dell’avversario.
«Finalmente hai deciso di fare sul serio» le sorrise Red.
«Cosa pensi stessi facendo prima?» si indispettì Touko.
Poteva dirle di tutto, ma non che non si fosse impegnata. Quello non poteva sopportarlo.
«Tu hai deciso di usare uno dei tuoi Pokémon più potenti e ora...» prese una Pokéball dallo zaino «Io farò lo stesso»
Dalla Ball uscì un imponente Gyarados che si assestò vicino al suo allenatore.
Touko rimase senza parole di fronte a quella specie di mostro.
Charizard in confronto era acqua di rose.
E per di più pure Gyarardos era  un tipo acqua quindi tra gli sfidanti c’era di nuovo un’apparente parità.
“Fantastico” pensò la ragazza sarcasticamente “E ora cosa diamine faccio?”
Era stanca e spossata dalle due lotte in precedenza e doveva ammetterlo: non era più in forma come una volta. Difatti non reggeva bene i ritmi di una sfida abituata com’era a trovarsi a farne una sola alla settimana.
Se le andava bene.
Tuttavia quella era forse l’incontro più importante al quale avesse mai partecipato, sapeva che si contavano su una mano le persone che avevano potuto conoscere il leggendario Red di Biancavilla e lei non poteva di certo lasciarsi perdere una simile opportunità.
Alzò gli occhi al cielo.
Il sole si era alzato e Touko azzardò fosse ormai quasi mezzogiorno. Quella lotta era durata più del previsto.
“E non è finita” pensò più agguerrita che mai.
«Allora ti decidi ad attaccare o si fa notte?» chiese il ragazzo visibilmente annoiato.
«Samurott, partiamo subito con Conchilama» esclamò la ragazza con fermezza.
Incredibilmente il primo colpo andò a segno lasciando Touko sbalordita. Infatti il Gyardados  non aveva nemmeno provato a schivare l’attacco.
«Se credi di avere qualche probabilità di riuscita, avanti colpisci con tutti i Conchilama che vuoi» disse il Campione atono.
Cosa voleva insinuare Red con quella frase?
Intendeva forse dire che Samurott non era all’altezza?
Tutto quello stress accumulato durante la lotta unito all’indisponenza del carattere del ragazzo fecero collassare i nervi di Touko.
Non ce la faceva davvero più a continuare.
Ora come ora avrebbe voluto volarsene con Unfezant alla Lega e rintanarsi in camera.
Voleva abbandonare.
Impallidì a quel pensiero. Lei non aveva mai abbandonato, era andata avanti sempre e comunque ergo ora non poteva arrendersi.
La brezza che quella mattina l’aveva accolta placidamente era aumentata e le spostava davanti agli occhi qualche ciuffo di capelli ribelle che non era legato dal fermaglio. Il vento le solleticava il viso e Touko volle abbandonarsi a quella sensazione di libertà che provava in quel momento.
Stava quasi per dimenticarsi del mondo che la circondava quando sentì un violento sbattere dietro di lei.
Si voltò di scatto e vide che Samurott era stato sbattuto contro un albero al limitare della radura. Si girò allora verso l’avversario e notò che era in posizione di attacco.
«Non puoi distrarti in questo modo Campionessa» la rimproverò Red.
Ancora, si era lasciata distrarre ancora.
Dall’altra parte il Pokémon Dignità si rialzò e Touko si decise di svegliarsi completamente dalla trance in cui era caduta.
«Avanti Samurott, Vendetta» esclamò decisa.
«Schiva» si limitò a rispondere Red, ma sorprendentemente Gyarados non fu abbastanza svelto e venne colpito, anche se di striscio.
«Ira di Drago» ordinò allora il ragazzo.
«Intercettalo con Idrondata» sussurrò la brunetta, ch
era di nuovo presente a sé stessa.
Nello scontro l’attacco del Gyarados risultò più efficace e colpì di striscio il Pokémon Dingnità, ma Touko non demorse, ma anzi ordinò «Usa ancora Vendetta»
Samurott partì all’attacco, ma stavolta l’avversario fu più veloce e dopo aver schivato l’attacco contrattaccò con Gelodenti.
Il Pokémon Dignità indietreggiò ferito, mentre l’avversario prendeva momentaneamente respiro.
Ormai la lotta era agli sgoccioli, entrambi i Pokémon erano provati. L’esito quindi si ridusse ad un ultimo attacco.
«Gyarados, Iperaggio» ordinò Red fermamente.
«Rispondi con Idropompa»
A Touko ora non rimaneva che sperare nell’efficacia del suo ultimo attacco.
Lo scontro generò un rumore assordante cosicché entrambi gli allenatori si dovettero tappare le orecchie per non rimanere storditi.
L’impatto tra i due attacchi fu così violento da far alzare una grande quantità di pulviscolo, annebbiando così la vista del campo lotta.
Quando la brunetta riaprì gli occhi cercò disperatamente la figura del suo compagno in mezzo a quella polvere.
Una volta che il campo tornò visibile la ragazza scorse a qualche metro da lei la figura del suo Samurott.
Era immobile.
Era esausto.
Touko ebbe un mancamento e si inginocchiò vicino al Pokémon, appoggiando la testa sul suo dorso.
Aveva perso.
Quel pensiero le sembrava lontano anni luce eppure era la realtà. Le sembrava quasi di essere in un sogno eppure Red era dall’altra parte del campo che la guardava con espressione indecifrabile.
Era stata sconfitta.
Aveva dato il massimo ma non erano valsi a nulla i suoi sforzi. Cercò mentalmente di capire cosa non avesse funzionato nella sua strategia, ma invano.
La sua mente formulava continuamente lo stesso pensiero.
Richiamò Samurott nella Ball, ma non ebbe nemmeno la forza di alzarsi.
Sentì i passi di Red che la raggiungevano e si preparò al peggio, ma il ragazzo la sorprese.
«Hai un’ottima tecnica, ti faccio i miei complimenti» le disse e il tono sembrava anche sincero, ma Touko non riuscì a credergli, così si limitò a scuotere la testa.
«Nardo mi aveva detto che eri brava» continuò tranquillo il ragazzo.
Nardo.
Perché doveva sempre esserci in mezzo lui?
Touko ormai lo detestava e in quel momento il solo sentir nominare il suo nome le fece ribollire il sangue nelle vene.
«Nardo non sa nulla» rispose fredda.
«Sai devo farti presente un’unica pecca…»
«No, grazie» lo interruppe la brunetta di scattò alzandosi «Non ho bisogno di consigli»
Detto questo fece uscire Unfezant dalla Ball e si preparò ad andarsene. 
Sentiva dentro un'amarezza senza limite e non voleva fare la figura della debole bisognosa d’aiuto.
«Sicura?» le chiese con una punta di sarcasmo Red.

«Ho fatto a meno dei tuoi consigli fino a oggi, penso di poter sopravvivere senza» gli rispose lei spazientita.
Il ragazzo stava per ribattere quando il Gear di Touko squillò.
La ragazza guardò il display.
Era Belle.

 

 
Komor correva a perdifiato verso il luogo da dove aveva sentito l’esplosione qualche secondo prima. Il paesaggio monotono del Bosco Smarrimento non gli aiutava certo l’orientamento, ma ormai il ragazzo era abituato.
Il suo primo pensiero, udita l’esplosione, era andato al maestro.
E se si fosse cacciato nei guai?
Komor svoltò nuovamente, ma si bloccò di colpo di fronte alla figura dell’uomo che gli stava venendo in contro.
Di grossa corporatura, teneva i capelli rossicci legati in una coda disordinata. Indossava la sua solita tunica ocra e camminava con aria bonaria.
Era il maestro, Nardo.
«Nardo!» esclamò Komor «Ti ho cercato ovunque»
«Beh sono qui» rispose l’ex Campione.
«Dove sei stato?» gli chiese il ragazzo ancora con il fiatone.
«Ho visto una lotta»
Le risposte per nulla esaurienti di Nardo avevano il potere di esasperare Komor.
«Posso sapere tra chi?» domandò nuovamente il ragazzo cercando di ricavare qualche informazione.
«Touko» sussurrò l’ex Campione «Non è per nulla cambiata»
Komor rimase interdetto.
Cosa ci faceva lì Touko?
«Scoppierebbe il finimondo se lei scoprisse…»
«Che io ti sto allenando per farti diventare il nuovo Campione» terminò Nardo sorridendo «Ragazzo qualcuno deve pur farlo»
«Fare cosa?» insistette Komor.
«Portarle via il titolo alla Lega» rispose lui freddamente.

 

 
Il Pub di Guna
Cavoli sono in ritardo di un giorno sulla tabella di marcia! Perdonatemi, ma questo capitolo è stato più difficile del previsto e spero almeno sia venuto bene *sorride autoconvincendosi*
Tra l’altro descrivendo brevemente Nardo ho notato che siamo già a due personaggi che portano quella antiestetica acconciatura… andrà di moda…
Ok lasciate perdere le mie profonde riflessioni e niente spero che la storia continui a piacervi!
Ringrazio gli onnipresenti SM99 e Andy Black e in più la nuova lettrice Zoichi Kuronin per le recensioni, ricevere i vostri pareri mi scalda il cuore.
Bien, al prossimo capitolo!

  
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