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Autore: Iury    12/10/2008    2 recensioni
Il sole stava ormai tramontando, lasciando un indelebile riflesso dorato sulla superficie del mare. Le nuvole erano rosee e poco abbozzate, come delizioso zucchero filato alla fragola; il sole, diviso in una parte arancione e una rossa, dava un’aria inquieta e romantica, al tempo stesso, al cielo tinto di rosa.
Genere: Romantico, Comico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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The Midnight Started


Il sole stava ormai tramontando, lasciando un indelebile riflesso dorato sulla superficie del mare.Le nuvole erano rosee e poco abbozzate, come delizioso zucchero filato alla fragola; il sole, diviso in una parte arancione e una rossa, dava un’aria inquieta e romantica, al tempo stesso, al cielo tinto di rosa.
Gli studenti della Day e della Night Class della Cross Accademy, ad Halloween uscivano per fare “dolcetto o scherzetto” in città. L’iniziativa era del preside, gli studenti erano, infatti, contrari a tale uscita, e l’unico interessamento per la Day Class era quello di poter incontrare per una volta la Night Class.
Tutti erano già in partenza per il centro, le ragazze della Day Class erano ansiose ed emozionate perché avrebbe finalmente potuto parlare con gli affascinanti membri della Classe notturna.
Nella stazione del treno, quattro seducenti ragazze attirarono l’attenzione dei passanti, tutti rimasero estasiati dalla loro grazia, e la loro bellezza rendeva speciali i normali vestiti che indossavano.


- E’ ora. – fece Karin, e i suoi capelli biondi fluttuarono piano al vento, mentre lei scendeva dal treno.


- Siamo arrivate… - disse Ai.


Due altre ragazze seguirono quelle già uscite, una aveva lunghi capelli neri che le arrivavano appena sotto le spalle e occhi di un rosso sangue ipnotizzante, ed il verde elettrico degli occhi dell’altra, illuminavano il buio infido della stazione.
Le ragazze cominciarono ad incamminarsi verso la scuola, sentendo gli strani rumori della festa di Halloween.
Tra loro Iury capì che doveva esserci una festa.


- Ah già… - disse Karin – oggi è Halloween.. me n’ero dimenticata. –


Iury guardò Karin con un’aria da gattina curiosa, e subito si lanciò gioiosa fra i palazzi, per andare alla festa.
Karin la seguì esasperata.


- Non mi pare il caso di perdere tempo qui. – sussurrò Ai con un tono glaciale.


Eyen stava fissando ragazzi, biondi, mori, alti, belli, simpatici e antipatici, odiosi e amorevoli, fiduciosi e sfiduciosi, poi si allontanò con calma, ancora rapita da quei bei giovani.
Ai rimane immobile al suo posto, con uno sguardo terribilmente gelido, fissando ancora per poco quell’inquieto tramonto, prima di raggiungere Eyen.
I negozi quella sera erano tutti aperti, approfittavano della gran massa di gente venuta in città a festeggiare. Bar, centri di giardinaggio, profumerie, supermercati, ristoranti, self-service, ogni attività accompagnava allegramente le innumerevoli bancarelle comparse per strada. Miriadi di persone mascherate, truccate, camuffate, passavano da un argine all’altro della strada, bambini travestiti da topolini, gatti, cagnolini, hamtaro, doraemon, molti protagonisti dei cartoni. Sembrava più carnevale per i bambini, probabilmente le loro madri non volevano farli deprimere con vestiti mostruosi. Bambini, adulti vanno nei night, ci sono adolescenti che entrano inconsapevolmente ai genitori, nei pub, negli stessi night.
Iury contemplò a lungo la gente travestita, invidiandoli pazzamente. Si girò di fronte a Karin e di nuovo fece la faccetta furba di un gatto, che fece venire a Karin un brutto brivido: era chiaro, voleva travestirsi.
Non ebbe il tempo di dire nulla, Iury si piombò nel primo negozio di costumi che le capitò davanti agli occhi, e uscì dopo pochi minuti vestita da un Gatto/Vampiro.


“Adesso il suo corpo si adatta perfettamente alla sua acuta faccia gattesca” pensò Karin con un sorriso preoccupato.


In preda ad una pazzia non identificata, Iury rubò un cestino per i dolci ad un bambinetto con i capelli arancioni ed una spruzzatina di lentiggini sul naso.

– Mamma!! – frignò il capriccioso, travestito da scheletro – Mi ha rubato il cestino! –


sua madre lo guardò senza smettere di parlare con i suoi amici, finché alla fine disse solo

–Non puoi sempre incolpare gli altri! Se hai perso il cestino, la mamma non te lo compra, perciò ti arrangi come meglio puoi per prendere dolci. –


Il bambino scoppiò ovviamente a piangere, mentre Iury rideva di sottecchi, divertita da quella madre tanto severa e sciocca. Con il cestino in mano, la ragazza cominciò a fare dolcetto o scherzetto. Coloro a cui chiedeva dolci, cadevano ai suoi piedi per la sua bellezza.
Karin intanto stava girando per le strade, dando rapide occhiate alle bancarelle. Quando cercò di controllare Iury le comparvero davanti agli occhi un gruppo di bambini travestiti da zucca, scheletro e zombie, e anche vampiri, e scorse anche uno strano ragazzo vestito da panda con gli occhiali, poi mentre cercò di girare lo sguardo, vide un gruppo di ragazzi molto affascinanti, e cercando la sua unica via di fuga per trovare Iury, guardò dietro di se, ma non vide altro che una fila di bancarelle piene di dolciumi. Aveva perso Iury.


“Se il mio intuito non mi inganna, e ciò è impossibile, Iury starà combinando qualche pazzia! Non la troverò mai! Oddio come faccio? Se si scordasse di andare a scuola prima del sorgere del sole, rischierebbe di bruciarsi!”


Pensando questo Karin ripartì alla ricerca della Iury perduta.


Nello stesso momento Eyen pedinava un gruppo di ragazzi da lei ritenuti bellissimi. Continuando a inseguirli scorse due ragazzi incantevolmente affascinanti, uno con i capelli arancioni e uno sguardo severo, e l’altro biondo con un espressione triste in volto. Eyen li osservò pensando di andare a parlarci, quando apparve Ai, livida in volto.


- Che stai guardando? –


- Ma che fai?! Mi vuoi far morire d’infarto? Sembri un fantasma! – esclamò Eyen allontanandosi un po’ da Ai.


- Mmm… - Ai mantenne la sua faccia inespressiva, gli occhi viola che fissavano Eyen, come avesse un istinto omicida verso di lei


- Cosa guardavi? –


Eyen fece cenno a quei due ragazzi.


- Ah capisco… - sussurrò gelida Ai, un alone di tristezza le si insinuò nel volto tornato pallido.


- Mi fai paura… cosa vuoi fare?!? –


- Io?.. Proprio nulla. – disse Ai.


Eyen continuava il suo pedinamento, mentre Ai, non sapendo cosa fare, la seguiva. Finché non arrivò un altro tizio che chiamò il ragazzo coi capelli arancioni e se lo portò via.


- No… il ragazzo figo se n’è andato… - piagnucolò Eyen.


- C’è ancora l’altro ragazzo. – disse Ai con voce priva di espressione.


- Ma a me piaceva quello… - protestò Eyen.


Il ragazzo biondo rimasto, si accorse delle due, e la tristezza che aveva fino a poco prima stampata in faccia scomparve per lasciar spazio ad un sorriso. Cominciò ad avvicinarsi alle due ragazze, mentre Eyen si stava disperando.


Iury intanto stava mangiucchiando allegra una mela candita dalla forma di un pesce, senza pensare alle amiche. Vide per caso un mucchio di gente davanti ad una specie di sala giochi, e senza pensarci si buttò dentro anche lei, lanciando la mela in testa a qualcuno.
Intanto mentre Karin la cercava, qualcuno l’aveva vestita da strega malvagia, ma comunque Karin rimaneva allettante.


- No… aspettate!! Per chi mi avete presa?!? Un atti… -
cercò di dire Karin prima che l’infilassero quella stoffa poco invitante
– Accidenti Iury!!!- gridò alla fine correndo via, guarda caso entrando pure lei nella sala giochi.


C’erano moltissime persone in quella sala, tante che Karin sperava Iury fosse lì.
‘Ma se anche è qui… come cavolo faccio a trovarla tra tutti questi scimuniti?’
l’impresa che doveva portare a termine le parve impossibile, la missione di ritrovare la Iury perduta cominciava a venir fuori in tutta la sua gravità.
‘Ma devo trovarla.. Iury è avventata, se si brucia diventerà polvere!’ e corse dentro.
Iury era partita per la cassa, per cambiare 4761 ¥ in gettoni per la sala giochi, ovviamente era un po’ fuori di testa.
Iury arrivò alla cassa e cambiò gli yen in gettoni.


- Mi cambi questi gettoni! –


- Va bene, signorina! – rispose la cassiera sorpresa.


Iury finì di cambiarli, ma poi qualcuno le versò dell’aranciata sul vestito!


- Noooo! Questo vestito lo devo restituire! – gridò correndo verso il bagno per cercare di asciugarlo, mentre giurò vendetta al tizio che aveva commesso quel disastro.


Fu proprio mentre correva al bagno, che Karin la vide di sfuggita, comunque sicura di aver visto proprio quella pazza dell’amica.


- Iury!! -


Iury non la sentì, e continuò a scappare in bagno.


- Iury aspetta!! – e correndo così velocemente, Karin buttò per terra un tale..


- Ehi idiota! Guarda dove vai!! – con aria rissosa
Karin vide un idiota tutto sorridente che fece
– Scusi? –


- Hai sentito! Levati dai piedi scemo! –


L’idiota si girò verso un uomo bellissimo dai capelli scuri e gli occhi particolarmente malinconici.


- Kaname Senpai non dovevamo venire qui!! Le ragazze sono fuori di testa! - piagnucolò.


Il tizio lo guardò come a dire
“Ormai ci siamo venuti e te ne stai zitto”
L’idiota si rivolse a Karin con aria offesa


– Signorina è stata sgarbata, dovrebbe chiedermi scusa! –


- Manco per sogno! – rispose Karin con aria compiaciuta.


- Salve! – cominciò il ragazzo biondo tutto sorridente.


Ai rimase in silenzio.


- No!! Voglio la carota!! – Eyen scappò via.


- Ma che l’è preso? – disse il biondo.


- E’ un po’ agitata… -


- Uhm… la tua amica ti ha lasciata sola… -


- Pazienza. – fece Ai. ‘Che vuole da me un vampiro?’ pensò.


-Se vuoi puoi venire con me!! – propose il biondo.


Delle ragazze dietro un tronco non fanno che fissare il biondo.


- E perché dovrei? – ribatte Ai.


- Ehm… perché sei sola? –


- Non ti preoccupare.. grazie. – rispose Ai schizzinosa.


- Ma… non mi avrai mica preso per un maniaco?! –


- Sì – replicò lei secca.


Il biondo rimase bloccato.


- Ciao – Ai iniziò ad andare.


- No.. non te ne andare!! – e le corse dietro mentre le ragazze-fan li inseguirono.


Ai continuò a camminare, chiedendosi come poteva un ragazzo triste sembrare poi così allegro di fronte ad altri.


- Aspetta!! – la richiamò il biondo.


- La smetti di venirmi dietro? – fece Ai curiosa di sapere perché quel ragazzo volesse tanto accompagnarla.


- Certo che sei fredda… - ribadì lui deluso.


- Non siamo amici. - nessuna espressione nella sua voce.


- Ah già.. il mio nome è Takuma Ichijou – allungò una mano.


Ai la guardò a lungo, senza rispondere.


- Piacere di conoscerti. – disse Ichijou abbassando la mano.


Ai rimase inerte, senza dire nulla.


- Tu non conosci questa città.. vero?


Ai scosse la testa.


- Allora come farai a trovare la tua amica? –


- Non è un problema.


- No? –


- Ho perso anche le altre due. –


- Ah beh.. – rispose Ichijou.


Ai ricominciò ad andarsene.


- Un momento!! – la fermò Ichijou.


Ai si volse verso di lui, spazientita.


- Ti voglio solo aiutare! Non voglio farti nulla.. – disse Ichijou..


Ai lo fissò tornando pian piano calma.


- Non è meglio che ti guidi qualcuno che conosce la città? –


Ai rimase ferma e zitta. Ichijou sorrise sincero.


- Non ti aspettare nulla in cambio. –


- Figurati! Andiamo!!! – rispose Ichijou compiaciuto.
Le fan dietro al tronco maledissero Ai..


Eyen continuava a correre però ad un certo punto si rese conto di non sapere dov’era finita. Arrivata orma al ponte di un grande fiume, si ferma, notando che non c’erano luci e la festa era da tutt’altra parte.
- Accidenti.. non dovevo allontanarmi tanto. – disse tra se e se
– E poi non ci sono più bei ragazzi… - aggiunse sconsolata.
Si guardò intorno ma non riconosce la strada.
- M-mi sono persa?! – aveva una faccia terribilmente spaventata, che fece spazio ad un’improvvisa preoccupazione.
– Non ci sono ragazzi!!! –
Continuò a guardarsi in giro, fino a che non sente una voce maschile.
- Buona sera! – Eyen si girò e vide un ragazzo vestito con l’uniforme della sua futura scuola, era bianca ad indicare che era uno studente della Night Class. Aveva i capelli azzurri, e gli occhi gialli come quelli di un gatto, che si riflettevano nell’oscurità.
- Chi sei? – chiese Eyen. ‘Non devo conversare con degli sconosciuti.. ma chissene! E’ così carino!!’
- Io mi chiamo Akimoto… sono uno studente della Cross Accademy della Night Class. –
- Oh! La Night Class? – Eyen cercò di sembrare sbalordita ‘Guarda che l’avevo capito!!’
- Sì, posso esserti d’aiuto? – I due si avviarono verso la festa. ‘Troppo avventata, ecco cosa mi direbbe Ai se mi vedesse.. anche questo tipo è un vampiro!


Nello stesso momento nella sala giochi in città, Iury esce dal bagno dopo aver miracolosamente eliminato tutte le macchie di aranciata dal vestito, appena uscì assisté ad uno strano e raro spettacolo…
- Finalmente ce l’ho fatta!! Quel dannato uomo, avrò la mia vendetta!! Ehhh?!? Karin?? –
Vide Karin che stava giocando a DDR, un gioco di Ballo per le sale da gioco, contro un misterioso ragazzo dai capelli biondi, che ogni tanto si girava verso le ragazze della sala, e iniziava a fare il segno della pistola urlando Bang! Bang! Allora Karin lo guardava come volesse pestarlo. Le ragazze lo acclamavano a gran voce mentre faceva queste mosse e sorrideva puntualmente, così che si distraeva e perdeva punti al gioco.
- Ahahah! Eccoti accontentato damerino da due soldi! – diceva Karin.
- Non ho ancora iniziato a fare sul serio mia cara! –
Tutte le sue fan lo guardavano con aria sognante, e Iury si avvicinò lentamente al palco della sfida.
- Karin.. – disse guardando la sfida, finché non vide accostarsi a fianco a se un bellissimo ragazzo dai capelli scuri e allora non ci vide più dall’imbarazzo, si rigirò.
Kaname si chiese cos’avesse
– Tutto bene? – notò che Iury si era sbiancata, ma subito era di nuovo arrossita vedendola.
Si avvicinò a Iury per vedere se era tutto a posto, e lei strillò. ‘Quant’è bello…’ pensò subito.
Le grida di Iury erano soffocate dallo strepitare delle fan del ragazzo biondo, quindi Karin non la sentì.
- Va tutto bene? – chiese Kaname.
- -Sìsì… tutto… bene.. –
Kaname sorrise un po’.
- Ehm.. quella lassù è la mia Sore! – fece Iury per rompere il silenzio.
- Sì? –
- Già! –
- Non siete di queste parti, vero? –
- Si vede così tanto? –
- Sì.. se lei non conosce quel ragazzo… - Kaname sorrise.
- Ah… - fece Iury.
Sulla pista da ballo, FINAL MATCH!
- Questa è la tua fine! Damerino da due soldi!!! – fece Karin.
- Adesso basta brutta mocciosa!! – digrignò il biondo tra i denti, mostrando un po’ i canini.
- Come? – fece Karin, impegnata nei suoi pensieri. ‘Quindi è davvero un vampiro.’ Pensò sospirando.
- Cosa?? Buona fortuna cara!! – fece il biondo capendo il suo sconcerto.
- Avrei giurato di avertelo sentito dire… -
- Tu conosci quel ragazzo quindi? – disse Iury sempre più imbarazzata.
- Lui è Aido, un mio compagno di classe… -
Iury e Kaname continuarono il loro discorso a senso unico, Iury balbettava e Kaname rideva.
‘Iury calma!’ pensava Iury ‘Non è poi così difficile mettere insieme due parole!! Coraggio, adesso guardalo.. e poi.. Waaaaaa!!’
La sfida la vinse Karin, ovviamente.
- Ho vinto!! – dietro di lei comparve il ragazzo coi capelli arancioni che piaceva ad Eyen.
- Ahah!! Aido sei in debito!!! Devi darle qualcosa in cambio! –
- Prego solo contanti! – fece Karin.
- Contanti? – ripetè Aido.
- Sì, soldi, Money!! – Aido rimase a bocca aperta. –
- Aido se non puoi darle contanti, almeno offrile la cena! –
- Kain.. – disse Aido.
‘Ma che c’entra?!’ pensò Karin, poi notò un mucchio di gente che bisbigliava in cerchio, vicino al campo, nascondendo qualcosa alla sua vista.
- Ma che succede? – Karin si avviò. - Iury?!? – disse Karin.
Iury era svenuta a terra con una faccia confusa, Karin saltò giù dal palco e le andò vicino.
Dopo aver guardato Kaname, Iury era svenuta.


Era l’una e quaranta di notte, e la festa in città continuava. Ichijou e Ai erano in girò per la città. Ad un certo punto Ichijou si accorse che erano quasi le due.
- Accidenti.. –
- Uh? – fece Ai.
- Ehm.. scusa, io dovrei andare.. –
- Andare? –
- Già.. purtroppo ora ho un impegno urgente che non posso rimandare… -
‘Non è che hai troppa paura della luce? Ci vuole ancora all’alba però…’ penso Ai
– Ah.. – rispose solo e lo guardò, lui fece per andarsene quando Ai si oppose subito.
- Prima hai insistito tanto per potermi venire dietro…e ora, che mi serve il tuo aiuto.. te ne vai. Che modi… - sbuffò.
- Eh?? –
- Non ci si comporta così… vergognati.. – Ai stava cercando solo di farlo sentire in colpa, e non solo ci riuscì, ma anche Ichijou capì le sue intenzioni.
- Va bene – disse ridendo – Non c’è nulla di male se ti porto con me.. Andiamo!! – e i due vanno verso un bellissimo edificio in vetro, situato nel centro della città.
Si vedevano Eyen e Akimoto sulla riva.
- Conosci la Cross Accademy? – chiese Akimoto.
- Sì, la conosco. –
- Forse tu non lo sai, ma… - Akimoto le si avvicinò sul punto di baciarla, ma in realtà mirava al collo…
- in quella scuola.. siamo… particolari… -
Akimoto aprì la bocca fino a mostrare i canini, fece per leccare il collo di Eyen. Lei rimase immobile, senza dire nulla, sentendo solo una sensazione fresca. Akimoto fece per morderla.. ma poi…
- Akimoto!! – Ichijou e Ai erano arrivati poco distanti da loro, e Akimoto si staccò subito da Eyen. Ichijou e Ai si avvicinano ai due.
- Akimoto, cosa stavi facendo? – domandò Ichijou con un tono un po’ minaccioso.
- Tsk.. nulla Senpai. –
Ichijou rimase preoccupato.
- Eyen che ti è successo? – chiese Ai.
- Nulla.. mi sono persa… e… -
- Hai ritrovato al tua amica!! Mi fa piacere.. – disse Ichijou soddisfatto.
- Hai fatto colpo, Ai?? Ihih… - le bisbigliò piano, dandole colpetti col gomito.
- Non dire sciocchezze. - rispose Ai.
- Beh a questo punto noi andiamo… Akimoto… - disse Ichijou fissando Akimoto severamente.
- Certo… senpai.. – e i due si allontanarono lasciando Ai perplessa non quanto Eyen, che non aveva neppure capito che Akimoto aveva tentato di succhiarle il sangue.


Karin, Iury, Kaname, Aido e Kain uscirono dalla sala giochi, che erano già le due e venti. Kain portava in braccio Iury, perché ancora non dava segno di volersi svegliare.
- Iury.. Iury!!! Svegliati!! Quel costume lo dobbiamo restituire…! –
- Bell… bello – ancora Iury non dava segni di vita, o di attività celebrale.
-Vi possiamo accompagnare fino alle porte della città, poi non possiamo fare nulla. –
- Già.. – si sconsolò Karin.
Kaname guardava Iury, che pareva dormire tanto beatamente.
I cinque ragazzi, arrivarono al ponte, che precedeva le porte della città, e Karin ritrovò così anche Eyen e Ai. A quel punto Karin salutò i ragazzi e si scusò per l’inconveniente “Iury”.


- Ehi…? Uh?! Do.. dov’è… quel bel ragazzo? –
- Se n’è andato con gli altri due.. – rispose Karin.
- Noooooooooooooooooooooooooooooooooo!!! – strillò Iury.
- Sempre ai ragazzi pensate voi due.. – disse Ai facendo segno a Iury e Eyen. Entrambe scoppiarono a ridere nervosamente.
- Però eri tu quella che si è fatta accompagnare da quel bel biondo!!! – la schermì Eyen.
- Questa è un’altra storia. Ha insistito lui per aiutarmi a cercarti, all’inizio. – rispose Ai, fulminandola con lo sguardo.
- Waaaaa… ho capito, ho capito!! Non guardarmi male!! – schiamazzò Eyen.
- Dai.. – fece Karin ridendo – andiamo a restituire il vestito. Se non ci muoviamo ad arrivare in accademia, dovremo dormire per strada. –
- Voi dormirete per strada, magari.. – fece Iury.
- Tu già hai dormito, Iury. Fatti da parte. – ribatté Ai.
Scoppiarono tutte a ridere.
Infine le ragazze si diressero al negozio dei costumi; così si raccontarono a vicenda di ciò che era accaduto, di Akimoto, di Ichijou, si seppe che tutti facevano chiaramente parte della Cross Accademy.
- Avete notato.. – fece Karin – Che tutti i ragazzi che abbiamo incontrato erano membri della Night Class? –
- Ci stavo pensando anche io.. – ribadì Ai – Com’è possibile che tutti e cinque si siano messi a chiacchierare separatamente con una o due di noi? –
Riportato il costume, e continuando con questi enigmi, le quattro amiche raggiunsero la scuola alle tre e cinquantacinque. All’accademia le ragazze dovevano andarsi a presentare in presidenza, ma il preside era assente, perciò una segretaria le mandò in due stanze con due letti ciascuna, qui le ragazze sistemarono le poche cose che avevano portato.


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